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Autore: freewolf    22/02/2014    2 recensioni
Ho provato la vera libertà, l'armonia e la spensieratezza di un mondo in pace… un mondo che mi hanno portato via...
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Achille Davenport, Connor Kenway, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Assassin's Creed '
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Quando ho riaperto di nuovo gli occhi, c'era Connor che mi stava guardando, leggermente divertito, mentre con la mano mi levava una ciocca di capelli dagli occhi, scendendo con le dita fino a sfiorarmi la guancia. Portava i capelli ancora slegati e questo mi fece arrossire, ma anche sorridere un po'. Aveva gli occhi lucidi, quando mi ha visto che ero sveglia, ha ritratto la mano rimettendosela dietro alla testa, ho fatto un mezzo sorriso notando che era arrossito.


"Dobbiamo andare a New York, c'è mio padre che aspetta al porto per Church... " Disse Connor sottovoce ad un centimetro da me. Ho fatto un cenno positivo col capo e ho aspettato che si alzasse per potermi vestire.

"Ratonhnhaké:ton, da quanto tempo volevi... uhm... farlo?" Gli ho chiesto leggermente rossa quando avevo finito di vestirmi; lui si girò verso di me mentre si stava rimettendo la camicia per guardarmi in faccia, era anche lui leggermente arrossito e rispose alla mia domanda

"Da quella sera che pensavo che fossi incinta, appena mi hai detto quel forse..."
"Siamo in due allora" Gli dissi con un piccolo sorriso sul volto, lui fece un ghigno e mi prese la mano mentre siamo usciti dalla "casa"; era notte fonda ma gli alberi si vedevano ancora; mentre stavamo raggiungendo la Tenuta, visto che entrambi non avevamo tutte le armi, ho voltato la testa indietro e mi è scappato un sorriso.

Quando mi ero accertata che Achille non fosse tornato, sono corsa in camera mia e ho preso le armi; visto che Connor in quel momento credo che non volesse entrare per la discussione avuta quella stessa mattina, ne ho approfittato anche per cambiarmi, mettendomi la camicia senza bretelle assieme agli stivali da assassina e al mantello nero; mi sono fatta una treccia di lato e sono scesa subito.

Ho dato le armi a Connor, mentre mi sistemavo la lama celata e la spada.




A New York...




Quando abbiamo raggiunto New York, c'erano giubbe rosse dappertutto, ho alzato il cappuccio del mantello notando che guardavano tutte me e Connor, ho sentito alcune che dicevano tra loro

"Hanno un viso familiare....... Guarda bene la ragazza...... Quei cappucci......" Mi sono morsa un labbro mentre continuavo ad incrociare i loro sguardi

"Non preoccuparti, non ci attaccheranno, non siamo ricercati" Disse Connor notando la mia ansia, ho fatto un sospiro di sollievo sentendo quelle parole.

Dopo una ventina di minuti abbiamo raggiunto il porto e lì c'era Haytham che camminava avanti e indietro mentre teneva le mani dietro la schiena, tipica posizione degli inglesi

"Questo è inglese fino al midollo, si vede..." Ho pensato, esaminandolo bene; portava un tricorno blu con una giacca dello stesso colore che gli arrivava fino alle ginocchia, i capelli grigi legati da un piccolo fiocchetto rosso.

"Sera Connor" Disse l'uomo, per poi voltarsi verso di me facendo un semplice cenno col capo; a me bastava, non volevo iniziare un approccio con lui.

"Church si trova in un magazzino a nord di qui, seguitemi" E cominciò a fare una corsa acrobatica sui tetti, ci siamo arrampicati raggiungendolo in fretta, era abbastanza veloce, ma facile da raggiungere.

Ad un certo punto si fermarono entrambi, Haytham poco più avanti di spalle.

