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Autore: coco95    23/02/2014    1 recensioni
Dopo la morte di Ren, una mattina di ottobre, Yasu decide di recarsi nell'appartamento dell'amico vicino al porto del paese. Legge così i suoi diari e scopre cose che non avrebbe mai pensato su Ren, scopre molti lati che non conosceva dell'amico e si sente in colpa più di una volta. Ren manca da morire a Yasu, dopo la sua morte è rimasto un grande vuoto nel cuore di tutte le persone che lo amavano.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mai/Misato, Nana Osaki, Nobuo Terashima, Ren Honjo, Yasushi Takagi
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 7 – Io credo di amarti
 
 
“12.25
Oggi è il giorno di Natale e il mio gruppo si esibirà ancora per regalare della buona musica alla nostra città.
Siamo carichissimi e nessuno più ci fermerà!”
 
E quello fu davvero il concerto più emozionante di tutti, Ren aveva visto Nana fra il pubblico e qualcosa era scoppiato nel suo cuore: la sua musica era diversa, dalle corde del suo basso usciva una musica radicalmente diversa.
Ren era diverso, era radioso ed emanava un’aura positiva.
 
“12.26
Ieri sera Nana mi ha cambiato nel cuore, mi ha fatto rinascere e mi ha portato alla luce del sole.
Il pubblico era in delirio. Nana, sei tu la causa di tutto ciò? Possibile che la tua presenza abbia questo influsso sulla mia anima?
Sei davvero una ragazza fuori dal comune, mi sento così piccolo in confronto a te, sei la mia regina e io il tuo servitore.
 
12.30
Oggi c’è stato il raduno del gruppo: Il cantante e il bassista se ne sono andati, non gli piace più la musica che creiamo.
Beh, ora siamo solo io, quell’idiota di Nobu e Yasu a essere rimasti.
Non è la fine, è un nuovo inizio, servono alcuni cambiamenti.”
 
A Ren piaceva pungolare Nobu dandogli dello stupido e talvolta dell’incompetente, in realtà lo faceva solo per spronarlo e questo Yasu lo sapeva bene, a ogni modo non sopportava che i suoi due amici si dicessero queste cose, se infatti Ren diceva a Nobu certe cose quest’ultimo non mancava di rispondergli acidamente.
Ren e Nobu.
Forse erano state le persone più importanti della sua adolescenza, le persone con cui si era confidato di più, le persone a cui voleva più bene.
 
“1.1
Primo dell’anno: oltre al mal di testa non me lo sono passato male, anzi.
Ieri con Nobu e Yasu siamo andati a un locale e assieme a Nobu c’era anche Nana, la bella e misteriosa Nana.
Era una festa molto particolare e ho avuto modo di parlare un po’con Nana.
Questa festa era a casa di Reira quindi c’erano anche Takumi e un suo amico dallo strano accento del sud, un tale Naoki mi sembra, c’erano alcuni nostri compagni di scuola e alcune compagne carine (credo che Takumi se ne sia fatte un paio in bagno) ma soprattutto c’era Nana con un lungo abito nero di seta, calze a rete e tacco a spillo.
Reira è la classica ragazza di buona famiglia con il viso pulito, tutta acqua e sapone, insomma quella ragazza che piace perché fa tenerezza e perché è una brava ragazza, Nana invece è così misteriosa e silenziosa che sembra impossibile decifrarla.
Durante la festa avevo un’incredibile voglia di fumare quindi mi sono appartato in terrazza ed eccola la: illuminata dalla candida luce lunare con un bicchiere di Cosmopolitan in mano, lei seduta su una sedia in silenzio sembrava che non respirasse, così perfetta come una statua della Grecia.
 
“Sono così belle le stelle questa notte, non trovi?” mi ha poi improvvisamente chiesto.
“Eh già, ma non hai freddo qui fuori tutta sola?”
“Un po’, ma alla fine il gelo più grande risiede nel mio cuore.”
“Come mai?”
“Mia nonna è appena morta, lavoravo per lei e anche se non la potevo sopportare era la mia unica parente, ora sono sola al mondo… Mi fai fare un tiro?”
Le ho così dato la mia sigaretta pensando che io per lei ci sarei sempre stato, non l’avrei abbandonata, povera piccola Nana. Non sei sola al mondo. Ci sono io.
“Questa sigaretta è davvero forte, come fai a fumare una cosa del genere? Mah, voi uomini siete davvero strani.
Au revoir Ren.”
 
E così se n’è andata dentro, lasciando il bicchiere di Cosmopolitan sulla ringhiera della terrazza ancora mezzo pieno.
Fumavo la sigaretta che era stata fra le sue labbra e che portava ancora le tracce del suo scuro rossetto, una strana scossa mi aveva percosso tutto.
Cosa stava accadendo?
 
Una volta finita la sigaretta anche io sono tornato dentro e ho visto Nana parlare animatamente con Nobu e poi andarsene.
Dalla finestra ho seguito i suoi passi veloci sulla neve.
Chissà dove se ne andava.
Nobu non mi ha detto nulla, maledetto.
 
