Suonò la sveglia. "Finalmente!" Pensò Hermione. Era proprio di buon umore. Si alzò velocemente dal letto, diede una scrollata a Ginny nel letto affianco e si diresse verso il bagno. Una doccia veloce per iniziare bene la giornata. Appena uscita, tutta fumante di vapore, si affacciò sulla soglia della porta e urlò: anche se erano solo le 7.15. Ma si svegliavano sempre tardi, al contrario di lei, che si alzava sempre in anticipo. Si specchiò e si sistemò quel cespuglio di capelli. Si diresse verso il suo baule, prese la divisa Grifondoro e si vestì. Chiamò un'ultima volta Ginny, che ancora dormiva, e scese le scale, fino ad andare nella sala comune dove la aspettavano Harry e Ron -Hey Hermy!- disse Ron -Ciao Ronald- rispose la ragazza.-Buongiorno Hermione!- esclamò Harry. Hermione salutò con un sorriso. -Scendiamo in Sala Grande? Ho una fame!-disse Hermione. -Certo!- risposero in coro Harry e Ron. Mentre scendevano le scale, Ron chiese per l'ennesima volta di copiare i compiti di pozioni. -E va bene Ronald. Spero sia l'ultima volta.- disse la ragazza.Ma sapeva che non era così, quella storia sarebbe andata avanti all'infinito. -Ciao Hermione!- lo salutò Fred.-Hey Fred- rispose Hermione. La ragazza passo i compiti a Ron, e iniziarono a mangiare. All'improvviso Ron fece cadere del succo di zucca sul compito di Hermione. Hermione urlò così forte da zittire tutti in sala grande. Con un gesto velocissimo, la ragazza si riprese i compiti e andò verso l'aula di pozioni. Ma si accorse, guardando l'orologio, che era ancora molto presto. Mannaggia a lei e il suo maledetto vizio di alzarsi presto. Ma aveva un posto in mente. Cosi Hermione si diresse verso il Lago Nero. Da un po' era diventato il miglior posto per pensare in pace. Di fretta, senza neanche prendere il mantello, varcó il grande portone e affretto' il passo. Ed eccolo li', il Lago Nero in tutta la sua bellezza. La giovane Grifondoro si accovacció vicino ad un albero. Era stufa di Ron, lu non capiva che Hermione era pazza di lui, non capiva proprio un bel niente. Hermione si rimprovero' tutte le volte che gli aveva passato i compiti. Non l'avrebbe piu' fatto. Pian piano inizio' a piangere in silenzio. Non voleva che nessuno la sentisse, aveva paura che qualche Serpeverde potesse venir fuori dal nulla. Ma non fu un Serpeverde a spuntate, fu un ragazzo della sua stessa casa.<