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Autore: potterfanlalla17    20/06/2008    22 recensioni
E' una piccola one-shot venuta di getto. E' un momento della vita di Harry e Ginny...un ricordo dei tempi della scuola e un riferimento al loro presente. Spero leggerete e recensirete in tanti!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Era un caldo pomeriggio di prima primavera. Le lezioni erano terminate e gli studenti popolavano i corridoi della scuola con le loro chiacchiere e le loro risate. Solo una ragazza era di cattivo umore:Ginny Weasley camminava a testa bassa con i libri in mano incurante di chi le passava accanto. Aveva litigato con Dean, il suo ragazzo. Di nuovo e sempre per lo stesso motivo:Harry Potter. Possibile che il suo ragazzo fosse così stupido? Stavano insieme da pochi mesi, ma almeno una volta a settimana Dean se ne usciva con la sua assurda gelosia.

-Adesso Dean piantala! Ti ho detto che non sono innamorata di Harry è chiaro?

-E io ti dovrei credere forse? Guarda che non sono un idiota. Vedo come lo guardi…e come lui guarda te!

-Lui guarda me?- Ginny cercò di pronunciare quelle parole con la maggior calma di cui era capace. Harry la guardava? Ma cosa le importava? Harry era e doveva restare solo un amico. Un buon amico e nulla di più, se non voleva continuare a soffrire.

-Vedi? Mi chiedi di lui!

-Dean non ti sopporto più! Sei pesante e a dirla tutta, sai non credo di essere innamorata di te!

Forse era stata troppo dura:in fondo lui aveva solo detto la verità, non doveva prendersela con lui. questo era tutto quello che Ginny poteva dargli:una buona amicizia, tutto qui.

-Ma davvero? Sai non me ne ero accorto! Sei solo una bambina Ginny! Ti piace collezionare ragazzi come figurine di chocorane! Ecco cosa sei! Non ti importa di chi hai davanti, basta solo che ti metta su un piedistallo. Poi lo scarichi come e quando ti pare! Tanto a te che ti frega? Sai una cosa? Ti auguro di soffire, così come stai facendo con me!

-Finito? Bene così me ne posso andare! Addio Dean!- disse la rossa voltandosi. Non le veniva nemmeno una lacrima, perché per Dean non provava nulla. A parte rabbia per quelle parole ingiuste.

Ripensava a quello che si erano detti e sovrappensiero si era scontata con un ragazzo.

-Ehi, guarda dove vai!

Ma appena alzò lo sguardo si pentì di quel tono brusco.

-Harry! Scusami, io…io…- era arrossita di nuovo, come faceva sempre quando stava davanti a lui. Harry se ne accorse e provò una strana sensazione dentro di lui. già da tempo aveva capito che Ginny non era come le altre, non era come Cho. Ginny era speciale:per lui Ginny era tutto. Bastava il suo sorriso per rendere la giornata meravigliosa. Come aveva fatto a non accorgersene prima?

-Ginny…non preoccuparti. Ma che c’è?- aveva notato il suo sguardo triste e arrabbiato contemporaneamente.

-Niente…tranquillo sono solo stanca.

-Stanca eh? Mi offendi Ginny…io ti conosco…

-Tu? Tu mi conosci…beh sì ci conosciamo da anni oramai.

-Posso fare qualcosa per te?

Perché doveva essere così dannatamente gentile? Non poteva essere uno stronzo come Malfoy? Sarebbe stato molto più facile odiarlo e non amarlo. Ma come si fa a non amare Harry? Il dolce e coraggioso Harry…

-Grazie Harry…va bene così.

-Che ne dici di fare due chiacchiere nel parco?

-Io e te? Soli?- doveva aver frainteso. Non poteva aver capito bene. Harry la stava invitando?

-Sì…ma se non ti va…- disse lui deluso. Sembrava quasi che Ginny non volesse stare con lui.

-No! Mi va! Tanto!

-Bene- Harry sorrise e tutto si illuminò agli occhi di Ginny. -Allora ti aspetto nell’atro verso le cinque. Ok? Ora devo scappare!

Ginny non poteva credere a quello che aveva sentito. Si era sbagliata sicuramente! Lei ed Harry avevano un appuntamento…un appuntamento! Quando realizzò quel piccolo particolare cominciò ad agitarsi:corse dalla sua migliore amica Hermione e le raccontò tutto, dal litigio con Dean allo scontro con Harry.

-Beh..è meraviglioso! È quello che hai sempre voluto no?

-Sì….ma se mi stessi sbagliando? Se la mia testa avesse fantasticato troppo? Insomma Herm, ci conosciamo da anni! Per lui sono una sorella.

Hermione la guardò scuotendo la testa.

-Comincio a credere che anche tu abbia il gene Weasley taroccato di Ron! Ginny svegliati! Non ti sei accorta che Harry ti fissa in continuazione? Lo fa da mesi oramai, da quando ti sei messa con Dean!

-E allora? Può non voler dire nulla!

-Ma ci sei? Tu cosa diresti se fosse Ron a fissare me in quel modo?

