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Autore: Tommos_girl93    24/02/2014    1 recensioni
“E dove vai tu, Horan?” Domandò una voce leggermente acuta dietro di lui, il tono di scherno udibile da chilometri.
“Vado a un concerto Louis, questi sono i miei piani. Ti interessa?” La voce di Niall era incrinata, era infastidito dall’atteggiamento che il ragazzo più grande aveva nei suoi confronti.
“Ascolti ancora quegli sfigati Horan? Non sono una band per bambinette?” Ora Louis rideva apertamente, mentre sul viso appena più rosso di Niall era visibile il fastidio che provava in quel momento. Louis Tomlinson adorava torturarlo con quelle prese in giro, le solite cose ogni volta, che la sua band preferita fosse da bambine, che un vero uomo non dovrebbe ascoltare quel tipo di musica, quanto Niall dovesse crescere.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson, Niall Horan
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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JLS - Goodbye
 
 
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Non appena Niall aprì gli occhi quella mattina, un sorriso si fece strada sul suo viso, mentre le mani freneticamente cercavano il cellulare per spegnere la sveglia, la sua canzone preferita della boyband più popolare del momento, i JLS.
Si alzò dal letto e con lo stesso sorriso aprì le tende della sua camera, coprendosi gli occhi quando il sole mattutino lo colpì in pieno. Un’occhiata all’applicazione del meteo gli disse che Londra era ugualmente soleggiata.
Era incredibile, in autunno le giornate di sole si potevano davvero contare sulle dita, ma quella era una delle fortunate prescelte, evidentemente. Perfino il cielo, pensò, si prepara al massimo per ospitarli. Quel venerdì sera, infatti, Londra avrebbe accolto i JLS per l’ultimo concerto sold-out del loro Goodbye Tour e Niall era riuscito a prendere due biglietti per lo show. Si spostò verso il cassetto in legno chiaro, prese la busta trasparente che custodiva i biglietti e la guardò attentamente: mancavano solo sei, interminabili, ore di scuola, poi sarebbe partito per Londra e avrebbe trascorso il miglior weekend della sua vita, nella capitale inglese, con suo fratello maggiore.
 
Quando Maura, sua madre, gli urlò che era in ritardo, il ragazzo si preparò in fretta e furia, fece la doccia, si asciugò i capelli, indossò la divisa, per poi scendere e, prima di sedersi a fare colazione, scoccare un bacio sulla guancia di sua mamma.
“Oggi è il grande giorno ma’! Lo sai che giorno è?!?” Le chiese, mentre la donna alzava gli occhi al cielo.
“Come posso non saperlo Niall? Non fai altro che parlarne da mesi” Rispose, ed era vero: con alti e bassi di umore, dato che il tour sarebbe stato l’ultimo della band, Niall trovava sempre un modo per virare i discorsi verso la sua band.
“Tanto lo so che sei emozionata anche tu, ti sento cantare le loro canzoni mentre fai la doccia!” Rise Niall, con la risata sguaiata che lo caratterizzava, guardando sua madre scuotere la testa divertita, poi finì la colazione e terminò i preparativi per correre a scuola, senza dimenticare i suoi oggetti più preziosi, le cuffiette.
 
Quando arrivò a scuola, per prima cosa raggiunse il suo armadietto, ripose la giacca e le cuffie, poi si avvicinò a Sean, il suo migliore amico.
“Ottima giornata oggi, non credi?” Cominciò alzando le sopracciglia, poi salutò il resto dei ragazzi.
“Beh, il sole c’è, Kayla mi ha appena detto che i suoi non ci sono per tutto il weekend e c’è la pizza per pranzo. Meglio di così” Replicò Sean, un sorrisetto beffardo sulle labbra.
“Oh, ahah, come sei divertente Seannie. Passeremo il weekend in modi diversi, ma non pensare che il mio sia così peggiore del tuo” Disse, mentre Sean rideva a crepapelle.
 