"Perchè non mi hai ucciso quando ne avevi la possibilità?" Chiese Connor rivolto all'inglese, io ho sgragnato gli occhi volendo sapere la sua risposta
"Curiosità. Altre domande?" Mi sono leggermente innervosita, ma senza farlo notare, il nativo abbassò la testa sospirando e disse
"No"
"Bene. Andiamo avanti" E abbiamo continuato per le strade, quando siamo arrivati davanti ad un portone, c'erano circa 6-7 guardie davanti


"Church, vecchia volpe; ha cambiato le guardie, io potrei passare ma voi..."
"Caterina si può levare il mantello e io prenderò dei vestiti da un suo scagnozzo"
"Ti aspetto qui" E Haytham si sedette per terra, Connor lo guardò e lui sospirando disse
"Cosa c'è, vuoi che ti accompagni che ti tenga la manina e che ti dica ce la puoi fare?" Connor alzò gli occhi al cielo e si girò con lo sguardo verso di me, notando che anch'io ero leggermente irritata, ho incrociato lo sguardo con lui; siamo entrambi arrossiti e poi lui ci ha voltato le spalle. Mi sono tolta il mantello, ma c'era un piccolo problema: il segno sul braccio. Haytham lo guardò e disse

"Coprilo coi capelli no?" Era una cosa ovvia, per mia sfortuna gli ho dovuto dar retta. Siamo rimasti lì ad aspettare Connor; ad un certo punto Haytham si gira verso di me e mi chiede
"Caterina"
"Hm?"
"Cosa provi per mio figlio?" Sono arrossita e ho girato la testa avanti
"Sono obbligata a rispondere?" Lui fece scattare la lama celata, si alzò e me la puntò alla gola
"Si" Ho alzato le mani in segno di resa e lui si risedette, mi aveva lasciato un segno sulla gola, ho messo le mani dietro la testa e gli ho detto
"Lo amo" Quando mi sono girata aveva la testa bassa, ma ho notato un sorriso sotto il suo tricorno
"Bene" Si limitò a dire, subito dopo arrivò Connor vestito da soldato, ci stava bene ma mi era scappata una risata, lui mi sorrise e Haytham disse

"Così dovrebbe andare, andiamo" E siamo andati avanti raggiungendo le guardie che dissero

"Chi siete"
"Che la madre della comprensione ci guidi" Disse Haytham, la guardia fece un cenno positivo col capo squadrando me e Connor
"Tu puoi entrare; ma l'indiano chi è?"
"È mio figlio"
"Ti piacciono le tipe selvagge eh? Bene. E quella dietro di lui?" Connor si è leggermente schiarito la voce e ha detto
"È mia moglie" Sono arrossita guardandolo, ma lui non ci fece molto caso. La guardia fece aprire la porta e siamo riusciti ad entrare.

Poco più avanti c'era un portone chiuso a chiave, Haytham si mise in ginocchio e cominciò a forzare la serratura, Connor si era appoggiato al muro accanto a lui e io stavo dietro di loro con le braccia incrociate

"Deve essere stato uno shock sapere della mia esistenza, che hai un figlio"
"Un po' si. Sai, spesso pensavo a come sarebbe andata se io e tua madre fossimo rimasti insieme; forse sarebbe andata in modo diverso... A proposito come sta?" Connor, leggermente irritato, si staccò dal muro e gli rispose
"Morta in un incendio, per ordine tuo"
"Mi dispiace molto... Ma io non ho dato nessun ordine, anzi ho detto tutto il contrario"
"Ho visto mia madre dirmi addio in mezzo alle fiamme, é stato il tuo amico Charles Lee a ucciderla" Haytham si alzò, erano faccia a faccia. Padre e figlio, separati per anni da non so quante domande tra loro.

"Charles Lee non ha dato quell'ordine" L'atmosfera si stava riscaldando, mi sono messa tra loro appoggiando ad ognuno una mano sul petto per allontanarli dicendo

"Calmatevi, non siamo qui per ucciderci a vicenda, intesi?" Entrambi mi guardarono, Connor si fece più avanti alla porta per aprirla e disse
"Non posso perdonarti" Ed entrò nella stanza.
Giù in fondo avevo notato una persona; Church di sicuro, perché Haytham si fece avanti e gli disse

"Benjamin Church, ti dichiaro in arresto per tradimento verso l'Ordine Templare; perciò ti condanno a MORTE" L'uomo si girò, ma non somigliava per niente al dipinto; ovvio un'imboscata.

