Seven
days for the
love
Il
signor Sarutobi diede un’ultima occhiata suo fascicolo.
La
tensione della ragazza seduta dall’altra parte della
scrivania
era palpabile. Stritolamento delle dita, piede che pestava ansiosamente
a terra
e occhi che vagavano distrattamente da una parte all’altra
dello studio.
-
Mmm...- fece il signor Sarutobi, arrivato all’ultima pagina
–
Direi che il tuo fascicolo è più che eccellente.
A differenza delle altre è
completo e scorrevole, ma soprattutto diretto. Non ci crederai, ma
tutte le
altre hanno fatto una miriade di giri di parole solo per dirmi che
volevano
fare la giornalista. Il tuo invece è fulmineo- e poi,
rivolgendole un sorriso –
Mi piaci, ragazza. Penso che tu abbia carattere e grinta da vendere.
Considerati pure assunta-
Gli
occhi della ragazza si illuminarono – Oh grazie signor
Sarutobi! Vedrà che non la deluderò!-
L’uomo
gli fece l’occhiolino – Ne sono sicuro, Tenten
–
La
ragazza fece per uscire, ma improvvisamente si bloccò, e si
girò
verso il suo nuovo capo.
-
Da che parte devo andare?- chiese, in imbarazzo.
Al
signor Sarutobi scappò una risata – Percorri tutto
il
corridoio, poi giri a destra e apri la quarta porta. Lì
troverai tutte le tue
college-
-
Grazie -
Tenten
percorse tutto il corridoio, il rumore dei tacchi a spillo
sul pavimento che l’accompagnava come una melodia.
Aveva
imparato da poco a stare sui tacchi. In realtà, lei non era
una di quelle ragazze che andavano pazze per le scarpe, soprattutto per
quelle
con il tacco altissimo. Ma aveva pensato, dato che voleva lavorare per
una
rivista di moda, era meglio mettersi qualcosa di adeguato
all’incontro. Come la
minigonna di jeans che le scopriva la coscia soda ad ogni passo. O la
giacca
nera lucida che le aveva prestato la sua padrona di casa e che le
metteva in
risalto il seno.
Un
abbigliamento nel quale non si rispecchiava particolarmente,
dato che lei preferiva una bella tuta comoda e delle rilassanti scarpe
da
ginnastica.
Ma
ormai era lì. E la sua maggiore preoccupazione era quella di
non cadere a terra e farsi cacciare ancor prima di aver intervistato
qualcuno.
“Quarta
porta...quarta
porta...” si
ripeteva mentalmente, tenendo il conto delle porte che vedeva.
Finalmente,
la trovò. Fece un bel respiro, appoggiò la mano
sulla
maniglia ed entrò.
“Infondo,
queste
giornaliste di moda non potranno mai essere più terribili
delle modelle
stesse...” pensò,
per farsi coraggio.
-
Hey guardate...la nuova arrivata!-
Subito
tre paia di occhi truccati finemente la fissarono da capo a
piedi.
-
Wow...belle scarpe! Gucci, per caso?- le domandò una voce,
proveniente da una ragazza sulla ventina, che la stava fissando con
insistenza,
e intanto si arrotolava una lunga ciocca di capelli color oro al dito.
-
Ino! Smettila o così la spaventi!- la rimproverò
un’altra
ragazza, con dei curiosi capelli color caramella e dagli occhi
smeraldini.
Improvvisamente
una terza ragazza si materializzò al suo fianco –
Scusale...- le disse, con gentilezza – Fanno sempre
così quando arriva una
nuova...-
La
terza ragazza aveva anch’essa i capelli biondi, ma a
differenza
della prima, i suoi erano di un delizioso biondo sporco.
Così come gli occhi,
verdi, ma che a differenza della ragazza dai capelli rosa, presentava
alcune
sfumature di azzurro.
-
Io sono Temari, ma puoi chiamarmi Tem...– si
presentò,
mostrandole la mano – e loro sono Ino...- e indicò
la ragazza dalla lunga coda
bionda, che la salutò con la mano – e Sakura
– e rivolse la sua attenzione
sulla ragazza-caramella che gli sorrise amichevolmente.
