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Autore: MusaDarcySirenyx    22/02/2014    4 recensioni
-Tratto dal chappy 23
«Ma Guardiana, non capisco, siamo Fate Lightyx e tu puoi ancora comparire come mia protettrice Sirenix?» - «Ma io non sono mai scomparsa dopo la tua trasformazione Aisha, il Sirenix non è mai scomparso..» così la piccola Guardiana dai grandi poteri si tuffò­ nella sua Sirenix Box colorata.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao gente *-* Un bel lato dolce e sensibile di Icy vi attende :3 Perchè deve sempre apparire come quella cattivona che è? :D spero vi piaccia questo primo piccolo indizio, questa Glace è più complicata del previsto. xD Baci baci baci, MusaDarcy.
Capitolo 35: Ricordi di ghiaccio

«Non faranno del male alle mie piccole.» - «Zia Eclipse, non preoccuparti per noi.» - «Come non potrei piccola Glace.» - «Chiamami Bridgette zia, lo preferisco al nome di metamorfosi.» - «D’accordo Bridgette, ma anche Glace è molto bello, mi ricorda così tanto i poteri tuoi e di tua sorella Icy. Per me ora l’importante è tenere sicuro te e le tue sorelline, Stormy è ancora troppo piccola per essere al corrente della situazione, di Darcy non so se fidarmi, a quest’età si è molto impulsivi e non vorrei che commettesse qualche errore. Ma tu, tu ed Icy potete fuggire e portare con voi le piccole. Oppure potrei far meglio io, è me che cercano.. So che di voi due posso fidarmi, quando arriverà le parlerò così come ho fatto con te.» - «Di cosa devi parlarmi zia Eclipse?» s’intromise una ragazza dai capelli bianchi lucenti nel lungo discorso tra Bridgette e la sorella di sua madre.
Aveva un abitino blu e gli occhi leggermente truccati di azzurro, si stava avvicinando lentamente dal pozzo da cui stava attingendo l’acqua per le pozioni.
«Icy, zia Eclipse crede che quella legenda sia reale.» affermò con dissenso Bridgette, la sorella rispose guardando colei che fino ad allora l’aveva cresciuta: «Zia non crederai alla storia delle Antenate? Andiamo, probabilmente si, sono state le prime streghe della Dimensione Magica e non lo metto in dubbio, ma ciò non significa che le streghe sono creature malvage. Anche noi lo siamo, eppure non abbiamo mai fatto del male a nessuno.» - «Ascoltate entrambe.» disse con tono materno la donna dai lunghi capelli mori che terminavano con candide punte bianche: «Io so che siete delle ragazze in gamba e vi fidate l’una dell’altra. Adorate le vostre sorelline, tu Icy che ti prendi sempre cura di Darcy, come te Glace, che giochi sempre con Stormy. Ma adesso voglio che questo amore e questa fiducia diventino ostilità e astio per chi desidera far del male a voi quattro.» - «Ma zia chi ambisce a farci del male alla nostra età? Che torto abbiamo fatto, e a chi?» interruppe Bridgette, le cui parole vennero tagliate dalla rapida risposta di Eclipse: «Chiunque Bridgette. Tu non sai com’è il mondo li fuori. E’ pronto a tutto pur di ottenere ciò che vuole e le tre Streghe Antenate che narrano i libri, con quell’essere mostruoso a cui diedero il nome Valtor, sembrano invincibili. Domino è stata rasa al suolo e presto anche gli altri pianeti saranno destinati al medesimo finale. La Compagnia della Luce non può molto contro quello stregone e, un giorno, il fato purtroppo vi porterà sulla sua strada e solo allora voi sarete pronte ad affrontarlo e sconfiggerlo, per il bene delle vostre sorelle, per vendicare vostra madre e per non permettere a quelle tre maledette di raggiungere i loro scopi. Sono aure negative incorporee che hanno bisogno di un involucro per ben funzionare, finché Valtor esisterà il pericolo resta maggiore, ma una volta sconfitto potrete farcela con le vostre sole forze.» - «Zia io non capisco di cosa stai parlando.» disse spaventata e con gli occhi gonfi di lacrime Icy.
«Ascolta piccola.» disse la donna prendendo il viso della futura Strega dei Ghiacci tra le mani: «Scoprirai tutto a tempo debito. Ma ricordate.» disse guardando alternativamente le due sorelle dai soli capelli differenti: «Quando si verificherà l’incontro, non permettete mai a nessuno di possedere i vostri spiriti, le vostre anime, i vostri poteri. Ora devo andare.» finì Eclipse mentre indietreggiava senza staccare lo sguardo dalle due nipoti.
«Aspetta zia, come faremo da sole e cosa diremo a Darcy e Stormy? Io non posso stare senza te!» urlò disperatamente Bridgette mentre si fece spazio tra le braccia della Strega dell’Eclissi che la strinse forte a se. Seguirono attimi di silenzio in quel breve abbraccio che sembrava durare un’eternità.
«Lasciami andare Bridgette. Stai attenta alle tue sorelle. Ti voglio bene.» e senza dire altro si voltò e prese a camminare per le vaste colline che offrivano un gelido e ammirevole panorama invernale.
«Zia ti prego resta con noi, non puoi lasciarci anche tu.» supplicò singhiozzante Bridgette, Icy le andò incontro e l’afferrò dolcemente per un braccio dicendole: «Forza e coraggio Glace, andiamo dalle nostre sorelline adesso. Questa storia è ormai chiusa, da oggi ce la caveremo da sole.»


