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Autore: 8Kanemi8    21/06/2008    6 recensioni
storia ambientata nel ventunesimo secolo..questa storia parla di una storia d' amore tra il capo di una banda di teppisti e una ragazza che dopo 12 anni ritorna nella sua terra!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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(9) gatta in calore! Seconda parte.

 

Il professore della quinta ora stava spiegando nuovi teoremi di geometria, ma nessuno lo seguiva.

Chi era impegnato a disegnare sul banco, chi ogni tre secondi guardava l’ orologio da polso, chi preparava la cartella, chi inviava messaggi tranquillamente e chi, come Kagome, pensando e guardando il cielo nuvoloso distrattamente.

Kagome non riusciva a smettere di pensare a quello che Inuyasha le aveva detto, inoltre aveva anche paura!

Sango la guardò sbuffare per la trentesima volta così decise di sapere perché si trovava in quello stato. Strappo un foglio dal suo quaderno e dopo averci scritto qualcosa su, lo lanciò a Kagome.

Kagome la guardò stranita però decise di aprire il foglietto e leggere cosa voleva.

 

Cos’hai?

 

Kagome prese la sua penna e rispose:

 

niente.

 

E lo lanciò a Sango.

 

Niente? Ma se stai sbuffando da quando sei tornata!

Davvero Sango, niente!

Non ti credo -.-!

E va bhè, ti dico solo che la causa del mio comportamento lo vedrai oggi! __ /.

Oggi?

Si in palestra! ti chiedo solo una cosa: se cercassi di fare qualcosa FERMAMI!

Kagome non ti capisco! Spiegami!

No! Vedrai oggi !

Uffa ok! Comunque e meglio se ci prepariamo sta per suonare!

 

Kagome la guardò e annuì, poi tornò a guardare fuori dalla finestra e notò che aveva smesso di piovere… almeno poteva tornare con lui a casa.

 

La campanella suonò 5 minuti dopo e, come se la scuola fosse in fiamme, tutti gli alunni uscirono di corsa, ma Sango e Kagome se la presero comoda.

Quando uscirono Kagome spalanco gli occhi… Tomoko,  la sua amica, faceva la smorfiosa con Inuyasha…Quella decisamente non era la sua giornata migliore.

Kagome e Sango si stavano avvicinando ai loro ragazzi ma 2 ragazze le chiamarono.

- Sango! Kagome ciao!- esclamò Rin allegra.

-ciao!- rispose fredda Kagome senza staccare gli occhi da Tomoko e Inuyasha, che chiacchieravano allegramente.

-ciao Rin ciao Ayame! Come ve la passate?- le salutò Sango.

- bene!- esclamò sorridente Ayame.

-scusa Sango perché Kagome ha quell’ aria?-chiese Rin che si era spaventata per il modo glaciale con cui Kagome l’ aveva risposta.

- emh ecco… voi non lo sapete…ma…vedete Inuyasha e…- ma Sango fu interrotta da Ayame.

- siiiiiiii! Hai visto Tomoko a preso coraggio ed è andata a chiedere a Inuyasha se vuole uscire con lei!- le disse un Ayame felice per l’ amica.

- oh oh- Sango riuscì a dire solo questo. Rin e Ayame la guardarono in modo strano, non capendo perché di quella risposta.

- Sango io torno a piedi a casa… e se lui te lo chiede digli che oggi non è la mia giornata e che ci vediamo in palestra- dicendo così Kagome senza salutare le sue amiche scese le scale della sua scuola e si avviò verso il cancello.

-ma Kagome… ragazze che guaio!- cercò di fermarla Sango.

- Sango ci spieghi cosa sta succedendo per cortesia!?- esclamò innervosita Rin.

- Rin, Kagome e Inuyasha adesso stanno insieme… Kagome già era strana dopo l’ intervallo, deve essere successo qualcosa che non mi voluto spiegare, e adesso ci mancava solo che vedesse Inuyasha parlare tranquillamente con Tomoko! Cosa devo fare adesso?- si agitò Sango.

