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Autore: lukeholdme    23/02/2014    1 recensioni
-Ed io vi dichiaro marito e moglie, bando alle ciance, baciatevi.- sentii dire da Daria sbattendo le mani come una foca.
Ecco, questo qui matrimonio non si poteva definire poiché organizzato in un parchetto della città con un muretto per altare e un prete in jeans ma comunque.
Io e Louis eravamo felici, felici di un matrimonio finto ma i nostri sentimenti erano più che veri.
Mi prese il viso tra le mani ed io mi persi nelle sue pozze azzurre ammirando il suo viso da angelo, ancora per un attimo per poi far posare le mie labbra sulle sue.
Daria e gli altri “ospiti” scoppiarono in un applauso mentre io e Louis ci davamo da fare.
Credo sia doveroso iniziare a raccontare come siamo arrivati fin qui.
La prima volta che l’ho visto è stata a scuola, lo odiavo, giuro.
[...]
-Hey hey scusami.- sentii una voce urlami dietro le spalle correndo, come qualche ora prima.
Mi girai d’istinto e vidi Louis correre con un “mazzo” (se così si poteva definire) di carote.
Rimasi a bocca aperta, sconcertata.
-E queste cosa cazzo sono?-
-Carote.. avevi detto niente fiori e io non sapevo cosa portarti.- disse lui grattandosi la nuca
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Do you marry me babe?


*fate finta che ci sia un banner bello e sexy*
 

-Ed io vi dichiaro marito e moglie, bando alle ciance, baciatevi.- sentii dire da Daria mentre sbatteva le mani come una foca.

Ecco, questo qui matrimonio non si poteva definire poiché organizzato in un parchetto della città con un muretto per altare e un prete in jeans ma comunque.
Io e Louis eravamo felici, felici di un matrimonio finto ma i nostri sentimenti erano più che veri.
Mi prese il viso tra le mani ed io mi persi nelle sue pozze azzurre ammirando il suo viso da angelo, ancora per un attimo per poi far posare le mie labbra sulle sue.
Daria e gli altri  “ospiti” scoppiarono in un applauso mentre io e Louis ci davamo da fare.
 
Credo sia doveroso iniziare a raccontare come siamo arrivati fin qui.
La prima volta che l’ho visto è stata a scuola, lo odiavo, giuro.
 
-Ciao, io sono Louis.- mi porse lui la mano in segno d’amicizia per stringerla.
-Ciao .- risposi io fredda senza ricambiare il suo gesto facendogli un cenno con la testa di sparire.
-Certo che è molto cordiale la tua amica .-
-E’ sempre così .- rispose Liam.
-Sì, oggi non è giornata.- sbottò ridendo Harry.
- Styles ti vuoi ritrovare senza palle?- risposi acida riferendomi al riccio.
-No, grazie.- disse lui sorridendo mostrandomi le sue fossette
-Era giusto per sapere.-
 
Il primo giorno non era certo stato dei migliori, a parte la mia solita incazzatura niente di che. Sono sempre così con le persone nuove. Cioè non proprio con tutte. Quando un rapporto inizia così per me è no, non legherò mai con quella persona ma lui è l’eccezione vivente.
 
 
2 mesi dopo

Mi incamminai a grandi passi verso il mio armadietto per evitare quella testa di cazzo di un Tomlinson senza alcun successo. Mi raggiunse appoggiandosi con una spalla sull’armadietto cercando di darsi un tono.
 
-Allora, posso chiederti una cosa?- sbottò lui d’un tratto.
-Dipende.- non seppi nemmeno io come mi uscì la voce dalla gola.
-Vorresti uscire con me?- disse Louis abbassando gli occhi osservando il pavimento.
-Io cosa?- urlai sgranando gli occhi. Metà della scuola nel corridoio si girò verso di noi perplessa.
-Hai capito dai..-
-Niente fiori cosetto.-
Gli girai le spalle e camminai pensando a quanto fossi stupida ad aver accettato, io lo odiavo, perché lo avevo fatto? Ma io ci pensavo su prima di fare o dire qualcosa? Minchia.
 
-Aspetta!- urlò Louis correndo nel cortile dov’ero riuscita a dileguarmi e passare inosservata.
-Cosa vuoi?- dissi senza girarmi neanche continuando a camminare.
-A che ora ci vediamo, ehm al parco?-  disse schiarendosi la voce
-Alle otto va bene?- risposi continuando a restare di spalle fermandomi.
-Si .-
Lo sentii avvicinarsi e posarmi una mano sulla spalla.
-A dopo.-
 
8.00PM
 
Mi incamminai nelle strade semi buie di Doncaster avviandomi verso il parchetto vicino la scuola.
Come al solito Louis era in ritardo, succedeva così anche a scuola. Me lo dovevo aspettare, dovevo arrivare almeno alle nove.
-Hey hey scusami.- sentii una voce urlami dietro le spalle correndo, come qualche ora prima.
Mi girai d’istinto e vidi Louis correre con un “mazzo” (se così si poteva definire) di carote.
Rimasi a bocca aperta, sconcertata.
 
