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Autore: Klainbow    23/02/2014    10 recensioni
Un ragazzo carino nell'appartamento di fronte a quello di Kurt, ed una cotta che sfocia nell'ossessione.
Dal primo capitolo:
''Incontrare un bel ragazzo e sorridergli cercando di attirare la sua attenzione è carino. L'inizio di questa cosa, era carino. A volte lo è ancora, lo ammetto. Ma osservare segretamente un ragazzo che vive nell'appartamento di fronte al tuo, tutti i giorni, a tutte le ore, parlarne in continuazione come se lo conoscessi da sempre e non fosse un completo sconosciuto? Non è innocente. E'.. inquietante. Inizia a diventarlo, sai?''
[sms+description]
Genere: Angst, Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Rachel Berry, Sam Evans, Santana Lopez | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Buon pomeriggio, sunshines! 
Mi scuso per non essere riuscita a pubblicare prima, ma almeno si tratta solo di due giorni di ritardo, no? Giorni che penso, o meglio spero, di riuscire a farvi dimenticare con un po' del fluff di questo capitolo :) 
Prima di lasciarvi alla lettura, ci tenevo a ringraziare ancora una volta tutte le persone che commentano capitolo per capitolo senza mai annoiarsi, inviandomi pareri e scleri che mi fanno sempre morire dalle risate; tutti coloro che hanno aggiunto la storia tra le ricordate/preferite/seguite ed anche solo chi la legge. Aumentate a dismisura, mi riempite il cuore d'amore çç

Adesso diamo il via allo sclero! 

Daily reminder: 
Blaine
Kurt/Kevin (quando la conversazione è KLAINE, il primo messaggio è preceduto da un asterisco!)
Rachel
Santana


To my #sgs girls and Anna. Happy b-day! 

 



Capitolo 8
                   Friendships just blossomed and special dates.


(21.06)
Ho un po' di cose da chiederti.

(21.07)
Va bene. Cercherò di rispondere a gran parte delle domande, ma non ti prometto nulla.

(21.10)
Se vuoi che io mi fidi di te, dovresti almeno prenderti la responsabilità di rispondere a tutte, non credi? Insomma, non è che una lettera arrivata dal nulla, per giunta scritta da un quasi sconosciuto, migliori di molto la situazione. Non so nemmeno cosa pensare. 

(21.12)
Vedrò cosa posso fare. Inizia pure. 

(21.13)
Sei stato tu a portarla sotto casa mia? 

(21.14)
Sì. 

(21.15)
Come sai dove abito?

(21.16)
Lo so.

(21.17)
Come? 

(21.19)
Dio, e va bene.
(21.20)
Una volta ti ho visto per strada, stavi svoltando l'angolo per tornare a casa. Ho pensato che abitassi lì perchè conosco quel vicolo, è frequentato solo dalle persone che ci abitano e poiché non c'è altro, ho fatto 2+2. 

(21.22)
Perché conosci quel vicolo? E perchè, guarda caso, ti trovavi proprio lì quando sono passato?

(21.23)
Ci abita una mia amica.

(21.24)
La conosco?

(21.25)
No. 

(21.26)
Ma sono comunque nei guai. Scommetto che vai spesso a trovarla. 

(21.27)
Questo non c'entra, ti ho già detto che adesso non m'interessi più in quel modo. 

(21.28)
Sì, a quello ci arriviamo dopo. 
(21.30)
Tralasciando che potrei averti incontrato mille volte senza essermene reso conto, quello che voglio sapere è come hai fatto a trovare il palazzo preciso in cui vivo. 
(21.37)
Che fai, non rispondi? Sii almeno sincero, per favore. 

(21.38)
Ho controllato..

(21.39)
Controllato? 

(21.40)
Sì.

(21.42)
Vuoi dire palazzo per palazzo? 

(21.43)
Potrei averlo fatto, sì.. 

(21.45)
Quindi sei davvero uno stalker. 

(21.46)
No..

(21.47)
No, certo. Come potrei mai pensarlo?

(21.49)
Sai cosa? Pensa quello che vuoi. Questa cotta mi aveva accecato, sono stato stupido. 

(21.50)
E' ovvio che la penso come voglio, non sei nella posizione adatta per arrabbiarti. 

(21.51)
D'accordo, continua.

(21.53)
Come hai avuto il mio numero? 

