Fanfic su artisti musicali > Green Day
Ricorda la storia  |      
Autore: Laurieblarg    22/02/2014    6 recensioni
"Vuoi davvero andare in tour con i Green Day?"
"Io morirei per andare in tour con i Green Day!"
"Sì, ma uccideresti?"

La storia di una ragazza che è disposta a tutto pur di incontrare i suoi eroi... e per "tutto" si intende proprio TUTTO.
Traduzione del racconto contenuto nel libretto di Kerplunk! Enjoy.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Billie J. Armstrong, Nuovo personaggio
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and
video hosting by TinyPic



Caro diario,
ancora non riesco a crederci!!! Io, Laurie L., la più comune e noiosa ragazza della Pinole Valley High School, la ragazza con cui nessun ragazzo si sognerebbe mai di uscire, quella con la madre che non la lascerebbe andare nemmeno al Kids on the Block perchè ci sono spesso dei cattivi elementi a quei concerti rock, tesoro... IO andrò in tour quattro giorni con i GREEN DAY!!!!
Quando ho deciso di partecipare al concorso "Vinci un viaggio da sogno con i Green Day" su Tiger Beat Magazine (mio fratello lo chiama Puberty Beat, ma lui cosa ne sa, in ogni caso probabilmente è gay) non avrei mai neanche immaginato che proprio io, tra i milioni di fan in tutta l'America, sarei stata scelta!

Il giorno in cui è arrivata la lettera è stato il più felice della mia vita. Ma prima ancora che potessi esaltarmi troppo, mi sono resa conto che avevo un graaande problema... i miei genitori!! Sapevo che non mi avrebbero mai lasciato frequentare una rock band nemmeno per una serata, figuriamoci per quattro giorni!
Perciò per una buona volta ho deciso di mettere da parte le buone maniere e di fare a modo mio. Non ero sicura di come fare, però, e quindi il giorno dopo a scuola sono andata in giro a chiedere ai punk e ai metallari (quel tipo di gente, insomma) che che cosa avrebbero fatto loro, al mio posto. Nel senso, mi aspettavo che uno con la cresta blu, che viene a scuola solo quando gli gira e legge quelle disgustose riviste piene di gente nuda avesse trovato il modo di gestire i propri genitori.
Allora sono andata da questo ragazzo, Eggplant* (ragazzi, mi faceva proprio pena - cioè, i suoi genitori dovevano odiarlo veramente, per avergli dato un nome del genere), che mi ha fissato per un po' e poi mi ha fatto, "Vuoi davvero andare in tour con i Green Day?"
E io gli ho detto, "Io morirei per andare in tour con i Green Day."
Allora lui mi ha guardato con un sorrisetto. "Sì, ma uccideresti?"
Pensavo che stesse scherzando, ma non ero sicura. Allora lo ho guardato dritto nei suoi occhietti scuri e ho capito che era tremendamente serio. Mi sono messa a rifletterci un attimo e pensavo, hmm, che cavolo, è un'occasione che non ti ricapita più, potrei anche farlo per una volta, bla, bla, bla...
Quindi gli ho detto, tutta dubbiosa, "Beh, credo che lo farei..."
E lui mi ha detto, "Allora dovresti andare da Claude."
Ommioddio!!! Ne avevo sentito parlare, di quel Claude. Talmente crudele che lo consideravo ai limiti del satanico! Sapevo che aveva lasciato la scuola in terza media e praticamente tutto quello che faceva era drogarsi, leggere strani libri e molestare le ragazzine. Avevo paura anche solo a guardarlo. Ma a quel punto mi ero già spinta troppo in là per fermarmi. Dopo scuola invece di andare a casa mi sono diretta in Telegraph Avenue, a Berkeley, dove girano i poco di buono, ed ero abbastanza sicura che ci avrei trovato Claude. E infatti eccolo lì. Sembrava un depravato e se ne stava a fumare sigarette con tutte queste ragazze intorno che sembravano avere in mente pensieri a dir poco sconci su di lui. Ma se ne sono andate tutte quando mi hanno vista arrivare, e Claude non era per niente così cattivo o pervertito o roba del genere. Anzi, a dire la verità è stato piuttosto carino con me. Mi ha detto, "Il mio amico Eggplant dice che hai un problema."
"Due problemi, in realtà," gli ho detto. "E anche abbastanza spinosi."
"Genitori, immagino. Ecco, questo dovrebbe sistemarli."
Mi ha passato una bottiglietta di vetro marrone piena di pillole. "Quante ne devo prendere?" gli ho chiesto. Si è messo a ridere in un modo strano del tipo heh-heh e mi ha detto, "Non le devi prendere tu, loro le prendono. I tuoi genitori."
"Oh, no," gli ho detto, "i miei non lo farebbero mai. Sono Cristiani Scientisti."
"Mi sembri una ragazzina sveglia. Scommetto che ti inventerai qualcosa."
E sapete una cosa, è esattamente quello che ho fatto.

