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Autore: Nejisfan    24/02/2014    0 recensioni
Un tentativo che non finisce come programmato, perché niente si può programmare.
Una tempesta, una macchina, una ragazza, e un orizzonte lontano.
"Eccomi" sussurra al destino beffardo, allargando le braccia in un gesto fin troppo plateale.
"Eccomi" ripete ancora, fissando la luce abbagliante dei fari di un' auto di fronte a lei.
Crede di poter decidere almeno una cosa nella vita, almeno come morire, come terminare le sue sofferenze.
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Orizzonte.



E' una furente notte d'inverno, uno di quei momenti in cui sembra che niente valga la pena di essere vissuto.
Piove, e l'acqua gelida fa rumore nella strada deserta riversandosi violentemente a terra.
Gli alberi, piegati fino quasi a spezzarsi dalla rabbia della tempesta, sembrano implorare una pietà a un Dio che non li ascolterà.
Non sono i soli.
In mezzo al rumore, all'acqua, al vento, alla potenza apparentemente inarrestabile, una ragazza.
Fragile, magra, debole, e immobile; rassegnata a un destino troppo crudele e a una sentenza di morte che si è inflitta da sola.
I capelli solitamente biondi sono scuri, zuppi d'acqua, e gli abitini forse già troppo stretti sono la sua seconda pelle.
Le gambe della giovane cedono, si ritrova in ginocchio in mezzo a una strada.
"Eccomi" sussurra al destino beffardo, allargando le braccia in un gesto fin troppo plateale.
"Eccomi" ripete ancora, fissando la luce abbagliante dei fari di un' auto di fronte a lei.
Crede di poter decidere almeno una cosa nella vita, almeno come morire, come terminare le sue sofferenze.
"Eccomi" grida ancora, e tutto il marcio che ha dentro si prepara a lasciarla per sempre, senza vita, a terra.
Eccola, è pronta.


Lo sanno tutti che la vita non segue nessun programma, per quanto l'uomo si voglia illudere di questo.
Difficilmente si incontra qualcuno che abbia la pazienza di fermarsi, ma in questo caso l'auto che dovrebbe ucciderla lo fa.
La ragazza riapre gli occhi stupita e si trova a fissarli in quelli scuri di un uomo dall'aspetto molto trascurato.
Perché si è fermato? Perché è riuscito a vederla nonostante la tempesta, il buio, gli alberi? Perchè?
L'uomo di fronte a lei spegne il motore, senza smettere di guardarla.
Non lo fa con rassegnazione e non c'è traccia di pietà in questo suo guardare, solo curiosità mista a una timidezza passata e a una stanchezza presente.
La giovane suicida si alza e fa un passo nella sua direzione.
Voleva poter decidere della sua morte, ma non può, perché non ce la fa, aspettava che qualcun altro le infliggesse il colpo letale, e invece niente.
Cammina ancora, e piange, come non credeva di essere più capace.
In un tacito e quasi irreale accordo, apre la portiera dell'auto che avrebbe dovuto far cessare il suo battito cardiaco e si siede accanto al guidatore.
"Sai" sussurra lui, con una voce troppo bassa che si interrope spesso a causa di una tosse violenta che lo scuote"Se non si ha una buona ragione per vivere, non la si ha neanche per morire. Insomma, se muori senza lasciare niente dietro di te che muori a fare?" le domanda, senza aspettarsi una risposta che infatti non arriva.
Di fianco a lui, le lacrime continuano a scavare solchi sul volto candido della sconosciuta.
L'uomo ha ragione e lei lo sa; l'ha sempre saputo.
La macchina prosegue dritta per la salita, e si lascia dietro gli alberi piegati, il vento, e la pioggia.
Il sole spunta lontano, all'orizzonte.
È irraggiungibile, ma c'è.



//////
E' una cosa piccola, una scrittura carartica che mi ha permesso di riprendermi un po' dalla mia crisi del foglio bianco.
Abbiate fiducia; piano piano sto tornando.
Ce la sto mettendo tutta e spero si percepisca.
Mando un ringraziamento speciale e pubblico a Bina, che da sempre mi incoraggia, mi capisce e aspetta che mi passino i momenti no.
(Non ho intenzione di suicidarmi, tranquilli, nonostante ultimamente sia una tematica che ricorre nelle mie shot)
Per chiunque segua "Le quote rosa", scusate per l'attesa, prima o poi ce la farò ad aggiornare.
Un abbraccio forte.
Frà.

 
  
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