“E dove vai tu, Horan?” Domandò una voce leggermente acuta dietro di lui, il tono di scherno udibile da chilometri.
“Vado a un concerto Louis, questi sono i miei piani. Ti interessa?” La voce di Niall era incrinata, era infastidito dall’atteggiamento che il ragazzo più grande aveva nei suoi confronti.
“Ascolti ancora quegli sfigati Horan? Non sono una band per bambinette?” Ora Louis rideva apertamente, mentre sul viso appena più rosso di Niall era visibile il fastidio che provava in quel momento. Louis Tomlinson adorava torturarlo con quelle prese in giro, le solite cose ogni volta, che la sua band preferita fosse da bambine, che un vero uomo non dovrebbe ascoltare quel tipo di musica, quanto Niall dovesse crescere.
 
“Di’ quello che vuoi Tomlinson, non mi toccano le tue idiozie”
“Ma ti metti anche la loro maglia? E il poster l’hai preparato? E quante macchine fotografiche pensi di portare? E soprattutto, quante lacrime pensi di farti sfuggire?” Provò ad insistere Louis, mimando un pianto infantile e provocando l’ilarità degli studenti riuniti intorno.
“Taci Louis, per favore” Concluse Niall, facendo per andare in classe, mentre Louis rideva come un matto.
Succedeva spesso così, diverse giornate cominciavano in questo modo, con le loro schermaglie. Non si odiavano, Niall e Louis, anzi; c’era stato un periodo in cui erano stati molto amici, ma le persone cambiano e, con loro, i gusti musicali. Mentre Louis si interessava a band che di pop non avevano nulla, Niall aveva continuato ad adorare i gruppi che facevano impazzire le ragazze, non ultimi i JLS.
 
Se solo si prendesse un po’ di tempo per ascoltare le loro canzoni senza pregiudizi, rifletté Niall, ancora infastidito per le prese in giro, poi tentò con tutto se stesso di dimenticare il tutto, concentrandosi sul weekend che avrebbe avuto davanti a sé. Voleva cercare di incontrarli, voleva a tutti i costi conoscere i ragazzi che avevano coronato il proprio sogno, come lui avrebbe voluto fare, invece di rimanere chiuso in quel piccolo paesino circondato da persone che credevano fin troppo poco in lui e le sue possibilità di successo.
 
Arrivò l’ora di pranzo, poi, fin troppo lentamente, anche la fine della giornata scolastica. Niall salutò Sean e il resto degli amici, poi corse a casa. Ormai aveva l’adrenalina alle stelle, poche ore e avrebbe visto il concerto di JB, Oritse, Marvin e Aston, li avrebbe finalmente visti dal vivo, non più dietro a uno schermo. Il cuore gli batté più forte al solo pensiero, e così fu per tutto il viaggio verso Londra, dove ad aspettarlo in aeroporto era Greg, suo fratello, con un sorriso che occupava gran parte del suo volto. Niall lo abbracciò, incurante di quello che la gente avrebbe potuto pensare.
“Andiamo a vedere i JLS Greg!” Il fratello maggiore scompigliò i capelli di Niall, poi annuì.
“Sì, credo di averlo intuito. Sappi che Denise è gelosissima, mi ha perfino chiesto se può accompagnarti lei, ma io ho promesso alla mamma che ti avrei tenuto d’occhio quindi niente da fare, non avrai la mia bella fidanzata al tuo fianco” Disse Greg, cominciando a camminare verso la macchina.
Sarebbero andati direttamente alla O2 Arena, che doveva ospitare il concerto, senza neanche passare in hotel. Niall non riusciva a smettere di sorridere, a mala pena chiudeva gli occhi, non voleva perdere nulla di quello che vedeva.
 
