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Autore: BlackCrimson    23/02/2014    3 recensioni
( Per Favore immaginate la storia come se fosse un Anime o Manga )
In un tempo lontano, l'oscurità era riuscita a dare vita ai peggiori incubi dell'umanità, creando degli esseri immondi denominati creature della notte. Non tutte queste creature però costituivano una minaccia ma altre, non esitavano a bramare con sempre maggiore foga la vita degli altri.
Per questo motivo, venne istituito un ordine per combattere e limitare tali disgrazie. Coloro che ne facevano parte erano chiamati Hunter.
Elizabeth, una giovane cacciatrice, che però teme fortemente i vampiri, si troverà a sua insaputa a combattere al fianco di uno di questi. Riuscirà ad affrontare la sua paura e realizzare il suo sogno?
Genere: Azione, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Odio a prima vista

 

 

« Blaze! »

Sentendosi chiamare, l'Hunter sollevò leggermente lo sguardo per individuare la fonte di quella voce.

Per niente sorpreso si avvicinò alla ragazza e con fare ancora assonnato la salutò.

« Hooy Elizabeth! » Le disse limitandosi ad alzare una mano.

« Che ci fai da queste parti? » gli chiese gentilmente lei.

« Mi annoiavo, non c'è niente di interessante qui, troppo tranquillo... »

« Perché allora non chiedi a Raphael di assegnarti qualche missione? »

« Noiose anche quelle che sono rimaste... »

« E non hai qualche hobby? » Le chiese lei come ultima risorsa.

« Mangiare! »

“ Tanto per cambiare...” Pensò lei assumendo un' espressione sconsolata.

« E oltre a quello niente? »

Blaze ci pensò su un attimo volgendo gli occhi al cielo. Sembrò illuminarsi come se nella sua testa gli si fosse accesa una lampadina. Elizabeth lo notò e si fece più attenta per apprendere meglio la risposta che avrebbe dato.

« Dormire! »

Sentendo quella parola, Elizabeth non poté che crollare a terra disperata.

Non poteva credere che uno come lui fosse diventato un abile Hunter. Oltre a dormire e mangiare non lo aveva visto ancora fare altro!

« Sei senza speranze » commentò poi lei.

« Come scusa? »

« Ehm... niente! Pensavo fra me e me eheh... » si affrettò a dire lei.

Blaze la guardò con aria interrogativa ma non diede importanza alle parole della ragazza e si stiracchiò la schiena.

« Comunque ti stavo anche cercando... » disse poi lui.

« Uh! E perché? » Non riuscì a nascondere una nota di completa sorpresa in questo.

« Beh, per complimentarmi con te! Keyn mi ha riferito che sei diventata una maga »

« Davvero te lo ha detto lui? » Faceva uno stano effetto sentire che Keyn gli aveva parlato proprio di lei.

« Si, non è forse vero? »

« Si certo che lo è! Una maga del vento per la precisione! » rispose lei con decisione e sfoderando un ampio sorriso.

« Bene! Sono contento per te! Inoltre devi sapere che Keyn... » Non finì la frase che iniziò ad annusare l'aria.

« Keyn cosa? » chiese lei incuriosita ma lui sembrò ignorarla.

“ Questo odore...”

« Hey Blaze, cosa stai sentendo? Tutto bene? » Chiese leggermente preoccupata nel vederlo sbiancare tutto ad un tratto e sgranare gli occhi.

Appena lui rivolse con orrore lo sguardo all'entrata del negozio, Elizabeth capì, e non riuscì a trattenere una risata divertita.

« Ehm... Si, li dentro c'è Camilla » Gli confermò.

« Quella pazza furiosa!! Non posso farmi trovare da lei! » Urlò lui guardandosi frettolosamente attorno come per cercare un'eventuale via di fuga.

« Elizabeth! » Da dentro si udirono dei passi avvicinarsi alla porta di ingresso.

« Oh no! Dannazione! Sta Uscendo! » Continuò lui allarmato mettendosi le mani fra i capelli e scuotendogli nervosamente.

« Presto vieni con me! » le disse poi afferrandola senza preavviso per un polso e costringendola a seguirlo in una corsa sfrenata per le vie del centro senza lasciarle il tempo di protestare.