Quella sera mi sono offerta di aiutare mamma con la cena. Poi, quando non guardava ho versato tutte le pasticche di Claude nel purè di patate. Ho detto che non avevo fame, e me la sono filata in camera mia ad ascoltarmi tutte le canzoni dei Green Day per cinque o sei volte. Dopo un po' di tempo ho messo la testa fuori dalla porta. "Che schifo!" ho sentito. "E' il peggior purè che ho mai assaggiato in tutta la mia vita!" Questo era mio padre.
"E allora la prossima volta cucinatela da solo la tua dannata cena, lavativo che non sei altro. Non sono la tua schiava." Ero piuttosto sorpresa, mia mamma di solito non parla così.
Papà ha detto, "Non ho intenzione di mangiare questa roba, sa di merda."
Allora la mamma si è messa a urlare, "Tu adesso mangi queste patate o te le tiro in faccia e ti ficco il piatto su per il culo."
"Shhh" ha fatto lui, "Laurie ti sentirà."
"Sta dormendo, la puttanella. Giuro che non capisco come mia figlia possa essere così idiota. Scommetto che hanno scambiato i bambini all'ospedale."
"Non esageriamo, è solo un po' lenta."
"Certo, e mi chiedo da chi abbia preso. Hai intenzione di finire quelle patate?"
Mio padre fa sempre quello che gli dice la mamma. L'ho pure sentito pulire il piatto. Un attimo dopo ho sentito un tonfo e un crash e poi tutto il tavolo che si rovesciava. Sono scesa di sotto e li ho trovati tutti e due stesi per terra tipo morti. Era abbastanza bizzarra, come cosa.
Mi sono resa conto che dovevo fare qualcosa prima che mio fratello tornasse a casa, perchè non avevo abbastanza pillole per sbarazzarmi anche di lui. Per fortuna avevamo appena comprato un tritarifiuti nuovo di zecca, quindi ho preso un coltello e li ho tagliati a pezzi, e ce li ho buttati dentro. Ci è voluto un bel po' ed è stato piuttosto complicato, ma ho continuato a canticchiare le mie canzoni dei Green Day preferite, il che mi ha reso il lavoro più leggero.
L'unico problema era che le ossa non ne volevano sapere di passare nel tritarifiuti, e mi stavo innervosendo perchè mio fratello sarebbe tornato da un momento all'altro. Allora mi è venuta un'idea. Ho raccolto tutte le ossa, le ho portate nel giardino sul retro e le ho lanciate oltre lo steccato al pitbull dei nostri vicini. Era così felice che non mi ha nemmeno abbaiato contro.
Poi è arrivato mio fratello. "Dove sono mamma e papà?" mi ha chiesto.
"Ehm, sono andati via. Sono... uhm... nell'Utah!"
"Utah? E perchè diamine sarebbero andati nell'Utah?"
"Uh, credo che abbiano deciso di diventare Mormoni o roba del genere."
Mi ha guardato tutto stranito e poi è salito a guardarsi le sue riviste porno. Me ne sono andata in camera e ho cominciato a fare i bagagli.

