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Autore: Akira Yuki    24/02/2014    2 recensioni
Lune, giovane aspirate scrittore, si rivolge ad un professionista molto misterioso, Minos, famoso scrittore di fama mondiale, ma con un carattere particolare. Alievo e maestro insieme, verrano sempre più inuti dai diversi episodi che gli si presenteranno.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Balrog Rune, Grifon Minos
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Incompiuta
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 Passarono molti minuti e Lune aveva quale finito di leggere entrambi i capitoli, quando Minos lo interruppe.
-Lune, puoi andare nella stanza qui accanto a prendermi altra carta?-
-Eh?- Lune era appena tornato nel mondo reale, perchè quando leggeva i libri di questo scrittore entrava proprio nel mondo di cui parlava il libro.
-Si, si. Vado subito-
 Lune appoggiò le pagine sulla sedia su cui due secondi fa era seduto e si avviò fuori dalla stanza.
 Due secondi dopo si sentì Lune urlare e un rumore come se qualcosa fosse caduto. Minos si affacciò dalla porta e vide la porta della stanza aperta e davanti Lune in terra serpellito da fogli, libri e quant'altro.
-Ma che fai?- chiese Minos.
 D'un tratto la testa di Lune sbucò fuori da quel casino.
-M-mi perdoni Minos, è che appena ho aperto la porta mi è caduto tutto addosso-
-Ah, già! Mi ero dimenticato di dirti di stare attento quando aprivi quella porta, ci metto di tutto-
 Lune si accarezzò la testa e disse:-se vuole, posso venire un giorno a rimetterle a posto-
-Mmh...Come vuoi, mi faresti un grande piacere-
 D'un tratto, Minos si accorse che Lune aveva in piccolo taglio sul dorso della mano destra, sicuramente se l'era procurato per via di qualche foglio che gli era cascato addosso. Così, quando Lune si rimise in piedi, Minos lo prese per un polso e senza dire niente, lo portò nel bagno. Lune non sapeva cosa dire o fare, si lasciava solo guidare da lui; in verità, non si era nemmeno accorto del graffio.
 Arrivati nel bagno, Minos gli lasciò il polso e si diresse verso un mini comodini, aprì il primo cassetto dove vi prese un pezzo di cotone, che bagnò con il disinfettante che stava sopra il comodino. Poi si avviò verso Lune, che si chiedeva cosa stesse facendo, gli riprese la mano e cominciò a disinfettare il graffio. Lune si stupì per due cose: perchè non si era accorto di quel graffio e perchè Minos lo stava ''curando'' nonostante non fosse niente, così arrossì lievemente.
 Quando ebbe finito di disinfettarlo, buttò il pezzo di cotone e prese un cerotto, che mise sul graffio.
-Grazie...- disse Lune timidamente.
 Minos non rispose, andò all'uscita del bagno e disse:-Su, torniamo a lavorare-
 Lune ammicò e lo seguì, ma prima di rientrare nella stanza dove vi era il computer, Minos aveva spinto con i piedi tutta la roba che era uscita dalla stanza dentro di essa e chiuse velocemente la porta.
-Ma i fogli?- chiese Lune.
-Non importa, li prenderò un'altra volta-
 Entrarono nella stanza e tornarono a fare quello che stavano facendo qualche minuto fa.
 Quando Lune ebbe finito di leggere, cominciò ad osservare Minos mentre scriveva, leggeva anche ciò che scriveva e si chiedeva come facesse ad avere idee così geniali quando scriveva. Dopo un po' che Minos si era accorto che Lune lo osservava, smise di scrivere, si girò verso di lui, lo prese da dietro la testa e lo baciò. Finito il bacio, Lune si allontanò di scatto da lui mentre si teneva le mani sulla bocca, tutto rosso in viso mentre Minos aveva ripreso a scrivere.
-C-cosa...P-perchè lo avete fatto?!-
 Minos, con la sua solita espressione calma rispose:-Volevo descrivere meglio possibile il bacio tra i personaggi-
 Lune diventò ancora più rosso. Poi Minos si girò ancora verso di lui.
-Perchè non ti rimetti a sedere?-
 Lune era ancora terribilmente imbarazzato, e come non esserlo dopo tutto quello che gli aveva fatto da quando era venuto in casa sua?! Comunque, provò a calmarsi e si rimise a sedere, stando continuamente sull'attenti e controllando che Minos non facesse di nuovo qualcosa di strano.
 Passarono due ore, Minos era arrivato a metà del quarto capito perchè quando scriveva qualcosa, la cancellava perchè non gli piaceva più. Invece Lune si era adormentato, con la testa fra le braccia sopra un angolo della scrivania. Minos era tornato in quella stanza dopo aver preso una tazza di caffè e vide Lune addormentato, poi guardò l'ora: erano le 20:15. Si avvicinò a Lune, lo fissò per un po'; poi gli scostò una ciocca di capelli che aveva sul volto e lì si accorse della morbidezza di quest'ultimi. In seguito, sentì un incredibile voglia di sentire il loro profumo, così prese una ciocca e se la portò vicino al naso: erano davvero profumati, sapevano di pesco. Minos non voleva svegliarlo; così, con estrema gentilezza e delicatezza, lo prese in braccio e lo portò sul suo letto. Lo lasciò li, pensando che si sarebbe svegliato a breve, e tornò a scrivere.