Un istante dopo, Camilla uscì dal negozio reggendo un'altra gigantesca borsa.

« Ely, scusa il ritard... Oh! »Disse notando che la ragazza era sparita e che aveva lasciato le borse vicino alla panchina che poco prima occupava.

« Strano... Eppure era qui pochi secondi fa... »

 

 

 

 

 

Elizabeth non seppe dire per quanto tempo avessero corso ma era sicura che ora si trovavano ben distanti dalla donna, in tutt'altra zona.

Si fermarono per camminare e lei, ancora ansimante non poté che scoppiare a ridere vedendo il terrore negli occhi di lui, sparire pian piano.

« Ahah proprio … non la sopporti, eh? »

« Non rideresti tanto se fossi al mio posto! Quella è peggio delle pulci! Più lontano sto da lei e meglio è! »

« Forse in un certo senso hai ragione... Comunque perché mi hai trascinato qui? »

Prima di risponderle, iniziarono a camminare a caso per la città, mentre il cielo andava scurendosi velocemente.

« Beh, mi era venuta voglia di parlare con qualcuno visto che Keyn non è molto loquace in questi giorni e tende a sparire... Sai com'è fatto no? Prima c'è e poi no ... »

« Hai ragione... E riguardo a lui che cosa volevi dirmi prima? »

« Prima?... - Sembrò pensarci un attimo « … Ah si! Beh, volevo dirti che Keyn mi ha parlato della vostra ultima missione, soprattutto di quando hai evocato il tuo potere... »

« E cosa ti ha detto? » chiese curiosa lei.

« Che lo hai sorpreso molto e credimi, non è affatto facile! Cogliere di sorpresa Keyn è veramente difficile, per non dire un evento alquanto raro! Non se lo aspettava proprio che tu possedessi un tale potere! » Disse sorridendole.

In un primo momento non seppe cosa rispondergli. Era troppo contenta per farlo, anche se non sapeva bene il perchè.

Quella volta non aveva fatto molto ma era bastato. Il fatto di non averlo deluso la rallegrava.

« Non lo avrei mai pensato... Non mi era apparso tanto sorpreso » ammise poi.

« In effetti non da mai a vedere quello che pensa, dice che è una debolezza far capire agli altri quello che pensi... Beh, per un certo senso ha anche ragione... »

Lei concordò con lui annuendo piano. Continuarono a camminare per un po'.

« Posso farti una domanda? »chiese poi Elizabeth.

« Si certo, spara »

« Tu e Keyn, da quanto ho visto, siete ottimi amici, ma da quanto vi conoscete? »

Lui la guardò e attese qualche attimo prima di risponderle, poi tornò a volgere lo sguardo davanti a se e rispose con indifferenza.

« Devi sapere che io e lui siamo cresciuti insieme, ci conosciamo da quando eravamo bambini. Per me non è solo un amico, ma piuttosto un fratello... »

« E' una cosa molto bella! »

« Si infatti, lo è! »

« Ed è per questa vostra amicizia che siete diventati entrambi degli Hunter? »

« No, non proprio per questo motivo... »

« E allora perché? »

« Hey! Che fine ha fatto “posso farti UNA domanda? » rise lui.

« Ehm... Scusa! Non volevo essere troppo invadente... » Si affrettò a dire lei abbassando lo sguardo leggermente imbarazza.

« Dai stavo scherzando! » Gli disse e ritornò a parlare in modo tranquillo.

« Entrambi i nostri genitori erano cacciatori, ed era quasi ovvio che lo saremmo diventati anche noi primo o poi, ma nonostante ciò, entrammo a far parte degli Hunter spinti da motivazioni ben diverse... »

Elizabeth a quel punto, gli prestò ancora più attenzione, ascoltandolo con interesse e in silenzio.

« … Io entrai non solo per il dovere verso la mia famiglia, ma anche per mantenere fede ad un giuramento fatto tra me e Keyn, e ovviamente anche lui lo fece, ma non solo. Lui vi entrò soprattutto per mantenere una solenne promessa... »

Lei non poté non notare il cambio di espressione sul volto del licantropo mentre pronunciava queste due ultime parole. Espressione che si intonava al suo tono di voce che assumeva una nota di malinconia e tristezza allo stesso tempo. Come se quella stessa risposta avesse risvegliato uno spiacevole ricordo dentro di lui.