"ORAA" Gridò e arrivarono 3 guardie che ci puntarono i fucili alla gola, io ho preso subito la pistola e ho sparato alla pancia a quello davanti a me, che cadde inerme senza vita; il falso Church prese un fucile e disse

"Perché lottate ancora? Saranno gli inglesi a vincere! Prendete quel mezzosangue e la puttana!" Subito dopo, ci siamo messi tutti in posizione di combattimento, erano arrivate altre guardie e così eravamo in difficoltà. Fantastico. Respingo tutti i loro attacchi riuscendo ad uccidere quelli che ci puntavano prima coi fucili; mi sono girata e ho visto che un soldato era dietro a Connor con un'ascia, non ci ho pensato due volte e ho urlato

"Connor abbassati!!" Ho preso l'arco e ho scoccato la freccia prendendolo in testa, é rimasto fermo con le braccia che tenevano l'ascia a mezz'aria, poi é caduto all'indietro morto. Ho tirato un sospiro di sollievo e sono andata ad aiutare Connor, visto che era completamente circondato; schivavo ogni attacco e quando tentavano di spararmi, mi facevo scudo con il corpo di una guardia.
Era rimasto solo l'uomo di prima, che era messo in ginocchio e aveva detto

"Vi prego, promettetemi che non mi uccidete se vi dico tutto"
"Avete la mia parola" Disse Connor
"Dov'é Church"
"E' fuggito é salito su una nave chiamata Welcome verso il Mar dei Caraibi con all'interno della la merce rubata. Perfavore é tutto quello che so lasciatemi!" (Note dell'autrice: nel capitolo prima non avevo citato Church e del suo tradimento quando Connor dice a Caterina della collaborazione col padre, ^^' è un piccolo errore scusatemi) Haytham ha preso la lama celata facendo scattare il meccanismo e gliela conficcò dietro la schiena

"Avevate promesso ..."
"Lui l'aveva fatto non io" Connor sospirò, arrivarono delle guardie che hanno sparato a della polvere da sparo dietro di noi, che causò una tremenda esplosione. Mi sono ritrovata a terra assieme ad Haytham e Connor, andava tutto a fuoco, dovevamo uscire di lì, e subito.
Quando ci siamo alzati ho notato subito un appiglio davanti a noi, ho fatto cenno agli altri di seguirmi e mi sono arrampicata

"E ora che facciamo, genio" Disse Haytham con un tono sarcastico, l'ho fulminato con lo sguardo per poi notare delle travi che portavano dall'altra parte, dopo alcuni salti e perdite d'equilibrio, ecco che siamo arrivati dall'altra parte del magazzino, stiamo per andare avanti ma una parte del pavimento cade dietro dove stavo io, comincio a cadere nel vuoto, ma Connor riesce a prendermi per il polso, però perde l'equilibrio così siamo in due a cadere nel piano sottostante

"Nulla di rotto?" Gli chiesi preoccupata
"Nulla di rotto" Affermò Connor
"Mi farò strada tra le fiamme, ci vediamo più avanti!" Gridò Haytham da sopra di noi, mi guardo intorno e l'unica cosa che vedevo erano le fiamme; dopo qualche minuto Connor mi prende per il polso e andiamo in un angolo della stanza dove c'erano delle travi, una sopra l'altra, e dall'altra parte altre travi legate tra loro appese da una corda, che riportavano al piano superiore. Ci siamo subito arrampicati e abbiamo raggiunto di nuovo il piano sovrastante, prima che raggiungessimo Haytham, quest'ultimo disse facendo una risata

"Dovresti vedere questa guardia, figliolo. Se l'é appena fatta addosso" Ho fatto una piccola risata immaginandomelo; quando l'abbiamo raggiunto, eravamo in un punto cieco. Haytham ha raggiunto una porta bloccata con un pezzo di legno