La mattina dopo, ero all'aeroporto. C'era il mio jet privato ad aspettarmi, e indovinate in po', era tutto dipinto di verde e sulla fiancata c'era scritto, "BENVENUTA A BORDO LAURIE L, GREEN DAY TOUR '90." Sono salita sull'aereo ed ero l'unico passeggero! E tutte le hostess stavano aspettando proprio me! Abbiamo ascoltato i Green Day per tutto il viaggio fino in Arizona, dove sarebbe partito il tour.
Una volta arrivata, c'era un limousine, ovviamente verde anche quella, che mi aspettava, con questo tizio con un cappello da autista che mi ha aperto la portiera, e quando sono salita LORO ERANO LI'! C'erano tutti, Billie Joe, Mike e Tre!!! Ero così emozionata che non sapevo nemmeno dove sedermi, cioè, non sapevo a chi volevo stare vicina per primo.
Allora mi sono seduta fra Billie Joe e Tre e tutti e due hanno iniziato a chiacchierare, e non sapevo chi di loro mi piacesse di più perchè erano entrambi così carini, ma poi ho deciso che preferivo Billie Joe perchè Tre continuava a cantare quelle stupide canzoni rap con un sacco di parolacce. In effetti mi sono stupita che gli permettessero di stare nella band, perchè non credo che i Green Day dicano mai quel genere di cose nei loro testi. Beh, in realtà in una canzone, "Knowledge," lo fanno, ma è solo perchè è stata scitta da un'altra band, gli Operation Ivy*.
Poi siamo andati al concerto in questo posto chiamato "Hippycore" e c'erano tutti questi tizi con i capelli lunghi che se ne stavano lì a mangiare verdura e frutta e roba del genere. Era abbastanza schifoso. Ma la cosa peggiore era che avrebbero suonato anche degli altri gruppi. Quando l'ho saputo ho detto, "Perchè non fanno suonare i Green Day per tre ore? Dovevano per forza metterci queste altre stupide band?"
Tutti mi dicevano di stare zitta, che anche gli altri gruppi erano bravi, ma non lo erano per niente. Voglio dire, non erano i Green Day. Non suonavano nemmeno canzoni che potessi cantare. Allora mi sono messa a gridare, "BUUUUU! Fate schifo! Vogliamo i Green Day!!" fino a che una ragazza mi ha detto di chiudere la bocca se non volevo che mi sistemasse la faccia con un apribottiglie. Per un attimo mi sono chiesta se non stesse semplicemente cercando di essere amichevole, ma poi ho cambiato idea e sono uscita per aspettare i miei eroi.
Quando poi sono saliti sul palco, però, ne era valsa davvero la pena. Billie ha cantato tutte le mie canzoni preferite e proprio a metà di "Disappearing Boy," si è fermato e ha detto, "Vorrei dedicare questa canzone alla nostra Laurie L., che è venuta da Pinole per essere qui con noi stasera. Ed è così bella e simpatica, ragazzi, che se fosse la mia ragazza non scomparirei* mai più."
Qui è dove sono svenuta. Quando mi sono svegliata, lo show era finito e stavano sistemando le attrezzature, e io mi sono avvicinata a Billie.
"Billie Joe, pensi davvero quello che mi hai detto sul palco?"
Lui mi ha guardata tutto sincero e mi ha detto, "Lo sai, piccola, non potrebbe mai funzionare tra noi, perchè io appartengo già a un'altra. E poi, sei troppo giovane e innocente per la vita di una moglie rock'n'roll. Sta' a sentire, torna a Pinole e finisci la scuola, e vedrai che un giorno renderai felice un uomo molto fortunato."
"Ma Billie, io farei qualsiasi cosa per stare con te. L'ho già fatta! Ho ucciso i miei genitori solo per poter essere qui con te stasera!!"
Si è messo a ridere e ha detto, "Sul serio? Ucciso i tuoi genitori? Figo!"

