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Autore: _Naira    20/02/2014    2 recensioni
buongiorno o buonasera a tutti, che dire della mia storia, parla di una ragazza con una personalità da scoprire e una vita incasinata, spero vi piaccia, è la prima storia che scrivo!
isy_94
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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'Quando sei forte puoi startene da solo,
ma queste parole si fanno più lontane quando ti guardo in faccia. 
No! Non voglio andarmene da solo.'
Kiss, forever.
 
 
 
 
Pov Naira
Sto preparando cena, casa mia sembra enorme adesso che ci vivo da sola, il mio telefono suona indicandomi un nuovo messaggio, indaffarata e convinta che sia Lexy che mi chiede se mi sto tagliando le vene, lo apro senza guardare, ma quando lo leggo il mondo si ferma, il tempo che passo a fissare quelle parole sembra infinito. Inizio a piangere e ripenso a quando l'ho conosciuto due anni fa, quel ragazzo forte, testardo, con quel carattere così incomprensibile nelle sue mille sfaccettature e così dannatamente uguale al mio; ecco quel ragazzo non  sarebbe mai stato capace di scrivere una cosa del genere, quel ragazzo non sarebbe mai stato capace di amare, eppure lo ha fatto, lo ha fatto solo con me. Non rispondo, non ne ho la forza, le casse dello stereo iniziano a diffondere una canzone che mi penetra nel cuore, nell'anima. 
' Fai smettere il tuo pianto, 
Andrà tutto bene. 
Prendi la mia mano, stringila forte. 
Ti proteggerò 
Da tutto ciò che ti circonda 
Sarò qui, 
Non piangere. 
Pur essendo tanto piccola 
Sembri molto forte, 
Le mie braccia ti avvolgeranno, 
Ti faranno sentire protetta e al caldo. 
Questo legame tra di noi 
Non può essere rotto, 
Sarò qui, 
Non piangere. 
Perché sarai nel mio cuore, 
Si, sarai nel mio cuore. 
Da questo giorno in avanti, 
Ora e per sempre. 
Tu sarai nel mio cuore, 
Non badare a quello che dice la gente, 
Sarai nel mio cuore, sempre. 
Perché loro non possono capire 
Quello che noi sentiamo, 
Semplicemente loro non si fidano 
Di quello che non riescono a spiegarsi. 
Io lo so che noi due siamo diversi ma, 
dentro di noi, nel profondo, 
non siamo affatto diversi. 
E tu sarai nel mio cuore, 
Si, sarai nel mio cuore. 
Da questo giorno in avanti, 
Ora e per sempre. 
Non ascoltare ciò che dicono gli altri 
Perché loro non sanno nulla. 
Noi abbiamo bisogno l'uno dell'altra,
Di averci, di stringerci, 
Loro capiranno solo con il tempo, 
Lo so. 
Quando il destino chiama 
Devi essere forte, 
Io potrò non essere con te 
Ma tu dovrai tenere duro. 
Loro capiranno solo con il tempo, 
Lo so.
Glielo dimostreremo insieme! 
Perché sarai nel mio cuore, 
Credimi, sarai nel mio cuore. 
Io sarò qui, 
Da questo giorno in avanti, 
Ora e per sempre. 
Oh, tu sarai nel mio cuore, 
Tu sarai qui, nel mio cuore, 
Non badare a quello che dice la gente, 
Sarò qui con te, 
Tu sarai nel mio cuore, 
Sarò qui, sempre. 
Sempre. 
Sarò con te, 
Sarò qui per te, sempre. 
Sempre e sempre.' 
Un'idea troppo impulsiva da poter fermare mi fa arpionare il telefono e comporre un numero che pensavo non avrei chiamato per un bel po.
"Pronto?" 
"Ciao Ambro, sono Naira!"
"Oh! Ciao!  Come sta la mia cliente preferita?"
"Bene, volevo prenotare un tatuaggio. È urgente!" 
"Beh, solo perché sei tu puoi venire stasera alle 9!"
"Grazie! Sei un angelo!" Concludo la chiamata e salgo in macchina. 
Due ore dopo il mio avambraccio destro è coperto da una fasciatura e mi sento un po meglio, anche se so che dovrò convivere per sempre con quelle poche parole. Parole che sono rimaste troppo in superficie a differenza del loro significato, inciso dentro le ossa, fino al midollo, fino a rendere sature le cellule. Torno a casa e aspetto le 4 ore per sfasciarlo e lavarlo, finito vado a dormire, ma rimango sveglia ad osservare il soffitto finché la mia sveglia indica di alzarsi e andare a lavorare. 
 
