Anime & Manga > Inazuma Eleven
Ricorda la storia  |      
Autore: Lurilala    22/02/2014    3 recensioni
[670 parole] [One-shot poco credibile] [SaruFei]
{E Saru tornò ancora a chiedersi come fosse arrivato lì.
Fei era arrivato di punto in bianco e l'aveva portato in quel posto, tutto allegro e contento.
Evan non era riuscito a dire di no davanti ai suoi occhioni luminosi e infantili.
Oh, dannazione!
Maledisse la sua incredibile incapacità nel dire di no al verde.
E Rune ne approfittava, fingeva di non vederlo, ma sapeva benissimo che influenza aveva su di lui e la sfruttava per fargli fare le cose più disparate e imbarazzanti.}
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Fey Rune, Saryuu Evan - Saru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Pattinaggio ~
-Ecco... io...-
Era un pomeriggio nuvoloso, quello.
Aveva da poco nevicato e il cielo era coperto da una patina di nuvole bigie e scure, che promettevano ancora tempesta.
L'aria era gelida, e sugli alberi spogli brillavano freghi ghiacciati illuminati dalla fioca luce dei lampioni già accesi.
Una leggera foschia dava a tutto un'aria tremendamente glaciale.
E Saryuu si chiese cosa diavolo ci facesse lì.
Avvertiva le guance calde, bollenti d'imbarazzo, mentre Fei continuava a parlare, felice ed euforico.
Si lanciò uno sguardo intorno, il biondo.
I bambini ridevano, rincorrendosi e scivolando; i ragazzi si spingevano e le coppiette avanzavano mano nella mano.
E Saru tornò ancora a chiedersi come fosse arrivato lì.
Fei era arrivato di punto in bianco e l'aveva portato in quel posto, tutto allegro e contento.
Evan non era riuscito a dire di no davanti ai suoi occhioni luminosi e infantili.
Oh, dannazione!
Maledisse la sua incredibile incapacità nel dire di no al verde.
E Rune ne approfittava, fingeva di non vederlo, ma sapeva benissimo che influenza aveva su di lui e la sfruttava per fargli fare le cose più disparate e imbarazzanti.
-Saru-san, mi stai ascoltanto?- Sbottò, tirandolo per la manica.
Evan sorrise enigmatico, senza rispondere e senza spostare minimamente le mani dal bordo.
Fei sbuffò.
-Sei sempre il solito. Dai, andiamo!- Fece per voltarsi, ma vide puro panico negli occhi indaco del ragazzo.
-Uff... Cosa c'è ora? Non hai mai pattinato sul ghiaccio?-
Ecco, il punto dolente.
Perchè no, Saryuu non l'aveva mai fatto nè considerato possibile farlo nella sua vita, perciò non aveva la più pallida idea di come muoversi.
Lo sentì ridere, cristallino e sincero, e, se possibile, arrossì ancora di più.
Non riusciva a capire come facesse il verde a stare tranquillamente in piedi su quelle lame attaccate agli stivali.
Si sentiva tremendamente fuori posto, così impacciato di fronte alla naturalezza dei movimenti dell'altro.
-Ti insegno io, è facile.- Gli prese le mani, staccandole così dal bordo e indietreggiò appena, trascinando il biondo con sè.
Beh, era quasi semplice.
Ma quando il verde mollò la presa, non riuscì a fare nemmeno mezzo metro e capitombolò a terra, sul ghiaccio freddo.
Oh, mai si era vergognato tanto in tutta la sua vita!
E Fei rideva.
Non riuscì a insultarlo, però, il suono della sua risata era troppo bello.
Si chiese quale indole malefica abitasse dentro il suo ragazzo, dato il suo sadismo interiore.
Anche se il suo faccino tenero non l'avrebbe mai dato a vedere, Saru poteva dire con certezza che il verde era il ragazzo più sadicamente dolce che avesse mai conosciuto.
Si rialzò barcollante e quasi precipitò di nuovo nel vano tentativo di rimettersi in piedi.
Quando Fei ebbe finito di ridere fino a non poter più respirare, si degnò di aiutarlo a rimanere diritto.
-Okay, ora che abbiamo pattinato, andiamo?- Sbuffò sarcastico Evan, scivolando eroicamente contro il bordo della pista e aggrappandocisi con tutte le sue forze.
-Su, non puoi non esserne capace!- Ridacchiò spensierato il verde, facendo una giravolta su se stesso e uscendosene con un "E' così facile" che fece solo innervosire di più il biondo.
Perchè no, non era affatto facile.
Lo prese ancora per mano, Fei, e lo portò al centro della pista, dove non poteva aggrapparsi ai bordi.
Saru rimase immobile, rigido come un manico di scopa, mentre Rune lo spingeva piano, facendolo scivolare.
Riuscì a non sbilanciarsi, Saryuu, e a fare due metri da solo per poi cadere ancora.
Dopo tentativi vani e capitomboli imbarazzanti per tutto il pomeriggio, finalmente Evan imparò a percorrere tutta la pista senza cadere.
Si sentì felice e soddisfatto come un bambino.
Erano passate ore quando uscirono dalla pista.
Mentre si incamminavano a casa, Fei iniziò parlare concitato di qualcosa che Saru non ascoltò, ma si perse a fissare il luccichio dei suoi occhi smeraldini.
Brillavano così tanto, di una luce vera e speciale, e quella era la più bella ricompensa che Saryuu avesse potuto desiderare per tutti quei pomeriggi stravaganti.
-Allora domani andiamo a sciare, vero?-
Oh, merda.








Perchè pattinare è impossibile. Lo so per esperienza, fidatevi. >.<
Ciao mondo!!! *.*
Sì, è una SaruFei.
Più precisamente un prototipo mal riuscito di SaruFei. U.U
Oh, io non riesco a scrivere su di loro! >.<
Considerate che ci ho provato venti volte, tutte su cose diverse e questa era l'unica minimamente decente che abbia scritto.
Quindi accontentatevi. U.U"
In questa fic è Fei il peperino della questione, ma mi piaceva un Saru un po' diverso dal solito, cotto e stracotto del suo Coniglietto e che non riesce a dirgli di no.
Oh, tenerezza. :')
Beh, che dire, spero che vi sia piaciuta e tanti saluti! ^.^

Lucchan
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: Lurilala