Buongiorno
Signorini e Signorine! Allora eccomi
con una nuova ff sul mio amato Voldy *-*!
Lo
so… è un po’ che non scrivo, ma con la
scuola e
i vari impegni secondari non ho avuto un attimo di respiro.
Un
ulteriore grazie alla mia amica Luisa che ha
partecipato alla creazione di questa storia.
Ora
vi lasco ala lettura, sperando che questa vi sia
di gradimento.
Due
figure alte e scure si dirigevano
inesorabilmente verso gli alti cancelli che si aprivano sulla loro
nuova meta.
I neri mantelli dei due incappucciati fluttuavano nel vento gelido
della sera.
Con
passo lento e strascicato la figura più bassa
restava leggermente più indietro, forse più per
il desiderio di restare dove si
trovava che per la lentezza del passo, di quella più alta
che sembrava eccitata
nell’assaporare l’idea che, finalmente, dopo anni e
anni di progetti e speranze
avrebbe potuto stringere tra le proprie mani l’oggetto dei
suoi sogni più
sfrenati.
I due
occhi iniettati di sangue diventavano sempre
più nitidi e finalmente incontrarono quelli di colui che
più bramava vedere.
I
cancelli si spalancarono e una musica di trionfo
raggiunse le sue orecchie.
Ormai
era fatta.
Le
lunghe dita mortifere scivolarono lungo il
mantello verso la tasca pronte ad afferrare l’oggetto che gli
avrebbe permesso
di portare a compimento il suo piano.
Stretto
in un pugno di un bianco lattiginoso
rivolse con forza, dovuta forse all’euforia del momento,
verso chi gli si
parava davanti, quell’apparentemente insignificante pezzo di
carta, ma che per
il grande mago oscuro poteva significare il coronamento della sua
felicità.
Una
volta ricevuto quell’oggetto cartaceo
l’individuo di fronte a Voldemort, lo guardò un
secondo e poi, riporgendolo al
Signore oscuro, sorrise soddisfatto.
Mentre
il suo fedele aiutante lo guardava da
lontano con sguardo intimorito, ma allo stesso tempo stupefatto, le
grandi mani
dell’appena incontrato avvolsero il corpo del Lord e mentre
quelle braccia si
stringevano, una voce forte e tonante esclamò:
“Benvenuto a Disneyland!”
“Grazie
Paperino!” rispose commosso quasi fino
alle lacrime quel birbone di un mago che aveva disseminato orrore,
morte e
distruzione nelle vite di migliaia di innocenti “Sono un tuo
grande fan! Sei
sempre stato il mio personaggio preferito! Mi fai un
autografo?”
“Sono
costernato, ma firmare con ‘ste mani di
gommapiuma è un po’ difficile.”
“NOOOOOOOOOOOOOOOOOO!
È tutta la vita che sogno di
esporre nella mia cameretta la tua preziosa firma! Pensa gli avevo
proprio
riservato un posticino accanto al ritratto del mio nonnino Salazar!
Severus, fa
qualcosa!!!”
Il
professore dagli unti capelli si avvicinò
controvoglia e costretto da quel richiamo lamentoso del suo padrone
“Signore la
prego un po’ di contegno… Costui è
soltanto un vile individuo travestito dal
suddetto personaggio dei cartoni, e per altro potrebbe rivelarsi un
Babbano!”.
In
quel preciso istante gli occhi di colui che non
deve essere nominato si ridussero a fessure, mentre una voce sibilante,
ma
evidentemente furiosa, esclamava “Tu come hai osato insinuare
che Paperino sia
uno sporco babbano!!!! Tu non vali nemmeno un ottavo di questo amabile
pennuto!
Non lo ascoltare Paperino! È soltanto invidioso del nostro
successo!”
avvinghiandosi ancora di più al papero più famoso
del mondo.
“Babbano?
Cos’è? Un nuovo modo di voi… ehm
‘giovani’ per insultare il mio intelletto? Certo
che al mondo non c’è più
rispetto! Neanche per coloro che sgobbano dalla mattina alla sera,
annaspando
per il calore di questi diavolo di divise, salutando mocciosi irritanti
e
moccolosi! Basta sono in pausa! Che ci pensi quel bel damerino di
Topolino ad
intrattenere i visitatori! Dico io…”
urlò tutto d’un fiato Paperino,
dirigendosi a passo svelto e deciso verso uno dei camerini e nel
frattempo
bofonchiando qualcosa di poco identificabile e di certo non troppo
educato.
Voldemort,
mentre guardava il suo idolo
allontanarsi e cominciava ad attraversare l’entrata, si
rivolse al suo compagno
di avventure che lo seguiva a ruota con tono non esattamente cordiale
“Visto
cos’hai fatto? Lo hai offeso! E adesso mi odierà
per sempre, ricordando ogni
giorno della sua vita che il grande Signore Oscuro gli ha dato del
Babbano!
