"Le dieci cose da fare prima di morire." 

CHAPTER ONE. 

«Tesoro aspetta!» disse la madre seguendo la figlia, ma oramai la ragazza era già lontana. «Robert! Ti avevo detto di non alzare la voce così con lei!» disse la moglie al marito. I due si recarono nel reparto "riabilitazione" e cercarono la loro infermiera di fiducia. «Quante probabilità ha di vivere?» chiese la donna all'infiermiera.. lei scoraggiata abbassò il capo. Non aveva probabilità di vivere, e fu in quel momento che la donna scoppiò in lacrime. 

«Tesoro aspetta!» furono le ultime parole che sentì Emily. Dopo che venne a sapere di avere il cancro, il padre arrabbiato le urlò in faccia che era colpa sua se lui, non dormiva più la notte. Emily ci rimase così male.. due secondi prima aveva il cancro, due secondi dopo non aveva più un padre. 
Così, la ragazza, uscì correndo da quell'ospedale con le lacrime agli occhi.. il pensiero di dover lasciare il mondo senza aver fatto ciò che più le piaceva la faceva morire dentro. Aveva paura. Aveva paura della morte. Si ricordò giusto un episodio di quando era piccola. 
«Mamma, dove sta ora il nonno?» Chiese ingenuamente la bambina. «In un posto migliore, a giocare con gli angioletti in cielo» disse la madre premurosa. 
Quella notte lei sognò, sognò di morire, vedeva attraverso una specie di tablet la vita dei suoi parenti, erano tristi, tristissimi.. vederli così le faceva così male. Decise allora, che non sarebbe mai morta! Lo giurò a se stessa.. ma aveva solo 4 anni, era arrivato il momento di interrompere quel patto. 
Raggiunse il parco, vide bambini usare le altalene, mamme che chiacchieravano, adolescenti scherzare.. ma poi una cosa le saltò all'occhio. Era un ragazzo, le era così familiare, aveva gli occhi dorati e dei capelli "gelatinosi" che andavano all'insù. Si avvicinò alla panchina dove stava seduto il ragazzo, che leggeva un libro, e si sedette accanto. «Ho letto questo libro, molto sfizioso, mi sono sempre piaciute le storie d'amore alla 'Renzo e Lucia'» il ragazzo alzò lo sguardo dal libro e la guardò, aveva un volto familiare. Le rivolse un sorriso e poi parlò. «Non sono un amante della lettura, ma Manzoni è sempre stato un poeta molto bravo secondo me, e a quanto vedo non mi sbaglio. Mi piace molto questa storia, sono curioso di sapere come va a finire.» le rispose il ragazzo. 
La ragazza si alzò, e gli disse di fare una buona lettura, voleva andare in ospedale. Voleva andare a parlare con la dottoressa, sarebbe mai guarita? 

«Emily!» disse la madre andandola ad abbracciare appena la vide. «Ci hai fatto molto preoccupare! Non farlo più» continuò. Emily la guardò ed accennò un sorriso, passò al padre e appena incrociò i suoi occhi, abbassò lo sguardo. «Devo andare dentro» disse fredda. 
Entrò nell'ospedale e raggiunse la dottoressa. «Dimmi la verità, quante chance ho di vivere?» Chiese Emily. «Emily hai quattro mesi.» 
BUM. prima pugnalata. 
«Potremmo fare le chemio.. ma riusciresti a sopravvivere per solo altre due settimane, il tumore si è esteso troppo.»  
BUM. seconda pugnalata  =  lacrime. 
«Emily, vieni qui per qualunque cosa.. ti aiuteremo. Puoi decidere se fare le chemio o no, sei maggiorenne, decidi e dimmi, ora devo andare.» 

La morte era vicina, la morte era vicina, la morte era vicina.. La sua fine era vicina. 

OHMYGODDY. 
Hello people, eccomeee.. 
A ME, ME GUSTA QUESTO PRIMO CAPITOLO.. 
MA STA A VOI DECIDERE. 
SE LASCIATE UNA RECENSIONE NE SAREI GRATA C: 
Besos(?) xx. 
Giulia.