Le parole che uscirono dalla bocca della ragazza sorsero spontanee, senza che se ne rendesse conto.
« Che genere di promessa? »

Blaze non ebbe il tempo di risponderle che dei forti rumori di vetri rotti e disordini attirarono la loro attenzione, interrompendoli.

Provenivano dall'interno di un Saloon situato a qualche metro da dove si trovavano loro. Un edificio a due piani, completamente in legno, abbastanza grande e spazioso dove le vetrate delle finestre erano parzialmente oscurate da delle lunghe tende verdi.

« Ma che succede la dentro? » domandò Blaze riassumendo nuovamente un comportamento annoiato e indifferente.

« Niente di che, sarà solo una rissa fra clienti... Ogni giorno c'è qualcuno che tende ad alzare un po' troppo il gomito e questo è il risultato... »

« Beh... allora andiamo a vedere... » Affermò l'uomo avanzando per portarsi vicino all'ingresso.

« Aspetta! Sei forse impazzito?... » tentò di bloccarlo, ma invano.

Lui fece ancora qualche passo, poi si bloccò e per istinto fece un passo indietro.

Un istante dopo, un uomo abbastanza in carne, sfondò una delle due piccole porte in legno a doppio senso dell'entrata, e si schiantò malamente al suolo ad un paio di metri dal locale.

Elizabeth sussultò arretrando leggermente mentre Blaze non si scompose minimamente e continuò a fissare l'uomo steso davanti a lui.

Dalle guance arrossate e dalla puzza di alcol del suo alito che si sentiva già da quella distanza, doveva aver esagerato parecchio con il bere.

Poi l'Hunter sollevò lo sguardo, udendo l'avvicinarsi di un secondo individuo. A giudicare dal passo lento e minaccioso doveva essere colui che aveva “lanciato” il malcapitato fuori dal locale.

L'altra porta del Saloon venne aperta con una leggera spinta, sufficiente a permette all'uomo di uscire allo scoperto.

Man mano che avanzò dall'oscurità dell'atrio, la figura di quel individuo iniziò a delinearsi e colorarsi alla luce della luna crescente all'orizzonte.

Si rivelò essere un giovane uomo sulla trentina o anche meno.

Capelli corti di un castano chiaro, tendenti ad assumere una sfumatura nettamente più scura alle estremità. Gli occhi ambrati e con sfumature dorate, rendevano il suo sguardo tagliente e freddo come il ghiaccio.

La carnagione era chiara e dalle labbra leggermente schiuse, spuntava la punta di uno stuzzica-dente che agitava nervosamente con i denti.

Indossava una giacca corta marrone chiaro, con i bottoni alle estremità delle maniche e del colletto dello stesso colore dell'oro. Essa era aperta, lasciando spazio alla vista di una camicia blu jeans e di un fazzoletto rosso acceso che portava al collo. I pantaloni scuri erano sorretti da una cintura e scomparivano all'interno di un paio di stivali muniti di speroni.

Sul lato destro della giacca vi era una spilla argentea che raffigurava una stella a cinque punte.

L'uomo avanzò appoggiando su una spalla il fucile che aveva in mano, fino a portarsi a un passo dal malcapitato.

« Se non vuoi altri guai, ti consiglio di andartene e di non farti più vedere da queste parti. Spero per te che queste parole siano abbastanza chiare... » Disse all'uomo con un tono di voce che emana solo disprezzo nei suoi confronti.

« Sparisci! » Gli ordinò poi.

Quello non se lo fece ripetere e scappò in preda al panico per le vie della città.

«Thz...» Solo allora l'uomo si accorse finalmente della presenza dei due testimoni.

« Buona sera sceriffo! » Fu Elizabeth la prima a parlare.

« Buona sera anche a te » rispose lui calmo, stando attento a non metterci troppo entusiasmo in quelle parole.

 

Poi l'attenzione di lui si soffermò sulla figura in nero al suo fianco. Lo osservò da capo a piedi.

« E tu chi saresti? Non ti ho mai visto nella mia città … » disse poi freddamente.

Blaze, per nulla intimorito, ricambiò il suo stesso sguardo glaciale, studiando attentamente quella nuova presenza che non aveva ancora incontrato da quando era giunto li.