(21.55)
L'ho chiesto ad un tuo amico. Non mi è dato dirti il suo nome, l'ho promesso.

(21.56)
Fantastico. Che grandi amici. Dovrò fargli un discorsetto. 

(21.57)
Non avercela con loro. E' colpa mia.

(21.58)
Lo è, sì. 

(21.59)
Mi dispiace. Pensavo che con quella lettera avresti capito che sono sincero. 

(22.00)
Come posso saperlo? 

(22.02)
Possiamo provare a parlare ancora. L'unico modo è iniziare a fidarsi, da entrambe le parti. 

(22.04)
Allora facciamo una prova.

(22.06)
Cioè?

(22.08)
Raccontami di questo nuovo amore che in due giorni ti ha rubato il cuore. A me sembra solo una scusa. 

(22.11)
Sei davvero così presuntuoso da credere che io stia mentendo solo per continuare a parlare con te? Non mi risulta che mi stessi proprio evitando, pur sapendo che mi piacevi. Forse fa bene al tuo ego? 

(22.12)
Mi dispiace deluderti, ma hai sbagliato persona. Non sono presuntuoso.

(22.14)
Eppure l'idea che mi dai è questa. Non siamo in due a dover dimostrare qualcosa, a quanto pare.

(22.15)
Ma dalla parte del torto ci sei sempre tu. 

(22.16)
Mi va bene, per ora.

(22.19)
Beh?

(22.20)
Beh, cosa?

(22.22)
Non mi hai ancora raccontato nulla.

(22.23)
Oh.
(22.27)
Ero al parco, stavo leggendo un libro seduto sotto ad un albero. Un ragazzo che stava facendo jogging mi si è avvicinato per poggiarsi al tronco ed allacciarsi le scarpe e mi ha sorriso. Abbiamo iniziato a parlare, si è seduto vicino a me ed alla fine ci siamo scambiati i numeri. L'ho rivisto il giorno dopo. Dovrei incontrarmi con lui anche domani. Mi piace molto, abbiamo tanto in comune. 
(22.28)
Ti basta?

(22.29)
Non molto. Come si chiama? 

(22.31)
Che t'importa?

(22.33)
Se dobbiamo essere amici, allora io devo sapere certe cose.

(22.35)
Stai forse cercando di dirmi che vorresti darmi una possibilità?

(22.36)
Non se non parli.

(22.37)
Si chiama Mason. 

(22.38)
Uuh, Mason. Scommetto che è biondo.

(22.39)
Come lo sai? 

(22.42)
I Mason mi fanno venire in mente i biondi. Aspetta, che tipo di biondo? 

(22.43)
Naturale!

(22.45)
Per un attimo ho temuto si trattasse di uno di quei biondini ossigenati. Non dirlo a Jeff, ma..

(22.46)
Per chi mi hai preso?
 (22.47)
Ah, ha anche gli occhi verdi. 

(22.48)
Mi piacciono gli occhi verdi. 

(22.49)
A chi non piacciono? 

(22.50)
Non hai tutti i torti. 

(22.51)
Già. 

(22.55)
Sii geloso: conosco la persona con gli occhi più belli che esistano. 

(22.56)
Addirittura? Ne dubito.

(22.59)
Allora dimmi, hai mai visto degli occhi blu, verdi, azzurri e grigi insieme? E non parlo solo di un cambio dovuto al tempo o roba del genere, ma di tutti questi colori condensati senza mai sciogliersi ed unirsi davvero. 

(23.00)
Mmh, okay, non ti credo.

(23.02)
Fidati, è come viaggiare nello spazio. 

(23.04)
E questi occhi appartengono a..?

(23.05)
Vuoi sapere troppo!

(23.07)
Hey, io ti ho parlato di Mason!

(23.08)
E con questo? Mi aspetto altri dettagli, tanto per fartelo sapere.

(23.09)
E con questo, mi aspetto una ricompensa. Almeno dimmi se si tratta di un ragazzo!

(23.10)
Sì.

(23.11)
Un amico?

(23.13)
Sì.

(23.14)
Cosa c'è? Sei improvvisamente di molte parole, devo dire. 

(23.15)
Esiste anche un modo prestabilito con cui dovrei rispondere? 

(23.16)
No, mi basta anche un 'sì' o 'no'. 
(23.17)
Mi hai fatto venire un'idea. 

(23.18)
Per quanto possa essere fiero di me stesso, non mi piace.