-E queste cosa cazzo sono?-
-Carote.. avevi detto niente fiori e io non sapevo cosa portarti.- disse lui grattandosi la nuca imbarazzato.
-Una scatola di cioccolatini no?- risposi ridendo dandogli una pacca sulla spalla.
 
Infondo è questo che mi piace di lui, il suo modo di essere diverso dagli altri ragazzi. Non era il solito playboy del mio cazzo quadrato. Va bene continuiamo. Qualche mese dopo eravamo già un po’ più attaccati al punto che fossi io a volte la prima a rivolgergli la parola.
 
-Lou, mi aiuti oggi pomeriggio a fare arte per favore? Sono incapace a pitturare.-
-Certo, ci vediamo a casa mia.- rispose lui abbracciandomi per poi andare dai suoi amici.
 
-Minchia, questo è grave. Questa creatura che si fa abbracciare.- disse Harry indicandomi impaurito indietreggiando.
-Si si, sei solo geloso.-
-Io no, ho già di che occuparmi-
-E vai dov’eri Styles se hai qualcosa da fare vai per piacere.-
 
Passai  la mattinata completamente tra i miei pensieri, senza seguire neppure una singola lezione. Non era da me.

Uscita da scuola riuscii a trovare la figura alta di Liam, avevo un gran bisogno dei suoi consigli.
 
-Liam ti devo parlare.-
Afferrai il mio amico per un braccio portandolo dinanzi a me, era l’unico equilibrato tra tutti gli amici che avevo.
Era sincero, dolce, comprensivo e tutti gli aggettivi buoni di questo mondo.

-Dimmi, è grave?- rispose lui alzando un sopraciglio meravigliato.
-Diciamo di sì, credo di essermi innamorata di un ragazzo.-
-No ti prego, non dirmi che è come nei film americani e la ragazza confessa il suo amore per un ragazzo dicendo “sai sono innamorata di un ragazzo e sei tu, scopiamo”.-
-Ma sei scemo o cosa?- risposi spingendolo, facendolo sbattere contro il muro leggermente arrabbiata.
-Dai, comunque dimmi.- Liam si fece serio.
-Dunque, hai presente quel Louis?-
-Sì, perché?-
-Credo che mi stia per innamorare di lui, è riuscito ad abbracciarmi.- dissi abbassando gli occhi diventando rossa. Le mie scarpe erano così interessanti.
-Tranquilla, è una cosa normale. Lascia che il tempo faccia il suo corso.-
 
Restai un po' perplessa a quelle parole, io non avevo molta esperienza con i ragazzi ma mi fidavo di Liam. Comunque passiamo a quello che successe il pomeriggio.
 
Bussai incerta alla porta con in mano la tela con i pennelli. Sentii un fievole “arrivo” provenire da dentro casa sua. Sentii la chiave girare tre volte nella serratura e quando la porta si aprì mi ritrovai davanti un ragazzo moro con gli occhi color caramello.
Restai impalata, molto imbarazzata. Speravo di trovarci Louis lì, non quel ragazzo. Cazzo.
-Hey, entra. Io sono Zayn .- disse lui cercando di mettermi a mio agio.
-Ciao, c’è Louis?- domandai senza dire il mio nome, fu tanto se lo salutai.
-Certo è di sopra, se vuoi ti  accompagno.-
-No, grazie lo stesso.-
Senza parlare salii le scale in fretta trovando la porta della camera di Louis aperta. Stava suonando il pianoforte mentre cantava, aveva una voce davvero stupenda.
Restai lì imbambolata ancora per qualche minuto,accucciandomi a terra per sentirlo cantare senza farmi vedere.
 
-Ciao Lou.- dissi entrando nella sua camera valicando la soglia.
-Hey ciao .- mi salutò lui stringendomi tra le sue braccia.
-Aspettami qui, vado a prendere il cavalletto e la pittura.- continuò lasciandomi dalla sua stretta calda.
 
Posai i pennelli e la tela sulla scrivania ammirando le pareti blu chiaro della sua camera finché i miei occhi non caddero sul suo pianoforte.
Mi sedetti subito sullo sgabello nero in pelle e cercai di premere i tasti piano per non provocare troppo rumore. Sapevo soltanto una canzone con il pianoforte, veramente sapevo a memoria dove mettere le dita non sapevo suonare il piano.
 
