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Autore: Carotina91    22/02/2014    3 recensioni
Dal capitolo 14:
-Grazie di amarmi- Ancora più rossa, nasconde il viso oltre la spalla di lui.
-Ancora arrossisci? -Rise lui- Sciocca. Sai perfettamente che ti amo, e che non devi ringraziarmi- Le prese la mano conducendola in macchina.
Ancora baci, tanti baci dati di sfuggita mente Alex guida. Mentre cerca di parcheggiare, mentre entrano in casa e Bobo gli fa le feste. Mentre lui la prende in braccio portandola in camera.
E tanti altri, che sanno di amore.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alexander Ludwig, Isabelle Fuhrman, Jack Quaid, Jacqueline Emerson
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Your love is a lie - Il tuo amore è una bugia'
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Chapter 11

“Attenzione tributi…attenzione. A partire dall’alba di domani, ci sarà un festino alla cornucopia.
Non sarà un occasione di poco conto, ognuno di voi ha un disperato bisogno di qualcosa.
E noi intendiamo essere…ospiti generosi!” Annunciò la voce di Seneca Crane”.

-La tua medicina- Disse Katniss prendendo arco e frecce.
-No, non puoi andare- Le strinse la mano Peeta.
-Devo…tu sei ferito, e non puoi camminare…-
-Sai che è pericoloso, è una trappola. Non ti lascio andare- Insiste lui.
-Devo invece, quella medicina, ci serve-
-No, è rischioso, perché vuoi rischiare la tua vita per me?- Non capiva il suo gesto.
-Io…te lo devo- Lui scosse la testa –Tu lo faresti per me, vero?-
-Katniss…- Cominciò lui –Perché lo fai?- Disse come una cantilena.

Katniss lo guardò con compassione, si chinò su di lui e fece quello che lesse sul biglietto di Haymitch. Lo baciò mostrando a tutta Panem, l’immenso amore che prova per il suo compagno, per Peeta.
Appena fu certa che lui, stesse dormendo non ci pensò due volte.
Si avviò verso la cornucopia, stando attenta a non farsi vedere dagli altri tributi. Vide faccia di volpe uscire correndo da dentro la cornucopia, sospirò quella tipa è furba.
Prese il sacchetto con il suo numero, e la vide correre nel bosco. Restare in quella zona è un pericolo, e lei lo sapeva. Perfetto pensò, nessun tributo si faceva vivo.
È facile, doveva solo correre, prende il sacchetto e fuggire. Uno scontro aperto con o tributi del 2 o Tresh, le sarebbero stati fatali. Peeta è la sua priorità, Katniss corse, fece il giro della cornucopia era quasi vicina, quando un coltello arrivò nella sua direzione.
Riuscì a schivarlo prima che la colpisse al petto, il coltello le provocò solo un piccolo taglio sulla fronte. Ansimò trovandosi la ragazza dei coltelli di fronte. Cominciarono a lottare, ma lei era più forte e riuscì a sottometterla.

-Dov’è l’innamorato?- Disse ridendo, mentre con il coltello puntato alla gola di Katniss, la teneva ferma sotto di se. –Oh, capisco…correvi ad aiutarlo poverino- Disse ancora, mentre Katniss cercava di liberarsi dalla sua forte presa –Che cosa dolce…peccato che tu non abbia, potuto aiutare la tua amichetta-

Katniss ansimava, non riusciva a liberarsi e il suo pensiero volò a Peeta, lo avrebbero di sicuro ucciso se lei sarebbe morta. Non poteva finire in questo modo, deve esserci un'altra soluzione, pensò ancora.

-Quella bambina…come si chiamava, eh?- Rideva torturandola prima della sua fine –Rue?-

Come osava pronunciare il suo nome? Quel Marvel, le aveva trafitto il cuore con la sua lancia. Era così piccola…così dolce…così innocente. Katniss si maledì, per non averla protetta.
Ma in parte era contenta, perché se Clove la uccide, lei ha un motivo per incontrarla.

-Si, l’abbiamo uccisa noi. E adesso…uccideremo te- Disse estraendo un altro coltello, uno nuovo molto più affilato del precedente. Clove si leccò le labbra, non vedeva l’ora di squarciare la sua carne, di farla soffrire, di vederla agonizzante e pregare di farla finita, di ammazzarla.
Stava per infilare il coltello nel collo di Katniss, quando qualcuno più grosso, più forte la tirò via dal corpo di 12. Vide davanti a se Tresh. La scaraventò contro la cornucopia, la teneva ferma urlandole contro di aver ucciso Rue.

