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Autore: moma88    20/02/2014    1 recensioni
Sissy è una ragazza come tante, ma ha un amore nel cuore i Bigbang.
Purtroppo, vivendo in Italia, non è facile poterli vedere di persona, eppure in una giornata come tante, sotto il cielo estivo, il suo desiderio potrebbe realizzarsi e forse... potrebbe accadere qualcosa di più!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: G-Dragon, Nuovo personaggio, Seungri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'afa del caldo estivo era già soffocante, nonostante fosse ancora l'inizio di giugno, il ventilatore continuava a soffiare con il suo ronzio e il rumore del trapano dei lavoratori dell'edificio di fronte rendeva impossibile studiare.
Continuavo a fissare sempre quella stessa pagina del libro da almeno un quarto d'ora, senza andare avanti di neppure una riga, mentre speravo che qualcosa mi distraesse da quell'odiata materia. Filologia Classica. Il titolo diceva tutto.
La data degli esami era vicina, ma come riuscire a studiare mentre sei consapevole che qualcuno sta facendo il bagno al mare, qualcun altro sta mangiando un gelato e il sole splende alto nel cielo?
Come al solito mi ero svegliata alle 11,30 quel mattino, alzarsi presto non è mai statauna mia virtù, avevo sistemato i cubi del calendario da scrivania, 02/06/10 e mi ero messa davanti ai libri.
 
"Sissiiiii" mia madre interruppe i miei pensieri "va in chiesa a portare questo scatolone per la raccolta mensile della caritas!"
Odiavo andare in chiesa di prima mattina, incontrare quelle signore della caritas che mi avrebbero detto le solite cose 'quanto sei cresciuta!' 'come sta tua nonna?' 'perché non ti unisci al servizio anche tu' ecc ecc... con tutte quelle lagne che non avrei nemmeno ascoltato, limitandomi ad annuire e sorridere forzatamente. Ma sarebbe stato sempre meglio che restare lì a tentare di evitare il libro.
Mi preparai in un lampo, mettendo la prima cosa che mi capitava e uscii di corsa, prima che il senso di colpa, per aver abbandonato la materia, mi avesse raggiunto.
Appena salita in macchina, sistemai lo scatolone, allacciai la cintura e misi subito in play la mia playlist con le canzoni del mio gruppo preferito: i BIGBANG.
I miei amici non facevano altro che fare strane facce quando canticchiavo le loro canzoni o gliele facevo ascoltare, non ripetendo altro che era musica strana, che io ero strana e che avrei dovuto finirla con questa fissazione, ma da quando li avevo conosciuti il mio mondo era cambiato, la mia musica era cambiata, non si poteva più parlare di fissazione o simpatia, era diventato amore, la musica dei BB mi scorreva nell'animo ed ero diventata una VIP until whenever.
No.. non era quella cotta da fan per il cantante bellino, che si innamora per il suo aspetto e vive guardando le sue foto, ero soprattutto innamorata della loro musica.
 
Mentre facevo questi pensieri arrivai dinnanzi alla porta della chiesa, presi lo scatolone con una mano, mi avvicinai e tentai di tirare il portone per aprirlo.

