Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Piccina91    21/02/2014    2 recensioni
Un cuore è destinato a legarsi con un altro cuore. Un'anima è destinata a legarsi con un'altra anima.
Nella vita tutti sogniamo un amore unico, che ci consuma, che ci fa piangere, che ci fa ridere, che ci fa VIVERE.
La vita di Elena verrà sconvolta dall'entrata in scena di Roberto, un ragazzo che a tutto pensa tranne che all'amore.
Il cuore della nostra protagonista è ferito dagli ultimi avvenimenti, riuscirà lui a guarirlo o lo calpesterà definitivamente?
Dal testo: Due persone che camminano ognuno per la propria strada che, a volte, si fermano insieme ad un punto. Ma la fermata non può durare per sempre, solo per qualche minuto. Poi ripartiamo verso due direzioni diverse senza sapere quale sarà la prossima volta in cui ci fermeremo insieme.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic
Prima di cominciare.. volevo informarvi che in questo capitolo vi ho fatto un regalo: c'è un pov di Roberto. Saprete quello che realmente pensa e soprattutto ci saranno due colpi di scena. Buona lettura.


Si dice che chi trova un amico trova un tesoro. Io di tesori ne avevo trovati ben due: Stefano e Federica. Entrambi volevano convincermi a lasciar perdere Roberto ma si sa che al cuore non si comanda. E’ come quando tuo padre non vuole che frequenti una persona: più lui ti dice di stargli lontana, più tu disobbedisci. Mi sembrava di essere nella stessa situazione, solo che al posto del padre c’erano i miei due migliori amici. In seguito alla serata di San Valentino, un’altra persona si era aggiunta al club stai-lontana-da-Roberto. Questa persona era Filippo, il ragazzo con cui ero uscita e con cui avevo iniziato una conoscenza telematica. Messaggi del buongiorno, messaggi della buonanotte, che fai, come stai, cosa mi racconti di nuovo. Forse lui sperava in qualcosa di più ma per il momento non me la sentivo. Volevo starmene un po’ per conto mio e godermi la mia solitudine amorosa. Non potevo negare il disagio che provavo nel rifiutare gli inviti dei miei amici ad uscire. Erano tutti accoppiati e non me la sentivo proprio di fare il palo : Stefano con Rossella, Federica con Alessio, Davide con la ragazza che frequentava. E non dimentichiamoci di Emanuele che era ritornato con Katia. Lo avevo affrontato e mi aveva detto che la amava troppo e non voleva perderla. Contento lui, contenti tutti. O almeno così dice il detto perché noi del gruppo non condividevamo la sua scelta : era tornata a sedersi con noi a mensa ma la ignoravamo di proposito. Quindi, ricapitolando, ero rimasta l’unica zitella. Che poi continuavo a chiedermi: se Roberto mi amava, perché mi aveva tradito?

Pov Roberto

Vedere Elena tutti i giorni a scuola era per me una tortura. Avevo sempre voglia di avvicinarmi a lei e di baciarla. Perché non potevo farlo? Semplice, perché avevo rovinato tutto. Mi ero innamorato di lei sin dal primo litigio. Così forte e determinata ma anche fragile e sensibile. Non avevo mai conosciuto una ragazza come lei: era entrata nella mia vita in punta di piedi e l’aveva stravolta per sempre. Io, Roberto Imperatore, conosciuto per la mia fama di stronzo patentato, ero rimasto folgorato dal suo sorriso e dai suoi occhi castani così profondi. Le avrei tentate tutte per farmi perdonare, anche perché in realtà quello che era successo era tutta colpa di Katia e del suo ricatto. Ricordavo bene quella mattina di Capodanno, quando mi ero svegliato accanto alla ragazza che amavo e pensavo che nulla ci avrebbe potuto separare.