-
Piacere, io sono Tenten - disse la moretta, sorridendo.
-
E così te sei quella nuova?- le chiese Ino, alzandosi dalla
sedia sulla quale era seduta, rivelando un fisico asciutto ma formoso,
dal
quale spuntavano due lunghe gambe. La prima impressione che Tenten ebbe
di lei
fu quella di una modella capitata nel posto sbagliato. La vedeva bene
dall’altra parte del microfono, ricca e acclamata, non
costretta a scrivere
articoli per una rivista di moda.
-
Hey Ten c’è qualcosa che non va?- chiese Ino,
avvicinandosi.
-
No...è che...-
Ino
lanciò un gridolino di gioia – Visto Saku? Anche
lei lo
pensa!- disse, ammiccando verso Sakura. La rosa scosse la testa, in
parte
disgustata.
Tenten
lanciò un’occhiata interrogativa ad entrambe.
-
Non preoccuparti. Ino non è pazza...o almeno non ancora.
È
soltanto una patita delle scommesse ed è convinta che ogni
nuova giornalista
che entri in questa stanza la consideri una modella, anziché
una giornalista.
Pensa che la ragazza che si era fatta avanti prima di te, appena
l’ha vista, ha
cominciato a farle una ventina di domande, convinta che fosse una
modella – le
spiegò Temari, con un mezzo sorriso.
-
Dai che ti sei divertita anche tu, Tem. Non facevi che inventare
nuove domande da propormi per quella lì...- le
rimbeccò Ino, sorridendole.
-
Ok...lo ammetto. Adoro
quando le nuove ragazze ti scambiano per una modella – fece
infine Temari,
alzando le mani, colpevole.
-
Sì ma a forza di fare questo giochetto, Ino si è
montata la
testa...-
Ino
alzò elegantemente il dito medio – Non
è vero Saku!-
-
Ehm...scusate...- disse Tenten, interrompendo la discussione.
-
Sì?- fecero le tre in coro.
-
Ho accettato questo lavoro perché ho letto che vi serviva
una
quarta giornalista per la Settimana della Moda a Parigi, giusto?-
-
Sì...in realtà il tuo compito è
semplice. Devi intervistare i
modelli o le modelle più famose, assieme ad Ino, e scrivere
una breve relazione
su ognuno di loro. Dato che partiamo domani mattina per Parigi, ormai
io e
Sakura avevamo perso le speranze...- e facendo l’occhiolino a
Sakura – e ci
eravamo preparate psicologicamente per sopporta per un’intera
settimana le
scommesse di Ino – disse Temari, mettendo un braccio attorno
le spalle di
Tenten.
-
Hey! – esclamò Ino – Mica sono
così maniaca!-
Temari
e Sakura si guardarono – Sì!-
Anche
a Tenten venne da ridere – E quindi a che ora si parte
domani?-
Sakura
ci pensò su – Mi sembra che il signor Sarutobi
abbia detto
alle 5 all’aeroporto, ma non ne sono sicura...-
-
Vabbè...glielo chiederò più tardi...-
la rassicurò Tenten.
-
Ma dimmi Ten...perchè hai scelto di fare la giornalista di
moda?-
Tenten
si strinse nelle spalle – Mi sembrava un ottimo modo per
cominciare la mia carriera. Ecco tutto-
Il
volto di Ino assunse un’espressione strana – Non
è che ti piace
qualche modello e speri di incontrarlo per poi farci...-
-
INO!- la interruppe Temari, metà tra l’indignata e
una che stava
per scoppiare a ridere.
-
Che c’è? Infondo, è uno sfizio che ti
togli...- disse, rivolta a
Tenten – se questo è uno sfizio che ti vuoi
togliere, si intende!-
Sakura
scosse la testa – Quand’è che ti
impegnerai nella ricerca
di una vera relazione?-
Ino
poggiò un dito sotto il mento, pensierosa –
Mmm...mai! Mi
diverto troppo così! Ho solo vent’anni e voglio
godermeli alla grande. E poi
mica tutti vogliono una relazione come la tua, Saku –
In
quel preciso istante la porta si aprì, ed entrò
un ragazzo
moro, leggermente pallido e sempre sulla ventina, che
abbracciò di slancio
Sakura da dietro. Per dirla tutta, questo ragazzo non era niente male...