« Potrei farti la stessa domanda … » rispose il licantropo imitando lo stesso tono di voce del primo.

A quella affermazione, i loro occhi si riempirono reciprocamente di puro odio. Nonostante il loro primo incontro.

Lo sceriffo allora, puntò la sua arma mirando al petto di Blaze e continuò la conversazione.

« Attento, oggi sono di pessimo umore e non ti conviene provocarmi se non vuoi ritrovarti un bel buco nel torace... »

« No, no, aspettate! » cercò subito di difenderlo la ragazza. Invano poiché non venne degnata di uno sguardo.

Prima che Blaze potesse rispondere adeguatamente, un'altra voce femminile attirò l'attenzione dei due.

« Aaron! »

Una nuova figura era uscita dal locale, accompagnata da un'altra più piccola che si identificò essere un grande lupo grigio.

L'altra era una giovane donna dalla pelle molto abbronzata e abiti completamente differenti dal resto della popolazione di quella zona.

Aveva dei corti capelli corvini, completamente lisci, adornati con una piuma bianca e nera appartenente sicuramente ad un volatile.

Il suo viso era molto grazioso, dalle labbra carnose e grandi occhi blu.

Indossava un vestito in pelle molto chiara senza maniche, simile al beige con delle frange sul bordo superiore di esso, avente una media scollatura che permetteva di vedere una piccola collana di strane pietre colorate.

L'abito era aderente alla corporatura esile di lei fino al ventre. Indossava uno strano paio di pantaloni dello stesso materiale e colore del vestito, decorato da disegni circolari alle gambe, lunghi fino alle caviglie.

Le scarpe erano particolari mocassini in tinta con tutto il resto e anche essi dotati di frange.

La donna si avvicinò all'uomo seguita dal suo fedele animale.

« Ora calmati... » disse poi appoggiandogli una mano sul fucile per esortarlo ad abbassarlo.
« … Non credi che per oggi possa bastare con le risse? »

Controvoglia, lo sceriffo dovette dargli retta e abbassare l'arma.

« Misae! » esclamò allora Elizabeth, sollevata per l'intervento della donna. Non osò pensare il seguito se non fosse arrivata lei.

«Salve Elizabeth, come stai? » Le chiese cordiale lei.

« Tutto bene grazie, tu invece? »

« Tranquillo come al solito … » poi rivolse lo sguardo a Blaze « Ma ora, vorresti presentarci il tuo nuovo amico? »

« Ehm... Si certo! Lui è Blaze Hergron! E anche lui è un Hunter! » Affermò lei per poi rivolgersi a Blaze.
« Blaze, questo è lo sceriffo di questa città, Aaron Grey e lei è Misae … Misae... »

« Semplicemente Misae... » Continuò la donna. « Nella mia tribù, questo nome significa Sole Chiaro » Concluse sorridendogli.

« E' davvero un bel nome » Si complimentò inaspettatamente Blaze facendo un ampio inchino, procurandosi solo un'occhiataccia da parte di Aaron.

« Vi ringrazio » rispose gentilmente lei.

« Bene, ora che ci siamo presentati non intendo rimanere un minuto di più qui con lui ... » Si affrettò a dire Aaron marcando l'ultima parola e cercando di evitare il proseguimento di un ulteriore dialogo.

Fece per andarsene ma si bloccò rivolgendosi direttamente all'Hunter.

« … E visto che sei nuovo qui, è opportuno mettere in chiaro già da subito alcune cose: Primo. Tu non mi piaci per niente. Secondo. Ti consiglio di startene buono e soprattutto di starmi alla larga. Se non vuoi che ti spedisca al fresco... O peggio... »

Blaze si sentì il sangue ribollire nelle vene udendo quelle parole, e quasi gli ringhiò contro.

« Allora ti conviene provare a farlo già da subito, sempre che tu ci riesca, perché non sarai di certo tu a dirmi cosa devo o non devo fare! » Lo provocò mostrandogli i suoi canini da lupo leggermente allungati.

Subito il lupo grigio iniziò a ringhiare contro Blaze, arretrando leggermente.

« Dakota! Ma che cosa ti prende? » Gli chiese Misae non capendo subito il motivo di tale gesto.

