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Autore: MagnusBane_    23/02/2014    2 recensioni
E se Harry Potter avesse una sorella? E se Draco Malfoy non fosse quello che tutti credono, e cambiasse per amore? E se Ron si fosse dichiarato prima ad Hermione? E se Fred avesse trovato la ragazza giusta per lui? E se Ginny ed Harry avessero subito la loro storia? Come sarebbero andate le cose?
Genere: Fluff, Malinconico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco, Malfoy, George, e, Fred, Weasley, Ginny, Weasley, Harry, Potter, Hermione, Granger | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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Capitolo 7
-Allora, Fred? Ti sei imbambolato?-sbottò Ally.
Fred non sapeva cosa provare. Rabbia, verso il fratello che sicuramente avrebbe picchiato più tardi, sorpresa, e, per la prima volta, era rimasto senza parole.
-Io…io….-balbettò lui.
-Tu cosa, Weasley?-urlò lei, furiosa.
“Siamo tornati a chiamarci per cognome, bene.”pensò il rosso.
-Ma si può sapere che cosa vuoi, Potter?-rispose infine lui, alzando la voce.
-Voglio una risposta. Voglio sapere cosa intendesse George con quelle parole.-
-Bene. Sì, è vero, abbiamo dato delle pasticche vomitose al tuo principe azzurro, ed ora è in infermeria. Non ti ha dato buca. Io ho fatto in modo che lo facesse.-
Ally era sconvolta, non capiva perché Fred avesse fatto una cosa del genere. Presto la sorpresa si trasformò in rabbia, e lei scoppiò.
-E perché mai, di grazia, avresti fatto una cosa del genere?-
-Oh andiamo, non era giusto  per te!-
-E chi sei tu, mio padre?-
-Si da il caso che il tuo sia morto, Ally! Tuo padre è morto.-sbottò Fred, in preda alla rabbia.
Ally fece per parlare, ma le parole non le uscirono di bocca,  e, vedendo la sua piccoletta senza parole, Fred si rese conto di quello che aveva appena detto.
-Ally…io…-fece per parlare lui.
-No.-lo interruppe lei. –E’ vero. Mio padre è morto, Fred. Sì, lo so, non c’è bisogno di ricordarmelo, lo so molto bene. Ma questo non ti autorizza a scegliere con chi io debba uscire. Tu non sei il suo sostituto.-
-Cercavo solo di proteggerti!-
-Io non ho bisogno di protezione! E tu non lo conosci nemmeno quel ragazzo! Che diritto avevi di avvelenarlo?-
-Se avessi davvero voluto fargli del male, stai sicura che adesso sarei ad Azkaban, e lui sotto terra.-
-Sei ridicolo.-
-Io? Io sono ridicolo? Hai conosciuto quello lì e tre secondi dopo avevate un appuntamento! Per quanto ne sai, potrebbe essere un mangiamorte!-
-Sai che gli appuntamenti servono a conoscersi?-
-Sì, ma non con le persone sbagliate.-
-E dimmi,papà, chi sarebbe la persona giusta per me?-disse, calcando la parola “papà”.
“io”, pensò subito il gemello, stupendosi di se stesso.
-Io…io non lo so.-
-E allora sulla base di cosa hai deciso che non sarei dovuta uscire con Logan?-
Fred a sentir quel nome fece una smorfia di disgusto, come se avesse appena mangiato un piatto cucinato da Ginny.
-Sai una cosa, Potter? Fa’ come vuoi. Io ti ho avvisata. Quando il tuo bel principe ti spezzerà il cuore, non venire a piangere da me!-urlò lui, iniziando a camminare, dandole le spalle.
-Tu sei l’ultima persona da cui andrei. IO TI ODIO, Fred Weasley.-
Fred sussultò, ma non si fermò,continuò a camminare, stringendo i pugni.
Quando la figura del gemello scomparve, Ally decise che era arrivata l’ora di andare a trovare Logan in infermeria, per scusarsi.
