Fanfic su artisti musicali > Mika
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Autore: MartaFix    21/02/2014    2 recensioni
"Caro Mika,
il mio nome è Irene.
Il nome Irene deriva dalla parola "pace", in greco "eirene".
Ma nel mio piccolo, inutile, stupido cuore di ragazzina, di pace non ce n'è.
Tranne per quelle note che mi scaldano dentro, quando ho così freddo, non ho niente a cui aggrapparmi.
Tranne per quelle parole, non ho niente che mi consoli.
Sei l'unico che mi sta salvando da questo oblio, Mika.
Continuo ad aggrapparmi alla tua mano, al tuo braccio forte, mentre scivolo nel baratro, giù, giù, sempre più giù.
Ho paura, Mika.
Ho tanta paura, che prima o poi sarò troppo stanca, non riuscirò più a stringere la tua stretta, e cadrò, per sempre.
Tienimi stretta, ti prego, ti prego.
Ti abbraccio forte.
Irene"
Genere: Commedia, Sentimentale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 6 – FRATELLO

 

Hey you

what's a good girl like you

doing in this crazy world?

Where's the good gone girl?

Dance dance

through the life you wanted

when you were only seventeen

with you good girl dreams ♫

 

 

Percorriamo la strada verso casa tenendoci per mano.

O, per meglio dire, con la mia mano che è saldamente aggrappata alla sua come una cozza su uno scoglio.

Respiro l'aria fredda che sembra purificarmi.

Sorrido.

E non dico niente.

Sono incapace di parlare, la mia testa è completamente vuota.

Avverto solo la sua pelle liscia a contatto con la mia, ed è infinitamente bello.

Siamo quasi arrivati al mio palazzo.

- Mika... - la mia voce è flebile, piccola piccola, un po' roca, sembra quella di una bambina.

- Sì – risponde lui, semplicemente.

Gli sono grata per non aver aggiunto parole superflue che avrebbero rovinato la magia di questo momento.

Ha risposto .

Mai sillaba migliore, per me.

- Vorrei dire qualcosa, ma non ci riesco. Mi dispiace.

Continuiamo a camminare, mentre io guardo affascinata le ombre che i bassorilievi dei palazzi rinascimentali proiettano, e che non avevo mai notato prima.

- Non fa niente – dice lui, con la solita voce allegra.

Può essere davvero lo stesso ragazzo che poco fa è stato così profondo, stringendomi?

Che domande.

Lui è Mika.

Lui può mescolare melodie gioconde e testi struggenti.

Lui... è qui.

- Hai scritto tanto nelle tue lettere, non hai più bisogno di dire niente ormai – aggiunge, dolce.

Alzo gli occhi, e gli sorrido.

Arriviamo alla porta di casa mia.

- Allora... ciao – gli dico, con una punta di malinconia.

Lui si mette di fronte a me, tenendomi entrambe le mani.

Lo guardo incantata.

E' tutto come avevo sognato.

Anche meglio.

- Io voglio essere tuo amico – dice, arricciando il naso e mostrandomi quelle carinissime fossette, ridendo.

Sono solo in grado di sorridergli.

E mi odio per questo.

Quando scrivo e sono sola riesco a tirar fuori da dentro di me un universo intero.

Se devo parlare però... solo un silenzio idiota.

- Tu mi piaci. Voglio vederti ancora - aggiunge poi.

Silenzio.

- Se vuoi chiamarmi... - esita.

- Hai qualcosa per scrivere? - mi chiede poi, imbarazzato.

Tiro fuori velocemente il cellulare dalla tasca della giacca.

- Certo.

- Ecco, il mio numero è 0092809054.

Digito in fretta i numeri.

Al momento di scrivere il nome del contatto, mi fermo qualche secondo a pensare.

Decido per “fratello”.

Metto via il telefono.

- Grazie di tutto – dico, banalmente.

In fondo, cosa potrei dire che non gli ho ancora scritto?

Ormai conosce la mia anima.

L'involucro non è importante.

Lui mi sorride e basta.

- Goodnight, my little girl.

- Golden dreams, my hero – gli rispondo con un sorriso grande.

Michael Holbrook Penniman Junior mi regala ancora una volta una delle sue risate limpide.

Si china a baciarmi sulle guance, ed io faccio lo stesso.

Non appena lo vedo scomparire nel buio, mi accorgo di essere terribilmente stanca.

Apro la porta dopo varie imprecazioni dirette alla serratura, e salgo le scale.

In casa, mi spoglio velocemente lasciando gli abiti sul pavimento della mia stanza.

Non indosso neanche il pigiama.

Mi getto sul letto, con un sorriso vero in viso.

Dopo pochi secondi già dormo, con una sensazione nuova che mi scalda il cuore.

 

 

 

 

 

Ciao lettori!

Questo capitolo è un po' corto, vi prometto che i prossimi saranno più lunghi.

Nonostante le parole dolci, gli abbracci ed i gesti non vorrei dimenticaste che Irene vede Mika come un fratello maggiore, e lo stesso è il
sentimento che lui inizia poco a poco a provare per lei.

Sono contenta di quanto entusiasmo mi dimostriate in ogni recensione! :D

Continuate a darmi consigli

Un bacio

 

Marta

   
 
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