Entrai nel grande atrio trascinando la mia valigia, mentre mi guardavo intorno entusiasta.

Eravamo nel 2045; ormai la Direction Infection era diventata uno stile di vita, e non poteva non nascere un istituto in cui venisse insegnata la storia di quei cinque ragazzi che in qualche strano modo avevano conquistato il mondo.

Io non li avevo mai ascoltati né visti; si erano ritirati dalla musica anni prima, ma avevano fatto la storia.

Anzi, non solo si erano ritirati; erano scomparsi nella Nulla, nessuno li aveva più visti. Molti avevano cercato di svelare questo mistero, e ogni giorno sul giornale compariva la scritta ‘One Direction dispersi’. Nessuno li aveva mai trovati.

Non c’era una sola madre che non li conoscesse; e i padri, sebbene non abbiano mai capito il perché di tutta questa euforia, si erano abituati a quella folle passione.

Io ero certa che non avrei mai capito le loro urla ogni volta che qualcuno li nominava; erano donne adulte, ma quando li ascoltavano sembravano soltanto ragazzine eccitate.

Io ero sempre stata curiosa di scoprire qualcosa su di loro, ma mia madre non riusciva a raccontare, veniva subito presa dai ricordi e si metteva a piangere, incapace di accettare che fosse tutto finito.

Quello era il primo anno dell’Accademia; il CDI (Comitato Direction Infection) avevano ritenuto che fosse necessario che qualcuno insegnasse la storia dei One Direction alle nuove generazioni, cosa che gli attuali insegnanti non erano capaci di fare.

Serviva una qualificazione; quella laurea sarebbe stata ricevuta alla fine dei tre anni all’Accademia.

Avevo preferito scegliere questa alle normali Università a cui si erano iscritte le mie amiche.

Volevo capire come avessero fatto questi ragazzi a rimanere così impressi nelle menti di tutti, ma soprattutto volevo scoprire come passare alla storia.

Volevo imparare da loro, perché non volevo essere una persona qualunque; volevo distinguermi al resto delle ragazze della mia età, e speravo che seguendo il loro straordinario esempio ci sarei riuscita.

Beh, torniamo alla nostra storia; quel giorno avrei compiuto 18 anni.

Intorno a me vidi un sacco di ragazze, che come me cercavano di orientarsi in quell’enorme edficio dove avrei vissuto per i prossimi tre anni.

“Tutte le studentesse sono pregate di radunarsi in sala grande!” esclamò un donna indicando una porta.

Subito tutte le ragazze nella hall si avviarono, non senza interrompere le chiacchiere che già prima aleggiavano nella sala.

Mi guardai intorno e mi sedetti su una poltrona, accanto a una ragazza bionda che non mi degnò di uno sguardo.
Alle pareti figuravano milioni di poster raffiguranti cinque ragazzi, uno con un’acconciatura diversa dall’altra. Erano quelli i ‘famosi One Direction’?

Sembravano carini, ma niente di che. Mi aspettavo qualcosa di meglio; erano quasi ridicoli.

“SILENZIO!” una voce determinata zittì il brusio che si era diffuso nella sala.

Una giovane donna si trovava su una pedana al centro della sala, e ci invitava al silenzio.

“Buongiorno alunne. Io sono la preside Daisy Tomlinson, nonché sorella minore del celebre membro dei One Direction Louis Tomlinson. Oltre a essere la preside sarò la vostra insegnante di musica.”

“Sono arrivati.” la interruppe una voce in sottofondo.

La preside corrugò la fronte e si girò verso la donna in parte a lei.

“Sono già qui, Phoebe?” chiese dimenticandosi di allontanarsi dal microfono.

“Sì, sono appena arrivati!” ripeté lei nervosamente.

“Beh… Allora… Gli orari delle lezioni sono affissi fuori, e potete trovare il numero della vostra camera in segreteria. Buon Inizio Anno! Spero che l’Accademia vi offrirà un’esperienza da non dimenticare.” la preside pronunciò velocemente quelle parole, prima di allontanarsi dalla sala in fretta e furia.

Ed ecco come tutto cominciò.

Avverto che questa non è una storia normale; nei capitoli verrà raccontata solo una parte della vita della protagonista (ancora senza nome) della storia. Verranno saltati grandi archi di tempo; tra un capitolo e l’altro potrebbe passare un mese della vita della ragazza all’Accademia. La storia è anche di genere Sovrannaturale, anche nei primi capitoli non si capisce perché. Durerà molto poco, massimo massimo 10 capitoli, anche perché sono occupata nella stesura della mia seconda ‘vera’ FF, che si chiama ‘Lightning’ nel caso vi andasse di passare a leggerla. Spero in almeno 3 o 4 commenti; a presto.
Baci da RiccioLilli <3