(23.20)
Ti ignoro. Rispondi e basta.
(23.21)
E' davvero un tuo amico? Solo questo?

(23.23)
Che razza di idea è? Un interrogatorio?
(23.34)
In ogni caso, sì. L'ho conosciuto da poco.

(23.35)
E ti piace? 
(23.40)
Blaaaaaine, sei tremendo. Rispondi. 
(23.48)
Guarda che non è giusto!

(23.51)
Okay, credo di sì. 

(23.53)
Interessante. Che tipo è?

(23.55)
E'.. un bel tipo. 

(23.57)
Mmh.. va bene, se non vuoi dirmi altro, non te lo chiederò. Quando vorrai parlarmene verrai tu da me.

(23.58)
Non ne sarei tanto sicuro.

(23.59)
Vedrai, Blaine! 

Giovedì 19 Novembre (00.01)
Sta' zitto. 

(00.03)
Le persone mi amano per questo, non mi scappi.
(00.13)
Buonanotte, Blaine. 

(00.20)
Notte, Kevin. 






(9.16)
Oddio, a Blaine piace qualcuno.

(9.19)
Qualcuno chi?

(9.20)
Non lo so! Non lo vuole dire a Kevin. 

(9.22)
Comprensibile. Qualche indizio?

(9.24)
Ha gli occhi chiari, dice di non saperne definire il colore - ed è un ''bel tipo''. Che cosa vorrebbe dire?!

(9.25)
Chiari?

(9.27)
Blu, verdi, azzurri e grigi. 

(9.28)
!!!!!!!!!! 
(9.29)
Sei davvero stupido!

(9.31)
Grazie...? 

(9.33)
Kurt. 

(9.34)
Eh? 

(9.38)
Povera me, ma sei cieco, per caso? Quando ieri gli hai inviato un messaggio, era agitato per qualcosa a tal punto che non voleva perdere tempo con te. Sono sicura che fosse il vostro appuntamento, visto quello che aveva organizzato. Per non parlare dei messaggi che ha inviato a te prima e dopo il vostro incontro. E ora va a dire a Kevin che il ragazzo che gli piace ha gli occhi chiari, esattamente come i tuoi, e che è un bel tipo? Tu stai male se non capisci!

(9.40)
Sarebbe impossibile, non iniziamo a sognare, adesso. 

(9.42)
Io vedo la situazione da un altro punto di vista, mentre tu anneghi nell'essenza rosa e zuccherosa dell'amore. Direi che non avrei motivo di sognare. 

(9.44)
Non lo so, mi sembra ridicolo anche solo pensarci. 

(9.45)
A me no, neanche un po'. E se hai dei dubbi, potresti benissimo ridestarli verificando di persona. O meglio, non proprio di persona.

(9.48)
Non posso crederci. Tu, Rachel Berry, mi stai davvero suggerendo di fare quello che penso? Un gran passo avanti rispetto a quando mi hai detto ''è una cattiva idea, non mi presterò ad aiutarti per nulla al mondo.'' 

(9.50)
E' ancora una cattiva idea, ma a questo punto approfittare della situazione non la peggiorerebbe. Poi, una volta sicuro di essere tu, potresti far sparire Kevin. 

(9.52)
Ma.. le cose stanno funzionando.. 

(9.53)
Stanno funzionando perché lui non sa nulla, Kurt. Dobbiamo riavere questa conversazione? Domandati se stai facendo la cosa giusta e datti una risposta. Qual è? 

(9.55)
E' solo che in questo modo riesco a parlargli quando voglio.. 

(9.57)
Questo lo so, e ti capisco anche, perciò ti ho consigliato di scoprire qualcosa in più. Se così fosse, a cosa ti servirebbe ancora Kevin? A lui basti tu. 

(9.59)
Non puoi saperlo. Io mi imbarazzo per tutto, parlo a monosillabi e mi faccio prendere dal panico anche solo se mi guarda. Non potrebbe funzionare.

(10.02)
Certo che può, e infatti è così. Stai migliorando tantissimo insieme a lui, non lasciare che quest'insicurezza ti spinga rovinare tutto. 

(10.04)
Hai ragione, cercherò di capire se gli piaccio e poi.. lo farò. 

(10.05)
Bene :)

(10.06)
Ora, problema numero 2. Cosa gli dico per farlo parlare? 

(10.07)
Dimostrati disponibile, ma non in modo maniacale. 