-
Vi dispiace se oggi porto via la mia Caramella un po’ prima,
dato che non la rivedrò per una settimana?- disse con
naturalezza ad Ino e
Temari, che se la ridevano.
- Sai!- esclamò
Sakura,
diventando rossa come un peperone – Ti ho detto ti aspettarmi
con la macchina
al parcheggio! Io vengo giù da sola-
Sai
prese a baciarle il collo – Non si sa mai...dietro un angolo
ci potrebbe essere il Lupo Cattivo al quale piacciono tanto le
Caramelle. E
scommetto che se gli piacciono le Caramelle tanto quanto piacciono a
me, non
esiterebbe un attimo a portarti via-
-
Sì vai Caramella...- le disse Temari, trattenendo le risate
–
Altrimenti ti mangiamo tutta io e Ino -
Sakura
sibilò una parolaccia, mentre indossava in giacchetto,
aiutata dal sorridente Sai.
-
Ciao Caramella!- scherzò Ino, salutandola con la mano.
E
la porta si chiuse.
-
E quello chi era?- chiese Tenten, curiosa.
-
Il ragazzo di Sakura. Non dirmi che non te ne sei accorta!- le
spiegò Temari.
-
Veramente...- disse Tenten – Sakura sembrava piuttosto
scocciata
del suo arrivo-
Ino,
che intanto stava rimettendo a posto un serie di fogli dentro
al cassetto, le sorrise – Non è nella natura di
Saku mostrare i suoi veri
sentimenti. Ma credimi se ti dico che quei due si amano alla follia!-
Temari
annuì alle parole dell’amica – Il loro
incontro è stato uno
dei più romantici che io abbia mai ascoltato. Lei che
rientrava in casa, lei
che usciva, lei che rideva o che faceva la faccia seria. Sai
l’ha ritratta in
ogni sua espressione, e quando si è dichiarato le ha
mostrato ogni singolo
quadro. Facendo il pittore, per Sai non dovrebbe essere stato un
problema –
Gli
occhi di Tenten si illuminarono. Lei era sempre stata una
ragazza romantica, infondo – Che bello...-
-
Già, ma purtroppo Sakura è così
cocciuta che non capisce la
fortuna che ha avuto ad incontrarlo-
Improvvisamente,
l’orologio suono le sette e mezzo di sera.
-
Oh cavolo, non immaginavo che fosse così tardi!- fece Ino,
lasciando il lavoro a metà – Devo ancora preparare
le cose da mettere in
valigia. E non per due giorni...ma per una intera settimana! Ti rendi
conto? Mi
ci vorranno minimo tre valige...-
-
Buona fortuna Ten. L’anno scorso mi è toccato di
stare in camera
con lei e alle due di notte era già in piedi a provare
l’abbigliamento per il
giorno dopo- le sussurrò Temari in un orecchio.
Tenten
sorrise. Se questo voleva essere un avvertimento, suonava
piuttosto minaccioso.
-
Io vado ragazze, a domani!- le interruppe Ino, già sulla
soglia
– Tenny mi raccomando...puntuale!-
Temari
scosse la testa – Non preoccuparti. A qualunque ora tu
arrivi sta pur certa che Ino arriverà dopo di te, a causa
della trentina di
valige che si porterà appresso...Allora vado anche io. Ci si
vede domani. Buona
notte Ten!-
E
la porta si chiuse nuovamente, lasciando Tenten sola.
-
Wow...-
Fu
l’unica cosa che riuscì a dire, prima di mettersi
a ridere come
una pazza.
Il
suo lavoro già le piaceva, le sue compagne erano un
po’ strane,
ma simpatiche e domani avrebbe partecipato al più grande
evento annuale nel
mondo della moda. Una volta aveva sentito dire che le modelle scelte
per
parteciparvi si preparavano anche mesi prima dell’evento...
Indossò
la giacca nera e si catapultò fuori, con un sorriso sulle
labbra.
Stanotte,
nemmeno una tazza di camomilla le avrebbe fatto prendere
sonno.
