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Autore: Minga Donquixote    21/02/2014    1 recensioni
Cosa succede se due ragazze, amiche per la pelle, vengono trascinate in un mondo fuori da ogni schema?
Francesca e Claudia alias Akemi e Hoshi si troveranno a confrontarsi con un'universo completamente diverso da ciò che si aspettavano.
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E' la mia prima fiction T.T Siate clementi *3*
Ps: Metto la fanfiction in Gender Bender perchè le due protagoniste saranno le forme femminili di Yukio e Rin (ma che ovviamente saranno presenti anche gli originali).
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mephisto Pheles, Nuovo personaggio, Rin Okumura, Un po' tutti, Yukio Okumura
Note: Lemon | Avvertimenti: Gender Bender
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Francesca aprì lentamente una palpebra e poi anche l'altra cercando di mettere a fuoco ciò che la circondava.
Vedeva distintamente un cielo azzurro ma i suoi colori erano ancora troppo sfocati per essere reali.
Si issò a sedere e si premette una mano sulla tempia chiudendo gli occhi. "Che dolore alla testa" sospirò riaprendo un'occhio.
Le forme presero a farsi più distinte ma la ragazza credette di essere ancora molto confusa. Si strizzò gli occhi e si guardò il palmo insanguinato della mano.
"Che colore...sembra finto" ridacchiò debolmente toccandosi la ferita con la punta delle dita. Quando la ferita venne a contatto con le dita rosa pallido della corvina questa prese fuoco. Un fuoco blu.
Francesca, terrorizzata, prese a scuotere la mano come per spegnere il fuoco ma quando notò che lentamente prendeva possesso di tutta la mano prese ad urlare con versi striduli di puro terrore.
"La mano...va a fuoco!" urlava alzandosi in piedi e prendendo a correre in cerchio.
Dopo un paio di minuti si bloccò e vide che il fuoco era sparito senza lasciargli il minimo segno. Anzi, il graffio prima sul palmo ora era completamente scomparso. Rimaneva solo una sottile traccia di sangue secco.
"C-Che significa?" la giovane si portò le mani davanti al volto e sgranò gli occhi blu. "Ma che diavolo?!"
Si girò intorno e vide poco distante dei vetri rotti. Li raggiunse e si specchiò in un piccolo pezzo ma non riusciva a vedere quasi nulla, scorgeva solo un enorme occhio blu dai tratti troppo surreali.
Lo buttò a terra, seccata e prese a cercare in un bidone, anch'esso dallo strano colore e dalla strana forma. Quando riuscì a trovare ciò che gli serviva se lo portò all'altezza del viso e si specchiò.
Il piccolo specchio incrinato in più parti ritraeva una giovane ragazza dagli occhi blu, capelli corvini al di sotto delle spalle e un viso troppo...identico a quello di Rin Okumura.
Francesca si portò una mano al viso e si toccò con le dita un'orecchia leggermente appuntita. Aprì la bocca in un gridolino eccitato e subito scorse due canini lunghi più del normale, per gli altri denti...beh...era come se fossero completamente uniti senza divisioni per dividerli uno dall'altro eppure lei sapeva quale fossero i molari e quali gli incisivi. Era strano.
Lasciò cadere lo specchio a terra, che finì per frantumarsi del tutto, e fece due passetti indietro. "Questa è una bugia...un sogno!" si auto-convinse chiudendosi gli occhi con le mani.
Un movimento alle sue spalle la fece girare lentamente e vide una lunga coda nera ondeggiare di qua e di là. Anch'essa completamente nera. "E' sicuramente...un sogno" continuò a ripetersi.
Qualcosa, oltre la coda, fece tendere i nervi di Francesca. 
Veloce, corse verso la ragazza distesa a terra e,inginocchiandosi accanto a lei, cercò di issarsela sulle gambe. 
Con un braccio dietro la testa e uno che la sorreggeva, Francesca fu in grado di riconoscere la sua amica. "C-Claudia...svegliati...per favore" la voce si era letteralmente azzerata appena aveva notato una piccola macchia di sangue a terra.
Dalla tempia continuava a gocciolare sangue e la corvina parve irrigidirsi. Gli occhiali si erano rotti e qualche scheggia era andata a penetrare la carne del viso ma senza danneggiare gli occhi.
Francesca si girò nuovamente intorno e poco distanti da loro notò due piccoli zaini, i loro piccoli zaini con accanto una lunga spada azzurra.
Lasciò Claudia a terra e corse verso gli oggetti cominciando a cercare qualcosa di utile al loro interno. 
Riuscì a trovare un paio di pinzette, quelle che si portava a scuola per truccarsi (era la sua mania)e i guanti che aveva tirato fuori pochi minuti prima.
Gattonò velocemente dalla mora e strappò un guanto in tante strisce per poi legarle insieme. Ben presto il guanto divenne una lunga striscia di stoffa bianca.
Con delicatezza e attenzione prese a togliere i pezzetti di vetro dalla pelle della ragazza che andarono ad infrangersi sul suolo lasciando sgorgare piccole gocce di sangue.
"Se tutto questo è un sogno allora perchè ho così paura...perchè non mi sveglio?!" si chiese mentalmente Francesca scivolando involontariamente e finendo con la mano sopra i pezzi di vetro.
Con un urlo tirò indietro la mano e notò come diversi taglietti presero a sanguinare "Se questo fosse un sogno, non dovrei provare dolore. Se questo fosse un sogno, dovrei essermi già svegliata da un pezzo" mormorò ad alta voce chiudendo la mano in un pugno.
In un'istante quella prese fuoco ma questa volta non si agitò perchè notò come con la comparsa del fuoco, il dolore si era leggermente attenuato. 