- stanno insiemeeeeeeeeee? E nessuno ci dice niente???????-esclamarono le altre due ragazze!

-stanno insieme solo ieri sera! Scusate ragazze ma io vado da loro ciao!- disse correndo in direzione dei ragazzi .

- fai presto!cavolo che casino e appena lo saprà Tomoko e l’ intero fan club cosa succederà?-chiese Rin.

-non lo so, ma restiamo a guardare? ti prego!- chiese curiosa Ayame.

-ok!-esclamò Rin , che era curiosa anche lei!.

 

Sango arrivò dai ragazzi con il fiatone.

-ciao stellina, come mai di corsa?-chiese Miroku.

-è …successo…senti Inuyasha, Kagome ti ha visto,si è arrabbiata e se ne è andata…ciao Tomoko- disse Sango affannata.

-e perché si è arrabbiata non stavo facendo niente, stavamo solo parlando io e questa ragazza!-disse con aria innocente Inuyasha.

-si lo so, ma vedi era già arrabbiata e non so il perché!- gli spiegò Sango.

- oh cavolo! Lo so io il perché… senti io devo andare emh…Tomoko giusto?!ciao- Inuyasha accese la moto e si infilò il casco.

- ehi aspettate!...Sango hai detto Kagome? Scusa cosa centra quella adesso?- si infuriò Tomoko.

- ehi quella è la mia ragazza…e scusa ma devo andare da lei!Miroku ti raggiungo a casa!- Inuyasha partì lasciando Tomoko a bocca aperta.

-oh sentito bene? La sua ragazza? Quella sta qui da solo tre settimane e già si è presa il mio Inuyasha!-disse agitandosi e guardando storto Sango.

- Tomoko, quella si chiama Kagome! E mi dispiace che il tuo fascino non ha conquistato il cuore di Inuyasha, ma lei è migliore di te sia esteticamente che caratterialmente…pardon ma adesso devo andare!- le rispose arrabbiata Sango salendo sulla moto.

- andiamo?-chiese Miroku che aveva assistito in silenzio tutta la scena.

-si…abbiamo già fatto tardi!-

Anche loro se ne andarono e lasciarono una più che arrabbiata Tomoko da sola.

“quella puttanella che non è altro me la pagherà per essersi presa il mio Inuyasha”

 

Kagome camminava veloce, voleva arrivare il prima possibile a casa, ma il rombo di una motocicletta la bloccò. Inuyasha l’ affiancò e spenta la moto scese.

-mi dici perché te ne sei andata? Non stavo facendo niente!- le chiese un po’ accigliato Inuyasha.

- avevo voglia di camminare e di restare sola!-rispose acidamente.

-lo so che stai così per oggi! Ma te l’ ho detto non succederà niente!-le disse prendendole la mano.

- Inuyasha io non c’ è la faccio! Mi dici perché non la lasci? Perché?- chiese guardandolo tristemente.

-perché non posso Kagome! È una storia lunga, ma  un giorno te lo dirò…ti prego non guardarmi cosi, fra tre giorni potremo fare tutto quello che vorrai…lo giuro!-La prego Inuyasha.

-lo giuro è una parola grossa! Ma mi fido di te!- Kagome continuò a guardarlo negli occhi sempre con un velo di tristezza.

- sai una cosa oggi non ti ho baciata decentemente!- disse Inuyasha guardandola in modo malizioso.

-vero! E quindi…- rispose altrettanto maliziosa Kagome.

- e quindi…- Inuyasha  annullò la distanza tra le loro labbra che si unirono in un bacio dolce come il miele. Si staccarono a malincuore.

-dai andiamo che faremo tardi per le prove! Senti per quanto riguarda domani, so che sei stanca quindi, chiederò a mio padre di chiamare il preside, che è un suo caro amico, e farci avere un permesso speciale senza che i prof ci segnino sul diario come assenti!-

Kagome sorrise felice e gli saltò al collo baciando con ardore.