Si svegliò di colpo. Stormy faceva spesso quel sogno. Glace da piccola le aveva raccontato molte volte ciò che accadde in quel pomeriggio innevato e, con la sua immaginazione, poté ricreare la situazione che si era svolta.
Non riusciva a credere di aver rivisto la sua sorella maggiore preferita, lei che ora si faceva chiamare Glacespark e non più Glace o Bridgette come da ragazzina.
Bridgette era il nome che la madre delle tre streghe aveva scelto per la ragazza; la donna non poteva immaginare che le sue bambine un giorno sarebbero diventate quattro potenti streghe, che non riuscì mai a vedere all’opera, il nome di Icy fu infatti solo una fortunata coincidenza in quanto corrispondesse con i suoi poteri. La sorella gemella venne in seguito denominata Glace, anch’essa per i suoi incantesimi, ma da quando aveva assorbito quei poteri infuocati in quella notte indelebile da cui si separò definitivamente dalle Trix, aggiunse –spark, al suo nome acquisito, per ricordarle la sua natura gelida e l’ottenimento degli incantesimi delle scintille, delle fiamme. La Strega delle Tempeste si rigirava nel letto, ma stanca di quegli incubi e dei pensieri, decise di raggiungere Darcy e Icy che erano sicuramente nella sala riunioni a dibattere su ciò che era accaduto.
«Come osa quella vecchia raccontare la nostra storia alle Winx? La nostra infanzia non le riguarda!» si dimenò Icy osservando Faragonda attraverso una sfera di cristallo.
«Hanno superato ogni limite questa volta. Ma ora dobbiamo pensare ad essere più preparate per il prossimo incontro che avverrà molto presto, Icy.» affermò con calma e negligenza Darcy sedendosi scorrettamente sul trono d’appartenenza. Ad un tratto la porta si aprì e le ragazze poterono scorgere una figura dai capelli arruffati e gonfi.
«Non riesci a prendere sonno, tempestina?» - «Non chiamarmi in quel modo, Strega dei freezer.» replicò seccata Stormy con la solita voce aspra provocata dalle frecciatine della sorella maggiore.
«Dà un’occhiata lì.» disse Darcy alla ragazza dai capelli violetti, indicando la sfera di Icy che illuminava la stanza di azzurro. «Qualcuno ha tirato fuori una vecchia storia dimenticata da anni a quanto pare.» continuò la Strega dell’Illusione.
«Forse l’avrai dimenticata tu Darcy, non di certo io. Glace è ancora mia sorella.» disse arretrando un po’ Stormy, che aspettava la rapida reazione aggressiva delle due Trix.
Nel frattempo ad Alfea le Winx avevano ascoltato parte la vicenda delle Trix e Bridgette, ma quando Faragonda stava per spiegare in che modo la Fata avesse ottenuto i suoi poteri positivi originati dal fuoco, la campanella suonò. Era giunta l’ora della lezione di storia della Magia con Daphne. Le sei ragazze raggiunsero l’aula tonda in cui la Nympha di Magix innescava nelle studentesse i suoi insegnamenti. Ma Bloom era distratta. Flora era distratta. Le Winx lo erano. Non pensavano altro che a Bridgette e, la lezione serale delle 22:OO, andò a pesare sul fattore stanchezza, tanto da far addormentare Musa sul banco in platea.
TO BE CONTINUED
  
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