-You are beautiful, no matter what they say, words can’t bring you down. Oh no. You are beautiful in every single way, yes words can’t bring you down oh no. So don’t you bring me down today. Everywhere we go, the sun won-
 
-Che bella voce- mi interrupe Louis –Sai suonare il piano, come me?-
-Io no.. cioè si. No va beh, so solo questa canzone.- farfugliai imbarazzata.
-Hai una bella voce, la cantiamo?-
-Ma se non sai neanche le parole Louis!-
-Invece si .-
-Non le so io le parole.- mentii imbarazzata.
-Dai, voglio cantarla con te .- fece il finto offeso lui.
-Ma io non sono venuta qui per essere aiutata in arte? Oppure sono venuta a prendere lezioni di piano eh?-
-Hai vinto tu. Ma sappi che se abbiamo qualche minuto devi cantare con me .-
-Ok ok .- dissi roteando gli occhi al cielo.
 
Iniziammo a prendere i pennelli, colori, tavolozza e tela .-
-Cosa vorresti disegnare?- mi domandò Louis osservando con i suoi occhi la tela completamente bianca.
-Vorrei disegnare il mare .- risposi senza pensare, ma aveva capito che io mi riferissi al mare che lui possedeva nei suoi occhi.
Louis annuì iniziando a fare uno schizzo su un foglio senza neanche usare la gomma. Ne uscì un paesaggio perfetto.
Lo riportò sulla tela, fece tutto lui io restai lì a guardarlo. Sapeva fare davvero tutto quel ragazzo.
 
-Ti piace?- disse dopo un po’ lui cercando approvazione.
-E’ davvero bellissimo Lou – ammirai il disegno ancora per un attimo per poi fiondarmi ad abbracciare Louis.
 
-Grazie Tomlinson .-
-Di niente .- rispose lui ricambiando l’abbraccio.
 
-Aspetta un attimo stavo dimenticando.- lo guardai perplessa cercando di capire cosa stava facendo. Aveva preso un po’ di colore per poi posarselo sul dito.
 
-Cosa stai cercando di fare?- dissi preoccupata mentre univa l’indice al pollice.
-Chiudi gli occhi .-
-Mi devo fidare? .-
-Si .-
 
Sentii qualcosa di fresco sulle guancie, stavo cercando di focalizzare cosa stesse facendo Louis per poi sbarrare gli occhi.
Mi passai velocemente una mano sulla guancia per poi guardarla. Era tinta di blu.
Corsi a guardarmi allo specchio. Avevo una guancia perfettamente delineata da due righe blu e l’altra completamente macchiata.
 
-Brutto nano malefico, io ti ammazzo .- dissi dirigendomi verso Louis.
Presi il celeste spremendo una parte del tubetto per poi spalmarla sul suo viso e lui stava fermo e rideva come un matto .-
 
Finita la mia opera lo feci alzare dallo sgabello su cui era seduto per fargli ammirare allo specchio quanto fosse bello anche con la pittura sulla faccia.
 
-Minchia, sembro Lady Gaga .-
-Lo so, lo so sono un’artista professionista .- dissi vantandomi
-Grazie, questo trucco mi piace .- rispose lui stampandomi un bacio sulle labbra così, di sfuggita.
Restai con gli occhi aperti, meravigliata.
 
Da lì inizia la nostra storia, se così potrei dire. Quello si che si può chiamare “giorno memorabile”. Per fortuna persimo così tanto tempo a ripulirci che non cantammo, avevo troppa vergonga. Non sarei riuscita a spicciare parola e non so che figuraccia ci avrei fatto.
 
5 mesi dopo
 
-Rincoglionito dammi il telefono.- urlai rincorrendo Louis per tutto il parco. Un misto tra il ridere e l’affanno mentre i bambini ci guardavano straniti.
-Niente parolacce, ci sono dei bambini qui .- mi ricordò lui facendo il pignolo.
 
Finalmente lo raggiunsi, era nascosto dietro al tronco di un albero.

-Te lo ripeto un’ultima volta. Ridammi il cellulare.- dissi raggiungendo Louis dietro l’albero.
Lo vidi mentre sfogliava le mie foto, erano poche. Se c’erano cinquanta foto era davvero un record per me.
 
-Ma questo sono io .- Louis osservò la sua foto con gli occhi che gli brillavano, in quell’immagine aveva i capelli scompigliati, il volto affaticato e sudato. Stava giocando a calcio, precisamente si stava allenando.
Mi sedetti vicino a lui guardando le foto, senza provare vergogna anche se le avevo scattate di nascosto a lui.
C’era una sua foto mentre sorrideva suonando il piano forte. Era bellissimo davvero bellissimo.
 