-sei un Angelo grazie!- disse lei sorridendogli.

- in realtà mi chiamano il diavolo!- disse rispondendo al sorriso.

-ma per me tu sei un angelo! Senti andiamo che è tardi- disse sciogliendo l’ abbraccio e infilandosi il casco di Inuyasha.

-ehi quello è il mio! Adesso ti prendi anche il casco non ti basta la giacca?- chiese prendendo l’ altro casco e infilandoselo.

-è vero la giacca! L’ avevo dimenticata! Te la darò dopo!- disse congiungendo le mani per chiedere scusa.

- fa niente….mantieniti che si parteeeeeeeeeeeeeeeeeeee!- disse accelerando.

 

Arrivati al tempio Higurashi, Kagome e Inuyasha si salutarono dandosi l’ appuntamento alle 17:00 in punto, per andare insieme in palestra.

-mamma sono a casa!-informò Kagome entrando.

-kagy mamma non c’ è!- si affacciò Shota dal salotto.

-ciao Shota!come mai la mamma non c’ è? E poi solo per curiosità, perché sei sempre nel salotto?-chiese Kagome affacciandosi.

- mamma è andata a fare compere….e scusa a te cosa importa cosa faccio nel salotto?-chiese mettendosi davanti alla televisione.

Kagome lo guardò con un sopracciglio alzato e le mani sui fianchi.

-Shota due sono le cose… o guardi le cose sconce o…-iniziò Kagome, ma mentre parlava notò il gioistic a terra della sua xbox 360….. fu un attimo solo e in quell’ attimo Shota non sentì per 10 minuti interi.

-SHOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOTAAAAAAAAAAAAAAA…Era come mi immaginavo hai preso la mia xbox!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Sai che è vietato toccarla a chiunque! E fammi vedere a che gioco stavi giocando…non osarmi dire che è…

SHOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOTAAAAAAAAAAAAAAAA…TI UCCIDO …NINJA GAIDEN II NOOOOOOOOOOOOOOOO!ancora ci dovevo giocare!- Kagome urlava come una matta e il povero Shota spaventato si era rimpicciolito e guardava terrorizzato la sorellastra.

Kagome prese la sua xbox, la custodia del gioco e ghiacciando per l’ ultima volta il fratello con uno sguardo, salì in camera sua.

-m-mamma ho p-paura!- riuscì a dire solamente tremando come una foglia Shota.

-e io che mi lamentavo che l’ università faceva paura, ma io ho come parenti 2 streghe, pazze furiose! Meno male che sono riuscito a fregarle la psp heheh- sorrise furbescamente Shota.

 

Era un ora che Kagome si era rinchiusa nella sua camera, non era scesa neanche quando Shota l’ aveva avvertita che era tutto pronto per mangiare, era troppo ansiosa o meglio era troppo gelosa.

Toc Toc

-avanti- disse Kagome mettendosi a sedere sul letto.

-sei ancora arrabbiata con me?-chiese Shota.

Kagome sorrise, sin da piccoli, ogni qual volta che lei si richiudeva in camera e non scendeva a mangiare,Shota andava da lei a chiederle qual’ era il motivo della sua tristezza.

-no Shota entra pure!-

-sicura? Ok ok non guardarmi così entro!-

-smettila di fare lo stupido!-

-scusa…cucciola cos’ hai?- chiese Shota sedendosi dietro di lei e abbracciandola.

-niente Shota! Non ti preoccupare- disse Kagome appoggiando la sua testa sulla spalla di Shota.

-scommetto che c’ è di mezzo quel tuo “amico”-disse arrabbiato.

-n-no lui non c’ entra, assolutamente- cerco di sviare il discorso Kagome.

-mmm sarà, ma rimane il fatto che lo devo conoscere.-disse lui convinto.

Kagome sorrise, le era mancato molto, le erano mancati quei momenti in cui si confidava con lui, quando lui si sedeva dietro di lei abbracciandola e come sempre lei appoggiava la testa sulla sua spalla. Chi non sapeva che fossero fratelli e che tra loro c’ era solo un profondo affetto fraterno, avrebbero subito detto che erano innamorati.