 
Pov Enrico
Sono le 5 e 30 di mattina e sono appoggiato al muro di quella maledetta chiesetta dove, due anni fa, ho assaporato per la prima volta le sue labbra, lei, lei e ancora lei, tutto ciò che non mi fa dormire, tutto ciò che ho perso, tutto ciò che credevo, stupidamente, di non poter rovinare. Nelle mie orecchie risuona da ore la nostra canzone. 
'Qualcuno ti vuole,
Qualcuno ha bisogno di te,
Qualcuno ti sogna ogni singola notte,
Qualcuno non riesce a respirare senza te, è solo,
Qualcuno spera che un giorno capirai che quel qualcuno sono io.'
Ogni singola parola di quella canzone è legata ad un ricordo di lei, lacrime amare solcano le mie guance stanche, il mio corpo è diventato inutile senza lei, ho perso 15 kg in due settimane, il mio stomaco che chiede prepotente cibo mi costringe a piegarmi in due dal male. Sono tutti preoccupati per me, non mi hanno mai visto in questi stati.
"Non ti ho mai visto così, tu eri quello forte e io quello sentimentale, ora che i ruoli si sono invertiti non so come aiutarti." Le parole di Marco mi fanno ripensare a com'ero prima di incontrare lei, non mi sono mai reso conto di quanto fosse falsa la maschera che portavo fino a che non mi sono ritrovato nudo sotto il suo sguardo, spoglio da ogni difesa, da ogni maschera, nudo di ogni menzogna e finalmente me stesso. 
Ogni mattina la passo così, anche ogni sera da ormai un mese, non so come farò ad andare avanti senza lei, non ora che la mia vita di merda era dannatamente perfetta con lei. Mi alzo da quella panchina colma di ricordi, da quell'erba diventata rigogliosa con l'avanzare della primavera, oggi è il suo compleanno, le mando un messaggio di auguri e vado da Tomas. 
"Tu hai bisogno di bere amico mio!" Il ragazzo mi da una pacca sulla schiena. 
"Non ne ho voglia." Rispondo. 
" Ahhh andiamo! Devi continuare la tua vita." Lo dice in tono comprensivo. 
"Non posso! Non senza lei!" Alzo un po troppo la voce e la gente del locale si gira a guardarmi, noto che in mezzo a loro c'è anche Malika che mi guarda con tristezza. 
"È solo una ragazza!" Continua il mio amico. 
"No! Non è solo una ragazza! Lei è la mia vita, è l'unica che a differenza di tutti voi ha visto ciò che nascondevo, è l'unica che mi ha insegnato ad amare... è l'unica che abbia mai amato! Ed è l'unica per cui perderai la vita pur di vederla sorridere e voi me l'avete portata via! Tutti voi non vi siete mai scomodare ad ascoltarla un solo secondo!" Urlo infuriato e so di aver colpito nel segno quando Malika mi si avvicina a testa bassa chiedendomi scusa per quello che ha fatto. 
"Non me ne faccio un cazzo delle tue scuse, non la riporteranno da me, non me la faranno baciare o stringere di nuovo!" Le urlo in faccia tutta la mia rabbia e poi me ne vado. Mi allontano da tutto e tutti. 
 
 
Pov Naira
Sono con Lexy e il mio ex capo a bere qualcosa quando il mio telefono suona, guardo e vedendo il numero privato, convinta che sia Marta rispondo. 
"Dimmi!" Dico cercando di essere più allegra possibile. 
"Naira, ho bisogno di parlarti." Quella voce mi congela.
"Cosa vuoi? Non mi hai già portato via abbastanza?!" Chiedo stringendo i denti. 
"Capisco la tua reazione e so che mi ascolterai, devo parlarti di Enrico." Quel nome mi fa rabbrividire, resto in silenzio e ciò fa capire a Malika che l'ascolterò, infatti riprende a parlare.
"Lui è il più grande stronzo che abbia mai conosciuto, ma con te è un'altra persona, ho provato invidia per questo, avrei voluto che si comportasse così con me, ma non l'ha mai fatto! Stasera ci ha accusato di averti portato via da lui, vederlo così emotivo, così fragile, con gli occhi lucidi tormentati come chi non s'è mai perdonato qualcosa, mi ha fatto male e ho capito di aver sbagliato, ho capito che ti ama davvero, quindi per favore, torna da lui!" Rimango immobile con lo sguardo perso nel vuoto e lei mi chiama per accertarsi che non abbia chiuso.
"È troppo tardi, mi dispiace!" Rispondo fredda.
"Non se lo ami, ti prego! Fallo per lui!" Mi supplica.
"No! È passato troppo tempo!" Butto giù prima che possa replicare qualcosa. Torno dai miei amici che mi domandano chi fosse, gli spiego cosa mi ha detto Malika, la insultano per un buon quarto d'ora e poi iniziano a chiedermi che abbia intenzione di fare.
"Che vuoi fare di Enrico?" Mi chiede il mio ex capo. 
"Non lo so."
"Pensaci tesoro." 
"Ho sofferto troppo per colpa sua, sto bene senza di lui." 
"Ahhh! Ma smettila! Non negare a te stessa che stai peggio da quando lui non c'è! Ti conosco e non puoi mentirmi!" 
"Hai ragione, ma se lo ammettessi impazzirei, correrei da lui e inizierebbe tutto da capo.. non posso sopportarlo, voglio smettere di soffrire." Dico confusa. 
"Ma tesoro mio, senza di lui soffrirai ancora, e lo sai. Devi solo trovare il coraggio di ammetterlo." Il mio ex capo mi accarezza una guancia, mi fa pensare a tutte le volte in cui, prima di cena, ci appoggiavamo al termosifone e mi raccontava i suoi problemi. 
"Ci penserò." Concludo alzandomi per entrare a pagare da bere. 
Mentre mi volto per uscire dal locale vado a sbattere contro qualcuno. 
"Hey! Ma tu sei la ragazza di Enrico!" Una ragazza che non conosco mi saluta.
"È tu sei?" Chiedo stranita. 
"Arianna, una sua amica." Mi porge la mano che non stringo, non mi piace per niente questa tizia.
"Capisco." 
"Allora come state?" Mi chiede. 
"Separati." Rispondo fredda. 
"In che senso?" Domanda confusa.
"Ci siamo mollati." 
"Ohhh, mi dispiace!" Il sorriso compiaciuto che le increspa le labbra mi fa capire che non è affatto vero.
 
 
 
 
Spazio autrice
Scusate se è rimasto un po corto, ma il prossimo (l'ultimo) sarà molto più lungo e intenso.
Spero vi sia piaciuto :) un bacio isy_94. 
  
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