(10.09)
Stai cercando di dirmi qualcosa?

(10.12)
Sì. Non spingerlo con una finta gentilezza a dirti tutto, lo farà da solo. E te lo dico per esperienza personale. 
(10.14)
Tu limitati a parlare con lui, non insistere per nessun motivo al mondo.

(10.15)
Mh.. 

(10.17)
Kurt! 

(10.18)
Mh?

(10.19)
L'hai fatto, vero?

(10.20)
No, no, tranquilla. Adesso vado. 

(10.22)
Lasciamo perdere. Gli hai già chiesto delle lezioni? 

(10.24)
No.. sto aspettando che sia lui a scrivermi. Non riuscirei mai a fare il primo passo.

(10.28)
Prima che ti prenda a calci nel tuo bel sederino, smettila di parlare con la Berry e inviagli uno stupido messaggio. 
(10.29)
Era Santana...

(10.30)
Ovviamente. 

(10.32)
Comunque fallo. 

(10.34)
Non voglio disturbarlo. 

(10.35)
Sei proprio diverso da Kevin. 

(10.37)
Suppongo di sì.

(10.38)
Sappi soltanto che secondo me lo renderesti molto felice. 

(10.40)
Ma cosa gli dico?

(10.41)
Non posso mica dirti tutto io! 
(10.43)
Adesso inizia il mio turno, ci vediamo tra un'ora allo Spotlight? Il capo vorrebbe conoscerti prima di assumerti. 

(10.45)
Certo! 

(10.46)
Sarà bellissimo lavorare insieme! 
(10.48)
O anche terrificante, tornerò a casa con la testa piena di ''Blaine, Blaine, Blaine'' 

(10.49)
A dopo! 





*
(12.04)
Andando allo Spotlight ho visto una donna che indossava un cappellino con le eliche colorate e sono scoppiato a ridere. Grazie, B. Sono condannato. 

(12.06)
Mi sorprende che tu non gliel'abbia portato via! Devo fare proprio tutto io, eh?

(12.08)
Sì, dovresti comportarti da gentiluomo e prenderlo al mio posto. Non erano queste le tue intenzioni?

(12.10)
Scusami, non mi eri sembrato molto convinto quando ho parlato di cappellini ridicoli. 

(12.12)
E' soltanto una banale scusa, ammettilo. 

(12.14)
Smettila, altrimenti penso che uscirò di casa senza neanche togliermi di dosso il mio pigiama imbarazzante per andartene a recuperare uno. 

(12.16)
Sai, credo proprio che non ti spingerò ad affrontare una tale avventura. 

(12.18)
Ottima scelta. Sei molto saggio, Hummel. 

(12.19)
:P
(12.22)
In realtà avevi ragione, non ero molto convinto. Se solo penso a come reagisco alle persone, a te, la maggior parte delle volte, mi viene da schiaffeggiarmi. 

(12.24)
Non permetterei a nulla di rovinarti il viso, tranquillo. Comunque, perché dici così?

(12.26)
Ma perché è vero, non dirmi che non l'hai notato. Divento nervoso, arrossisco e non so mai cosa dire. Lo detesto. 

(12.28)
A me piace questo lato di te. Sei diverso, ed intendo in meglio. E poi pensa che una volta entrato in confidenza con la situazione riesci sempre a scioglierti.

(12.29)
Quindi l'hai notato. 

(12.30)
Giusto un po'. Se può consolarti, anch'io sono così. 

(12.32)
Tu? Scherzi?

(12.34)
Non si vede perché riesco a mascherarlo meglio, ma ti capisco perfettamente. Sono più insicuro di quanto non sembri. 

(12.35)
Adesso mi sento meglio, ti ringrazio.

(12.36)
Ne sono felice, perché in verità stavo per scriverti io.

(12.37)
Ah, sì? 

(12.39)
Sì, volevo sapere quando saresti libero. Per vederci e iniziare le lezioni, intendo. 

(12.40)
Mmh.. questa settimana mi andrebbe bene di pomeriggio, poiché lavoro soltanto di mattina e le prove per lo spettacolo della NYADA sono state sospese a tempo indeterminato. Decidi tu.

(12.42)
Per te sono sempre libero. Domani è troppo presto?

(12.43)
Sei sempre più impaziente, Anderson. 

(12.44)
Non potrei mai negarlo. 