-Shota, mi sei mancato tanto-disse improvvisamente Kagome.

-anche tu mi sei mancata tanto, la casa è vuota senza te e la mamma.- disse Shota rafforzando l’ abbraccio.

-Kagome devi andare in palestra?- disse poi Shota.

-si… ma domani non vado a scuola ho un permesso speciale…-disse Kagome intuendo la domanda del fratello.

-benissimo allora domani, per farmi perdonare, porto te e la mamma fuori a cena- sorrise lui.

-grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee- Kagome era contenta e posò un dolce bacio sulla guancia del fratello.

-bhè forse è ora che ti prepari no? Ti lascio ci vediamo stasera, non fare tardi, e fai attenzione al tuo “amico”-disse uscendo.

-Shotaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!uffa ma perché non la smette?-“mi è mancato, tantissimo” e sorridendo si andò a preparare. Nonostante la giornata era stata aggiustata un pochino da Shota, ma il peggio doveva ancora avvenire.

Pronta prese il suo giubbotto e l’ ombrello poi scese le scale del tempio e aspettò Inuyasha  che non tardò ad arrivare.

-ciao- la salutò lui sfilandosi il casco.

-ciao- rispose lei avvicinandosi alla moto.

-pronta?- chiese lui preoccupato prendendola per la vita e avvicinandola ancora di più alla moto.

-si!- disse cingendogli il collo con le braccia e baciandolo dolcemente.

-dai salta su!- disse Inuyasha porgendole il casco.

- ok-

 

Arrivati alla palestra si andarono a cambiare e appena finito si incontrarono il palestra dove ad attenderli c’ erano Miroku, Sango e……………….(momento di sospance^^nda.)…Kikyo!

Che appena vide Inuyasha entrare gli saltò al collo cercando di baciarlo, ma Inuyasha la evitò e la staccò da se, Kagome che era entrata subito dopo Inuyasha aveva assistito alla scena guardando sempre in malo modo Kikyo e sorridendo quando Inuyasha l’ allontanò.

“neanche un giorno insieme e sono costretta ad assistere a queste scene e ad aspettare il mio ragazzo che mi racconti la verità” pensò Kagome gettando bruscamente il suo borsone a terra.

-Kikyo , devo lavorare… tu siediti lì e non ti muovere- Inuyasha era stato duro, ma a Kikyo non importava.

-ok tesoro, faccio come vuoi-disse mentre, sculettando si andava a sedere.

-iniziamo….prima di tutto ci sono delle cosette da aggiungere, eliminare e aggiustare quindi preparatevi che sarà dura- disse Inuyasha.

- e meno male che manca un intero mese prima del saggio!- si lamentò Miroku.

-Miroku risparmia le tue lamentele per la fine- disse Inuyasha.

- Iniziamo dalla terza parte? Ci sono cose che non ho capito!- chiese Kagome guardando Inuyasha dal vetro.

- certo , anche lì modificheremo qualcosa, pronti?- acconsentì Inuyasha.

-pronti- esclamarono i tre ragazzi insieme.

 

Per quattro ore modificarono la coreografia,aggiungendo,togliendo e imparando passi nuovi.

In quattro ore Inuyasha e Kagome si scambiavano sguardi intensi,si  sfioravano se stavano vicini.

Per quattro ore Kikyo osservò Kagome e Inuyasha.

Dopo quattro ore crollarono stanchi a terra.

-Ora ti puoi lamentare Miroku- disse Inuyasha.

- se mi posso lamentare significa che abbiamo finito!-disse contento Miroku.

-esatto- esclamò Inuyasha.

-ragazze voi siete ancora vive?- chiese Miroku.

- io sono morta,ma non so Sango in che condizioni si trova- esclamò respirando affannosamente Kagome.