Aaron, invece, non perse tempo e gli puntò nuovamente il fucile preparando già il colpo in canna.

« TU! Sei un licantropo! » affermò adirato e disprezzante allo stesso tempo.

« Bravo, hai indovinato! Allora hai anche un cervello! Interessante... » Gli disse Blaze con un ghigno, mentre i suoi occhi iniziavano a brillare di una luce giallastra.

« Ora basta Blaze! » Intervenne Elizabeth bloccandogli un braccio.

« Elizabeth ha ragione! Smettetela tutti e due, non c'è motivo di litigare! » Continuò Misae posizionandosi davanti al fucile di Aaron.

« Tranquilla, non voglio fargli niente di male, solo mostrargli con chi ha a che fare! Al massimo si ritroverà con qualche osso rotto … o peggio … » Gli rispose Blaze.

« E io voglio fargli vedere chi comanda in questa città! Sappi che so benissimo come fronteggiare uno come lui! Hunter o no che sia! » gli rispose di rimando l'altro.

« Non mi pare né il posto né il momento adatto per farlo! » aggiunse Misae « … Aaron, ti ricordo che devi essere tu a portare ordine qui! E non il caos! »

Blaze e Aaron continuarono a studiarsi l'uno con altro, senza dare segni di voler cedere. Aaron continuò a tenere sotto tiro il licantropo e quest'ultimo a tenersi pronto per scattare da un momento all'altro.

« Si, forse hai ragione Misae … » disse improvvisamente Aaron appoggiando nuovamente la canna del fucile sulla spalla.
« … Non ne vale veramente la pena scontrarsi con lui … Per oggi ti è andata bene, lupetto! » Finì poi rivolgendosi a Blaze.

« Lupetto a chi?! Guarda che ti posso sbranare in un qualunque momento sbruffone! »

Gli inveì contro venendo però trattenuto ancora da Elizabeth che dovette dare sfogo a tutta la forza dei suoi muscoli per impedirgli di saltargli addosso. Anche se sapeva benissimo che non sarebbe stato sufficiente a fermarlo.

« Dai Blaze! Lascialo perdere! » Lo implorò tirandolo indietro.

Ad Aaron sfuggì un sorriso beffardo. Poi si voltò nella direzione opposta.

« Andiamo Misae, abbiamo già perso troppo tempo... »

La donna annuì e lo seguì. « Arrivederci Elizabeth! Ci vediamo in giro! » la salutò.

« Va bene … A presto! » Gli rispose lei intenta ancora a trattenere il licantropo adirato più che mai.

« Andiamocene anche noi adesso, si è fatto tardi! » Disse lei rivolgendosi a Blaze, tirandolo tutt'altra parte.

« Andarsene?! Io quello lo spezzo in due! »

« Avanti, è tardi ormai e dovremmo ritornare alla villa! Per favore! »

« E va bene! » rispose lui smettendo di dimenarsi.

« Hoy! » urlò poi allo sceriffo che ormai si trovava infondo al viale. « La prossima volta che ti vedo non ci sarà nessuno a fermarmi! Chiamami ancora una volta lupetto e ti sbrano sul serio! »

Quello lo sentì e gli rispose solo alzando un braccio, senza però voltarsi.

Blaze sapeva che sul volto aveva stampato ancora quel sorriso beffardo che tanto lo infastidiva e trattenne per pelo l'istinto di rincorrerlo e ucciderlo ma preferì voltarsi e seguire Elizabeth sulla via del ritorno.

 

 

 




Salve a tuttiXD
Ecco un nuovo capitolo!:) Spero di non avervi fatto attendere troppo e soprattutto che vi sia piaciuto!:)
DOMANDE:
Cosa ne pensate di questi due personaggi? e che ruolo avranno in tutta questa storia? spero di non avervi deluso!:)
Bene, ora passiamo ai ringraziamenti come sempre!:))
Nuovamente ringrazio Cristina Maurich 55 che continua a recensire la storia anche se ormai si starà stufata dei miei grazie xP Ahah xP Ok sono trooooppo ripetitivo xP
Ringrazio tutti coloro che seguono la storia e anche chi legge in silenzio!:)) GrazieeeeeXD
Al prossimo capitolo! ciaooooooooooooXD

  
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