(12.46)
Non te lo sto chiedendo. Allora ci vediamo domani ;)

(12.47)
Li prepariamo i biscotti? 

(12.48)
Blaine!

(12.50)
Il maestro si merita una ricompensa, no? 

(12.52)
Puoi venire da me, se ti va. Così non sporchiamo casa tua. 

(12.53)
Mi stai invitando? 

(12.55)
E tu mi stai provocando? 

(12.56)
Forse. Sei sexy quando rispondi così. 

(12.58)
Si può essere sexy anche tramite sms? 

(12.59)
Ne sei la prova evidente.  



(13.11)
Rachel, sono sexy.

(13.14)
...dovrei preoccuparmi?

(13.15)
Non lo so, ma sono sexy. 



 
* * *

Il giorno dopo, Kurt andò ad aprire la porta a Blaine con il fiato corto ed un'ansia che si era illuso di non dover più temere, ma che invece era tornata più forte e soffocante di prima; per quanto fosse possibile, ovviamente.
Si diede un'ultima sistemata ai capelli davanti allo specchio appeso al muro dell'ingresso, poggiò con una lentezza disarmante la mano sulla maniglia e sospirò tremante, chiedendosi distrattamente come sarebbe sopravvissuto a Blaine che entrava in casa sua, invadeva il suo spazio, si sedeva sul suo divano e usava i suoi utensili da cucina. 
Come minimo ritrovarselo lì, davanti al forno ad imburrare la teglia per i biscotti in un gesto di pura quotidianità, l'avrebbe ucciso. 
Era molto peggio di quando Kurt era andato da lui. Non era neanche minimamente pronto ad affrontare tutto ciò. 

Inoltre, non aveva la più pallida idea di come comportarsi dopo quello scambio di messaggi in cui Blaine l'aveva chiaramente definito sexy. Kurt si era sentito mancare. 

Scosse la testa, rabbrividendo. Strinse in mano l'ottone freddo della maniglia fino a farsi diventare le nocche bianche e l'abbassò in un unico scatto, come un cerotto. 
Cercando di darsi una calmata, uscì sul pianerottolo in attesa che Blaine salisse l'ultima rampa di scale. Quando si accorse della presenza dell'altro, Blaine sollevò lo sguardo e lo puntò in quello di Kurt, sorridendo istantaneamente. Kurt si mise le mani sui fianchi, fingendosi esasperato. 

''Odio le scale.'' Dichiarò una volta in cima. Kurt notò divertito che Blaine aveva il fiatone e sembrava piuttosto sconvolto. 
''Vedila in questo modo: almeno a loro non piace cambiare, altrimenti ce ne sarebbero state delle belle.'' Storse il naso, accennando un sorrisetto malizioso. 
Blaine spalancò la bocca, piacevolmente colpito. ''Con questo riferimento ad Harry Potter, mi hai conquistato'' 
Kurt trasalì, le guance che s'imporporarono. Decise di limitarsi ad un piccolo riferimento per rispondere a quella provocazione, prima di lasciar cadere la questione e cambiare argomento. 
''Entriamo, Casanova.'' Kurt si soffermò di proposito sull'appellativo che gli era scappato dalle labbra prima di poterlo reprimere. ''Quella chitarra peserà sulle spalle, no?'' 
Blaine scrollò le spalle, come se non se ne fosse neanche reso conto fino a quel momento, e annuì. 

Con fare impacciato, Kurt si mise da parte per farlo entrare, ricordando quanto fosse stato galante Blaine appena due giorni prima. Chiuse la porta mentre Blaine si fermava in mezzo al corridoio. Quando si voltò per fronteggiarlo, un brivido gli attraversò il corpo tramutandosi in un'ondata di elettricità.  
Ci aveva visto giusto, quando la sua mente aveva iniziato a dare vita a tutte quelle immagini di Blaine in casa sua. Gli sembrò di vivere un continuo dejavu. 
Blaine si stava guardando in giro con un'espressione incuriosita.
Kurt lo vide sorridere intenerito mentre esaminava attentamente i tre quadri sistemati in ordine di grandezza nell'atrio. Il primo raffigurava un'euforica Rachel aggrappata alle spalle di Kurt, che simulava un urlo. La seconda foto - probabilmente scattata nel giorno del diploma, date le tuniche color rosso fuoco che attirarono subito la sua attenzione - presentava Kurt, Rachel, Santana ed altre due ragazze - una mora ed un'asiatica - che non riconobbe. I grandi sorrisoni che dipingevano il loro volto gli scaldarono il cuore. 
Nel terzo, il viso paffutello e leggermente arrossato di un bambino che doveva avere non più di tre anni, era in primo piano. Blaine si soffermò sulla donna lo stringeva tra le braccia; gli somigliava davvero in modo impressionante: gli stessi occhi azzurri, lo stesso pallore caratterizzato da un delicato rosa sulle guance e lo stesso sorriso contagioso. Dal modo in cui lei stava ridendo e il piccolo quasi scalciando, chinandosi in avanti per liberarsi dalla sua presa, sembrava che gli stesse solleticando la pancia. 