Tutti si girarono verso Sango poiché non ricevettero nessuna risposta. La spiegazione era che Sango non c’ era.

-Ma dove?- chiese Miroku alzandosi a sedere.

- Tesoro chi cerchi?- chiese Sango rientrando in aula con delle bibite ghiacciate.

- cavolo ma non sei distrutta?- chiese Miroku raggiungendola.

-si lo sono, non riesco a muovere un muscolo senza sentire dolore! Ma per riprenderci abbiamo bisogno di Sali no? Quindi ho preso queste!- disse Sango lanciando ad ognuno dei ragazzi una bottiglia.

-sei un genio!-esclamò Kagome.

- lo so- disse Sango facendo ondeggiare i suoi capelli, poi scoppiò a ridere e il resto della squadra la seguì.

Kikyo che fino a quel momento era rimasta in disparte si avvicinò a Inuyasha e dopo essersi attaccata a lui come una piovra a lo baciò. Kagome guardò la scena sbarrando gli occhi e senza aspettare corse via, Sango vedendola la rincora e appena la raggiunse l’ abbraccio forte, mentre Kagome scoppiò a piangere.

Inuyasha era sorpreso, ma dopo un attimo di rimbambimento totale, allontanò bruscamente Kikyo.

-ma che ti salta in mente?- chiese urlando.

- quella smorfiosa ci provava con te, e io non potevo restare con le mani in mano-rispose maligna lei.

-Kikyo vattene subito- Inuyasha aveva lo sguardo rivolto al pavimento,gli occhi erano coperti dalla sua frangia e le sue mani, chiuse a pugno lungo le braccia, tramavano dalla rabbia.

- ma io…- cercò di dire avvicinandosi di nuovo a lui.

-vai via!chiama qualcuno e fatti venire a prendere! Kikyo ma non ti rendi conto che io non provo niente per te? Per colpa tua io sono prigioniero, non posso amare chi voglio perché sono bloccato da te e dalla società di tuo padre…sai cosa ti dico tornatene a casa tua e non farti vedere- finì Inuyasha guardandola con odio e uscendo di corsa dall’ aula seguito da Miroku.

Kikyo lo guardò andar via e tremando dalla rabbia prese il suo telefonino e chiamò a casa Taisho per farsi venire a prendere.

“quella mocciosa, me la pagherà e come se me la pagherà e anche tu Inuyasha preparati… con o contro il tuo volere tu ti sposerai con me… io ottengo sempre quello che chiedo!”pensò Kikyo avviandosi verso l’ esterno della palestra.

 

- Sango…Sango dov’ è Kagome?-chiese Inuyasha affannato correndo.

-è sotto la doccia! Inuyasha mi dici perché non gli dici per quale motivo non lasci Kikyo?-gli urlò contro Sango.

-hai ragione per questo adesso gli dirò la verità…ti prego vai da lei e dille che le voglio parlare- la pregò Inuyasha.

Sango lo guardò sembrava veramente dispiaciuto, ma ebbe un momento di esitazione poi si convinse.

 -ok la vado a chiamare- disse Sango entrando.

- Inuyasha le dirai davvero la verità?-chiese Miroku dopo che Sango entrò nello spogliatoio.

-Miroku l’ ho appena trova e non voglio perderla…le dirò che non posso lasciare Kikyo perché l’ ha deciso mio padre e io non mi posso ribellare, ma non le dirò niente del matrimonio-disse Inuyasha tenendo fissi gli occhi sulla porta.

- ma se lo scoprirà?- chiese Miroku sedendosi a terra.

-oltre te non lo sa nessuno e io mi fido di te, quindi non c’ è nessun problema-anche lui si sedette.

-e se lo viene a sapere da Kikyo?-

- non la farò mai più avvicinare ne a me ne a Kagome-

-sai cosa succederà se tuo padre scopre di questa relazione no?come farai?-

-non lo so Miroku devo trovare il modo di far tacere Kikyo…per quanto riguarda Seshomaru infondo mi vuole bene non dirà niente-disse chiudendo gli occhi.