Severus perché devi rovinare sempre tutto? Ora la prima
giostra la scelgo io e
non ti azzardare a rivolgermi la parola chiaro?”.
Il
fido servitore non osò controbattere e seguì il
suo signore con sguardo basso, un po’ imbarazzato dalle
occhiate che le madri
dei giovani rivolgevano loro, scuotendo la testa e commentando:
“Alla loro
età!”
Una
mezz’oretta dopo i due viaggiatori si
ritrovarono su una tazza girevole, mentre il potente mago oscuro urlava
eccitato, alzando le braccia al cielo e ridendo più di molti
dei bambini di tre
anni che roteavano insieme a lui, Piton cercava di non cedere alla
tentazione
di scagliargli contro un Avada Kedavra e lasciarlo lì a
farsi accudire da
Paperino, ripetendosi mentalmente: “È per il bene
dell’umanità… Silente mi
aveva avvertito che avrebbero potuto esserci dei rischi, ma questo
supera ogni
limite di sopportazione umano! Perché continuo a dare retta
a quel vecchio
folle?”
“Avanti
Sev! Alza le braccia, scatenati! Abbandona
le tue inibizioni!!! YUUUUUUUUUUUUU!!! Questo è molto
più gratificante che far
saltare in aria Harry Potter sulla mia Play Station! Sai uno di questi
giorni
potresti portarci Bella qui… In giro si dice che abbia un
certo debole per te”
disse il mago dando una gomitata intrisa di cameratismo al suo
sventurato
accompagnatore.
Piton
in quel momento, represse tutti i suoi
raptus omicidi e con voce
bassa e servile
si rivolse al Lord “Oh certamente padrone… Magari
quando divorzierà dal suo
consorte e si pettinerà quella stoppa mora che ha come
chioma”.
“Oh
ma su! L’importante è la personalità e
poi le
donne impegnate sono così affascinanti… Proprio
come quella Lily! Ricordi
come la amavi alla follia prima che la facessi fuori?E in quanto a
capelli, anche tu
avresti bisogno di un nuovo taglio e magari anche di uno shampoo visto
che ci
siamo!” rispose “Voi-sapete-chi”
assumendo molto le vesti di un confidente
impiccione.
Con
un nota di amarezza il professore di pozioni
decise di mettere fine a quella discussione senza controbattere, dato
che le
sue obiezioni sarebbero state respinte con facilità
“Certamente signore
ricordo. Seguirò il suo consiglio così
saggio…”.
Continuarono
a volteggiare sulla pista fin quando
non furono costretti a fare cenno al macchinista di fermare la giostra,
tra le
lamentele dei soliti bimbi di tre anni, Piton non si sentiva troppo
bene,
malessere probabilmente natogli dopo l’essersi immaginato
accanto
all’abominevole Lestrange, o forse dopo l’aver
ingurgitato circa dodici scatole
di antidepressivi per trovare la forza morale di sostenere una giornata
con il
Signore Oscuro.
Scesi
dalla giostra il potente mago era un po’ di
malumore, ma il suo muso lungo sparì all’istante.
Si
stava guardando attorno scocciato, quando,
incurante del fatto che Piton gli stesse vomitando proprio sui suoi
nuovi
mocassini di Prada, il suo sguardo si posò su una visione
celestiale, o meglio
infernale, i suoi occhi si illuminarono e il suo cuore nero e
raggrinzito prese
a battere forte, non era stato così felice dai tempi in cui
lui e quella sua
amabile banda di bricconcelli Mangiamorte avevano allagato tutti i
bagni di
Hogwarts scrivendo sui muri “Il preside Dippet è
uno scioccherello!”.
Per
un attimo ebbe l’impressione di librarsi in
aria sostenuto dalle ali di un sentimento a lui sconosciuto e, mentre i
suoi
occhi ammiravano ebeti l’oggetto della sua libido e nella sua
mente prendevano
forma pensieri poco puri, si rivolse al pozionista pallido
più del solito “Oh
cielo…Severus sogno o son desto? Chi è quella
dolce pulzella vestita di nero? È
così bella! Sicuramente arriva dritta dritta
dall’inferno per allietar la vita
di noi giusti malvagi! Scommetto che è la figlia di
Mefistofele in persona!”
indicando Malefica “Che sia una mangiamorte? Lo so, il
mantello è lievemente
diverso, ma in fondo siamo a Parigi, la capitale della moda! Anche noi
dovremmo
prendere esempio da così buon gusto. Quelle corna poi danno
proprio un tocco di
classe all’abito! Ora capisco perché tutti credono
che gli inglesi siano solo
dei sempliciotti di campagna! Ma in fondo non possiamo certo
confrontare le
nostre seguaci a una così tenebrosa bellezza. Mi scusi
meravigliosa fanciulla!”
aggiunse, poi rivolto a Malefica che perplessa lo raggiunse, rispondendo
solo con
un titubante “si?”.
