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Autore: ambra_chiara    24/02/2014    2 recensioni
Sapete tutti come è andata a finire la guerra contro Crono, ma molti (come me) si saranno chiesti dove è finita Calipso o meglio dire... Ha trovato un lieto fine oppure dovrà subirsi ancora il tormento alla quale ormai è abituata? Io ho cercato di scrivere una storia che parla interamente della figlia di Atlante.
Spero che vi piaccia! Ciao!
ambra_chiara
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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POV. CALIPSO
 
Ci trovammo davanti a un grande edificio appena usciti dall’Olimpo, il trambusto era totale, grandi ammassi di metallo si muovevano alla velocità della luce, la gente portava strani abiti… le ragazze strana gonne più piccole della mia mano, e i ragazzi pantaloni che lasciavano vedere il fondo schiena.
Mi avvinghiai al braccio di Kira, che ridacchiò divertita spiegandomi tutto quello che vedevamo durante il tragitto, durato si e no cinque minuti, da quella strana folla e un piccolo boschetto isolato.
“è tutto nuovo per te vero?” domandò Tony,  mentre si sistemava la felpa
“Si… è tutto così chiassoso, rumoroso, strano, nuovo… Tipo Kira” gli risposi
“Molto spiritosa… non avrai un passaggio allora… te la farai a piedi la strada!”
“No, non ho voglia di passare per i tuoi cunicoli infernali!” disse il fratello
“Che cunicoli?” domandai
“Io prendo il taxi, a dopo ragazze!” e il ragazzo si allontanò dalla boscaglia
“Cosa intendi fare?” Kira non mi ascoltò, prese invece qualcosa dal suo zaino, un bastoncino ricurvo nero:
“Un regalo di mia madre, per il mio recente compleanno… ventitré giugno…”
“Tre settimane fa” dissi “Auguri”
“Grazie… te?”
“Trentuno gennaio. Dimmi cosa vuoi fare” non mi ascoltò, tracciò un cerchio per terra davanti a noi due, poi disse:
“Vacci dentro…” lo feci e lei mi seguì
“Ora salta”
“Cosa?”
“Salta… così!” saltellò velocissima come se stesse saltando una corda, anche io lo feci e vidi il terreno abbassarsi di qualche metro fino a precipitarsi alla velocità.
Cadevamo con sotto quell’ammasso di terra, mi avvinghiai a Kira per non cadere mentre lei rideva e stava in un equilibrio perfetto.
Passavamo per diversi corridoi bui e dall’odore di chiuso finché alla fine la nostra piattaforma non risalì in superficie, davanti a migliaia di ragazzi seduti su una strana arena che ci fissavano estasiati.
“Buongiorno a tutti!” salutò Kira “lei è Calipso… figlia di Atlante, mi ha aiutato a salvare mio fratello dalle Parche” mi presentò e io salutai con la mano non sapendo bene che fare.
Un centauro abbracciò Kira: “Kira! Mi hai fatto stare così in pensiero! Tuo fratello è appena arrivato”
“Lo so… sono contenta di essere tornata Chirone, spero che ci sia posto per la mia amica” lui annuì porgendomi la mano:
“Piacere, io sono Chirone, per qualsiasi problema vieni pure da me”
“Grazie” dissi sorridente
“ma abbiamo interrotto qualcosa?” chiesi vedendo Tony che si sedeva sui gradoni dell’arena e salutava i suoi amici
“No, nulla di importante. Volevamo inviare una squadra per cercarvi, ma dato che siete qui, non avrebbe senso” Kira rise e quando tutti fecero partire un grande applauso arrossì e salutò con la mano.
 