-Ok..ok..ammettiamo per un istante che tu abbia ragione. Cosa devo fare?

-Che domanda è? Vai da lui e gli dici che lo ami alla follia! Da anni oramai!

-Sì certo! Lascerò che sia lui a sbilanciarsi…in fondo è lui che deve fare il primo passo, no?

Ginny passò le ore seguenti a fantasticare e sognare tutti i modi in cui Harry avrebbe potuto dirle che la amava. Diventava rossa al solo pensiero, figuriamoci quando le avrebbe sentite sul serio quelle due parole! Doveva controllarsi per non fare la figura della bambina!

 

Erano le cinque e Ginny tremava come una foglia. Doveva andare.

Scese nell’atrio e lì vide qualcosa che la fece impazzire:Harry e Cho Chang. Si nascose dietro la parete e guardò la scena. L’uno davanti all’altra, Cho fissava Harry negli occhi e piangeva. A dire la verità Cho piangeva sempre! Da quando Ginny la conosceva l’aveva sempre vista piangere o lamentarsi per qualcosa. Le dava sui nervi, ma a quanto pare Harry non era dello stesso avviso! Stette ad osservare ancora qualche istante:non l’avesse mai fatto. Vide Cho alzarsi e arrivare fino alle labbra di Harry e baciarlo. Ginny si voltò e appoggiò la schiena contro il muro e si lasciò cadere a terra. Dentro di lei qualcosa si era spezzato, forse per sempre. Corse nel dormitorio e pianse per ore. Non avrebbe mai più permesso ad Harry Potter di prenderla in giro. No! Da quel giorno Harry per lei non esisteva più!

 

-Ginny…ti posso parlare?- chiese Harry titubante. Erano giorni che tentava di parlare con lei, ma per un motivo o per un altro non c’era mia riuscito. C’era qualcosa che non andava:Ginny non si era presentata all’appuntamento ed era scontrosa, non gli rivolgeva la parola o se lo faceva era fredda e distaccata.

-Che c’è?- rispose lei acida. Il tono non era incoraggiante.

-C’è qualcosa che non va?

-Però Potter! Sei sveglio!- ironia allo stato puro.

-Ehi! Ma che ti prende? Sono giorni che fai così…e solo con me! Ti ho fatto qualcosa?

-E me lo chiedi anche? Dì un po’ come va con Cho?

-Cosa c’entra Cho scusa?

-Ma sentilo! Sai Harry ti do una notizia sensazionale! Il mondo non ruota attorno a te chiaro? Ti ho visto con lei l’altro giorno, quando mi avevi invitata…oh sì ti ho visto. Ho viso che la baciavi…- Ginny non riusciva a trattenere le lacrime, ma non le importava. Gli avrebbe detto una volta per tutte quello che provava. Anche a costo di perderlo per sempre.

-Ginny, ti posso spiegare…

-Ah, vuoi spiegare? Cosa c’è a spiegare Harry? Vuoi spiegarmi perché sei così stronzo? Sono tutta orecchi!

-Ginny io non l’ho baciata…

-Adesso sono anche cieca oltre che scema!

-Fammi finire…ci siamo bacaiati, ma è stata lei a baciare me….

-E io dovrei crederti? Per quale motivo? Me lo dici?

-PERCHE’ TI AMO!- Harry urlò queste parole con tutta la voce di cui era capace. Probabilmente tutta la scuola lo aveva sentito, ma non gli importava. Lei doveva sapere. Lui doveva sapere. Ginny rimase ferma per qualche istante come pietrificata. Non aveva afferrato il senso di quelle parole.

-Io non potevo baciare Cho perché sono innamorato di un’altra…di te! E gliel’ho detto…lei ha capito, mi ha solo dato un ultimo bacio di addio, ma mi sono staccato subito, perché non lo volevo e perché sapevo che saresti arrivata…- Harry aveva detto tutto questo in un soffio.

Silenzio. Ginny lo guardava negli occhi verdi, così belli e profondi. Quegli occhi non sapevano mentire e lei vide che erano sinceri, quello che Harry le stava dicendo era la verità. Allora perché non correva da lui a baciarlo? Harry si poneva la stessa domanda:evidentemente lei non provava più niente per lui. il moro scosse il capo e si voltò, uscendo poi dalla Sala Comune. Solo allora Ginny riuscì a pronunciare con un filo di voce:

-Aspetta Harry…anche io ti amo.

Ma lui non riuscì a sentirlo.

 

-Lo so Hermione, ho rovinato tutto! Sono una stupida!- Ginny si disperava in dormitorio parlando con la sua migliore amica.

-Dai Ginny, vedrai che andrà tutto a posto! Devi solo parlare con lui!

-Una parola! Non mi rivolge più la parola, è sempre triste e circondato da qualcuno. Non vuole che mi avvicini a lui…e lo capisco. Io farei lo stesso.

-Ok…allora ti svelo un piccolo segreto di Harry. Lo sai dove va tutte le sere prima di andare a dormire?

Ginny scosse la testa.

-Va nella stanza dove è custodito lo specchio magico, quello in cui vide i suoi genitori, te lo ricordi?

