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Autore: Ellies    24/02/2014    2 recensioni
Lorcan aveva sempre sognato il proprio matrimonio, o meglio, aveva sempre sognato l'amore. Quando era un bambino, e guardava l'album di famiglia, indugiava sempre sulle foto di nozze dei propri genitori. Decise che anche lui avrebbe guardato qualcuno così, un giorno, con quello sguardo innamorato che suo padre stava riservando alla moglie, quasi di nascosto e seguito da un sorriso. E sognava anche qualcuna che fosse bella come sua madre, al suo fianco, avvolta nel suo vestito bianco, o blu, o verde, perché qualsiasi colore sarebbe andato bene finché lei fosse stata felice.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Albus Severus Potter, Lorcan Scamandro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Seventeen.

Lorcan aveva sempre sognato il proprio matrimonio, o meglio, aveva sempre sognato l'amore. Quando era un bambino, e guardava l'album di famiglia, indugiava sempre sulle foto di nozze dei propri genitori. Decise che anche lui avrebbe guardato qualcuno così, un giorno, con quello sguardo innamorato che suo padre stava riservando alla moglie, quasi di nascosto e seguito da un sorriso. E sognava anche qualcuna che fosse bella come sua madre, al suo fianco, avvolta nel suo vestito bianco, o blu, o verde, perché qualsiasi colore sarebbe andato bene finché lei fosse stata felice. 
A cinque anni incontrò Charlotte, e pensò che fosse quella giusta. Aveva i capelli biondi e gli occhi verdi ed enormi, e sorrideva sempre. Lei gli piaceva, soprattutto quando metteva quel vestito azzurro che durante la primavera si muoveva nell'aria, ed era in tinta con i fiocchi tra i capelli. 
A cinque anni e mezzo aveva detto a sua madre che le avrebbe chiesto di diventare la sua fidanzata, e lei aveva riso, e poi gli aveva sistemato i capelli da un lato e gli aveva comprato un farfallino, azzurro come i suoi occhi. Lorcan aveva insistito che c'era bisogno di un anello, e quindi comprarono anche delle caramelle tonde e con un buco al centro, abbastanza largo da farci passare un dito.
Il giorno dopo, Charlotte aveva un anello al dito, ma non era la caramella alla pesca che Lorcan aveva comprato per lei. Era una stupidissima caramella gialla che le aveva regalato lo stupidissimo Thomas Andrewson, e lei lo guardava con quel sorriso meraviglioso e lo teneva per mano. Da quel momento odiò le caramelle al limone e decise che non era affatto quella giusta.
Quando arrivò a casa si chiuse in camera sua, e si infilò sotto al letto. I suoi genitori non riuscirono a convincerlo ad uscire, fino a quando Lysander non lo invitò a venire con lui, il giorno dopo. Lysander giocava con i figli dei Potter, e gli aveva detto di essersi innamorato di una bambina. Aveva i capelli rossi e gli occhi chiari, e il viso pieno di lentiggini. Lorcan lo aveva avvisato che l'amore era stupido, e che le bambine sceglievano sempre i bambini più stupidi con le belle scarpe e le stupidissime caramelle gialle al limone. Lysander aveva detto di no, che non era vero, perché Rose era stata sposata, ma lui aveva mangiato il proprio anello al limone e allora lei non l'aveva mai perdonato. Che bambino stupido, aveva commentato Lorcan. 
Quando arrivarono a casa dei Potter, era piena di voci. Era estate, e il giardino era colorato e profumato. Lorcan non voleva stare lì, tutte quelle persone erano una grande novità per lui che aveva sempre vissuto in una piccola famiglia.
Lysander gli indicò un bambino, e gli sussurrò che era lui ‘quello che aveva mangiato l'anello di Rose’. Poco dopo scoprì che era suo cugino, e che aveva gli occhi verdi come quelli di Charlotte. Giocò con tutti, tranne che con lui, perché pensava che gli occhi verdi fossero brutti — anche se i suoi non li aveva ancora visti bene — e che appartenessero solamente alle persone che poi l'avrebbero deluso andandosene con altri bambini spocchiosi e irritanti.
Quella sera sua madre lo sgridò, perché il signor Potter le aveva detto che non aveva giocato con Albus, e che si era comportato male, e allora Lorcan si arrabbiò con Lysander perché l'aveva portato con lui, e si arrabbiò con Albus perché era solo un frignone e non aveva il diritto di procurargli una ramanzina dalla sua mamma.
Il giorno dopo lo costrinsero a scusarsi con Albus anche se non voleva, e quando arrivò davanti a lui, aveva gli occhi bassi e le guance rosse. Non si accorse che anche Albus le aveva perché non lo guardava, non lo voleva guardare. Ma quando alzò lo sguardo scoprì che i suoi occhi non erano del verde di Charlotte, ma erano come l'erba fresca al mattino che il nonno gli faceva sempre toccare, e quasi gli fece venire voglia di allungare una mano per toccarli, e per sentire se fossero ugualmente freschi.