Poi siamo risaliti sul tour-bus per andare a Los Angeles. Ero abbastanza emozionata perchè non ero mai stata ad Hollywood. Avevo pure una mappa con tutte le case delle star del cinema, ma non abbiamo visto nessuna celebrità, solo un gruppo di ragazzi con delle pettinature assurde e delle donne che secondo Tre erano prostitute. Non so mai se credergli o no, è uno un po' così, sapete. Comincio a pensare che probabilmente è quello che mi piace di meno, anche perchè continuava a cantare quella orribile canzone che fa "bitch-killa, bitch-killa." Poi quando gli ho chiesto di farmi un autografo mi ha detto che prima dovevo parlarne con il suo agente, e quando gli ho chiesto chi fosse il suo agente, ha cominciato a sbottonarsi i pantaloni.
Allora ho urlato e Billie e Mike hanno detto a Tre di starsene buono, cosa che fortunatamente ha fatto, anche se ho detto che secondo me avrebbero dovuto legarlo o qualcosa del genere fino al prossimo concerto. Secondo Mike però un sacco di batteristi sono così, semplicemente il loro cervello sbatacchia troppo per tutto quel fracasso.
E poi -immaginate un po'- ho visto Billie e Mike bere da BOTTIGLIE DI BIRRA!!
Ero sconvolta, perchè loro non avevano ancora 21 anni, ma solo 18, quindi gli ho chiesto cosa fosse la genialata, ma Billie mi ha presa da parte e ha sussurrato, "Ascolta, devi promettermi che manterrai il segreto, ma non c'è birra in queste bottiglie."
"Come sarebbe?" gli ho chiesto.
"No, in realtà è latte. Ne andiamo tutti matti, ma vedi, beviamo da bottiglie di birra perchè altrimenti ci prendono per signorine*."
Allora ho capito, e mi è dispiaciuto tanto per i ragazzi. Dev'essere terribile essere costantemente giudicati.

Al concerto di Hollywood sono riuscita persino a stare nel backstage e tutto, ma proprio quando stavano per salire sul palco hanno bussato alla porta del camerino. "Devono essere le pizze," hanno pensato tutti, ma non lo erano, era la POLIZIA! Ommioddio!! Mi sono messa davanti agli agenti e ho detto, "Aspettate, non arrestate i Green Day, non c'è birra in quelle bottiglie, è solo latte!"
Uno dei due mi ha guardata e ha fatto, "Non mi dire! Scommetto che il tuo nome è Laurie, non è vero, signorina?"
Io gli ho detto, "Esatto, non me lo consumare*."
"In questo caso temo di doverti chiedere di venire con noi."
"Cosa?!" ho urlato. "Siete matti?! I Green Day inizieranno a suonare da un momento all'altro!"
Ma lui mi ha detto, "Mi dispiace, niente da fare," e mi hanno portata in macchina e ammanettata e tutto, e allora ho pensato, oh dio, vuoi vedere che c'entra qualcosa con i miei genitori?

Ovviamente sì. Quello stupido pitbull aveva portato in casa una clavicola di mio padre e il suo padrone l'aveva trovata e aveva chiamato la polizia. E così mi sono persa il resto del tour. Sono dovuta andare in tribunale e tutto il resto, e ora sono in prigione e non credo che mi faranno uscire prima del 2019.

E vabbè. In ogni caso qui sono tutti abbastanza simpatici e mi lasciano ascoltare le mie cassette dei Green Day. Ma tutti non fanno altro che chiedermi, ne è valsa la pena? Insomma, uccidere i propri geniori solo per andare in tour con i Green Day?
Allora io sorrido, sorrido perchè ho fatto e sentito cose che non proveranno mai nella loro vita -a meno che non arrivino a cento anni- e dico loro, "Ma certo che ne è valsa la pena. Dopotutto, ognuno ha due genitori, ma i Green Day sono UNICI."