Le
labbra sottili si arricciarono in una smorfia
simile a un sorriso e il Lord continuò sempre più
ammaliato dalla donna “Oh sarebbe
propensa a trascorrere poche ore con la mia persona? Sarebbe
così delizioso
andare in una di quelle sale da ballo in cui la musica viene fatta
udire a un
elevato volume!”.
Malefica
cercò di intendere cosa volesse quello
strano uomo da lei e chiese dopo quella romantica proposta
“Per caso mi stai
chiedendo un appuntamento in discoteca?”.
Gli
occhi del Signore Oscuro cominciarono a
brillare a quelle parole e rispose estasiato e speranzoso,
inginocchiandosi al
cospetto della sua amata “Oh discoteca? È
così che la chiamate voi giovani? Non
solo bella, ma anche intelligente! Hai visto Severus? Allora splendida
donzella
accetta?”.
“Oh
Khà!”esclamò quella imbarazzata e
alquanto
indignata per la somiglianza del Signore Oscuro al serpente de
“Il libro della
Giungla” “Non dovresti essere nel reparto de
“Il libro della giungla” e poi lo
sai benissimo che stasera esco con Paperino, inoltre sono persino
sposata con
Peter Pan! E comunque…”, ma venne immediatamente
interrotta dall’urlo del mago
“NOOOOOOOOO deluso due volte! Paperino mio perché
mi tradisci così!”.
Riprendendo
l’incappucciata rivolse uno sguardo
complice a Piton, che nel frattempo continuava a esibire circondato da
una
folla di bambini curiosi e adoranti i resti del suo ultimo pasto
“E comunque
per il tuo amico ci sono sempre” mentre porgeva a Voldemort
il proprio
biglietto da visita e lanciava un strizzata d’occhio
all’amico unto.
Severus,
sentendosi chiamato in causa, alzò
per un attimo lo sguardo confuso,
volgendolo prima in direzione del suo padrone e in seguito di Malefica,
e senza nemmeno
pronunciare una sola parola
lanciò un urlo simile a un
“UAAAAAAAAAAAAAAAAAARGGGGGGGGGGGH”, continuando a
vomitare e esaudendo le richieste dei bambini che nel frattempo
chiedevano il
bis.
Lord
Voldemort furente più che mai per l’oltraggio
del suo fedele servo urlò puntandogli la bacchetta appena
estratta da sotto la
nera veste “ Come ti permetti di reagire così
all’invito di una così delicata e
splendida donna! Severus, tu mi deludi sempre di più e verrai
punito per questo
incredibile affronto! Panteganus Metamorfus!”.
In
quel preciso istante un raggio azzurro scaturì
dalla punta dell’arma dell’Oscuro Signore e tra gli
occhi dei passanti
stupefatti il povero compagno di avventure del mago si trasformava
velocemente
in un grosso topo dal colore grigiastro.
Il
pozionista rassegnato al suo destino si limitò
a squittire cercando di scusarsi, mentre alcuni mocciosi lo additavano
o lo
facevano penzolare a un metro d’altezza tenendolo per la coda.
I
fuochi d’artificio illuminavano la notte
parecchie ore dopo, mentre una forte musica
che recitava “Topolin Topolin”
riempiva di frenesia i cuori di giovani
bambini che estasiati assistevano alla grande parata di chiusura.
Così
anche Voldemort con Piton ancora sottoforma
di ratto sulla spalla si trovava tra la folla e anche egli adorante
fissava i
personaggi dei cartoni, ogni tanto rivolgendo un piccolo saluto a
Malefica che,
però lo ignorava, voltandosi dalla parte opposta.
Il
Signore Oscuro proprio, mentre rivolgeva una
nuova occhiata a quelle danze festose e infine al manto stellato, si
rese conto
che ormai quell’avventura giungeva al termine e dando una
piccola pacca sul
torso del topo, suo compagno di viaggio esclamò con un
sorriso, più simile a un
ghigno “Domani ci aspetta una nuova giornata
Severus!”.
Piton
a quel punto continuò a ripetersi in mente,
provando a farsi coraggio “Per il bene
dell’umanità ricorda! Il futuro del
mondo è nelle mie zampe!”.
Ecco
fatto! Dove finiranno la prossima volta i
nostri avventurieri? Lo scoprirete solo al prossimo capitolo.
Quindi
non mancate e recensite pure.
Arrivederci
a tutti dalla vostra Ceskà XD!