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Autore: foschi    23/02/2014    3 recensioni
Yo! :D
Rieccomi con questa raccolta partorita dalla mia mente malata! Ormai non ci sono più limiti alla pazzia! xD Questa raccolta vuole presentarsi come una raccolta di momenti che legano alcuni personaggi di Beyblade ad un preciso "evento"... per sapere quale, leggete! :p
Dal primo capitolo:
Il Giapponese lo guardò diffidente. C'era qualcosa che non andava. Lo sapeva. Lo vedeva. Max era sempre stato un tipo che, seppur con tutta la sua esuberanza, rimaneva con i piedi per terra. Era realista, insomma. Quella volta no, però. C'era qualcosa che non andava...! Aveva sempre la testa fra le nuvole. Canticchiava canzoncine sdolcinate - cosa strana per lui ! Cosa veramente molto strana... - ed una volta l'aveva visto ridacchiare da solo mentre disegnava tutine per neonati...! Come in quel momento... ormai era davvero molto poco il tempo che riusciva a passare interamente con il suo Max...!
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: Nonsense | Avvertimenti: Mpreg
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'En nombre del amor...'
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El regalo màs lindo que la vida

nos ha hecho...

 

 

Hola people!! :D

Sì lo so, son o sempre più in ritardo. Perdonatemi!!!

Dunque, per farmi perdonare, sono qui con questo nuovo capitolo riguardante la coppia... RalphxAndrew!! :D

Vi avviso però che, a differenza dei precedenti capitoli che sono più simpatici - ma da quale parte?? - questo sarà abbastanza triste. Perché??

Leggete e saprete! Io non spoilero più! :p

Come sempre, ringrazio di cuore le care Paradise_Phantom ed Henya!! *^*

Ed ora buona lettura!! :D

 

 

 

 

 

 

Cap.3 - Yo quiero un niño, Ralph...

 

 

 

 

 Ci aveva pensato. Ci aveva pensato a lungo e finalmente era giunto ad una conclusione. Lui voleva un bambino. Lui voleva un esserino puccioso da stringere a sè, da abbracciare, da baciare! Anche lui voleva una famiglia...! Ora il problema era dirlo a Ralph che sicuramente non sarebbe stato tanto entusiasta...

 

- Ralph... -

- Mmm? - L'inglese si parò davanti a lui. Tremava come una foglia.

- Ecco... io... vorrei un bambino, Ralph.. -

Ralph sgranò gli occhi. Iniziò a sudare freddo. Come gli era venuta quell'assurda idea? Lui avere un bambino? Come diamine avrebbe potuto avere un bambino? Era semplicemente impossibile! Un uomo non poteva avere figli e Ralph era troppo razionale per poterlo solo immaginare. Anche se, sotto sotto, anche lui avrebbe voluto avere un figlio...

-...Un bellissimo bambino! -

Ecco, sapeva che sarebbe finita in quel modo. Andrew si era perso nelle sue fantasie senza nemmeno aspettare una risposta!

- Calma, Andrew - sussurrò il tedesco afferrandolo prima che finisse per terra per come si era messo a volteggiare.

Rimasero per un po' in quella posizione a guardarsi negli occhi. Quelli azzurri e perplessi di Andrew si persero in quelli seri e marroni di Ralph. Occhi che nonostante tutto tradivano una certa tristezza.

- Mi dispiace, ma non ci sarà alcun bambino -

Era stato troppo diretto? Troppo cattivo? Gli dispiaceva, ma non se la sentiva di illudersi. Non se la sentiva di illuderlo. Era stato un fortuito caso del destino che i suoi amici avevano avuto dei figli. Troppo fortuito perché succedesse anche a loro...

 

Gli occhi di Andrew si spalancarono. La sua espressione passò dal perplesso al sorpreso al frustrato. Un velo di lacrime coprì i suoi occhi.

- Cosa? - si separò dal compagno

Ralph sospirò - Mi dispiace, Andrew, ma non me la sento di avere un bambino -

Le lacrime ora solcavano le guance arrossate di Andrew - Perché, Ralph? Perché? Pensavo volessi anche tu una famiglia! -

- Mi dispiace - il tedesco sussurrò nuovamente, ponendo fine a quella discussione. Gli faceva male vedere Andrew in quelle condizioni ma non voleva illuderlo...

In lacrime, Andrew corse verso la loro camera da letto. La porta si chiuse con un tonfo secco alle sue spalle. Sapeva che Ralph non sarebbe stato entusiasta ma non si aspettava nemmeno un rifiuto! Si accasciò sul letto, addormantandosi e lasciando che le lacrime seguissero il loro corso...

 

 

La porta della camera si aprì piano. Uno spiraglio di luce invase la camera buia. Il tedesco si avvicinò al letto. Si sedette accanto al ragazzo rannicchiato, carezzandogli i capelli

- Mi dispiace tanto, Andrew... -

- Ralph.. -

Gli occhi azzurri e tristi di Andrew si specchiarono nuovamente in quelli altrettanto tristi di Ralph.

- Andrew, non è che non voglia un figlio. Lo vorrei tanto e devo confessare che sono invidioso dei nostri amici ma... -

-...ma non sai se potrà mai succedere, vero? Ci ho riflettuto ed ho capito il tuo punto di vista, Ralph -

Il tedesco si chinò su di lui, unendo le loro labbra. Era un bacio che sapeva di tristezza. Era un contatto di cui i due avevano disperatamente bisogno per scacciare quella tristezza in cui erano caduti..