-L’hai uccisa tu? Rispondi- Le intimò impedendole di usare i coltelli. Clove per la prima volta provò paura. Dov’è Cato?
-No- Urlò lei, scosse la testa, ma 11 le strinse di più la presa al collo.
-Ti ho sentita, hai detto il suo nome- Disse dandole un'altra spinta contro le pareti del corno.
-Cato…Cato…- Perché non arrivi? -Cato…-

Preso dall’ira, Tresh prese una pietra e la scaraventò contro il cranio di Clove. La ragazza scivolò lungo il corno lasciando alle sue spalle una scia di sangue. Con un tonfo e un colpo di cannone, si spense in quell' inferno.

Tresh si voltò puntando il dito contro 12 –Solo stavolta 12! Per Rue!- Le risparmiò la vita, prese il suo sacchetto e quello del 2 e fuggì verso la foresta.
Katniss non poté fare altro che imitarlo. Cato sarebbe arrivato da un momento all’altro, la sua compagna è appena morta e lui, non sarebbe stato con le mani in mano.

Da dietro un albero, vide il biondo chino sulla sua compagna. Per un attimo pensò che non tutti i tributi del 2 fossero dei bruti. Vedeva come la prese tra le braccia, come la stringeva gridando il suo nome. Erano rimasti ormai solo in 5, la fine si avvicina sempre di più. Guardò un ultima volta Cato, sentì le sue parole urlate al vento “Ti vendicherò Clove, lo giuro. Ammezzerò chi ti ha fatto del male” Gli diede le spalle correndo verso le grotte, da Peeta…a recitare ancora la parte dell’innamorata.

[...]

Finita quella scena, non restava che girare l’ultima nell’arena e il ritorno a una vita quasi normale. Perché una volta che hai provato l’arena, niente ti sembrerà più come prima. Gli attori sono andati tutti a cambiarsi, Gary soddisfatto dell’interpretazione dei suoi ragazzi, li lasciò uscire a bere qualcosa.
Alexander è nel suo camerino, recitare nei panni di Cato, gli ha dato un modo per poter stare accanto alla sua Isa. Di toccarla, stringerla al petto e baciarla.
Si chiedeva se anche lei è del suo parere. Si infilò sotto la doccia per una rinfrescata. La porta del camerino è socchiusa e quando uscì dalla doccia con solo un asciugamano a fasciargli la vita, si accorse di Leven. Sbuffò, cominciava a stufarsi di lei, se la ritrovava dappertutto.

-Ehy, Alex sei stato bravissimo sul set!-
-Faccio del mio meglio- Disse piatto.
-Ho saputo di te e Isabelle- Disse sedendosi sul divanetto –Mi dispiace-
-Come mai non ti credo?-
-Io sono sincera, perché pensi il contrario?-
Alex va dietro una tenda –Perché mi vieni troppo dietro, per dispiacerti sul serio- Disse cominciando a vestirsi. -Beh, che tu ci creda o no, sono sincera-
-Leven io…so che ti piaccio, ma io non provo la stessa cosa-
-Solo perché non vuoi ammetterlo- Disse sorridendo.
Scostò la tendina –No, io ti considero solo un amica. Non mi piaci, e non mi piacerai mai in quel senso- Lo disse in modo brusco, ma magari così si sarebbe messa il cuore in pace.
-Cos’ha lei più di me?- Si riferiva a Isa.
-Tutto!- Guardò il pavimento –È bellissima, dolce, amorevole. Quando sei triste basta che ti chiudi con lei in una stanza, e ti torna il sorriso…come per magia-
-Io posso offrirti molto di più- Disse fronteggiandolo.
-Io non voglio niente da te. Cerca di capire Leven, tu non sei Lei-

Leven si arpionò al suo collo impossessandosi delle labbra del biondo. Sapeva che con la porta socchiusa, qualcuno prima o poi sarebbe passato di li. E fortuna ha voluto, che proprio Isabelle vedesse il bacio.

-Ma che fai?- Alex se la scrollò di dosso –Tu sei matta, è l’unica spiegazione- Leven rideva e indicava la porta.
-Non sei cambiato affatto- Sospirò Isa, lasciandoli soli.
-No, aspetta…-
-Alex, non puoi lasciarmi così, ci siamo baciati-

Alex si infuriò, strinse con forza le spalle di Leven. La spinse contro un mobiletto, lui non è un giocattolo, un bambolotto con cui poter giocare.

-Mettitelo bene in testa, una volta per tutte. Io e te non staremo mai e poi mai, insieme- Ringhiò il biondo –Non costringermi a chiudere la nostra amicizia- La lasciò, la bionda si massaggiò le spalle.
-Alex…- Disse piagnucolando –Io, volevo solo…-
-No, tu ora sparisci dal mio camerino, e dalla mia vista- Uscì da esso correndo dietro Isabelle.