POV. KIRA
 
Era da un giorno che organizzavo questa festa di benvenuto per Calipso, con il contributo di tutti.
La festa si sarebbe svolta nella mia casa, la numero 17.
C’era di tutto: musica, un banchetto imbandito di ogni ben di Dio e tutti i mezzosangue del campo erano invitati.
“Fransin… grazie, mi hai dato una grande mano” dissi alla ragazza che stava sistemando la musica
“Stai tranquilla… forza, va a cercare Calipso per portarla qui, noi terremo la luce spenta e esulteremo quando aprirai la porta”
“Brava!”
Si trovava nel campo di fragole seduta a osservare il sole tramontare.
“Ehi… Come va?” chiesi sedendomi accanto a lei
“Bene, non riesco ancora a credere di essere libera… sembra di essere in un sogno” le sorrisi
“Sono contenta” risposi felice
“Tutto grazie a te, sono in debito” feci un gesto vago con la mano.
“Sul serio, se non fosse per te sarei ancora a Ogigia, a non far nulla, e invece guardami… sono qui finalmente pronta a vivere. Certo non sono più immortale, ma non importa”
“Hai perso l’immortalità?” domandai
“Si, ma  non fa niente, sono contenta… tutto grazie a te” sorrisi
“Non ho fatto nulla. Tu mi hai salvato la vita”
“Ma anche tu”
“Allora possiamo considerarci pari?” chiesi sorridente
“Certo” mi abbracciò
“Ora, ti vorrei far vedere un posto”
“Cosa?”
“vedrai” mi alzai e mi misi a correre verso la mia casa
“L’ho già vista la tua camera”
“Ma non la nuova versione…” spalancai la porta e la luce del sole investì l’abitazione e tutti i miei compagni gridarono:
“Ben arrivata Calipso!” quest’ultima sorrise e fu trasportata dentro da Tony che le fece vedere tutto, io rimasi alla soglia per vedere l’intera scena, mio fratello presentava alla figlia di Atlante tutti, magari aggiungendo: “Questo è un buon partito” a bassa voce.
Io intanto cercai di dileguarmi perché non mi piacciono le feste, per quanto questa l’avessi organizzata io.
“Ehi, dove credi di andare?” chiese Jim, un figlio di Ares molto carino dai capelli mori e gli occhi verdi.
“Scappo… Calipso è in buone mani”
“Non credi che si annoierà senza di te?”
“No… in questo periodo siamo state sempre insieme. Le farà bene conoscere qualcun altro… non trovi?”  mi scostò una ciocca di capelli biondi che si erano messi davanti ai miei occhi
“Si ma io non ti vedo da un po’” alzai un sopracciglio
“Se è un modo per dirti che ti sono mancata potevi dirlo anche in un modo meno criptico” lui ridacchiò, e mi scompigliò i capelli a caschetto.
Non ci siamo mai messi insieme ufficialmente, dato che nessuno dei due si è mai confessato, ma comunque siamo buoni amici, ora che ci penso nella prova a cui Ipno mi aveva sottoposto lui non c’era, ma forse perché in quel periodo ero arrabbiata con lui perché mi aveva trattato male, storia lunga…
“Forza… entra, ho promesso a Calipso che avresti cantato”
“Come?”
“Si, forza…” mi spinse letteralmente dentro e richiamò l’attenzione di tutti su di me.
“Canta!” mi intimò sorridente
“Dopo facciamo i conti” gli dissi “Ehm… salve a tutti! Non saprei cosa cantare, soprattutto perché non era nel programma” dissi , Calipso mi guardava con i pollici alzati incoraggiandomi.
“Ehm… Forse ho trovato…” mi misi a cantare Safe and Sound di Taylor Swift:
“Just close your eyes
The sun is going down
You'll be alright
No one can hurt you now
Come, morning light
You and I'll be safe and sound” intanto Fransin aveva messo la base, al ritornello tutti si misero a cantare con me.
Alla fine della canzone ero imbarazzatissima e me ne andai dal centro della scena con lo sguardo abbassato.
Calipso mi raggiunse e mi abbracciò: “Sei stata bravissima, e il bello è che nessuno con il sangue divino è morto!” scherzò.
La festa andò benissimo, come i giorni dopo, io e Calipso affrontammo diverse altre avventure, lei si innamorò di Nico, Tony era sempre con il suo gruppo di amici mentre io vivevo felicemente, con un quasi ragazzo, una meraviglioso fratello e una grande amica.
Inoltre da quel momento acquistai una grande fama, e incaricarono me e Calipso per un’altra  missione ma questa è un'altra storia.
 
Ora porgo un grande saluto da parte di Kira e Calipso! Grazie per averci seguito fino ad adesso! Ciao! Un grande abbraccio!

Kira & Calipso
  
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