Blaine si voltò verso Kurt, che subito abbassò lo sguardo, interessandosi intensamente alla punta dei suoi piedi. ''E'..?''
''Mia madre, sì. Morì cinque anni dopo.'' confermò, senza alzare il capo. 
''E' davvero bella.'' Mormorò, lanciando un'ultima occhiata al quadro. 
Finalmente, Kurt si convinse a guardarlo, indeciso su cosa dire. 
Per un attimo pensò di lasciar perdere e trascinarlo in cucina, ma la consapevolezza di quanto tempo fosse passato dall'ultima volta che Kurt aveva parlato di lei con qualcuno che non fosse suo padre lo fece esitare. E poi, Blaine sembrava sinceramente interessato. 

''Già, ricordo di averglielo detto spesso.'' soffiò quindi Kurt, sorridendo malinconicamente. 
Blaine gli si avvicinò piano, come se avesse avuto paura di farlo scappare via, e lasciò trapelare tutta il suo affetto sfiorando la mano di Kurt con i polpastrelli. Fu un tocco così dolce e delicato che Kurt non potette fare a meno di sentirsi un po' speciale, per esserselo meritato. 
Valeva molto più di tutti i ''mi dispiace'' di cortesia che gli erano stati rifilati in quegli anni. 
''Coraggio, andiamo a preparare i miei biscotti.'' Blaine ammiccò, e Kurt gliene fu tremendamente grato. 
''I nostri, Blaine.'' Scoppiarono a ridere all'unisono. Blaine, ostinato, continuava a scuotere la testa. 


 
* * *


''Benvenuto nella cucina super accessoriata di Kurt Hummel!'' Esclamò Kurt una volta in cucina, saltellando sul posto. 
''Accidenti, che emozione. Mi ritengo molto fortunato.'' Lo schernì Blaine, al suo fianco. Kurt lo guardò impettito e tirò indietro il mento. 
Davanti a quell'adorabile gesto indispettito, Blaine non potette trattenere il sorriso che gli stava solleticando piacevolmente gli angoli della bocca. 
Kurt raggiunse il tavolo da cucina, abbastanza soddisfatto. ''Adesso va meglio.''
''Allora,'' cominciò Kurt, prolungando il suono della 'o', ''ho già preparato tutto, quindi possiamo iniziare direttamente. Ho pensato che avresti combinato un disastro se ti avessi chiesto di prendere gli ingredienti dai mobili.''
Blaine mise su il broncio, incrociando offeso le braccia al petto. 
''Dai.'' Kurt soppresse una risata e lo esortò a perdonarlo con una piccola spinta alla spalla. ''Ti faccio vedere cosa dobbiamo fare, così non sarai l'unico ad insegnare qualcosa a me.'' 
Blaine sembrò convinto, perché gli regalò una smorfia divertita e si concentrò sul cibo sistemato sulla tovaglia impermeabile. 
''Abbiamo: burro, farina, uova, zucchero a velo, vaniglia e gocce di cioccolato.'' elencò Kurt, indicando passo per passo tutti gli ingredienti. 
''E da queste cose dovrebbero venir fuori i biscotti più buoni del mondo?'' L'espressione confusa di Blaine era una delle cose più tenere che Kurt avesse mai visto. 
''Esatto.'' Annuì. ''Ah, e grazie per il complimento, lo apprezzo molto.'' commentò distrattamente, cercando di nascondere i battiti accelerati del suo cuore: probabilmente erano così forti da risuonare tra quelle quattro mura ed essere avvertiti anche da lui. 
''Cosa devo fare?'' Chiese Blaine con una piccola voce, cercando probabilmente - ed invano, decise Kurt - di imitare un povero bambino in difficoltà. 
''Tranquillo, ti ho detto che ti avrei aiutato ed è così: prendi tutto il burro, scartalo,'' Kurt scandì le parole lentamente, ricevendo in risposta un'occhiataccia indispettita. ''mettilo in questa ciotola e scioglilo a temperatura ambiente nel fornetto.'' spiegò Kurt, porgendogli la scodella in questione. 
Blaine iniziò a fare come gli era stato detto e Kurt pesò lo zucchero a velo con la bilancia per alimenti; dopodiché lo versò in un'altra scodella di plastica (stavolta molto più grande) e ci aggiunse il burro fuso - o meglio, che Blaine aveva lasciato riscaldare troppo. Nonostante la voglia di deriderlo, decise di non dire nulla per non metterlo troppo in imbarazzo. Non avrebbe voluto subire gli stessi trattamenti, quando sarebbe toccata a lui. 
''Perfetto, adesso dobbiamo mescolare fino a renderlo cremoso ed omogeneo.''
''Sembra di parlare con un ricettario.'' Kurt scoppiò a ridere, colpendogli il retro del collo con uno schiaffetto scherzoso.
''Preferisci fare qualcosa di più semplice, mentre io uso la frusta?'' Chiese Kurt, decisamente inconsapevole di ciò che quelle parole scaturirono in Blaine. 
Ne ebbe un assaggio quando, sollevando lo sguardo verso di lui, lo vide sorridere beffardo, ammiccando maliziosamente. ''Non sapevo fossi un fan del sadomaso, ma finché si tratta di te m-''
''BLAINE!'' urlò Kurt, rosso in viso. 
Blaine tentò di assumere un'aria innocente, ma poi, con uno scatto repentino, corse ad afferrare un mestolo.