Uscì in fretta correndo dietro Isabelle. È giunto il momento di riappacificarsi, lui non vuole Leven non vuole Jennifer, anche se a volte sembra il contrario. Isabelle è la sua ragazza.

-Aspetta…- La fermò tirandola nella stanza delle scope –Devo parlarti e non accetto, un no come risposta. Non stavolta- Disse serio.
-Vuoi farmi credere che, quel bacio no era voluto?-
-Ma che persona credi che io sia?-
-Non quella che conoscevo…-
-Sai come è fatta Leven…le ho detto che se continua così, la nostra amicizia finirà-
-Non è Leven il problema-
-So a chi ti riferisci, e non devi preoccuparti-
-Io mi preoccupo e anche tanto. Stavamo insieme e tu esci con lei…non venire a rifilarmi storie del tipo…io sono un santo, io ti amo, devi credermi…non ti tradisco con lei-
-È così…perché non vuoi credermi?-
-Perché sono stanca di ricevere delusioni-
-Questa volta sarà diverso. Ho bisogno di te, Bell. Io ti amo- Le disse avvicinandosi.
-Come ami Jennifer, immagino- Incrociò le braccia al petto.
-No, come amo solo te. Sei unica per me-
-Alex, per favore-
-Dammi un'altra chance. Ti prego fidati ancora di me-
-Io non lo so-

Lo amava anche lei, poteva metterci la mano sul fuoco.
Ma perdonarlo? È troppo arrabbiata per la storia di Jennifer. Leven riesce a sopportarla, ma quella ragazza…lei non uscirà dalle loro vite. E Isa, è davvero stanca di star male per lui.

-Diciamo che ci penserò- Fece lei.
-No, mi hai dato un ultimatum, e sono qui e ti chiedo di perdonarmi- Continuò ad insistere lui –Non intendo aspettare. Non sono il tuo cagnolino. So di aver sbagliato, dovevo parlarti prima di lei. Però sono qui con te, e ti sto chiedendo di perdonarmi-
-Ok- Disse semplicemente. Alex strabuzzo gli occhi.
-Cosa? Fai sul serio?-
-Vuoi che ritirò tutto?-
-No, ma…non credevo che lo dicessi- Disse sincero.
-Beh, mi stai pregando e odio essere pregata-
-Quindi lo fai per farmi stare zitto?-
-No, perché mi manchi-

Alex sorrise, strinse Bells tra le braccia. Lei in un primo momento non rispose all’abbraccio, dopo poco le sue mani strinsero la maglietta del biondo. Alex pensò che baciarla fosse presto, ma Isa lo colse alla sprovvista, intrappolando le sue labbra in un bacio, voluto da entrambi.

[...]

Bells entra in casa annusando l’aria. Sua mamma sicuramente starà preparando una torta o qualsiasi cosa, che odora di buono.

-Ehy, Isa- La chiamò Maddy, stava ancora leggendo quel libro.
-Non dirmi che non lo hai ancora finito!- Si tolse le scarpe e la giacca.
-Non ancora…sono arrivata alla parte in cui muori-
-Wow, sei proprio simpatica-
-Non è colpa mia se ti hanno fatta fuori-
-È Katniss la protagonista, è normale che alla fine sia lei a sopravvivere-
-Davvero?- Guardò la mora –Io pensavo che il bel fusto, la uccidesse.
-Eh, no…purtroppo sopravvive- Sospirò –Avrei voluto che restasse in vita, la mia “me”, ma pazienza…-
-Va bene, ora via. Mi stai rivelando troppe cose-
-Come se non le sapessi già. Perché non ti guardi il film e basta?-
-Lo farò. Quando uscirà, ora mi godo un po’ di sana lettura-
-Vado in cucina da mamma-
-Ciao- Salutò Mad.

-Ben tornata, è quasi pronta la cena-
-Ho sentito odore di cioccolato, o sbaglio?-
-No, è così…ho preparato una torta-
-Ti prego, fammela assaggiare-
-Prego signorina-
Mastica un pezzo, leccandosi le labbra –La foresta nera è buonissima- Fece Isa.
-Sei raggiante, è successo qualcosa di bello?- Disse Elina.
-Oggi…ho perdonato Alex- Disse ingoiando la torta.
-Quindi, è tutto risolto tra voi?-
-Diciamo di si- Sospirò posando la forchetta –Continuava a ripetermi che mi ama, che non farà più stronzate etc…- fece un gesto con la mano.
-Ma tu davvero, lo hai perdonato?- Isa la guardò –Non dirmi che lo hai fatto solo per farlo tacere-
-L’ho fatto perché…mi mancava e anche per questo-
-Isabelle, no…così lo illudi solo-
-Io non so più cosa voglio. Dico di voler tornare con Alex, ma in realtà penso solo…perché continuare qualcosa, che sai già che andrà male?-
-Perché sei innamorata e sei confusa-
-Non so cosa fare- Appoggia la testa sul tavolo. Elina accarezza il capo della figlia, poggiandole accanto un libro dalla copertina rosa, con tante scritte e un lucchetto.
-Cos’è?- Disse curiosa guardandolo.
-Ho pensato, che potesse aiutarti con i tuoi sentimenti-
-È il tuo diario, vero?- Disse accarezzando la copertina.
-Si, è di quando avevo più o meno la tua età. Di quando andavo al liceo, delle prime cotte, i primi amori-
-Ma sono cose personali, perché vuoi darmelo?-
-È in prestito. Leggilo, magari ti può aiutare- Disse Elina sorridendole amorevole.

