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Autore: Delfy22    22/02/2014    2 recensioni
Vecchi dolori vengono rispolverati quando i due cacciatori si ritrovano in un covo di lupi californiani.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro Personaggio, Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Cross-over, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler! | Contesto: Ottava stagione
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capitolo V

CAPITOLO V

 

Derek corse, veloce come il vento. Il cuore gli martellava nel petto, la paura che fosse successo qualcosa a Stiles gli annebbiava i pensieri e i suoi sensi erano tutti concentrati sul ritrovare l’umano. In poco tempo arrivò al margine della radura da cui proveniva l’odore del ragazzo, e rimase sconvolto dalla visione che gli si parò davanti.

Stiles era in ginocchio, nel bel mezzo della radura, il corpo scosso da brividi.

L’Alfa non riusciva a comprendere ciò che vedeva. L’umano era sempre stato il più forte di tutti, ogni volta che il branco si era trovato sull’orlo del baratro era stato il castano il primo a risollevarsi e a dire che anche quella volta ce l’avrebbero fatta. Vederlo lì, distrutto, vulnerabile, nient’altro che un fantasma della persona che era, aveva colpito il licantropo dritto nel cuore. Non ce la faceva a vederlo così, e capì che avrebbe fatto di tutto per farlo stare meglio.

Piano, per evitare di spaventare l’umano, entrò nella radura e si inginocchiò di fronte a lui. “Stiles…Stiles, per favore guardami” lo chiamò con una dolcezza di cui non sapeva di essere capace. Il ragazzo alzò lo sguardo, gli occhi pieni di lacrime, e sembrò sorpreso di vederlo lì davanti a lui. “Avevo detto a Sam che volevo rimanere da solo” mormorò, la voce roca per il pianto. Con rabbia, iniziò ad asciugarsi le lacrime, ma Derek lo bloccò e fece sparire le ultime tracce salate dal viso del ragazzo con il proprio pollice, una carezza leggera per dare un po’ di conforto. “Che cosa è successo, Stiles?” domandò serio l’Alfa. L’umano scosse la testa, facendo segno di non volerne parlare, ma il licantropo insisté “Se non mi dici cosa è accaduto, tornerò di là a picchiare per bene quei due, e il resto del branco mi seguirà subito.”

“No!” esclamò immediatamente il ragazzo “lui non c’entra niente e neanche suo fratello, non comincerete per colpa mia a fare del male a delle persone innocenti! Non dopo tutto ciò che abbiamo affrontato!” continuò, ritrovando con quelle parole di frustrazione la forza per rialzarsi. Derek si alzò insieme a lui, rimanendogli vicino nel caso in cui avesse avuto bisogno di aiuto. “Se non ti ha fatto niente allora perché sei in questo stato?! Non è normale per te Stiles e io mi sto preoccupando!” ribatté l’Alfa, iniziando ad arrabbiarsi contro quell’umano testardo che voleva sempre aiutare tutti e non si lasciava mai aiutare da nessuno.

“Mr-Sono-Un-Licantropo-Dal-Giorno-In-Cui-Sono-Nato forse non ti è mai passato per la mente che io sono un semplice umano e che tutta questa storia del soprannaturale a volte mi faccia impazzire e scoprire che la morte di mia zia, la persona più normale e allegra che conoscessi, è opera di un demone forse, dico forse, mi abbia fatto crollare?!” sbottò Stiles, ancora scosso dalle notizie ricevute e dal crollo nervoso di poco prima. “Grazie della preoccupazione ma sai, non sempre un problema è causato da qualcuno che puoi prendere a pugni!” concluse, cercando di far capire a Derek che la disperazione che provava non era frutto di un male fisico ma interiore. La confusione lo assalì quando, guardando negli occhi l’ Alfa, si accorse che in essi c’era ancora la voglia di punire qualcuno ma anche una profonda comprensione. Pensò di stare immaginando cose che non c’erano, ma poi capì. Anche il licantropo aveva vissuto quelle sensazioni che lui ora stava provando in quel momento, dopo la morte della sua famiglia e probabilmente anche dopo la morte di Laura. Stava accusando Derek di non comprendere i suoi sentimenti, quando invece lui era l’unico a poterli capire fino in fondo.

Imbarazzato, spostò lo sguardo verso terra e fu di nuovo colto di sorpresa quando sentì la mano del licantropo appoggiarsi sulla sua spalla, offrendo un po’ di conforto. “Lo so. Credimi, lo so” mormorò l’Alfa, “ma a volte è semplicemente più facile avere qualcuno da incolpare, qualcosa di fisico contro cui combattere.” Stiles non poté fare a meno di annuire alle parole del moro, ma precisò comunque “Questa volta non c’è niente e nessuno con cui prendersela. Devo solo accettare ciò che è accaduto e andare avanti, come sempre.”

Derek sospirò, mentre la preoccupazione e l’ansia che lo avevano accompagnato fino a quel momento iniziavano a scemare, ora che l’umano sembrava essere tornato un po’ più se stesso. “Allora che ne dici, torniamo a casa così il resto del branco si tranquillizza e Scott non fa arrestare Sam e Dean?” chiese cercando di alleggerire un po’ l’atmosfera.

Stiles fece una smorfia, come se volesse ridere ma ancora non ci riuscisse del tutto. “Oh, Scott li farebbe arrestare senz’altro, ma prima Lydia li torturerebbe per bene!” replicò il ragazzo, cercando di stare al gioco, per riprendersi e riassumere un aspetto più normale, dato che non voleva far preoccupare anche il resto del branco.  Dopo aver dato una veloce ripulita ai pantaloni, lì dove delle foglie erano rimaste attaccate all’altezza delle ginocchia, fece un cenno al licantropo e uno di fianco all’altro si avviarono verso casa Hale.

Non avevano fatto che qualche passo, quando l’Alfa disse, in tono serio ma con delicatezza “Se non vuoi parlarne, è tuo diritto, ma un ragazzino iperattivo una volta mi disse che a tenersi tutto dentro si finisce con l’esplodere e devo ammettere che aveva ragione. Quindi, ricordati che Scott, io e addirittura Lydia siamo qui, se ne avessi bisogno. Non sei solo, hai un intero branco alle tue spalle ora.” Stiles annuì, altrettanto serio, e per un attimo afferrò la mano di Derek per ringraziarlo, poi la lasciò andare e continuò a camminare, riflettendo sulla storia di Sam e sulle parole del licantropo.

 

 

 

 

 

 

 

 

Nota dell’autrice

 

Non credo ci siano parole abbastanza forti per esprime il mio rimorso nell’avervi lasciato ad aspettare un capitolo per così tanto tempo! Chiedo umilmente venia e mi assumo tutta la colpa di questo tremendo ritardato - ringrazio di cuore tutti coloro che seguono, ricordano e preferiscono questa storia, grazie a tutti voi che la continuate a leggerla e a recensirla <3

Ricordo che la trama parte dalla fine della seconda stagione di Teen Wolf e intorno alla metà dell’ottava di Supernatural – ecco spiegato perché molte cose potranno sembravi differenti dai due telefilm. Come ho già detto, ho tutte le intenzioni di finirla quindi da ora in poi cercherò di aggiornare più spesso (complicazioni varie escluse). Nel frattempo, potete seguire la storia che io e Illucesco (la mia bellissima, stupenda sis e beta, che mi ha sopportata mentre scrivevo e riscrivevo questo capitolo <3) stiamo pubblicando, all Teen Wolf:) L.

  
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