«Mi piacciono i tuoi occhi.»

Sussurrò semplicemente, e immaginò che quegli stessi occhi il giorno prima fossero stati pieni di lacrime per colpa sua, e se ne dispiacque. Lo prese per mano e lo portò a giocare con sé, e non permise a nessun altro di avvicinarsi a lui, perché nessuno doveva fargli del male come aveva fatto lui, e non avrebbe mai più permesso che quegli occhi diventassero tristi. Quel giorno decise che sarebbe diventato il suo principe, perché i principi erano coraggiosi e difendevano le persone a cui volevano bene, e inoltre avevano gli occhi azzurri e i capelli biondi, proprio come lui, e quindi non ci vide nulla di male.

A sette anni Albus e Lorcan non potevano essere visti se non insieme. A sette anni Albus e Lorcan giocavano ed erano migliori amici. A sette anni Lorcan era geloso di Albus e voleva baciarlo sulle labbra come i suoi genitori, ma non poteva perché qualcuno gli aveva detto che i baci potevano darseli soltanto i bambini e le bambine. Ma Lorcan era determinato, e quindi un mercoledì pomeriggio si nascose dietro ad un albero e lo baciò, ritraendosi non appena le sue labbra ebbero toccato quelle dell'altro, e restò a guardare le sue guance diventare rosse con un sorriso.
Il giorno dopo Albus aveva un anello alla pesca al dito, perché Lorcan si era ricordato che quello al limone non era durato, e comunque lui il limone lo detestava.
Albus non mangiò l'anello, e Rose se la prese con Lorcan, perché invece il suo se l'era mangiato, e anche Lysander si arrabbiò con Lorcan, perché Rose — con i suoi capelli rossi, gli occhi chiari e le lentiggini sul viso — prestava più attenzione al fratello e non a lui, che le regalava i fiori del giardino tutti i giorni.
I loro genitori li guardarono, e per la prima volta non sorrisero, e Lorcan vide la sua mamma parlare con il suo papà come se stessero litigando, ma alla fine si baciarono di nuovo e fu tutto come prima.

A undici anni Lorcan salì sul treno, e fu Smistato a Corvonero, e Albus gli mancò per tutto quell'anno, e non vedeva l'ora che anche lui andasse a Hogwarts per essere di nuovo insieme. Perché Albus era il suo migliore amico, e le caramelle frizzanti non erano la stessa cosa senza di lui.

A dodici anni Albus salì sul treno, e fu Smistato a Serpeverde, e Lorcan pensò che l'avesse tradito, perché ora erano vicini ma anche così lontani, e ora aveva altri amici, mentre lui non era riuscito a farsi amico nessuno, perché stava solo aspettando che Albus tornasse da lui.
Quell'inverno il signor Potter scrisse a sua madre, ma lei non gli disse niente e nascose la lettera, e sentì che stava parlando con Lysander dicendogli di tenerlo d'occhio. Da quel momento Albus e Lorcan si videro sempre di meno, e lui fece amicizia con i suoi compagni di Casa, anche se a volte lo guardavano ancora come se fosse matto. Ma alla fine capirono che era fatto così, in modo particolare, e cominciarono a chiedergli di studiare con loro, e di giocare a Quidditch perché era il periodo delle selezioni, e loro volevano essere pronti.