"Siamo bloccati" Disse, Connor si é leggermente allontanato, io mi sono messa da una parte per studiare la situazione, quando l'inglese si girò notando che Connor stava in posizione per prendere la rincorsa, ha messo le mai davanti e gli ha detto

"Connor fermo, non sappiamo cosa c'é dall'altra paaa-" E Connor prende la rincorsa spingendo il padre rompendo la porta
"-rtee" Finì la frase Haytham ritrovandosi in acqua assieme al figlio, io ero ancora nella stanza; per poi tuffarmi e raggiungerli
"Ora si" Disse Connor facendo un ghigno, io ho fatto una piccola risata e siamo usciti dall'acqua.
Dopo esserci asciugati, Haytham riprese il suo tricorno e, mentre se lo rimetteva in testa, disse

"Ci vediamo tra qualche settimana qui al porto per raggiungere il Mar dei Caraibi. Preparatevi perché sarà un viaggio lunghissimo" E se ne andò
"Mio Dio dobbiamo stare non so quanti mesi su una nave con quello?! O mamma mia" Ho fatto un sospiro e ho guardato Connor, aveva la mia stessa espressione

"Credo che abbiamo pensato la stessa cosa" Gli dissi, lui fece un cenno positivo col capo



Qualche settimana dopo ....



Abbiamo raggiunto il porto dove c'era Haytham ad aspettarci, quando ci notò é venuto verso di noi dicendo

"Avete una nave?"
"Si, già é pronta"
"Bene"
Siamo dovuti salire su una barca per raggiungere l'Aquila alla Tenuta; lì c'era Robert Faulkner, il primo ufficiale della nave, che ci avrebbe accompagnato per raggiungere Church; non ero mai salita su una nave, perciò ero anche un po' agitata, e come ciliegina sulla torta, dovevamo viaggiare per 3 mesi

"Saranno dei mesi mooolto lunghi" Ho pensato, mentre salivo sulla nave
"Nooooo!!!!" Mi gridò Faulkner
"Cosa?"
"Non si sale mai e dico MAI col piede sinistro!Porta male!! Si sale col piede destro!"
"Mi scusi" Gli dissi grattandomi dietro la testa e salendo col piede destro sulla nave
"Mi è successa la stessa cosa a me a 14 anni" Mi disse Connor facendo un piccolo sorriso, ho fatto una risata e siamo salpati




                                                                                                                                             ****

Erano passati 3 mesi da quando eravamo partiti, avevo 22 anni ed era il 1778


                                                                                                                     ****



Quel viaggio non voleva finire... L'unico con cui parlavo, ed era soprattutto su luuunghe storie dei mostri marini, era Robert Faulkner.

Nel frattempo Connor e Haytham stavano sempre al timone a discutere, ormai ero sul punto di impazzire, non era successo nulla da quando eravamo partiti... Stavo sul ponte della nave a guardare un po' il mare, visto che non potevo fare nulla; il mio sguardo era caduto su Connor, portava  dei vestiti simili a quelli di Haytham, ma a lui almeno stavano bene; ho fatto un piccolo ghigno pensando

"E per tre mesi si é dovuto sopportare Faulkner con le sue "interessantissime" storie sui mostri marini (Note dell'autrice: eeeh molto interessanti -.-"") e Haytham con le sue lamentele perché secondo lui un ragazzo di poco più di 20 anni non può portare una nave. In più non si può nemmeno staccare dal timone... Poraccio!" Una sera, mentre ero salita su al ponte, c'era ancora Connor che stava al timone; anche se non lo vedevo bene, notavo la sua stanchezza, ma non potevo far nulla... Non so come si fa a timonare una nave! Dopo una ventina di minuti che eravamo stati a girare da una parte all'altra a causa degli scogli, abbiamo raggiunto una nave alla riva, era quella di Church, finalmente eravamo arrivati al Mar dei Caraibi. Abbiamo esaminato la nave, ma era come abbandonata; ad un certo punto un uomo nota dall'altra parte una fregata che se ne stava andando, allora siamo partiti subito all'inseguimento, é passata tra gli scogli più stretti e l'Aquila era troppo grande per passarci, allora Connor ha deciso di andare dall'altra parte e fare il giro per bloccarlo, ma ecco che era scattata l'ennesima discussione padre-figlio