E lo sculacciò.

Kurt lo fissò impietrito, la bocca spalancata improvvisamente secca. Non riusciva a mandare giù quel groppo che gli si era formato in gola. 

E poi, d'un tratto, saltò addosso a Blaine allacciandogli le gambe dietro alla schiena. Blaine barcollò indietreggiando un po', e raggiunse l'estremità di un mobile a cui si appoggiò. Posò le mani poco più sopra del sedere di Kurt e lo tenne fermo. 
Si fissarono per qualche secondo, respirando lo stesso fiato caldo con i nasi che quasi si sfioravano, le labbra a pochi centimetri di distanza ed il resto del corpo inesorabilmente ancorato all'altro. Dopo quello che parve un secolo, Blaine sorrise, seguito da Kurt, che - cercando di mantenere la calma - portò una mano sul viso di Blaine con un'estenuante lentezza, mentre con l'altra gli rompeva un uovo sulla testa. 

Kurt si scollò subito, approfittando dello sgomento di Blaine per scendere ed allontanarsi il più possibile da lui. Raggiunto il lato opposto del tavolo ed armatosi del frustino di ricambio, si fermò per godersi lo spettacolo della sostanza bianca ed arancione dell'uovo che gli scivolava viscida e sinuosa tra le ciocche di capelli fino a superare gli occhi, chiusi ermeticamente, e colargli sulle labbra serrate con disgusto. 
Stava mormorando qualcosa di rabbioso a denti stretti. 

''Sei anche ventriloquo? Wow!'' fischiò, scoppiando a ridere. Blaine gli mostrò il medio e Kurt abbaiò un ''hey!'' indignato. 
Blaine mormorò ancora, l'uovo gli stava sporcando tutta la t-shirt. 
Kurt decise che aveva sofferto abbastanza. Gli lanciò uno degli asciugamani che utilizzava per le mani in cucina. Gli planò proprio sul viso, amalgamandosi presto all'intruglio che l'uovo era diventato, e Blaine iniziò a ripulirsi velocemente. 
Kurt restò a guardarlo a debita distanza, sperando di essere risparmiato. Una volta riuscito ad eliminare la maggior parte del liquido dagli occhi e dalla bocca, si avvicinò con passo spedito a Kurt. 
Kurt non fece in tempo a squittire ed agitare la frusta in aria, che Blaine lo afferrò per un braccio facendola cadere, e lo costrinse ad avvicinarglisi con un sorriso maligno. 
Prese un pacco e lo aprì con i denti. Kurt lo fissò con gli occhi spalancati e supplicò con il labbro inferiore tremante di non farlo, emettendo un gridolino acuto nel momento in cui fu sommerso interamente dalla farina. 
''Ku-sper.'' Blaine lo guardò con le lacrime agli occhi per lo sforzo di non scoppiare a ridere. 
Kurt sputacchiò della farina, tossendo, e sollevò l'indice in modo minaccioso verso Blaine, e lo indicò con lo sguardo assottigliato - contornato da ciglia bianche. Prima che Blaine potesse dire qualcosa, Kurt lo afferrò per un braccio e lo spinse in bagno. 