La
mattina seguente si svegliò di buon ora, e dopo aver fatto
una
doccia rilassante, essersi leggermente truccata, pettinata con i sui
soliti
chinion, aver controllato se era tutto a posto, preso le valige e
salutato la
padrona di casa, chiamò un taxi e si diresse
all’aeroporto.
“Sta
attenta Tenten”
pensò, mentre le
parole di Nanako, la padrona di casa le tornavano in mente “Parigi è una città
magica. Per questo è chiamata anche la Città
dell’Amore...”
Tenten
sorrise.
La
Città dell’Amore...lei
andava lì solo ed
esclusivamente per lavoro. Ora che aveva un impiego fisso doveva
dedicarsi
completamente a quello, senza distrazioni. E la cotta per un bel
francese era
una delle principali distrazioni da evitare. Per ora.
Il
viaggio da casa sua all’aeroporto fu molto breve, o forse,
concentrata com’era nei suoi pensieri, le sembrò
così.
Pagò
distrattamente il taxista, e scaricate le valige, si diresse
alla ricerca delle sue colleghe.
-
Tenten! Tenten sono qui!- una voce conosciuta la chiamò tra
la
folla. La voce di Temari, per la precisione.
-
Ciao Tem!- la salutò Tenten, quando l’ebbe
raggiunta – Per caso
sono in ritardo?-
-
Giudica te stessa...- disse la bionda, indicando che a parte
loro, delle altre due giornaliste non c’era traccia.
Tenten
sorrise – Ma non mi avevi detto che era solamente Ino
quella che arrivava in ritardo?-
Temari
sorrise furbetta – Sì ma non avevo contato Sakura
quando
sta a dormire da Sai...in genere arriva due secondi prima di partire,
indossando gli stessi...-
-
Temari! Tenten! – la voce di Sakura interruppe il discorso
appena iniziato.
-
Visto?- Temari indicò a Tenten i vestiti di Sakura, gli
stessi
dell’altro giorno...
Sakura
si fermò – Che c’è?-
Temari
fece il suo solito sorrisetto –
Niente...com’è andata la
serata da Sai?-
All’improvviso
Sakura parve capire e divenne praticamente scarlatta.
-
Non è come pensi...non è successo nulla...- si
difese Sakura, a
voce bassa.
-
Immagino che le valige le avessi portate prima, per goderti una
notte di ses...- iniziò Temari.
-
TEMARI! Ma sono cose da dire queste?- Sakura era più rossa
che
mai. Ma raggiunse il suo massimo rossore quando si sentì
abbracciare da dietro
da una stretta che ormai conosceva bene.
-
Ciao ragazze! Hai già raccontato loro della splendida
nottata
che ti ho fatto passare?-
Sai
sorrideva tranquillamente, mentre Sakura, il volto coperto dai
capelli, sembrava scoppiare.
-
Perché Sai cosa è successo?- intervenne Tenten,
che cominciava a
prenderci gusto, in quelle conversazioni.
Sakura
alzò lo sguardo, quasi in lacrime – No
Tenten...anche tu
dalla parte di Temari e Ino. Non dargli corda, ti prego, altrimenti non
la
finiamo più...-
Sai
l’abbraccio da davanti, e Sakura mise la testa tra
l’incavo
del suo collo e della sua spalla.
-
Non fare così Caramella...- le disse, accarezzandole i
capelli
rosa con dolcezza.
Per
un attimo, Tenten pensò a quanto Sakura fosse
involontariamente fortunata ad avere un ragazzo come Sai.
-
Sai...- sussurrò la rosa.
-
Non preoccuparti, sette giorni passano in fretta...- la
consolò
lui, sempre carezzandole la testa.
-
Ma io voglio stare con te...-
-
Questo vuol dire che ti piaccio?- chiese improvvisamente,
interrompendo la magica atmosfera.
Sakura
si staccò da lui immediatamente.
-
Vivo a casa tua, mangio a casa tua, pulisco casa tua e tu mi
vieni a dire se mi piaci? Io giuro che...-
Sai
la prese per un braccio – Scherzetto, Caramella. Non te la
prendere...-
Il
volto di Sakura si distese in un sorriso.