In silenzio guardò come il fuoco consumasse i pezzetti di vetro e il sangue per poi insediarsi nelle piccole ferite facendole cicatrizzare e poi sparire del tutto.
Quando il fuoco sparì la ragazza fu certa che quello non era solo un sogno. 
Spostò lo sguardo sul piccolo volume vicino all'amica e notò come la figura di Amaimon sul volumetto apparisse così chiara in quel momento. 
Una coda, presumibilmente la sua, andò a prendere la stoffa bianca e la tese verso la mano aperta. 
Il solo pensiero di muovere la coda aveva fatto si che essa si muovesse. "Incredibile"
Finì velocemente di togliere i vetri ancora rimasti e bendò Claudia lasciandola a terra.
Francesca si alzò e prese tra le mani la lunga spada blu estraendola dal fodero. 
Una luce chiara la circondò proprio come era successo nel "mondo reale" ma si dissolse velocemente lasciando la ragazza nel mezzo di una forte fiammata blu.
La coda nera di era accesa sulla sommità e sulla testa brillavano due piccole corna di fuoco blu.
"Che cosa...assurda" si avvicinò di nuovo all'amica e posò il fodero e la katana ognuna al lato dell'altra.
"Claudia...dai svegliati! Non ci crederai! Svelta apri gli occhi!" esclamava eccitata la corvina scuotendo il corpo fermo dell'altra.
Quando sfiorò maldestramente una mano nuda notò, al contatto, di come fosse fredda. In effetti, la carnagione del viso, prima leggermente rosata, aveva preso un colorito quasi cadaverico.
"Stai scherzando vero? Non puoi mica fingerti morta sai? Non in un contesto simile" sul viso della ragazza si era aperto un sorriso delirante, quasi folle.
La coda scattò nervosa e Francesca tese le orecchie a dei rumori che diventavano sempre più forti man mano che si avvicinavano.
Dalla curva del lungo vicolo sbucarono quattro o cinque uomini armati di pistole.
Francesca sorrise, ancora fiammante, e prese a camminare a piccoli passi verso gli uomini. Li aveva riconosciuti. 
Quelli erano senz'altro degli esorcisti. Si notava dai lunghi abiti e dallo stemma blu e rosso sul petto. "Finalmente siete arrivati. Vi prego dovete aiutarla"
Tese una mano in avanti e vide lunghi artigli neri decorare la mano affusolata. 
Gli esorcisti puntarono le loro armi sulla figura della corvina e presero ad urlargli contro. "Sta indietro, demone!"
Francesca si bloccò ma trovò la forza di avanzare di un'altro passo. "Demone? Io non sono un demone, mi chiamo-"
"Avvicinati ancora e spariamo!" gridò l'esorcista dai capelli neri scendendo di poco con la mira.
"Vi ho detto che non sono un demone! Dovete aiutarmi! La mia amica è ferita!" urlò Francesca mostrando i denti ora completamente aguzzi.
Uno sparo partì poco dopo il secondo passo della giovane che per puro istinto aveva velocemente schivato.
Il colpo arrivò a colpire quasi il viso di Claudia. "EH?" 
Francesca corse indietro incurante delle pallottole che gli venivano scagliate e fece velocemente scudo alla mora.
Tre proiettili colpirono il nulla ma due riuscirono a piazzarsi: uno nella spalla e un'altro nella coscia della ragazza.
"Che male!" abbaiò irata sedendosi a coprire Claudia.
Gli esorcisti si fecero avanti e la corvina, spaventata, tese le braccia in avanti "Non avvicinatevi!" urlò mentre una forte fiammata correva a circondare sia il suo corpo sia a formare un enorme cerchio di fiamme che teneva separate loro dagli esorcisti.
Gli uomini, se ben terrorizzati, presero a sparare contro il muro di fuoco ma i proiettili venivano velocemente polverizzati dalle fiamme prima che passassero dall'altro lato.
"Non avvicinatevi" mormorò più piano allontanandosi di poco dall'amica, ora decisamente cadaverica, e portandosi le gambe al petto, circondandosi con le braccia, nonostante il dolore alle spalle.
Chiuse gli occhi e non seppe quanto tempo passò ma sentì un paio di picchiettii sul terreno dovuti sicuramente ad un paio di stivali con tacco.
Poi avvertì una voce familiare. "Oh cielo. Ma guarda che casino" 
Francesca alzò lo sguardo e notò che al di là delle fitte fiamme vi era qualcuno di molto alto e dagli abiti chiari e colorati.
Le fiamme presero a calare, la lama della spada brillava ancora sul pavimento ma sembrava indebolita.
Diversi esorcisti riuscirono a passare e accerchiarono il corpo di Claudia.
Francesca, atterrita e sferzante, si alzò da terra e corse verso gli esorcisti urlando e puntando una mano artigliata verso di loro.
Con un balzo si lanciò verso di loro ma una figura ammantata la bloccò a mezz'aria per un polso facendola pendere a pochi centimetri da terra. Prese a ringhiargli letteralmente contro  scuotendo la testa e cercando di colpire ma quando l'uomo riuscì a bloccare entrambe le mani, la demone fu costretta ad aprire gli occhi incontrandone un paio di un verde spento circondati una profonde borse.
Molto lentamente, riconoscendo quella figura, prese ad abbassare le fiamme e ben presto si ritrovò senza sensi.



 

Abisso Autrice

Allora? Questo è il capitolo vero e proprio e ho deciso di metterlo oggi così da farvi avere un po' un'idea della fiction. Ringrazio tantissimo i lettori che stanno seguendo la storia e un grazie particolare alla prima recensitrice:
FullmetalBlue13
E un'altro grazie a segue la storia:
Z
efiria BlackIce
Beh, ora filo via ^^ Fatemi sapere cosa ne pensate, mi raccomando ;) 
Alla prossima :3



 
  
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