''Dobbiamo ripulirci, oppure mi verrà una crisi isterica.'' Disse, come unica spiegazione. 
''E' colpa tua.''
''Mi hai sculacciato!'' 
''Eri invitante!''
''Blaine!'' 
Blaine attivò la doccia e mirò su Kurt.

 
 * * * 

Mezz'ora dopo, erano di nuovo in cucina a cercare di preparare quei dannati biscotti. 
Blaine stava indossando una felpa di Kurt - che stava letteralmente per morire, pensando al fatto che una volta riavuta avrebbe avuto il suo odore ed avrebbe potuto dormirci! - e si stava tamponando i ricci con un asciugamano pulito. 
Kurt aveva il ciuffo ancora bagnato ed il viso arrossato, per la vergogna e per essersi sfregato a lungo la pelle delicata. 

Riuscirono a finire l'impasto e a riempirlo di cioccolato. Blaine non fece altro che dire di avere l'acquolina in bocca e che se Kurt glielo avesse permesso, avrebbe volentieri immerso la mano nel contenitore e l'avrebbe mangiato anche così com'era. 
Ogni volta, era costretto a schiaffeggiargli la mano per fargliela ritirare. 
Alla fine, però, Kurt lo convinse a dargli una forma con gli stampini ed a infornarli. 

Rimasero seduti a terra, davanti al forno, a guardare quei ciuffi di impasto crescere e cuocere, acquistando colore. 
Quando il timer segnò la fine dell'attesa, Kurt tirò fuori la teglia e, poggiandola sui fornelli spenti, notò un biscotto che prima non aveva visto. Un cuore con sopra una ''K'' in rilievo.
''E questo?'' Chiese, stupefatto. 
Blaine sorrise teneramente. 
''Un regalo al mio maestro!'' La voce tornò ad essere quella di un bambino. 
''Awww!'' 

 
* * *


''Che ne dici di guardare qualcosa, mentre mangiamo i biscotti?'' 
''Uh. Qualcosa come.. Harry Potter?'' Blaine si portò un dito sotto al mento, con fare pensieroso. 
''Mi hai convinto, andiamo.'' Kurt applaudì. ''Quale scegli?''
''Che ne dici di una maratona?'' 
Kurt sorrise, mordendosi un labbro. ''Tu sai come conquistarmi.'' Disse, simulando il tono che aveva usato Blaine qualche ora prima. 


 
* * *


Messaggio in arrivo da: Rachel. 
(21.09)
E' questo il modo di ringraziarmi? Fammi sapere qualcosa, diamine! 

(21.15)
Sssh, non ci disturbare! 

(21.17)
OH MIO DIO! E' ancora lì?!





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Mmh, questa volta non ho quasi nulla da dire, quindi mi limiterò a dirvi che mi sono divertita molto a scrivere l'ultima scena, quella di  Kurt che diventa più audace e salta addosso a Blaine, e tutto quello che segue. Mi viene voglia di sclerare da sola immaginando la scena! *w* 
Oh, e Kurt è sexy! 

Come vedete, le cose si stanno muovendo e questi due stanno iniziando ad usare la scusa delle lezioni solo per vedersi. E' più forte di me, però tranquilli, nel prossimo capitolo ci sarà finalmente una scena così! :D
Ho aspettato a lungo per dei riferimenti ad Harry, e finalmente sono riuscita ad inserirli. Spero abbiate apprezzato. 

Per quanto riguarda Kevin, stanno diventando.. amici. La prossima volta cercherò di approfondire il loro rapporto, perché è importante che anche questo punto si sviluppi. Comunque, leggere i vostri insulti per lui è bellissimo, ma è proprio a questo che miro! :'D 

Adesso devo scappare! Fatemi sapere se vi è piaciuto o meno, o se avete voglia di uccidermi per qualunque cosa (ma diciamo che per quello è ancora presto, sigh). 
Un bacio! 
  
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