Da quelle di Andrew, le labbra di Ralph passarono al suo collo. Lo baciavano conpassione. I denti affondavano nella sua carne, succhiando con passione fino a sentire il sapore ferroso del sangue. Le labbra passarono poi al petto dell'inglese, privo di vestiti buttati in chissà quale angolo. La lingua inumidiva i capezzoli turgidi, presto morsi e tirai dai denti.

Le labbra di Andrew lasciarono uscire gemiti di piacere quando Ralph prese in bocca il suo sesso che si era fatto duro ed eretto. La lingua lo leccò voluttuosa in tutta la sua lunghezza, ne solleticò la punta finché il seme bianco e vischioso non riempì la sua bocca.

Soffocò un gemito di Andrew con un bacio mentre, senza preavviso per il rosso, introduceva il suo pene, anch'esso duro ed eretto, nel suo ano. Lo introdusse tutto in un sol colpo, lasciando che dalle labbra semi dischiuse del rosso uscisse un grido di dolore.

Non c'era spazio per spinte deboli. Ogni spinta era sempre più forte della precedente. Ed ad ogni spinta, corrispondeva un grido. Il rosso sapeva che Ralph stava cercando di scacciare la tristezza e la frustrazione che provava e lui avrebbe lasciato che si sfogasse, condividendo quella tristezza che ogni spinta gli trasmetteva

 

 

 

Il suo sguardo era immerso nel vuoto. Sul suo volto si poteva leggere una tristezza profonda. Come era potuto succedere? Avevano desiderato tanto un bambino ed ora quell'esserino che aveva iniziato a vivere dentro di lui ed ora lui aveva deciso di andarsene? Cosa aveva sbagliato? Perché se ne era andato...?

Le lacrime presero a rigargli il volto. Ricordava la gioia di Ralph quando gli aveva detto di aspettare un bambino. Ricordava la luce che aveva preso a brillare nei suoi occhi e la passione e l'amore con cui lo aveva baciato. Ricordava e gli faceva male. Si sentiva come se l'avesse tradito. E si era accorto della tristezza dipinta, nuovamente, sul volto di Ralph.

- Come stai? - il tedesco si sedette sul divano accanto a lui, stringendolo tra le braccia.

- Mi dispiace, Ralph - l'inglese si accoccolò meglio sul petto del compagno - So che volevi questo figlio ed io.. -

- Andrew, amore, non è colpa tua! Semplicemente è successo. - Il giovane lo baciò sulla fronte. Ancora aveva in mente quell'automobile che, sfrecciando sulla strada trafficata, aveva investito il suo compagno. L'autiste non si era fermato. L'aveva abbandonato lì in mezzo alla strada, con una cerchia di persone attorno.

L'urlo che Andrew aveva emesso gli rimbombava nella mente. Ancora aveva i brividi al ricordo del suo corpo freddo fra le braccia. Ed ancora gli girava la testa quando un dottore, una volta arrivati all'ospedale, gli aveva detto che Andrew aveva perso loro figlio. Il mondo gli era caduto addosso. La loro felicità era stata cancellata dalla crudeltà della gente.

Chissà se il caso avrebbe dato loro una seconda chance...

 

 

 

 

 

- Ralph! -

- Sì, che c'è, Andrew? -

- Ho una bellissima notizia da darti -

Il tedesco lo guardò interrogativo. Era passato un po' di tempo da quell'incidente e loro avevano provato più volte a cercare di avere un altro figlio ma ogni volta avevano avuto un risultato fallimentare. Avevano perso la speranza e si erano rassegnati all'idea che non avrebbero avuto più figli, almeno fino a quel momento...

- Cioè? -

- Aspetto un bambino! -

Sul volto di Andrew si disegnò un ampio sorriso. L'espressione di Ralph passò dal confuso al sorpreso all'incredulo.

- Stai dicendo davvero? -

Andrew sorrise raggiante. Con le guance rigate da lacrime di felicità, baciò il compagno.

Era vero che alla fine, dopo tanta tristezza, dopo tanta oscurità, tornava la luce.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice

 

Hello people! :D

Beh, come vi è sembrato questo terzo capitolo? Se devo essere sincera a me è piaciuto! v.v Solo.. non mi ha molto convinto il finale <_< spero non sia stato banale! D: Mi dispiaceva terminare il capitolo in modo triste anche perchè questa sarebbe stata l'unica coppia senza figli! D:

Comunque... considerazioni mie a parte, spero che a voi sia piaciuto un po'!^^

Ho voluto sottolineare, non so se ci sono riuscita, la razionalità di Ralph ed il fatto che, a causa della cattiveria della gente, qualcuno deve sempre soffrire.

La prima credo si possa facilmente cogliere quando Ralph suggerisce ad Andrew di non farsi "film mentali" in modo che non rimanga deluso, nonostante anche lui voglia un bambino.

La seconda credo che si possa facilmente cogliere quando Andrew viene investito. L'autista lo lascia lì senza soccorrerlo e la felicità di Ralph ed Andrew si frantuma quando vengono a sapere che Andrew ha perso il bambino. Ormai è diventata mia convinzione che, a causa della cattiveria altrui, qualcuno deve sempre soffrire. Ed allora l'unica cosa da fare è cacciare gli artigli ed iniziare a lottare per guadagnarsi la propria tranquillità.

Ok, la smetto di annoiarvi! xD Come sempre, vi allego un mio disegno. Spero vi piaccia!!^^

Bacioni alla prossima,

Olivier_Rei=)

 

 


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