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Autore: Hil 89    20/06/2008    8 recensioni
Ciao gente! Questa è la parte conclusiva di "Amami mezzosangue" e "Maledetto purosangue"... Parla del fatidico incotro di Draco ed Hermione... Speedy nn mi morire del tutto... ma visto che ti ho dedicato le prima due.. non posso non dedicarti anche questa! Baci, HiL
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un purosangue e una mezzosangue



Più socchiudo gli occhi meglio essi vedono,
poiché tutto il giorno osservano cose indegne;
ma quando dormo, nei sogni essi vedono te,
e, oscuramente luminosi, sono luminosamente diretti nel buio.

E tu, la cui ombra rende lucenti le ombre,
quale felice spettacolo formerebbe la forma della tua ombra
al chiaro giorno con la tua luce molto più chiara,
se a occhi ciechi la tua ombra splende così tanto!

Come sarebbero beati gli occhi miei, io dico,
guardandoti nel vivo giorno,
se nella morta notte la tua bella vaga ombra
nel sonno profondo appare a occhi spenti!

Tutti i giorni sono notte finchè non ti vedo,
e le notti sono giorni splendenti quando i sogni ti mostrano a me.

- William Shakespeare -




Draco Lucius Malfoy era appoggiato ad una colonna dell’aula di Astronomia, la luna piena illuminava a tratti il suo viso. La notte era ormai calata e non faceva freddo.
Si accese una sigaretta e iniziò a fumarla lentamente, assaporando la sensazione del fumo che gli arrivava fino ai polmoni.
I suoi occhi argentei fissavano la porta scura della torre, in attesa.
Mancava poco alle undici.
Sapeva che tra pochi minuti avrebbe varcato quella soglia, ne era sicuro, certo, convinto.
Aveva visto la sua espressione quando aveva trovato il suo messaggio.
Sarebbe venuta.
Lo sapeva.
Finì la sigaretta con un sorriso dipinto sulle labbra, poi la gettò oltre la balaustra della torre, rimanendo poi appoggiato al muro.
Gli occhi puntati sulla luna, che debolmente illuminava quella notte nera, scura, cupa.
Il silenzio regnava sovrano, non si sentiva nessun suono.
Poi accadde…
Un cigolio fece spuntare un altro sorriso sulle sue labbra fini, perfette.
Non si voltò subito verso la porta, ma sapeva a chi apparteneva la sagoma dietro di lui, ferma, immobile appoggiata al legno della porta.
“Sapevo che saresti venuta” disse solo, senza staccarsi dalla balaustra.
Hermione Jane Granger non rispose, mosse solo qualche passo nella direzione del Re delle Serpi, camminava lentamente, piano, senza fretta.
Malfoy si voltò e puntò i suoi occhi d’argento nei suoi d’oro..
Fu così che arrivò...
La stessa sensazione di quella notte li invase entrambi.
Restarono fermi, immobili a guardarsi in quelle iridi dai colori così preziosi, non dissero una sola parola, rimasero zitti, muti.
Entrambi erano intenti ad ascoltare il battito furioso dei loro cuori, che battevano forti, sicuri, potenti.
Possibile che bastava così poco per farli battere così?
Draco mosse qualche passo nella sua direzione, in modo da starle di fronte. I loro corpi erano a pochi centimetri di distanza l’uno dall’altro, la guardò nuovamente e si lasciò sfuggire un sorrisino, “Non mentire a te stessa, mezzosangue…” le sussurrò.
Hermione lo fissò con uno sguardo di fuoco, “Cosa vuoi Malfoy?” gli chiese cercando di assumere un tono di voce duro, ma con scarsi risultati.
Te
Quelle due lettere sussurrate al suo orecchio ebbero l’effetto di un ciclone nel suo cuore, possibile che lui la volesse sul serio?
Certo quella notte era stata unica, magica. E d’altronde lei era li per capire, rivoleva la magia di quella notte. Lo rivoleva su di lei, voleva sentirlo vicino, voleva fondersi con lui, voleva sentire il calore del suo corpo su di se, voleva che i suoi occhi ardenti vagassero sul suo corpo.
Lo voleva, voleva tutto di lui. Non poteva più mentire a se stessa.
Hermione Jane Granger voleva Draco Lucius Malfoy.
“Basta fingere” continuò il biondino contro il suo orecchio, “So che mi vuoi come io voglio te”.
Le mani di Draco iniziarono a scorrere sulle sue braccia, partendo delle spalle scesero lentamente su tutta la lunghezza delle sue braccia, fino a fermarsi sulle sue mani. Le loro dita si scontrarono, si cercavano, si univano e poi si lasciavano. I polpastrelli di Malfoy tornarono a seguire il percorso contrario, fino a raggiungere nuovamente le spalle della grifoncina, si fermarono sul suo collo candido, fresco, delicato.
Hermione aveva socchiuso gli occhi, quelle mani…
Riaprì gli occhi solo quando il serpeverde si allontanò per poterla guardare in volto, “Quella notte ha lasciato in me qualcosa…” le bisbigliò, “E se tu sei qui, vuol dire che ha lasciato qualcosa anche a te..”