*** Inizio Flashback ***

Per la prima volta nella mia vita, avevo fatto l’amore. Era stato magico, unico, sensazionale. Poi sua madre entrò nella stanza: pensai che non ci avesse scoperti e invece aveva capito tutto. Mi chiese di fermarmi per colazione ed io accettai volentieri, anche se ero terribilmente in imbarazzo. In tarda mattinata tornai a casa e pranzai con i miei genitori e mio fratello. Poi decisi di andare da Elena: non ci vedevamo da poche ore e già mi mancava. Una voglia di caffè improvvisa mi costrinse a fermarmi in un bar ed è lì che vidi Katia seduta in un angolo. Era triste per quello che era successo la sera prima e quindi mi avvicinai per consolarla. Mai avrei pensato che lei si sarebbe approfittata della situazione.
<< Stai ancora male per quello che è successo? >> le chiesi sedendomi sulla sedia di fronte a lei
<< Si, Elena è stata una stronza. Emanuele non avrebbe dovuto sapere di noi >>
<< Non l’ha fatto apposta. E poi non sei contenta che non avremo più segreti? >>
<< Sai benissimo che quello che hanno scoperto è solo una piccola parte di verità. Cosa direbbero Emanuele ed Elena se venissero a conoscenza della nostra relazione ? >>
<< Non dovranno mai scoprirlo. Ho detto ad Elena che siamo stati insieme solo una volta >>
<< E se io avessi intenzione di dirgli tutto? Se volessi confessare ad Emanuele che per mesi l’ho tradito con te? E’ vero, da quando hai conosciuto Elena i nostri rapporti occasionali si sono interrotti ma come si sentirebbe lei a scoprire che le hai mentito? >> mi chiese sorridendo
<< Katia, spero che tu stia scherzando! Non puoi farlo, perderei entrambi >> sbraitai
<< Beh, potremmo fare uno scambio. Io non dirò niente a nessuno e tu vieni a letto con me, un’ultima volta. Penso sia uno scambio equo >> propose maliziosa
<< Non mi puoi chiedere di tradire Elena, io la amo >>
<< La scelta spetta a te >>
Ero rimasto seduto su quella sedia in silenzio per diversi minuti e poi avevo deciso di accettare la sua offerta. Avrei fatto sesso con lei ma ad una sola condizione: Elena non avrebbe mai dovuto saperlo. Non meritava di soffrire a causa mia. Così ci eravamo appartati nel solito posto ma, quando eravamo scesi dalla macchina, avevo visto Elena. Vedere i suoi occhi colmi di lacrime, mi aveva ucciso. Le sue parole dure, le sue grida, il suo pianto. Avevo perso la persona più importante della mia vita.

*** Fine Flashback ***

Adesso Elena era seduta dall’altro lato della mensa con i nostri amici. Non riuscivo a toglierle gli occhi di dosso per quanto era bella. Rideva e scherzava ma io sapevo che dentro soffriva da morire. Avrei combattuto per riaverla con me ma per adesso volevo lasciarla libera. Volevo darle il tempo di dimenticare perché , ogni volta che la guardavo negli occhi, sentivo il peso di quello che avevo fatto. Se fosse stato possibile tornare indietro, avrei cambiato ogni cosa. Un conto è dire una bugia, un conto è tradire. Ad un tratto vidi arrivare Filippo. Si avvicinò ad Elena  e la baciò sulle guance. La rabbia mi pervase nel giro di qualche secondo. Se non mi avesse perdonato, avrebbe potuto frequentare chiunque ma non Filippo. Aveva quell’aria da bravo ragazzo all’apparenza ma era tutt’altro che bravo. La sua ragazza mi aveva confidato che lui l’aveva picchiata più volte. Voleva trovare una scusa per toglierselo di torno e così l’aveva tradito con me. Se solo avesse alzato un dito su Elena, io lo avrei ucciso con le mie stesse mani. Dovevo trovare un modo per avvertirla e per allontanarla definitivamente da lui. Ci avrei pensato io a proteggere la mia piccola.

Pov Elena

Era da una buona mezzora che Roberto continuava a fissarmi. Se aveva qualcosa da dirmi, perché non si avvicinava? Mi sentivo terribilmente a disagio sotto il suo sguardo indagatore. Filippo mi raggiunse al tavolo, mi salutò e si sedette accanto a me. Con la coda dell’occhio vidi Roberto incupirsi.
<< Che ne dici se domani sera usciamo insieme? >> propose Filippo
<< E dove vorresti andare? >> chiesi
<< Beh, potremmo andare al cinema >> 
<< Ok >> risposi sorridendo
<< Adesso vado a lezione, sono passato solo per chiederti questo >>
Mi accarezzò una guancia e si allontanò. Tornai a mangiare ma qualcuno mi interruppe.
<< Vedo che finalmente sei andata avanti >> affermò Katia
Picchiarla o non picchiarla? Questo era il dilemma. Per il momento, mi sarei limitata ad insultarla.
<< Senti puttanella da quattro soldi, io avevo tutto quello che avevo sempre desiderato e tu hai rovinato tutto. Emanuele ti avrà anche perdonato ma questo non significa che lo abbia fatto anche io. Detto questo, preferirei che tu non mi rivolgessi la parola >>
<< Elena, le cose si fanno in due >>  disse facendomi l’occhiolino
Ma questa stronza mi stava per caso provocando? Mi alzai di scatto dalla sedia, decisa a metterle le mani addosso. Davide mi bloccò per il braccio prima di fare qualche sciocchezza. Fu allora che Emanuele prese la parola, meglio tardi che mai.
<< Katia, smettila subito >> la rimproverò incrociando il suo sguardo
Lei abbandonò il tavolo con una smorfia sul viso ed Emanuele la seguì. Così mi sistemai i capelli che erano fuoriusciti dalla mia coda di cavallo e mi sedetti nuovamente al mio posto. Diedi un’occhiata al resto della mensa e notai che tutti si erano girati verso di noi.
<< Fregatene della gente >> disse Davide
<< Stai bene, Ele? >> mi chiese Federica preoccupata
<< Ovviamente non sta bene, quella sgualdrina le ricorda tutti i giorni che è una cornuta. Senza offesa, tesoro ma credo che lo pensi anche tu >> rispose Stefano al posto mio