A quattordici anni diede il suo secondo ‘primo bacio’ al suo compagno di stanza, e lui e Albus non si salutavano più per i corridoi, anche se nessuno dei due capiva il perché. Quell'anno scoprì che le persone potevano essere davvero crudeli, perché Baggins di Grifondoro l'aveva visto mentre teneva la mano ad un ragazzo, e gli aveva detto delle cose poco carine, e gli aveva tirato un pugno. Lui l'aveva schiantato ed era finito in punizione, perché nessuno aveva creduto che Baggins l'avesse picchiato, anche se era la verità. Quell'anno Lorcan crebbe davvero, e imparò che le persone erano spaventate da ciò che era diverso da loro, e che difendevano la libertà dei propri pensieri in un modo strano, perché limitavano e distruggevano quella degli altri.

A quindici anni Albus e Lorcan giocarono da avversari, e Albus lo sconfisse. Non era arrabbiato, ma quando lo vide nello spogliatoio con un altro ragazzo, e vide che quello aveva le mani tra i capelli del suo ex-migliore amico, si chiuse in camera e si sedette sul letto, urlando fino a quando non gli mancò la voce perché aveva capito che Albus non era mai stato solo il suo migliore amico, e che era innamorato di lui fin da quando erano entrambi bambini, e l'unica cosa che contava era che Albus non mangiasse il proprio anello alla pesca e che Lorcan si mettesse sempre vicino a lui a tavola, così che potesse finire le verdure che Albus non voleva.
Ma ora erano cresciuti, e le amicizie erano così: a volte duravano, altre no, perché semplicemente non erano quelle giuste. Ma lui si rese conto di quanto la loro lo fosse, quando cominciò a seguirlo perché non riusciva a stare senza vederlo per nemmeno un giorno, e si rese conto che il suo cuore perdeva un battito quando sorrideva. Quell'anno Lorcan provava qualcosa, ma non pensò fosse innamorato perché gli avevano detto che i ragazzi non possono capire l'amore, e che quelle erano soltanto delle fasi.
Quell'estate i Potter invitarono tutta la sua famiglia a trascorrere le vacanze da loro, perché era da tanto che non si vedevano e inoltre c'era la Coppa del Mondo di Quidditch, e sarebbero potuti andare a vederla. Quell'estate Lorcan rivide Albus, e scoprì Lysander che si baciava con Rose dietro ad un cespuglio, e si arrabbiò perché non gliel'aveva detto.
Questo fu l'anno in cui Lorcan si sentì deluso da tutto, ma ancora gli piaceva che sua madre gli portasse una tazza di tè in camera mentre leggeva, perché lei non era cambiata per niente, se non per alcune rughe che le stavano spuntando ai lati degli occhi ma che, secondo lui, la rendevano più bella. Quell'anno riprese in mano l'album di famiglia, ma accanto a lui non vedeva più nessuna ragazza avvolta in un vestito bianco, perché lui — diamine — era gay ed era innamorato di Albus, che invece aveva un ragazzo che nessuno conosceva tranne lui, perché anche se si vergognava di questo, Lorcan era entrato in camera sua e aveva trovato delle lettere. Seriamente, Albus, il materasso è un posto poco affidabile, per essere usato come nascondiglio.