Continuai a tirare facendo forza, pensando che era impossibile che fosse chiusa.
Mentre cercavo di rialzarmi, vidi il tizio della porta avvicinarsi a me per aiutarmi.
Alzando lo sguardo notai che portava un cappello che gli copriva il volto e una sciarpa che lo nascondeva completamente.
Mi porse il braccio per appoggiarmi, ma non riuscivo a fidarmi. Era il giorno della raccolta della caritas e uno strano tizio era appena uscito di lì... che fosse un ex galeotto? O un maniaco che non poteva permettersi di compare da mangiare? Cosa voleva farmi?
Mi alzai di scatto e tentai di indietreggiare, ma il tizio continuava ad avvicinarsi. Mi prese un braccio.
"Aiuto!" esclamai impaurita, scostandogli via la mano.
A causa del movimento brusco, il mio braccio inciampò nella sua sciarpa portandogliela via.
'bleeeh' continuavo a pensare scuotendo il braccio che l'aveva toccata, ma alzando lo sguardo il mio cuore cominciò a battere talmente forte che mi sembrò fosse fermo, i miei occhi non riuscivano a muoversi, per paura che se avessi sbattuto le ciglia, o avessi distolto un attimo lo sguardo quello che stavo vedendo si fosse rivelato falso.
Era lì di fronte ai miei occhi, che si toglieva e rimetteva il cappello sistemandosi i capelli, come faceva di solito quando provava imbarazzo; nel suo braccio potevo chiaramente leggere la scritta "vita dolce" che prima non avevo assolutamente visto.
"Sorry.. I didn't know that I had to pull the door... Are you ok?  ...and can i have my scarf, please?"
Ricorderò queste parole per il resto della mia vita.
Continuai a rimanere immobile e fissarlo. Poi finalmente riuscii a parlare, o farfugliare qualcosa:
"I'm ok... I love you!"
Rimase di stucco a quella frase alquanto improvvisa, ma sorrise subito, doveva esserci abituato:
"Do you know me?!"
Come potevo non conoscerlo? Qualche volta lo avevo perfino sognato! Tutto,mi sembrava irreale, temevo fosse un altro dei miei sogni, che non fosse reale..
"Yeah! I'm a big fan, i'm a VIP.. I love your music, i love your style, i love you all, but mostly i love you, G Dragon... This is a dream for me!"
Continuava a sorridere, sorpreso che in Italia, in Sicilia, ci fosse qualcuno che conoscesse lui e la sua musica e che avesse incontrato quel qualcuno.
 
Non sapevo come comportarmi e feci quello che avrebbe fatto qualunque fan, gli chiesi un autografo e una foto, ma mi rispose che avrebbe voluto assaggiare la famosa granita siciliana, di cui aveva sentito parlare dal suo manager e se potessi accompagnarlo. Ovviamente non me lo feci ripetere due volte e in un attimo eravamo seduti in piazza Università con due granite in mano.
Non avevo idea di come comportarmi, continuavo a pensare che se l'avessi raccontato nessuno mi avrebbe creduto, e continuavo a rimproverarmi di non essermi truccata o vestita meglio.
Un cellulare che squillava interruppe le mie paranoie, era il telefono di GD, il suo manager, gli aveva dato solo un quarto d'ora d'aria per visitare la chiesa, avrebbe già dovuto essere in hotel.
"Sorry.."
Sapevo già cosa avrebbe detto, il sogno era finito, ma avrei custodito quei 7minuti come un ricordo meraviglioso per il resto della vita.
"I have to return to my hotel, but.. "

"Can I have your phone number? So we can continue the trip around Catania! I'd like it a lot... If you want, ovviously!"
Voleva rivedermi, che io lo portassi in giro per Catania. Rimasi di nuovo pietrificata.
Riuscii a farmi forza e dire il mio numero di cellulare, mentre GD velocemente lo segnava sul suo, cominciando ad allontanarsi.
« Nan neoreul saranghae
I sesangeun neo ppuniya..»
Il mio cellulare cominciò a squillare suonando 'Sunset Glow'. GD sorrise e mi disse che quello era il suo numero privato.
"I'm trusting you! Ok?" Mi fece l'occhiolino e si allontanò, mentre io cercavo ancora di mettere ordine nella mia testa.
Alla fine mi lasciai cadere sulla sedia del bar, piangendo e sorridendo, mentre guardavo quel numero di cellulare che GD in persona mi aveva dato dicendo che si fidava di me. Guardandolo mi feci forza: quella era la prova che tutto era successo realmente. Avevo incontrato G Dragon.


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Salve questa è la mia prima fanfic... spero vi piacerà... l'avevo già cominciata tempo fa, ma poi l'ho lasciata in aria e adesso, date le pressioni di chi l'aveva letta e mi sta col fiato sul collo (solo 2 mie amiche in realtà!), ho deciso di continuarla.
fatemi sapere!! :)
A presto!!!
  
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