Angolo dell'aut... volevo dire, della traduttrice
Prima di tutto complimenti se siete arrivati a leggere fino a qui! Mi rendo conto che forse lo stile non è dei migliori, ma comunque bisogna ricordare che si tratta di un diario, quindi al diavolo la grammatica!!
Era da tempo che avevo voglia di cimentarmi in questa traduzione perchè è davvero una delle cose più demenziali che abbia mai letto, ed a parte questo ha avuto un ruolo piuttosto importante nella mia "formazione". Per questo mi è venuta voglia di condividerla con voi <3
La storia che avete appena letto, nel caso non lo sapeste già, è contenuta nel libretto di Kerplunk, 1991, ed è stata pubblicata per la prima volta sulla rivista "Tales of Blarg", della fumettista e illustratrice Janelle Hessig (conosciuta anche come Janelle Blarg, appunto). Da quanto risulta dalle mie ricerche sul web ha bazzicato parecchio nella East Bay all'inizio degli anni '80 e '90, avendo modo di conoscere la scena punk-rock del 924 Gilman Street (il che comprende i nostri cari Green Day) e di incidere anche un paio di singoli con la Lookout!Records di Larry Livermore. Quest'ultimo, a quanto ho capito, ha spesso collaborato alla rivista di Janelle, e proprio a lui viene attribuito questo racconto, anche se con lo pseudonimo di Laurie L.
Insomma, anche una storiella da poco come questa nasconde dietro di sè un background ben più ampio di una semplice rivista indipendente (zine, in gergo americano) e, avendo la pazienza di scavare un po' più a fondo, possono emergere aneddoti e particolari che a mio avviso compongono uno dei più affascinanti scenari del secolo scorso.
Probabilmente alcuni di voi, se sono su efp da qualche tempo (un bel po' di tempo, a dire il vero), si ricorderanno che St. Jimmy nel 2011 aveva già pubblicato la traduzione di questa storia. Leggendola mi è venuta voglia di scrivere una mia personale, diciamo, interpretazione, e senza voler fare contestazioni nè paragoni questa è semplicemente la mia versione. In ogni caso tutti i diritti vanno @LarryLivermore e @TalesOfBlarg.
Se avete tempo e voglia, leggetevi anche queste piccole annotazioni sulla traduzione.

NOTE ALLA TRADUZIONE

*Eggplant = letteralmente, "melanzana". Fa probabilmente riferimento a Robert Eggplant, fondatore di un'altra rivista indie della Baia, "Absolutely Zippo", e musicista dei Blatz, un altro gruppo punk della zona Gillman, e poi dei The Hope Bombs. Ha inoltre contribuito, come Larry Livermore, a "Tales of Blarg".

*Operation Ivy = l'ennesima punk band della zona di Berkeley, formatasi nel 1987 e durata solo due anni, fino all'89. La canzone di cui si parla, "Knowledge", viene tuttora eseguita dai Green Day nella maggior parte dei loro concerti (ad esempio il 24 maggio a Milano, io c'eroooo!)

*non scomparirei mai più = sarebbe I will never disappear again, in riferimento al titolo della canzone.

*signorine = nel testo originale, sissies. In realtà sarebbe più simile a un "finocchi", ma sinceramente lo trovavo piuttosto di cattivo gusto.

*non me lo consumare = don't wear it out. In italiano fa schifo, ma il concetto sarebbe "non sei degno di pronunciare il mio nome" oppure "non me lo rovinare", insomma, avete capito. Sicuramente ricorda It's Saint Jimmy, and that's my name.. and don't wear it out!, alla fine della canzone St. Jimmy.

Riporto le ultime righe in inglese, perchè ho dovuto saltare alcune parole che ho trovato troppo complicate da rendere in italiano ma che mi dispiace tagliare. E poi, ammettiamolo, il finale suona molto meglio in inglese. Comunque grazie per essere passati di qua, e soprattutto per aver letto questo lungo e forse inutile approfondimento. Devo dire che mi sono divertita molto a scriverlo e a ricercare tutte queste notizie, e spero che le possiate trovare, se non propriamente utili, almeno abbastanza interessanti.
Alla prossima!

Laurieblarg




...And I just smile, a deep, knowing smile, because I’ve seen and done things that they’ll never experience, not if they live to be 100, and I say, “Of course it was. After all, everyone gets two parents, but there’s only one GREEN DAY.”



  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Green Day / Vai alla pagina dell'autore: Laurieblarg