-E questa quando me l’hai fatta?-
-La prima volta che sono venuta a casa tua .- risposi abbassando lo sguardo cercando protezione, ero in imbarazzo.
Louis capì il mio stato d’animo e mi abbracciò cercando di farmi sentire a mio agio per poi posare il telefono a terra. Cercò di guardarmi negli occhi alzandomi il viso poggiando il suo indice sotto il mio mento.
 
-Ti amo .- furono le parole che lui fece uscire dalla sua bocca per poi baciarmi dolcemente mentre io stringevo i suoi capelli tra le dita.
 
Liam aveva ragione, il tempo doveva fare soltanto il suo corso. Le sue parole mi vennero in mente mentre io e Louis stavamo passeggiando mano nella mano lo stesso giorno in cui lui aveva guardato le foto sul mio telefono. 
Qualche tempo dopo mi chiese di essere la sua fidanzata, credo che nessun ragazzo abbia aspettato quasi un anno per farmi una proposta del genere. Penso che Louis sia veramente innamorato di me.
 
Una mattina scolastica delle solite vidi Louis particolarmente felice finché durante la ricreazione non venne a parlarmi.

-Devo dirti una cosa .- disse Louis stringendo le sue mani nelle mie.
-Dimmi Lou .-
-Vuoi sposarmi per finta? .-
-Io che cosa? .- urlai come la prima volte che mi aveva chiesto di uscire con lui.
-Dai , per favore .-
- Cos’è questa faccenda? .- arrivò Liam osservandoci perplesso.
- Le ho chiesto se mi vuole sposare per finta .-
-Che cosa?- urlò Liam imitandomi.
-Ma che avete di strano voi?- ribatté Louis quasi offesso
-Dai accetta .- rispose Niall sbucando dal nulla
-Uh, chi si sposa?- disse freneticamente Daria.
- Dovrei sposarmi io forse .- abbassai lo sguardo a terra osservando i miei piedi mentre il mio corpo oscillava da destra a sinistra.
- Accetta!!- urlò Daria sbattendo le mani
- Accetta, accetta, accetta .- rispose Sabrina con la stessa euforia di Daria.
-Va bene ragazzi, state calmi accetto .-
-Devi dirlo meglio però .- rispose Zayn affiancato da Harry.
-Louis, sì, ti voglio sposare per finta .-
- Anche io ti amo, ci vediamo oggi pomeriggio alle cinque. Vestiti di bianco. – disse Louis mentre mi spingeva via dal gruppo di amici.
 
Ed ecco come siamo arrivati fin qui, con un matrimonio finto e due ragazzi che si amano più di loro stessi.

Finito l’applauso lanciai il mazzo di rose bianche e rosse che Louis mi aveva portato come boquette che Daria prontamente prese al volo.
-Niall, ci dobbiamo sposare al più presto.- squittì lei felice
-Sì, certo. Ci sposeremo anche noi!-

Scoppiammo tutti in una risata armoniosa mentre brindavamo alla nostra felicità. 




Ed è così che nasce l'amore, per caso, per rabbia, per felicità. L'amore è la cosa più bella che ci possa essere stata donata da Dio. L'amore è il più bel dono, un sentimento che ci rende tristi o felici a suo piacimento.

 

SAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAALVE.

La mia prima fottutissima storia che riesco a scrivere :'), merda è grave. E' una one shot perché con le fanfiction lunghe non mi sento apprezzata  LOL.  Al massimo se scriverò qualche storia la farò di 15 capitoli non mi sento di affrontare 30 capitoli e passa OuO. Fuck a me *-*, anyway spero che la storia vi sia really piaciuta *fa l'accento inglese* e che recensiate in tante. Io personalmente come prima one-shot la adoro asdfghjklasdfghjklsdfghjklnasui ** . Vorrei ringraziare Christina Aguilera che con la sua musica mi ha aiutato molto a scrivere <3 <3 Grazie Cristinuzza<3.
Okay evaporoo evaporoo state tranquilli <3 <3. Un bacione *-* <3 (vorrei chiedervi se nella recensione potresti dirmi se continuare a scrivere a dare spazio alla mia fantasia o fermarmi qui :'c<3 vorrei un parere seriusly)

Twitter: @inloveiwthloujs
 

PRESTO EPF CAMBIERA' IL MIO NOME IN :" inlovewithloujs" (dice che me lo deve confermare ancora .-. comunque è per avvisarvi girls<3)


VA BENE SPARISCO.
  
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