-
Vieni-
E
Sai e Sakura sparirono momentaneamente, forse per baciarsi
un’ultima volta.
Temari
sospirò – Non sono carini?-
-
Ino ha ragione...Sakura è molto fortunata...- disse Tenten.
-
Cosa ho ragione?-
Le
due ragazze si voltarono e videro Ino, sorridente e splendida
come sempre, con tre valige al seguito e un ragazzo completamente
incantato
costretto a portarle.
-
Lui è il mio vicino di casa. Sì è
offerto gentilmente di darmi
una mano...- disse, ammiccando in direzione del ragazzo, che le rispose
con un
sorriso ebete.
Poi
la bionda si guardò intorno e sorrise – Per una
volta non sono
ultima. Evvai!-
-
Ti sbagli...io sono arrivata prima di te anche questa volta!-
La
voce di Sakura, proveniente da una Sakura stranamente
arrossata, distrusse i suoi brevi sogni di gloria.
-
E che palle Saku...-
Sakura
le fece l’occhiolino – Non puoi battermi!-
Improvvisamente,
lo speacker annunciò che il loro volo era in
partenza.
-
Hey ragazze...- le interruppe Tenten – Sarà meglio
sbrigarsi o
addio Settimana della Moda-
E
tutte e quattro si diressero verso il volo, con Sai che mandava
piccoli baci volanti a Sakura da dietro, facendo ridere le persone che
gli
passavano accanto.
Il
volo fu lo stesso molto bene.
Forse
perché Sakura e Ino avevano continuato la discussione
iniziata a terra, arrivando a battibeccare per tutt’altro
argomento e
coinvolgendo pure gli altri passeggeri, oppure perché Temari
aveva cominciato a
raccontare a Tenten tutte le meraviglie che si potevano ammirare
durante la
Settimana e la grande opportunità che aveva avuto.
Appena
scese dall’aereo, Ino fece un respiro profondo –
Ah...Paris,
la ville d’Amour- disse, in perfetto francese.
-
Non sapevo sapessi parlare francese- disse Tenten, stupita. Ino,
sebbene bellissima, le era sembrata un po’...frivola.
-
Mia madre era in parte francese. Diciamo che è per merito
suo se
parlo qualche parola- spiegò la bionda.
-
Ehm...scusate. Anziché parlare di lingue, perché
non cerchiamo
il nostro albergo? Sono sfinita...- propose Sakura.
Temari
annuì e partirono alla ricerca.
Dopo
molte indicazioni, strade sbagliate e consigli inutili, le
quattro arrivarono all’albergo Fleur D’Aout*.
-
Wow...è bellissimo!- fece Tenten, incantata.
-
Il signor Sarutobi mi ha detto che è un degli alberghi
più belli
e costosi della Francia. Dobbiamo ritenerci fortunate!- le disse Ino,
con gli
occhi lucidi per l’emozione.
-
E allora entriamo...che stiamo aspettando?-
E
così entrarono, e dopo essersi registrate, si divisero in
due
gruppi: Temari e Sakura in una stanza, Ino e Tenten in
un’altra.
Quando
le Tenten aprì la porta della camera, rimase di stucco.
-
Ino...hai visto che splendore?-
Ino
annuì, estasiata – Mio Dio...è troppo
super questo posto!-
E
gioiose si tuffarono sull’enorme letto a baldacchino,
saltando e
ridendo come due pazze.
Erano
sicure che domani, non ci sarebbe stato nemmeno il tempo di
respirare, visto il lavoro che si prospettava all’orizzonte...
Angolo
autrice:
Salve
cari lettori. La mia prima long-fiction..dovrei esserne
fiera, ma aspetto di leggere i vostri commenti per sapere se ho fatto
un buon
lavoro oppure no. Spero di riceve complimenti, ma soprattutto critiche
costruttive!
Per
tutti i fans di Ino, sappiate che nella mia ficcy Ino non
sarà
sempre così, anzi rivestirà un ruolo molto
importante. Quindi non
preoccupatevi...Ino-chan non farò la parte
dell’ochetta senza cervello!
Aspetto
i vostri commenti!
KiSsOli
Nut£-chan