Quando finalmente lo staff dell’arena cominciò ad aprire i cancelli, Niall per poco non svenne. Gli sembrava di non toccare terra da quanto era emozionato e, non appena entrò nel luogo per raggiungere il suo posto, sorrise ancora più ampiamente, incapace di contenere la sua gioia: faceva fatica a crederci, mentre la band di supporto cominciava a suonare, ma era al concerto finalmente.
Rise, cantò, abbracciò suo fratello diverse volte, urlò a più riprese, fino a perdere la voce. Se lo sarebbe ricordato per sempre, quel concerto. Quando poi, i ragazzi fecero il loro discorso d’addio, quello dei tanti video su Youtube, essendo quello che stava ascoltando definitivo, Niall non riuscì a trattenere le lacrime.
Sto piangendo come un bambino, pensò ironicamente, ricordando quello che Louis gli aveva detto per prenderlo in giro. Era la fine di un’epoca, quella dei JLS, non c’era una persona, nell’arena, che non avesse almeno gli occhi lucidi. Anche Greg si asciugò una lacrima prima che scendesse, con aria di noncuranza.
Fu l’ultima canzone, a dare a Niall il colpo di grazia, fu il modo in cui perfino Aston, Marvin, JB e Oritse furono incapaci di mantenere la calma, lasciandosi andare a un pianto sommesso che ruppe le loro voci, un pianto che non si fermò quando si abbracciarono davanti ai loro fan, né quando alzarono le mani in saluto un’ultima volta. Niall abbracciò stretto suo fratello, nascondendosi, mentre il maggiore gli accarezzava i capelli.
 
“È stato un bel concerto” azzardò Greg non appena si riaccesero le luci dell’arena, mentre Niall ancora tentava, senza successo, di fermare le lacrime. Il biondo annuì impercettibilmente, poi guardò il fratello con aria determinata.
“Voglio incontrarli Greg, almeno uno di loro” annunciò, e nello stesso momento cominciò a correre per raggiungere il retro dell’arena. Se corro posso riuscire ad arrivare nelle prime file, rifletté, forse riuscirò a parlare con loro. Inutili furono le grida dietro di lui di Greg, a cui non rimase altro che cominciare a correre a sua volta.
Quando Niall arrivò, come aveva previsto, solo due dozzine di fan erano al loro posto, così il ragazzo si appoggiò a una transenna e sorrise alla ragazza, doveva avere una quindicina d’anni, che aveva a fianco.
“Ciao ragazzi!!” Disse Marvin, uscendo dall’arena per avviarsi dove Niall e gli altri fan erano riuniti.
Niall quasi si dimenticò di respirare; mentre coloro che gli stavano intorno urlavano e riprendevano a piangere, l’unica cosa che lui riuscì a fare fu spalancare gli occhi e imporsi di chiudere la bocca. Marvin era davanti a lui, lo stava guardando con un sorriso e gli stava tendendo la mano.
Niall prese la mano del suo idolo con delicatezza, come fosse una cosa preziosa, poi si costrinse a dire qualcosa, qualsiasi cosa.
“Siete incredibili – cominciò sorridendo – il mondo della musica non sarà più lo stesso senza di voi”
Riuscì a pronunciare quelle parole per miracolo, la lingua e la gola che gli sembravano fin troppo secche, l’accento irlandese a marcare la sua pronuncia. Marvin sorrise triste, annuendo con il capo.
“Nuove band verranno, nuovi cantanti, e chissà, potresti essere proprio tu a fare carriera” Gli disse, facendolo ridere, poi si mise in posa per una foto e gli firmò il cd, mentre gli occhi di Niall di nuovo si inumidivano.
“Mi mancherete” Concluse il biondo salutando Marvin con una stretta come se fosse un vecchio amico, poi si tolse per lasciare il posto al resto dei fan riuniti.
 