"Così lo perdiamo!" Urlò Haytham
"La nave non può passare lì in mezzo" Ribatté Connor
"Va troppo lenta così non lo raggiungeremo mai!"
"Il vento é dalla nostra parte lo raggiungeremo in fretta!"
"No, ora BASTA" Urlò alla fine l'inglese, spingendo Connor facendogli perdere l'equilibrio; Haytham fece spiegare le vele e la nave andò a tutta velocità, riuscivamo a notare la Welcome in lontananza; dopo nemmeno 5 minuti ce l'eravamo ritrovata davanti e i cannoni di entrambe le navi sono partiti, la loro sparava cannoni infuocati, perciò eravamo in svantaggio; l'abbiamo presa in pieno qualche volta, ma con scarsi risultati, ad ogni colpo la nostra nave perdeva qualche parte, eravamo letteralmente fottuti. Mi giro e noto un'altra nave, invece di disperarmi sorrisi, perché quella nave la conoscevo perfettamente. Ho alzato il braccio per far vedere dove eravamo e ho gridato

"ROSHAAAAN! ANLEEEEGG SIAMO QUIIII" Connor e Haytham hanno smesso di litigare e si sono girati verso di me, ho fatto una piccola risata e ho indicato la nave, era di un marrone scurissimo e all'albero maestro aveva una bandiera col teschio su sfondo nero; si sono avvicinati abbastanza per poterci sentire, ho riconosciuto Alegg sull'albero che alzava la mano urlando

"CATERINA!! VI SERVE UNA MANO?" Chiese ridendo mentre indicò la Welcome
"MI SA DI SI HAHAHAHA" Gli dissi grattandomi dietro la testa
"Nessun problema...PREPARARE I CANNONI!" Urlò Roshan mentre era al timone; dei pirati si sono messi alle loro postazioni e hanno puntato tutti i cannoni verso il nemico e... BOOM ecco che partono le palle di cannone, una di loro ha preso in pieno l'albero maestro della nave, che si é dovuta fermare per il danno appena subito.

"GRAZIE! VOLETE UNIRVI A NOI?" Urlai ad Anlegg, che era ancora sull'albero mentre guardava i cannoni distruggere la nave, si girò verso di me e fece un cenno positivo col capo, chiamò Roshan, e insieme hanno fatto un balzo, arrivando sul ponte della nave; Connor sorrise e li salutò mentre andava verso la Welcome, quando eravamo abbastanza vicini, Faulkner urlò

"Unite le due navi!" E partirono delle corde che legarono l'Aquila alla Welcome (Note dell'autrice: un'altra storia d'amore :) ma non durerà per molto, non era la nave giusta... Mi dispiace Aquila! XD).
Ho preso la spada mentre tutti siamo saliti sulla nave, Connor e Haytham sono andati a cercare Church, io ho distratto gli altri assieme a Roshan e Anlegg, io e quest'ultima combattevamo schiena a schiena, ho fatto un ghigno dicendogli

"Finalmente ci si diverte un po'!"
"Già, qui il mare é sempre calmo... Era un'occasione d'oro questa, ecco perché eravamo un po' in giro!" Una delle guardie ha alzato la spada e mi é venuto incontro, io l'ho respinto dandogli un calcio sulla pancia, e andò a sbattere contro il muro, io per ucciderlo definitivamente l'ho sgozzato con la lama celata; ero vicino alle cabine e ho sentito Haytham mentre imprecava a qualcuno, per la curiosità sono entrata e c'erano Connor, Haytham sopra Church, mentre lo massacrava di pugni, mi sono nascosta a vedere la scena; Church aveva tutta la faccia insanguinata; Connor lo fermò e l'inglese si alzò, il nativo lo colpì con la lama celata alla pancia e gli disse

