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Autore: Barbycam    20/06/2008    3 recensioni
<< LASCIATEMI IN PACE!! >> gridò, girando la chiave nella serratura. Si appoggiò al vetro della porta, si lasciò cadere giù, fino al pavimento e si mise le mani nei capelli. Si guardò attorno. Solo strumenti musicali la circondavano. Se girava la testa a sinistra, vedeva un enorme tamburo con le bacchette sporgenti, se guardava a sinistra un ammasso di strumentini minori, come triangolo, bacchette, legnetti, maracas, e cose così. Mentre se guardava avanti c’era il piano forte, quello su cui avevano provato lei e Troy per i provini di Twinkle Town.
*** Shot per Titty! Ti lovvo! <3 Hope you like it, yes! ***
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gabriella Montez
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scream ______________________Nota di Barby
Sharpay, Jane, Martha, Taylor, Kelsi, Gabriella, insieme.


<< Gabi! Gabi, fermati, devo parlarti! >> Gabriella svoltò l’angolo ed entrò in sala musica, senza dare retta alla ragazza che le stava dietro.
<< LASCIATEMI IN PACE!! >> gridò, girando la chiave nella serratura. Si appoggiò al vetro della porta, si lasciò cadere giù, fino al pavimento e si mise le mani nei capelli. Si guardò attorno. Solo strumenti musicali la circondavano. Se girava la testa a sinistra, vedeva un enorme tamburo con le bacchette sporgenti, se guardava a sinistra un ammasso di strumentini minori, come triangolo, bacchette, legnetti, maracas, e cose così. Mentre se guardava avanti c’era il piano forte, quello su cui avevano provato lei e Troy per i provini di Twinkle Town.
Sospirò pesantemente, fissando quel piano nero. Si alzò, gli si avvicinò, lo accarezzò con cautela.
<< GABI! Apri questa porta dannazione! >> Passò la mano sulla superficie liscia e nera, andando indietro con la memoria. Andando a quei giorni lontani, a quando stava con Troy e tutto andava bene.
Ma poi tutto era cambiato.
Lui aveva trovato di meglio, l’aveva lasciata per la sua migliore amica.
Gabriella non ce l’aveva con Sharpay. Non era colpa loro se si erano innamorati, era così che andava quel sentimento. Più che altro ce l’aveva con se stessa, perché non era riuscita ad essere quello che voleva lui.
Ma alla fine era meglio così, ora era di nuovo fidanzata ed innamorata più di prima.
Si sedette sullo sgabello, sfiorando i tasti con le dita. Stava per cominciare a suonare, quando una voce le arrivò alle orecchie, da fuori della porta.

You get up
And somebody tells you where to go to
When you get there
Everybody's telling you what to do

Era Sharpay. La stava chiamando.

Thank you
It's been another bloody Monday
And no one
Is asking what you wanted anyway

Si aggiunse anche sua sorella Jane, battendo i piedi per dare il ritmo alla canzone.

Era vero, in quel periodo non le davano un attimo di tregua, le chiedevano tante cose in poco tempo e fatte bene, ma lei non ci riusciva. Non sopportava il lavoro in più, ma sembrava che a nessuno se ne accorgesse e che non importasse a nessuno se lei stava per scoppiare.
Perché era così, la dolce e disponibile Gabriella Montez stava per scoppiare, non sopportava più nulla.

NEIN NEIN NEIN NEIN NEIN NEIN NEIN NEIN
NEIN NEIN NEIN NEIN NEIN NEIN NEIN NEIN

SCREAM 'till you feel it
SCREAM 'till you believe it
SCREAM and when it hurts you
Scream it out loud
SCREAM 'till you feel it
SCREAM 'till you believe it
SCREAM and when it hurts you
Scream it out loud
Scream... (Scream it out loud)

Riconobbe tutte le voci. Sharpay, Kelsi, Martha, Jane e Taylor, le sue migliori amiche stavano cantando una canzone davanti alla sala di musica per lei. Erano pazze. Pazze completamente.
Ma erano le sue pazze, erano le sue amiche e voleva bene loro anche se erano pazze da legare.
E poi avevano ragione su tutta la linea. Voleva urlare. Gabriella voleva urlare, ma non riusciva. Non aveva un minuto libero da quando le avevano dato quel lavoro al negozio di strumenti. Lo adorava, ma non aveva un secondo per sé. Non poteva più cantare, non poteva più scrivere, non poteva più fare niente. E questo le pesava, davvero tanto, anche se non lo faceva vedere.

Watch out
Stay awake they're lurking
Obsess you
They are always working

Toccò a Martha, che battè la mano sulla porta, per poi battere le mani, aiutando Jane con il ritmo.