-Sì…lo trovo lì?

-Già…e lo trovi solo! Ma non dire che te l’ho detto io!

-Sarò muta come un pesce promesso!

 

-Harry? Sei qui?

-Che ci fai qui Ginny? Lo sai che non si può girare per i corridoi della scuola di sera.

-Vale anche per te…

-Ma io ho il mantello di mio padre!

-Harry…volevo chiederti scusa..

-Per cosa?

-Per non aver capito, per non essermi fidata di te…

-Non importa!

-A me importa invece….- Ginny sapeva cosa doveva dire. Solo due parole, ma era terrorizzata. Se lui l’aveva già dimenticata?

-Sai cosa vedo in questo specchio Ginny?- chiese il moroall’improvviso.

-Penso che tu veda i tuoi genitori…se non sbaglio mostra ciò che ti potrebbe rendere felice.

-Già…ma non vedo i miei genitori.

Silenzio.

-Vedo te…l’unica persona che mi può rendere felice. Da quando stai con Dean, sei apparsa tu su questo specchio…così ho capito che quello che provavo per te non era semplice amicizia, ma amore. E ora cche tu mi hai respinto, non mi resta che questa immagine per farmi sognare quanto avrei potuto essere felice insieme a te…

-Harry…

-No, non fa niente! Non ti devi dispiacere per me! Non posso comandarti di amarmi, non è così che funziona, lo so bene…

Ginny non volle più ascoltare altro e prese il viso di Harry la le sue mani. Lo guardò per qualche istante negli occhi e lo baciò. Con passione e intensità. Sentì che anche Harry rispondeva al bacio…beato oblio! Nulla intorno a loro era importante! C’erano solo Harry e Ginny…così…con i loro sentimenti, con il loro amore.

-Ti amo Harry…temevo di non potertelo più dire…

-Perché?

-Pensavo non mi amassi più…dopo quello che ti ho detto!

-Non potrei mai smettere di amarti. Qualunque cosa succeda, io ti amerò sempre. Sarai sempre nel mio cuore perché sei una parte di me!

Ginny lo abbracciò con forza e appoggiò la testa sulla spalla di Harry:quando aprì gli occhi si vide riflessa nello specchio.

-Harry?

-Sì?

-Cosa vedi ora nello specchio?

Harry sorrise e si mise davanti allo specchio. Sorrise.

-Nulla. Non vedo nulla.

-Vuol dire che ora sei felice…

-Ho tutto quello di cui ho bisogno per esserlo!

 

 

 

-Svegliati dormigliona!- Harry baciò la ragazza sdraiata accanto a lui nel letto. Ginny sorrise e aprì lentamente gli occhi.

-Che ore sono?

-Le 10..ti ho lasciata dormire!

-Grazie…

-Cosa sognavi? Ho visto che sorridevi…

-Vuoi saperlo? Sognavo il nostro primo bacio. Quel nostro primo appuntamento andato male e il tuo riflesso nello specchio…

-Bel sogno!

Ginny ancora non riusciva a crederci:ogni mattina aprendo gli occhi vedeva il volto di Harry ancora addormentato riposare accanto a lei. Alla fine ce l’aveva fatta a realizzare il suo sogno:sposare Harry e avere una famiglia con lui. Tre meravigliosi bambini.

Quegli anni insieme erano stati meravigliosi, non poteva desiderare di più…

-Ehi..guarda chi c’è!- le parole di Harry la richiamarono alla realtà. Una bambina dai lunghi capelli rossi era apparsa sulla porta. Ciondolava con il suo pigiamino rossa e sorrideva imbarazzata.

-Avanti principessa, vieni da papà!- disse Harry tendendo le braccia verso la bambina. Subito Lily corse verso di lui con quel dondolare tipico dei bambini che hanno appena imparato a camminare. Harry la afferrò con forza e la sollevò in alto. Poi la fece sedere tra lui e Ginny.

-Come sta la mia piccolina oggi?

-Bee…- rispose lei che ancora non pronunciava bene tutte le parole.

-E cosa vuoi fare oggi?

-Voio andare a jocare con papà…

-Vuoi giocare? Furbetta…- e Harry cominciò a farle il solletico. La bambina rideva come una matta e Ginny sorrise vedendo quella scena. Quanta strada avevano fatto lei ed Harry da quel bacio? Chilometri. Percorsi insieme uno dopo l’altro mano nella mano. E alla fine erano arrivati lì:in quella casa, con i loro figli.

Pensava a quello specchio e ne era sicura:in quel momento avrebbe visto la sua sola immagine riflessa.

Era felice.

 

 

 

Ciao a tutti…so che ho un’altra ficcy da scrivere. Domani pubblico tranquilli. Anzi già che ci sono invito tutti a leggere La vita è la vera sfida.

Però mi è venuta l’ispirazione per questa…

E la dedico a Sirius1711...credo capirai il perché di questa dedica…..grazie di tutto! Sei unico!

 

Spero lascerete molti commenti…positivi o negativi!

Un bacio a tutti!

   
 
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