-Yasha sei sicuro che Seshomaru non parlerà?-

-si! Cavolo ma quanto ci mette Sango a convincerla?- disse Inuyasha che si stava incominciando ad agitare.

-Stai calmo! Vedrai che fra poco escono…ecco parli del diavolo…-disse Miroku alzandosi.

-Inuyasha Kagome ti aspetta dentro- disse Sango.

Inuyasha annuì poi guardò Miroku che gli sorrise.

 

-Kagome?- la chiamò Inuyasha entrando.

-dimmi!- disse lei sciogliendosi i capelli e iniziando a spazzolarli.

-scusami ti avevo promesso che non sarebbe successo, ma mi ha colto di sorpresa – disse Inuyasha avvicinandosi.

-non ti devi scusare, ma ti prego stò con te da solo un giorno e già mi menti…mi dici perché non la lasci?-chiese girandosi verso di lui.

-ok…senti io e Kikyo ci conosciamo da ben 17 anni, io la voglio bene come una cugina neanche come una sorella, ma lei si è innamorata di me. È molto vanitosa e viziata e per questo ottiene sempre tutto quello che vuole, così ha parlato con mio padre e insieme hanno deciso del nostro fidanzamento,io non la amo te lo giuro,ma non mi posso ribellare- concluse lui accarezzandole il viso.

-giuri che è tutta la verità?-chiese lei con gli occhi lucidi.

Inuyasha la guardò, non voleva perderla, non voleva che quegli occhi lo guardassero con odio.

- tutta la verità- ripeté sorridendole.

Lei sorrise e poi lo baciò .Inuyasha la strinse a se accarezzandole i lunghi capelli color pece.

-sono troppo lunghi questi capelli-disse lui staccandosi per guardarla negli occhi.

-si è vero, ma da quando sono arrivata non ho il tempo per tagliarli- disse lei toccandoseli.

-ormai sono diventati una tortura, e inoltre sono fastidiosi quando ballo- continuò lei.

-si ma è anche vero che sono belli e ben curati-disse Inuyasha guardandola.

-senti Inuyasha vai a prepararti che stasera devo tornare presto a casa, domani Shota porta  me e la mamma a mangiare fuori, e poiché domani non sto a casa devo studiare per il giorno dopo-disse lei staccandosi.

-ancora quel damerino?uffa ok mi vado a preparare e poi non mi fido di lasciare Sango da sola con Miroku.-disse guardando in direzione della porta.

-hahaha ok, ti aspetto fuori-disse lei salutandolo.

Inuyasha uscì sorridendo e sorrise ancora di più quando vide Sango e Miroku baciarsi con passione.

-eeeeeeeeemh Miroku andiamo a lavarci?-chiese ghignando.

Sango si staccò alla velocità della luce diventando rossa.

-uffa ok …a dopo stellina- la saluto Miroku.

- a-a dopo- rispopse lei entrando nello spogliatoio.

 

Appena pronti i ragazzi salirono in moto e partirono.

Inuyasha appena tornato a casa venne avvisato da un maggiordomo  che il padre lo cercava, ringraziato l’ uomo, si avviò verso lo studio del padre.

-padre- disse entrando.

- Inuyasha ti volevo avvisare che Kikyo è partita prima per degli esami a scuola e ti saluta- lo informò il padre.

-oh che peccato-disse Inuyasha facendo il finto triste.

- Inuyasha ti volevo avvisare anche di un’ altra cosa…-Inuyasha aspettò che il padre continuasse.

Poi urlò.

-Cosaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!-

 

 

Fine!!!!

Sono terribilmente dispiaciuta, avevo promesso di aggiornare ieri ma ho un motivo valido, mi stavo allenando per una partita a calcio! Sorry sorry. Comunque spero che anche questo capitolo sia piaciuto e come sempre ringrazio tutte le persone che la seguono sia chi recensisce e sia che legge soltanto… un Kizzullo forte forte a tutti…

  
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