“Io sono qui per capire” gli rispose lei, puntando le sue iridi in quelle del ragazzo, “Io voglio capire. Voglio comprendere quello che mi hai fatto…”
Amami mezzosangue…” le disse avvicinandosi nuovamente al suo corpo, lei gli appoggiò entrambe le mani sul petto, per tenerlo leggermente a distanza, anche se il suo corpo voleva il contrario.
“Cosa mi hai fatto, maledetto purosangue? Possibile che sia bastata una notte per farmi cambiare idea, possibile che tutto l’odio che provo nei tuoi confronti si sia assopito, possibile che…”
Draco non seppe mai cosa volesse dirgli ancora la grifoncina ed Hermione se lo scordò non appena le labbra del serpeverde si furono appropriate delle sue.
Il bacio che nacque era un misto di odio e amore, ma era di una passione folle. In un istante i loro corpi si erano avvicinati, le mani di Hermione si erano perse tra i capelli del giovane, mentre quelle del ragazzo vagavano sulla sua schiena e nella sua chioma bruna.
Le loro labbra si sfioravano, si allontanarono, si cercarono e poi si trovavano, facendo diventare quel bacio sempre più appassionato e profondo.
Si separarono con il fiato corpo, rimasero abbracciati mentre il serpeverde appoggiava la propria fronte contro quella della ragazza. Hermione fissava i suoi occhi senza proferir parola, come poteva farlo? Aveva desiderato di poterlo baciare da quando era entrata in quella stanza.  
Quel ragazzo aveva il potere di farla sentire in Paradiso con un solo gesto, con una sola carezza, con un solo bacio…
Con un solo sguardo… profondo, penetrante…
Lo stesso che aveva in quel momento… nell’istante in cui i loro volti si avvicinarono ancora per potersi sfiorare, toccare e congiungersi con un altro acceso bacio.
Il desiderio che muoveva ardentemente il loro corpi si stava facendo sempre più forte, imminente ed impetuoso.
Draco fece scivolare le sue mani sulla figura sinuosa della ragazza e l’attirò ancora di più contro di se, sollevandola di peso per sentirla ancora più vicina. Hermione allacciò le gambe ai fianchi nel giovane, anche quando lui la fece sedere su un banco di legno. Gli passò entrambe le braccia intorno al collo e immerse le sue dita nei suoi preziosi fili di grano.
La labbra del serpeverde avevano iniziato a tracciare una scia di puro fuoco sul collo della grifoncina, le sue mani la stringevano per i fianchi, mentre i loro corpi erano vicini, troppo vicini…
Hermione si strinse a lui, intanto che faceva scivolare le sue mani sull’allacciatura del mantello nero e ne slacciava il nodo, lo fece cadere a terra senza curarsene… gli sfilò la camicia dai pantaloni guardandolo negli occhi. Il ragazzo si lasciò sfuggire un sorriso complice, quando sentì le sue dita slacciargli con calma i bottoni della camicia, fece scorrere le mani sul suo petto fino a giungere alle spalle, gli fece scivolare la camicia nera e la lasciò cadere anch’essa a terra, sopra al mantello.
Rimase a contemplarlo in religioso silenzio, ammirando il suo fisico scolpito. Draco l’attirò a se, facendola scendere dal banco, le prese il volto tra le mani e la baciò nuovamente, prima di invitarla a stendersi sul suo mantello, mentre lui la sovrastava con il suo corpo.
Le mani ardenti del serpeverde vagavano sulla sua figura sempre con più impazienza… “Ti voglio” le sussurrò all’orecchio, prima di lasciare una scia di baci che partivano dalla sua guancia e finivano sul suo ventre piatto. “Amami Hermione Jane Granger…” le bisbigliò contro le labbra. In risposta si senti attirare con impazienza verso le bocca della grifoncina, che invertendo le posizioni lo coinvolse in un bacio focoso, di una passione sempre più crescente.
Hermione ormai aveva capito quello che provava per quel maledetto serpeverde…
Ne ebbe la prova concreta quando lui si unì a lei… i loro corpi caldi si rincorrevano, si cercavano, si trovavano, si univano e si separavano, per poi ricongiungersi ancora. Con un ritmo sempre più frenetico, selvaggio, appassionato, intenso.
Quelle spinte impetuose sapevano di amore, Hermione se ne rese conto quando si specchiò in quegli occhi di ghiaccio, che in quel momento sarebbero riusciti a sciogliere un iceberg.
Eccola…
Aveva ritrovato la magia di quella notte che li aveva consumati. L’aveva ritrovata, e non se la sarebbe più fatta scappare.
Ormai era chiaro, Draco Lucius Malfoy amava Hermione Jane Granger… e lei?
Lei se ne sarebbe resa conto molto presto… di una cosa però era certa, sarebbe rimasta con quel purosangue, perché ormai non era più in grado di vivere senza.
  
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