"Dov'é la merce rubata"
"Non é roba tua"
"Beh, nemmeno tua, é di quelle persone che aspirano a qualcosa di più grande di loro, se la meritano quella roba"
"Io non credo" Connor lo prese per il colletto e gli urlò
"Te lo chiedo un'ultima volta, dov'é la merce rubata!" Ho fatto un piccolo balzo nel sentire la sua voce così forte, non l'ho mai visto così... Mai.
"Su un'isola non molto lontana da qui, stavamo andando a prenderla prima che incontrassimo voi" E spirò. Connor se ne andò assieme al padre avviandosi verso l'uscita, mi sono sbrigata a uscire vedendo Anlegg interrogativa, vedendomi un po' pallida

"Che é successo?"
"Niente perché"
"Sembra che hai visto un fantasma"
"No, ho solo preso freddo" Anlegg ha fatto una faccia dubbiosa, per poi fare le spallucce
"Va bene, ti credo" E saltò sull'Aquila assieme a Roshan. Quando ho sentito i passi di Connor e Haytham mi sono girata, facendo la finta sorpresa, Connor appoggiò la mano sulla mia spalla e disse

"Church é sistemato" Ho fatto un cenno positivo col capo rimanendo impassibile, non potevo sorridere per la morte di qualcuno, anche se era malvagio. Siamo tornati sulla nave, riaccompagnando Roshan e Anlegg alla loro nave, prima di ripartire, Roshan si girò verso di noi e disse

"Ci si vede in giro!" E se ne andò. Abbiamo recuperato la merce e siamo tornati a New York, Haytham non ci disse nulla quando ritornammo, e se ne andò sempre senza dire nulla.


Alla Tenuta...


"Achille ci sei?" Dissi appena sono entrata, assieme a Connor; lui disse dalla sua stanza
"Si, bentornata!"
"Ho una piccola sorpresa" Gli dissi entrando, ho fatto cenno a Connor di entrare e Achille smise di sorridere, il nativo si avvicinò e a testa bassa, disse

"Achille, mi dispiace di aver detto quelle cose..."
"Non preoccuparti, anche io avevo torto" Disse Achille alzandosi e appoggiando una mano alla spalla di Connor, che alzò la testa sorridendo; io ero sulla soglia della porta, orgogliosa di entrambi.

"A Caterina?" Mi chiamò Achille, girandosi verso di me
"Si?"
"Quella sera di 3 mesi fa, quando avevo discusso con Connor, ero uscito e quando sono tornato ho visto te e Connor mentre correvate verso una casa, cos'era successo?" Ho guardato Connor e sono diventata del tutto rossa
"Beh..uhm..ecco..." Connor si schiarì la voce, anche lui rosso e disse
"Niente Achille, ci eravamo persi e stava cominciando a farsi tardi, perciò abbiamo trovato una casa e abbiamo passato la notte lì" Ho tirato un sospiro di sollievo, Achille ci guardò sospettoso e disse

"Nient'altro?"
"Nient'altro" Ho detto assieme a Connor, ce ne siamo andati dalla sua stanza entrando nella nostra, ci siamo guardati un attimo e siamo scoppiati a ridere, quando mi sono calmata, ho chiesto a Connor arrossendo

"Come fa a sapere tutto di tutti?"
"Non lo so; é inquietante"
"Già" Conclusi, buttandomi sul letto; Connor si sdraiò accanto a me e mi sussurrò all'orecchio
"Secondo round?" Sono diventata più rossa e ho fatto un cenno positivo col capo (Note dell'autrice: ok... Questo pezzo non lo volevo aggiungere... °///° mio dio che scrivo! Salvate questa pazzoide XD)















Note dell'autrice:
Sciauuuuuu :) Allooora, Connor e Haytham collaborano per la prima volta e, apparte qualche piccola discussione, sembra che sia andato tutto bene ;) grazie a Dio! Roshan e Anlegg fanno al loro seconda apparizione, ma stavolta ho voluto far parlare di più Anlegg, diritto della donna hahaha u.u
Ho riscritto il pezzo della battaglia navale che era quello che avevo perso, ora questo che leggete é la versione ultimata ;)
Ci vediamo presto col prossimo capitolo :*
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chuuu =3
freewolf






 
  
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