A sedici anni Lorcan fece sesso per la prima volta, e si accorse che Albus era cresciuto senza che se ne fosse reso conto, e ora avrebbe quasi potuto raggiungerlo in altezza, se solo si fosse messo affianco a lui. Albus andava in giro per Hogwarts mano per la mano con quel Thomas, perché la sorte era davvero stronza, e perché nessuno li indicava più in pubblico e si parlava alle orecchie, quando passavano insieme, anche se Lorcan sapeva benissimo cosa si dicesse nelle Sale Comuni. Fuori da scuola, però, fingeva ancora di essere etero, perché la sua famiglia era troppo importante e Albus non li voleva deludere, e fingeva di andare da un'amica quando rimaneva fuori a dormire. Lorcan pensò che fosse una cosa stupida, perché lo vedeva soffrire e vedeva i suoi occhi riempirsi di tristezza, e si accorse che non aveva mantenuto la propria promessa, perché non era riuscito a difenderlo, e se quegli occhi verdi si fossero riempiti di lacrime non avrebbe potuto fermarle. Quello fu l'anno in cui Lorcan detestò il signor Potter per non riuscire a vedere suo figlio per come era davvero, e in cui suo padre e sua madre andarono in viaggio insieme, perché si amavano ancora come il primo giorno, e lui era felice per loro. Quell'anno lui ricominciò a confidarsi con Lysander, e gli disse che poteva anche smetterla di essere geloso di lui e Rose — vecchi ricordi infantili — perché lui era gay e lo era stato da sempre. Lysander lo guardò, e poi sorrise, e gli disse che quella sera sarebbero andati fuori a bere, tanto i loro genitori erano in viaggio e loro erano giovani, e dovevano fare pazzie ora che potevano.
Quella sera Lorcan sorrise a suo fratello, e si addormentarono sul divano come facevano quando erano piccoli.

A diciassette anni Albus si lasciò con Thomas, e Lorcan aspetto tre settimane prima di presentarsi nel suo dormitorio, una mattina. Quando aprì la porta non riuscì a fargli dire nulla, perché gli prese il volto tra le mani e lo baciò, e Albus non lo mandò via ma rispose al bacio e quando si staccarono Lorcan restò a guardare le sue guance diventare rosse con un sorriso.

«Non potevo più aspettare. Ti amo.»

Gli sussurrò, e lo prese per mano e tornarono a baciarsi, perché erano felici ed erano innamorati, e restare insieme era tutto quello che volevano.
Quello fu l'anno dei cambiamenti. Lorcan scelse il suo futuro e Albus si costrinse ad accettarlo anche se lo spaventava da morire, e lo fece solo perché lo amava. Lorcan fece coming out, e i suoi genitori gli sorrisero, e gli dissero che lo sapevano da quando era un bambino. Lorcan pianse per la prima volta e suo padre lo portò ad una partita di Quidditch e gli disse che gli voleva bene. Quell'anno fece l'amore, e sentì il cuore battergli talmente forte che pensò di poter scoppiare dalla felicità. Quell'anno gli fecero notare lo sguardo innamorato che aveva quando guardava Albus, e allora un giorno prese la foto del matrimonio dei suoi genitori e l'appese sul soffitto di camera sua, perché alla fine c'era riuscito, ad amare qualcuno esattamente come suo padre amava sua moglie. Ora Lorcan non sognava più il matrimonio perfetto, perché probabilmente non avrebbero mai potuto sposarsi loro due, ma alla fine non gli importava perché, finché si fossero amati, nessun sogno sarebbe stato più bello di quello che stavano già vivendo insieme.






Angolo dell'autrice.


Non ho molto da dire, su questa FanFiction. Lorcan e Albus, se non si fosse capito, sono l'amore della mia vita, la coppia per eccellenza e baci, unicorni e arcobaleni.

Qui, però, li ho caratterizzati in un modo un po' diverso, come non li avevo mai pensati prima, e non so... Non posso negare che questa storia mi piaccia da morire, ma lo stile non mi ha convinto fin dall'inizio!

La dedico a Emme, il mio Albus, e Cristina, che mi ha dato l'idea dell'anello a caramella e per prima-seconda ha letto la storia.
   
 
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