 Si fecero le 22:00. Vista l'ora tarda, Minos decise di andare a dormire; così andò in bagno a cambiarsi mettendosi un pigiama di colore azzurro chiaro. Ma quando aprì la porta della camera si ricordò che Lune era ancora là e lo vide, non si era ancora svegliato. La cosa lo scocciava un pochino, ma non gli dispiaceva il fatto di dormire con una persona come quel ragazzo. Così, senza svegliare Lune, gli levò le maglie, le scarpe e il pantaloni e gli mise un paio dei suoi, ma mentre stava per mettergli anche la maglia, vide che Lune era sul punto di svegliarsi, così lasciò stare la maglia. Mise il ragazzo sotto le coperte e, in seguito, ci si mise anche lui. Visto, però, che il ragazzo non aveva una maglietta, Minos lo strinse a sè, tenendo il viso nel suoi morbidissimi e profumati capelli. E qui si addormentò.

 E' mattino. Lune si stava svegliando, ma mentre apiva gli occhi si accorse di non essere in camera sua e sentiva deitro di sè un qualcosa di molto caldo, come una persona. Alzò la testa e vide che fino ad ora aveva dormito sopra un braccio e qui cominciò a comprendere. Girò la testa, lentamente, e vide che sopra la parte sinistra del suo busto vi era appoggiato un braccio, così capi: ERA TRA LE BRACCIA DI MINOS!!!!
 Si allontanò bruscamente da lui urlando, fino a cadere dal letto. Minos si svegliò, svegliato dal grido. Ancora mezzo assonnato disse:-Ma che fai?-
-Co-come che faccio?! Mi stava abbracciando!-
-Bhè, non sei mai stato abbracciato da nessuno?-
-Non è questo il punto!-
-E allora qual'è?-. Minos lo guardava dritto negli occhi, serio.
-Eh...Ecco...A-abbiamo dormito così!- era imbarazzato nel dire queste parole.
-E allora?-
-Come ''allora''?!-
-Per caso hai qualche problema nel dormire con un uomo?-. Lo sguardo di Minos lo stava scrutando nel profondo.
-N-no, n-non vredo...- Lune abbassò lo sguardo.
-Scusi, ma com'è che ho dormito nel vostro letto?- chiese a Minos.
-Bhè, ti sei addormentato sulla scrivania e visto che non ti svegliavi, decisi di metterti a dormire in un posto più adeguato-
-G-grazie- Lune si era calmato, anche se sentirsi dire questo parole così dolci lo aveva fatto arrossire.
 Minos guardò l'orologio sopra il comodino accanto a Lune e disse:-Naha...Ma tu guarda a che ora mi hai svegliato...-
 Anche Lune guardò l'ora: erano le 8:50.
-Oh, no!- esclamò Lune alzandosi in piedi.
-Mmh, che c'è?-
-Ahh! Farò tardi a lavoro!- Cominciò a rivestirsi.
-Mmh, tu hai un lavoro?-
-Si, vede per pagarle le lezioni ho dovuto trovare un lavoro- disse con un falso sorrisino sulle labbra.
 Minos stette in silenzio per qualche secondo a guardarlo, poi disse:-Che lavoro fai?-
 A quella domanda Lune si imbarazzò perchè...
-Ah, ecco io ho trovato un lavoro come cameriere in un bar-ristorante-
 Ormai Lune aveva finito di vestirsi, mancavano solo le scarpe.
-Non mi sembra un lavoro adatto a te-. Lune guardò sorpreso Minos che si copriva gli occhi con la frangia.
-Bhè, ecco, diciamo che pur di avere delle ripetizioni da lei farei di tutto-, sorrise. Poi si mise a sedere sul letto per mettersi le scarpe.
-Perchè?-. Lune si girò verso Minos.-Scusi?-
-Perchè faresti di tutto?-
-Bhè...Perchè...Vede, io ho lette e riletto tutti i suoi libri, per me lei è un mito ed il fatto di prendere ripetizioni da lei mi fa sentire al settimo cielo- fece una breve pausa-Se lei non mi avesse accettato come suo alievo, non saprei cosa avrei potuto fare-, sorrise.
 Minos, per l'ennesima volta, era rimasto sorpreso dalla risposta del ragazzo. Per la prima volta, sentiva di aver fatto la scelta giusta scegliendo di fare lo scrittore.
 Lune si alzò pronto a dare il suo saluto ed ad andarsene.
-A che tornerai?- chiese Minos.
-Bhè, questo lo deve decidere lei, io oggi lavoro solo fino alle 14:00, quindi decida lei-
-Appena hai finito- disse nascondendo gli occhi.
-Mmh?-
-Vieni, appena hai finito-
 Il cuore di Lune prese a barre forte e con un radioso sorriso disse:-Ok-.
 Minos sorrise nel sentire questa risposta e nel vedere il viso del ragazzo così felice.
-Allora a dopo. Arrivederci-, disse Lune prima di uscire.
 Una volta uscito, Minos si risdraiò sl letto ed, involontariamente, il suo pensero finì su quel ragazzo, al suo bel viso, i suoi capelli argentei e morbidi ed anche al suo caldo corpo che fino a qualche momento fa stava abbracciando. Poi si riaddormentò.
  
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