Annuii sconsolata e gli sorrisi. Era proprio così che mi consideravo: una cornuta. Inevitabilmente, alzai la testa e incrociai gli occhi di Roberto. Mi scrutò a fondo, forse per capire cosa fosse successo. Poi prese il cellulare tra le mani e compose un messaggio. Chi stava contattando? Una ragazza? Dopo quindici secondi circa, il cellulare di Alessio squillò. Una coincidenza? Ebbi la certezza che era proprio lui il destinatario solo quando si alzò e si diresse verso di lui. Scambiarono due parole, guardandomi di tanto in tanto, e poi Alessio tornò tra di noi. Avrei tanto voluto chiedergli di cosa avevano parlato, ma non lo feci. Il suono della campanella ci comunicò che la nostra pausa pranzo era finita. Mi avviai in classe insieme a Federica e salutai gli altri. Durante la lezione, non ascoltai una sola parola  di quello che diceva il professore. Chiesi di uscire per andare in bagno e l’insegnante mi diede il suo permesso. Vagai per i corridoi senza meta ma poi feci una tappa in bagno poiché la natura chiamava. Mentre ero chiusa in bagno, sentii la porta aprirsi e richiudersi e poi delle risate.

<< Elena ha perso proprio le staffe oggi >> disse quella che riconobbi come Ilenia
<< Mi piace provocarla. Mi è bastato fare una piccola allusione ed è partita in quarta >>
Ma quella era Katia. Da quanto tempo erano amiche? E perché stavano parlando di me? Appoggiai l’orecchio alla porta e continuai ad ascoltare.
<< Il nostro piano stava andando a rotoli a causa sua >> rispose Ilenia aprendo il rubinetto dell’acqua
<< Adesso hai campo libero con Roberto. Perché non vi siete ancora rimessi assieme? >>
<< Ci ho provato ma lui è ancora innamorato di lei >>
<< Elena sta tirando troppo la corda e prima o poi lui si stancherà di aspettare. Sarà allora che cadrà ai tuoi piedi e lei sarà solo un lontano ricordo >> affermò Katia
<< Sai, mi da fastidio che tu sia andata a letto con lui >> disse I’altra chiudendo l’acqua
<< Ilenia, era l’unico modo per separarli. E poi volevo darle una lezione per avermi fatto litigare con Emanuele. Ho incontrato Roberto in quel bar per caso e ho colto l’occasione. Ho messo un registratore nella macchina da usare in seguito come prova ma il destino ha voluto che lei fosse in quella piazza quella sera ad assistere a tutto >> spiegò
<< Ancora non capisco come tu abbia fatto a convincerlo a fare sesso con te >>
<< Roberto Imperatore non ha mai rifiutato del sano sesso >> rispose Katia ridendo
<< Da quando si sono lasciati, lui le è rimasto fedele. Ha rifiutato qualsiasi ragazza >>
<< Tempo al tempo. Vedrai che ti verrà a cercare presto >>
<< Aspetterò quel momento. Ma posso chiederti una cosa >>
<< Certo, chiedi pure >>
<< Tu sei davvero innamorata di Emanuele? >>
<< No, io volevo solo entrare in quel gruppo >>
<< Cosa non si fa per la popolarità! >>
<< Da che pulpito >> commentò Katia sbellicandosi dalle risate
Le gambe mi cedettero e mi accasciai a terra. Cominciai a piangere a dirotto, sconvolta per quello che avevo sentito. Le due ragazze uscirono dal bagno, sbloccai la porta e mi avvicinai al lavandino per sciacquarmi la faccia. Lo specchio riflesse la mia figura: il mascara mi era colato sul viso e avevo gli occhi rossi. Si prendevano gioco di me ma non sapevano che io avevo ascoltato tutto.

La guerra era ufficialmente iniziata.


Ciao ragazzi!
Sono finalmente riuscita a pubblicare il nuovo capitolo che chiarisce un pò le cose. Finalmente avete saputo quello che è successo quel maledetto pomeriggio di Capodanno. Katia ha ricattato Roberto e lui ci è cascato come un pollo. Avrete sicuramente notato che i suoi sentimenti per Elena sono sinceri e che prova una forte gelosia nei confronti di Filippo. Quest'ultimo non è l'angelo che appare ma tutt'altro! Elena ha poi litigato con Katia poichè quest'ultima le sbatte sempre in faccia quello che è successo. La parte finale vi ha sconvolto, lo so. Katia ed Ilenia sono amiche da sempre ma hanno finto di non conoscersi, hanno finto per tutto questo tempo solo per entrare a far parte del gruppo "in" della scuola. Katia ha sempre preso in giro Emanuele ma Ilenia sembra davvero tenere a Roberto.. vedremo quello che accadrà adesso visto che Elena è venuta a sapere del loro perfido piano. Ringrazio come sempre chi segue la mia storia ( siete tanti tanti *_* ), ringrazio chi ha messo la storia tra le preferite o ricordate, ringrazio la mia fan Chiaretta , ringrazio tutti quelli che semplicemente leggono e che magari apprezzano in silenzio. Grazie a tutti!
Al prossimo capitolo! Un bacio, Piccina :*****
 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Piccina91