[...]

Maggio 1984

Elina’s Diary

Ero sicura che Margaret, si sbagliava.
Luke non poteva aver baciato Michelle, alla festa di Tessa. Eravamo insieme, e sono sicura di aver visto Michelle con Marcus, il miglior amico di Luke.
Ho sempre saputo che tra loro non era solo amicizia. Michelle, ci prova con tutti, Marcus è solo stato la sua ultima conquista.
Luke è ingenuo, gli ho detto diverse volte che Michelle, non è quella che lui crede.
Lui la considera un amica, ma lei lo usa e non sa quanto è carogna quell' orribile bionda.
Devo impedirle di fare ancora del male a Luke.
Lei non lo merita, non sa che ragazzo d’oro che è.
Se sono gelosa????
Si lo sono. Ma è anche normale, Luke oltre ad essere il mio ragazzo, è anche il mio migliore amico.
Va bene <3 non è esattamente il mio ragazzo. Però, so che lo sarà presto.
Margaret dice che dovrei dirgli cosa provo. Ma ogni volta che lo vedo, mi si sciolgono le gambe.
Oh, non vedo l’ora che arrivi sabato.
Le farò vedere a quella Michelle, che “la secchiona” come è solita chiamarmi, ha fascino quanto lei.

Elina <3

Giugno 1984

È l’ultimo giorno di scuola. Iniziano le vacanze estive.
Quest’estate mi tocca andare al campo estivo. Mamma ha vinto una vacanza in Florida, e non mi vuole tra i piedi. Partirà con il suo fidanzato Philip. Sapevo che mi avrebbe iscritta ad un campo scuola.
E la cosa non mi dispiace affatto, per due mesi non le sentirò dire, che sono una nulla facente.
In più, ci sarà anche Margaret con me. È la mia migliore amica insieme a Nelly.
La valigia è pronta, l’ho preparata ieri sera, ho troppa voglia di lasciare questa casa, per rimuginare su cosa portarmi. O su quali scarpe vanno bene, con un vestito.
L’unica cosa che mi mancherà, sarà Luke.
Non sono ancora riuscita a dirgli che “Lo amo” Eh, si…ci sono cascata anche io.
Le mie amiche me lo dicevano, ma io non volevo credergli.
Un topo di biblioteca, non può piacere a un atleta.
Ma mi sbagliavo, perché infondo anche se non sono sicura al 100% so che almeno un po’, gli piaccio.

Campo estivo sto arrivandooooo!!!!

Elina <3

[...]

-E allora lo hai perdonato…- Disse Jackie.
-Beh, si-
-Non sembri tanto contenta-
-No, è solo che…devi rifarci l’abitudine- Disse sorridendo.
-Sicura che sia solo per questo?-
-In parte…- Dice vaga.
-Mi dispiace, vedrai che con il tempo, andrà meglio-
-Lo so- Sospira –Spero solo di non ricevere un altra delusione-
-Se Alex lo farà, gliela farò pagare-
-Ok, mi fido di te-
-E quella Jennifer?-
-Non lo so…di certo, non mi tirerò indietro-
-Tu sei migliore di lei-

Isa sospirò pensando agli ultimi eventi.
Sa di essere migliore di Jennifer, di avere qualcosa in più. Sa che il cuore di Alex è suo, però l’arrivo di quella ragazza non agevola le cose.
Va bene, darà un'altra chance ad Alex. Ma questa sarà l’ultima.
Non nascose un sorriso appena accennato. L’idea di essere tornata con lui, la rende felice.

[...]

Ok, rieccomi quì. Non è molto lungo ma ho cercato di spremere le idee che avevo in testa.
Eh, boh è uscito questo cap. Alex e Isa insieme, eh? Diciamo che stanno ricominciando a volersi bene, solo che Isa non è proprio convinta di tutto ciò.
Spero di avere idee migliori nel prossimo cap. Ringrazio come sempre chi legge e chi commenta. Non sono di molte parole oggi, però spero di rifarmi nel 12ecimo. Buon sabato e spero a venerdi! :D

  
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