--
George si trovava nell’ormai vuota sala comune, sperando che Fred ne avesse per un po’ con la sorellina di Harry, così da dimenticarsi che era stato lui a creargli non pochi problemi.
Evidentemente tutte le preghiere che aveva fatto, non erano state ascoltate, perché il suo gemello entrò nella sala e si diresse verso di lui, con pugni stretti e gli occhi pieni di rabbia.
“Sono nei casini”, si disse George.
-Tu.-disse Fred, puntandogli il dito contro –Stupido scarto di DNA che purtroppo ci troviamo a condividere, brutto dissennatore dalla faccia storta!-
George alzò gli occhi al cielo. –Oh Fred, sai che io e te siamo perfettamente identici, vero?-
-E’ evidente che io sono più bello, George. Ma parlando di cose serie, mi spieghi perché non riesci a tenere il tuo maledetto becco da ippogrifo in calore, chiuso?-disse Fred, incazzato.
-Hey, calma fratellino, non avevo mica visto la tua dolce…mh…come la chiami tu?-George finse di pensarci.-Ah sì, piccoletta.-
Fred sentendo il nomignolo con cui chiamava Ally da sempre, si arrabbiò ancora di più.
-Non m’interessa, George. Da quando urli le cose che facciamo, ai quattro venti?-
-Da quando ti importano le conseguenze di quello che facciamo?-
-Da quando c’è Ally in ballo!-
Fred si  sedette sulla poltrona accanto al gemello, tenendosi la testa tra le mani.
-George, cosa mi sta succedendo?-disse con un sussurro.
George sorrise. –Sai, forse tu potrai anche dire di essere il più bello, ma io sono più intelligente.-
-Che intendi dire?-disse Fred, alzando lo sguardo.
-Che tu, stupido fratellino, sei innamorato.-disse George, scompigliando i capelli del gemello.
-Innamorato? Che vuol dire…esattamente?-chiese Fred.
George sorrise di nuovo, per l’ingenuità del fratello. –L’amore è tante cose. L’amore è quando sei geloso quando pronunciano il suo nome, perché solo tu hai il diritto di chiamarla in quel modo. L’amore è quando il solo pensiero di vederla a colazione ti rende felice, anche se solo per un minuto. L’amore è quando la guardi e si azzera tutto il resto. L’amore è quando preferiresti litigare con lei che stare con qualcun’altra. L’amore è qualcosa che ti prende, ti sconvolge, è sempre inaspettato, l’amore è un oceano, e a lui non fotte niente se non sai nuotare. Quindi, sei fottuto Freddie, sappiamo che l’acqua non è il tuo forte.-
Fred rimase in silenzio per qualche minuto.
-Hey George.-
-Dimmi Fred.-
-Sono innamorato.-
George fece un sorrisetto soddisfatto. –Lo so, Fred.-
-E tu sei ubriaco.-
-So anche questo.-
**
Iris si rimise in piedi, allontanandosi di qualche passo da Draco.
-Prego eh.-disse lui.
-Se stai aspettando che ti ringrazi, tanto vale che aspetti anche l’hogwarts espress del prossimo anno.-
-Oh, siamo aggressive quest’oggi, Parker. Eppure io ho salvato quel povero pavimento dalla tua testa dura.-
-Allora forse dovresti farti ringraziare dal pavimento.-
-Non credo che sia un tipo molto loquace, ma di sicuro è più simpatico di te.-
-Mi ha proprio ferito nel profondo, Malfoy.-disse Iris, fingendosi offesa.