 
1.2
Oggi ci siamo ritrovati a casa di Nobu per parlare del gruppo: dovevamo trovare una cantante donna possibilmente, ci serviva assolutamente.
Ma è poi accaduta una cosa incredibile.
Eravamo in stanza da Nobu a fumare e discutere, scervellarci, pensare a un nuovo nome per il gruppo, a nuove canzoni e a nuovi testi quando improvvisamente Lei è apparsa.
“Nobu, sono venuta a riportarti quel cd che mi hai prestato un mese fa”
“Grazie Nana, non dovevi disturbarti”
“Tranquillo darling” cantilenò.
LEI. LEI.
Era semplicemente perfetta.
Se all’inizio avevamo pensato a Reira ora c’era lei, la sua presenza oscura e la sua voce un po’roca erano perfette.
Così l’ho rincorsa, era già uscita di casa quando avevo realizzato tutto quanto quindi mi è toccato correre e chiamarla prima di avere la sua attenzione,
“Nana, vuoi essere la cantante del mio gruppo?”
Queste otto parole hanno così deciso tutto.
Nana: ora sei dentro al nostro gruppo.
 
1.3
Prima prova con Nana oggi, decisamente fantastica.
Abbiamo iniziato cantando una canzone di un gruppo punk che piace a Nobu, la voce di Nana mi ha incantato: così roca e scura eppure così passionale, una potenza di fiato straordinaria e una presenza con i controfiocchi.
Facevo fatica a suonare oggi da quanto ero incantato, preferivo ascoltare lei che suonare, sarei stato tutto il tempo ad ascoltarla se mi fosse stato possibile però a un certo punto ho sentito un forte dolore alla nuca e silenzio: Yasu mi ha tirato una bacchetta in testa perché ho smesso di suonare, senza rendermene conto.
“Ren, se non hai voglia di suonare dillo subito, perché è stato un vero peccato che tu abbia smesso nel mezzo di quest’esecuzione. Davvero fantastica Nana.”
“Grazie Yasu.”
“Dobbiamo trovare un nuovo nome, Nana hai qualche idea?” ho improvvisamente chiesto.
“Non ne ho idea… Black Stones come le sigarette?” ha proposto.
“Nana, non ha senso dare i nomi delle cose che vedi attorno, pensa un po’” ha replicato Nobu.
“Io penso invece che Black Stones sia un’idea fantastica, lo si può abbreviare in Blast che significa “esplosione”, è un nome decisamente accattivante per un gruppo punk” ha poi detto Yasu.
 
Dopo le prove ho fatto da solo la strada con Nana, è una ragazza fantastica, so di essere ripetitivo ma non mi stuferò mai di dirlo.
Nana, io credo di amarti.”
 
Leggendo quelle pagine a Yasu venne un groppo alla gola: così tanti ricordi che affioravano come la formazione dei Blast, l’amore di Ren per Nana.
Ma anche il suo stesso amore per Nana che ha sempre segretamente nutrito, quante notti Yasu si era risvegliato con il cuscino umido dalle lacrime versate per l’essere senza Nana, per non poterla avere e vederla con un altro.
Quando Ren era partito per Tokyo con i Trapnest Yasu aveva davvero creduto di poter stare assieme a Nana ma lei era rimasta fedele al suo amore, seppur temeva che lui non lo sarebbe stato a lei.
Che bella coppia che erano, non si erano sentiti per due anni ma erano entrambi rimasti fedeli l’uno all’altra e non avevano mai smesso di pensarsi.
 
Iniziava a levarsi un freddo vento dal mare, Yasu si alzò e si scrollò la sabbia di dosso. Il cielo era ormai scuro e il sole era già scomparso sotto l’orizzonte, pure gli uccelli tacevano: senza che Yasu se ne rendesse conto si erano fatte le otto di sera.
Era ora di andare a mangiare un piatto di tempura e poi andare a dormire.
 




Free talk:
Dunque, sono finalmente arrivata a parlare di Ren e Nana, devo ammettere che la parte di questo capitolo che mi piace di più è la descrizione di Nana al chiaro di luna, me la sono immaginata vividamente e mentre scrivevo mi sembrava di averla davanti; ma forse è solo un vaneggio da scrittrice.
Sono nati i Blast e sono pronti a cominciare un nuovo genere di musica con la nuova cantante e Ren è sempre più innamorato mentre Nana è indecifrabile.
Nel prossimo capitolo penso che farò mettere assieme Nana e Ren e parlerò di Misato (che è il mio personaggio secondario preferito).
A parte questo sta iniziando Carnevale (evviva ^____^) e non vedo l'ora di andare a scuola travestita da studentessa Corvonero di Hogwarts *--*, ho già pronto il costume, non vedo davvero l'ora di poterlo mettere. Problema del Carnevale qua a Venezia è tutta la gente che viene, oggi per arrivare in biblioteca ci ho messo la bellezza di mezz'ora >__< quando in genere ci metto al massimo dieci minuti.
Se venite a Venezia, per favore, quando camminate tenete la DESTRA, rischiate di imbattervi altrimenti in un veneziano (potrei benissimo essere io) che vi manda al diavolo perché non siete in grado di camminare correttamente per la città. 
Fra un po'è anche la Festa della Donna, "festa" che non mi piace troppo perché mi sembra che oramai abbia perso davvero il suo significato, a ogni modo pensavo di fare una pubblicazione extra con protagoniste Nana, Hachi, Misato, Reira e Junko. Ma non so se lo farò.
Ah, segnatevi sul calendario che il 4 marzo non solo è il compleanno di Nana Osaki, ma è anche il giorno in cui Ren è morto ç_____ç.

 
 
  
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