Promising
Everything you never asked for
And one day
It'll be too late and you'll beg for more

Taylor, da fuori, si batteva sulle gambe, mentre intonava la canzone che avevano scritto loro cinque per la loro amica. Sapevano che periodo stava passando, era anche il loro, allora si erano trovate e avevano scritto una canzone per urlare. Per scappare dalla normalità che le opprimeva.
Gabriella guardò la porta, quasi spaventata. Avevano scritto quelle cose per lei? Le avevano scritto una canzone? Evidentemente sì, ed esprimeva tutta la sua frustrazione di quelle settimane.
Tutti le promettevano tutto, ma non era quello che voleva lei. Le promettevano che le avrebbero pagato tutti i corsi, ma a lei non importava. A lei importava solo entrare all’università, studiare e diventare una psicologa. Ma questo nessuno lo sapeva, benché lo avesse detto e ripetuto parecchie volte ai suoi genitori. Solo le sue amiche sapevano, solo loro avevano idea della sua passione per la psicologia.
Un giorno si sarebbe guardata indietro, e sarebbe stata lei a chiedere di più agli altri. Si sarebbe vendicata.

NEIN NEIN NEIN NEIN NEIN NEIN NEIN NEIN
NEIN NEIN NEIN NEIN NEIN NEIN NEIN NEIN

SCREAM 'till you feel it
SCREAM 'till you believe it
SCREAM and when it hurts you
Scream it out loud
SCREAM 'till you feel it
SCREAM 'till you believe it
SCREAM and when it hurts you
Scream it out loud
Scream...

Provò ad aprire bocca, ma non ne usciva suono. Era troppo concentrata e quella canzone la stava prendendo troppo. Avevano espresso perfettamente tutto quel rotolo di pensieri un poche parole, in tre minuti di canzone. Una canzone fatta solo delle loro voci e di battiti di piedi e di mani. Una canzone che era entrata nel suo cuore, urlata attraverso una porta chiusa.

Back to zero
Your time's about to come
Let them know
You're not just anyone
(Scream...)

Sentì Kelsi, la piccola pianista, cantare. Era raro che cantasse, era troppo timida.
Le urlava che non era una qualunque, che tutti si sarebbero ricreduti. Il suo tempo stava per arrivare.
Gabriella sorrise, fece scattare la serratura e aprì la porta. Le vide tutte davanti a lei, sorridenti, pronte per finire la canzone in bellezza.
Lei lo sapeva, non era una qualunque. Lei sarebbe diventata qualcuno e a quel punto nessuno le avrebbe più potuto dare ordini. Lei era speciale, e il suo tempo era finalmente arrivato.

Your time's about to come

SCREAM 'till you feel it
SCREAM 'till you believe it
SCREAM and when it hurts you
Scream it out loud
SCREAM 'till you feel it
SCREAM 'till you believe it
SCREAM and when it hurts you
Scream it out loud
Shut up!

NO 'coz you feel it
NO 'coz you believe it
NO and when it hurts you
Scream it out loud
NO! NO! NO! NO! NO! NO!
Scream it out loud

La guardarono, aspettandosi qualcosa. Gabriella chiuse gli occhi, prese un profondo respiro e urlò. Urlò più forte che poteva, urlò la sua frustrazione, urlò il suo dolore, urlò la sua rabbia.
Semplicemente urlò.

SCREAM...!

Tutte si guardarono negli occhi. Le cinque che avevano composto la canzone ridacchiarono, per poi scoppiare a ridere con l’amica.
<< Ragazze, quando l’avete scritta? >> chiese, prendendo a braccetto Jane e Taylor e appoggiando la testa alla spalla della sorella.
<< Ieri. Tu eri al lavoro. Probabilmente non ti sei neanche accorta che non siamo venute a trovarti. >> ridacchiò Kelsi, dandole un bacio sulla guancia.
<< Beh… effettivamente… >> le guance di Gabriella si imporporarono leggermente, facendole ridere. << Comunque, è bellissima. Grazie! >> sorrise radiosa.
<< Figurati! Lo sai, siamo sempre qui. >> le disse Sharpay, scompigliandole i capelli ridendo.
<< E se hai bisogno di sfogarti… >> cominciò Martha.
<< …ricordati una cosa. >> concluse Taylor, guardando le altre.
<< Cosa? >> fece, confusa, Gabriella, con gli occhi da cerbiatta. Jane ridacchiò e le diede un buffetto sul braccio.
<< Quello che ti abbiamo appena detto. >> le rispose, sorridendo.
<< URLA! >> urlarono tutte e sei, ridendo e saltando.

*ç*ç*ç*ç*ç*
Salve! Pochissimissime parole.
Questa fic è dedicata a Titty. Perché ha avuto dei problemi con la posta elettronica e volevo farle un piacere. E visto che mi aveva ringraziata per averle fatto conoscere Scream, dei Tokio Hotel, ho voluto usare questa.
Oltre a lei, è dedicata, ovviamente!, a tutte le altre Disneyane. Aqua, Jud, Vivy ed Herm, alla Mamma Giselle e a Lucy.
Vi lovvo tutte, baci!
Barby
  
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