-Te ne farai una ragione, ma sai, sono ancora fermamente convinto che non ringraziare le persone sia dimostrazione di maleducazione.-
-Sai, non credo che tu mi abbia ringraziato quando ti ho salvato da quel molliccio. Oh, il grande Draco Malfoy in difficoltà davanti ad una magia del terzo anno. Non so se ritenerlo estremamente tenero o palesemente patetico.-
-Vedo che hai cercato delle nuove parole sul dizionario, Iris. Brava.-
-Perché cerchi sempre di sviare il discorso?-
-Ti ricordo che avevamo un patto. Io non avrei parlato del tuo avermi schiantato, e tu non avresti parlato di quel molliccio.-
-Lo so, ma voglio risposte.-
-Beh, io voglio un grazie, ma nessuna dei due avrà quello che vuole. Che ci vuoi fare, è la vita.-
-Sai forse sarebbe stato meglio se mi avessi lasciata cadere. Chissà, forse il trauma cranico mi avrebbe fatto dimenticare la tua brutta faccia.-
-Mezza scuola darebbe un braccio per passare del tempo con  questa “brutta faccia”.-
-Il miracolo dei soldi, ragazzo mio.-disse Iris, con un sorrisetto scettico.
-Sempre la solita lingua biforcuta.Sei proprio una vipera.-
-Detto da te, è sempre un complimento. Mi fai arrossire, Malfoy.-
-Il rosso ti dona.-disse con un ghigno.
Si avvicinò ad Iris,accarezzandole il braccio con una mano.
Iris lo guardò negli occhi, e Draco vi lesse solo terrore.Iris andò oltre la vista di Draco, andò indietro nel tempo, a quei giorni terribili, quando lui non faceva altro che toccarla, che metterle le mani dappertutto. Iniziò a respirare velocemente, divincolandosi da Draco, senza smettere di tremare.
-Iris.-la chiamò lui,preoccupato e sorpreso dalla sua reazione.
Ma Iris era sorda alla sua voce, ormai intrappolata nei ricordi.
Iniziò a piangere. –Ti prego, lasciami. Non mi toccare. Stammi lontano, per favore…lasciami.-
Draco si allontanò immediatamente, fissandola.
Iris si appoggiò al muro dietro di lei, sedendosi e portandosi le ginocchia al petto.
Draco le si avvicinò cautamente, sedendosi davanti a lei, stando attento a non toccarla di nuovo.
-Iris, guardami. Non ti sto toccando. Iris, guardami, sei al sicuro.-
Lei restò in silenzio.
Draco sospirò, senza arrendersi.
-Senti, Iris Parker è una ragazza straordinaria, quando insulta qualcuno non si ferma finchè non ha l’ultima parola, okay? Quindi, ora guardami, e finisci di insultarmi come si deve!-
Iris alzò finalmente lo sguardo, tornando alla realtà.
La riccia si asciugò le lacrime  e sorrise. –Razza di idiota, a me sta bene qualsiasi colore, non solo il rosso.-
Draco ricambiò il sorriso. –La stronzetta è tornata.-
-Se proprio vuoi darmi della stronza, non usare diminutivi!-
Draco rise, e fece per andarsene, quando Iris lo richiamò.
-Comunque…per questo…-
Draco la interruppe. –Non dirò niente. Però mi devi un favore.
Iris alzò gli occhi al cielo, sorridendo. –Naturalmente.-
Malfoy era già a metà del corridoio, quando Iris lo chiamò ancora.
-E…grazie.-
Draco spalancò gli occhi, e si girò.
-Non ti dirò niente comunque.-
-Nemmeno io.-
Draco sorrise. –Vedremo.-
**
Ally incontrò Logan nel corridoio vicino all’infermeria, e lo chiamò.
Logan si girò. –Ah Ally, sei qui, menomale. Mi dispiace tantissimo per l’appuntamento…ho avuto dei..ehm..problemi…di stomaco.-
-Lo so, non preoccuparti. Purtroppo so chi è stato, lui…-
-Non fa niente Ally, non voglio saperlo. Ero solo preoccupato perché pensavo che fossi arrabbiata con me.-
Ally sorrise alla sua dolcezza. –Non potrei mai.-
-Allora…Che dici, ci riproviamo? Giuro di stare digiuno per almeno le due ore prima.-
La rossa sorrise. –Certo, quando vuoi.-
Anche se, nella sua testa, un ragazzo dai capelli rossi stava dimostrando la sua disapprovazione. 
  
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