Fu quando salutò anche la ragazzina che aveva a fianco che si accorse di quanto lei gli ricordasse qualcuno, pur non riuscendo a inquadrare chi. Abbandonando l’impresa, si voltò per cercare Greg con gli occhi, sbattendo invece con la spalla contro un bicipite maschile.
Alzò gli occhi solo per indietreggiare istintivamente di un passo, l’immagine che aveva davanti impossibile da credere.
“Che ci fai tu qui?” Chiese, lo shock sul suo volto e nella voce genuino. Il ragazzo che lo fronteggiava aveva gli occhi lucidi, ma riuscì ad ogni modo a mascherare la sorpresa e guardarlo con un lieve disprezzo.
“Ho accompagnato mia sorella” Spiegò semplicemente e in quello stesso momento Niall realizzò perché il volto della ragazzina fosse così familiare, era la sorella di Louis.
“Sì, certo. E gli occhi lucidi?” Niall era deciso a ripagare il suo compagno con la stessa moneta, cosa che Louis non apprezzò.
“Fatti gli affari tuoi Niall” Rispose il ragazzo bruscamente; Niall trattenne una risata, poi appoggiò una mano sulla spalla del suo amico. Era la prima volta da molto tempo che si sentiva vicino al ragazzo dagli occhi azzurri.
“Guarda che io ti capisco eh” Azzardò, allontanandosi poi con un sorriso. Louis faceva tanto il duro, ma alla fine era più simile a lui di quanto non volesse dimostrare.
“Niall – richiamò la sua attenzione Louis, facendolo fermare e voltare indietro – Sono qui solo perché i miei mi hanno pagato per accompagnare mia sorella” Si spiegò ancora, un’ombra di imbarazzo sul viso.
Niall rise chiaramente questa volta, annuendo.
“Fatti una foto con lui, Louis” Gli disse di rimando, non una nota di scherno nel suo consiglio. Era sincero, Niall: Sapeva, in qualche modo, che sarebbe stato un bene anche per Louis, avere un ricordo di quella serata e quel momento.
 
Tornò da Greg e assieme si avviarono verso la macchina. Niall fu silenzioso per tutto il tragitto di ritorno, mentre le note del Greatest Hits dei JLS risuonavano in sottofondo ai suoi pensieri. Quella serata era stata colma di eventi ed emozioni. Immaginò di non aver mai pianto tanto, se non quando aveva capito che i suoi genitori si sarebbero separati e lui avrebbe dovuto vivere con solo uno di loro, e lì era ancora un bambino. Ma non poteva non accostare, ai pianti di quella serata, le emozioni uniche nel trovarsi davanti i propri idoli, le persone che lo avevano accompagnato, con la loro musica, in quei tre anni di scuola superiore, e che si erano ormai definitivamente sciolti; non poteva non provare quel tenue barlume di speranza, che gli diceva che, in un futuro, la sua band preferita avrebbe potuto riunirsi; non poteva non provare una pur lieve nota di felicità al pensiero che anche Louis Tomlinson, colui che lo aveva sempre preso in giro, era stato nell’arena, commosso anche lui da quello che aveva davanti.
Il cellulare di Niall lo notificò con un messaggio multimediale subito prima di arrivare alla stanza d’albergo che avrebbe condiviso con Greg. Era una foto di Louis, con un sorriso enorme e gli occhi ancora lucidi, e Marvin, che insieme tenevano un foglio con scritto ‘Ciao Niall’ e uno smile. Niall accennò una risata, ma fu la didascalia della foto la cosa che lo fece ridere più di tutto.
“Non una parola a scuola, Niall Horan :) x”

 
Tommo’s Corner:
Hello!
Eccomi con una one shot soft… Ispirata al tema della settimana scorsa di Una Direzione: fanfiction :)
Ho bazzicato nella pagina e ho trovato questo prompt fanboys!AU e… Me lo sono immaginato subito, soprattutto Niall e Louis come fan in incognito ahah
E insomma… Non sapevo che fare questo weekend, quindi ho scritto questo u.u
Spero che vi piaccia, e che abbiate voglia di lasciare un piccolo commentino… :) Un ringraziamento fin d’ora <3
Un abbraccio,
-S
   
 
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