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Autore: Piccina91    24/02/2014    2 recensioni
Un cuore è destinato a legarsi con un altro cuore. Un'anima è destinata a legarsi con un'altra anima.
Nella vita tutti sogniamo un amore unico, che ci consuma, che ci fa piangere, che ci fa ridere, che ci fa VIVERE.
La vita di Elena verrà sconvolta dall'entrata in scena di Roberto, un ragazzo che a tutto pensa tranne che all'amore.
Il cuore della nostra protagonista è ferito dagli ultimi avvenimenti, riuscirà lui a guarirlo o lo calpesterà definitivamente?
Dal testo: Due persone che camminano ognuno per la propria strada che, a volte, si fermano insieme ad un punto. Ma la fermata non può durare per sempre, solo per qualche minuto. Poi ripartiamo verso due direzioni diverse senza sapere quale sarà la prossima volta in cui ci fermeremo insieme.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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La voglia irrefrenabile di farlo mio mi aveva costretto a trascinarlo nella mia camera. Mi sfilai la giacca e poi continuai a baciarlo con bramosia. Staccò le sue labbra dalle mie solo per togliermi il maglioncino. Mi baciò il collo facendomi rabbrividire e iniziò ad armeggiare con il bottone dei miei jeans. Lo abbassò con calma, mangiandomi con gli occhi e poi alzai il piede destro e quello sinistro per facilitarlo. Adesso, però, toccava a me spogliarlo. Sbottai la sua camicia, lasciando dei piccoli baci su ogni pezzo di pelle che scoprivo. Impaziente, si levò i pantaloni da solo e riprese ad esplorare con la sua lingua la mia bocca. Mi sdraiai sul letto, mi morsi il labbro inferiore per eccitarlo e sorrisi nel vedere la sua reazione. Mi sovrastò con il suo corpo,sorreggendosi con gli avambracci, e spostò il reggiseno lasciando il seno scoperto. Lo mordicchiò e lo leccò interamente per poi togliere definitivamente quell’indumento troppo ingombrante. La sua bocca scivolò sul mio ventre mentre le sue dita strinsero i lembi dei miei slip togliendomeli. Incurvai la schiena quando mi penetrò e lo guardai negli occhi.
<< Ho aspettato tanto questo momento >> confessai
<< Anche io >> rispose Filippo sorridendo
Poi la conformazione del suo volto cambiò e mi ritrovai davanti Roberto.
<< Tu? Perché sto pensando a te? >> chiesi confusa allontanandomi
<< Stai alla larga da Filippo! >>

Aprii gli occhi e sbattei le palpebre più volte per mettere a fuoco l’ambiente in cui mi trovavo. Cavolo, mi ero addormentata durante la lezione di chimica. Drizzai la schiena e mi strofinai gli occhi con vigore per svegliarmi del tutto. Federica mi lanciò un’occhiataccia e scoppiò a ridere di gusto. Erano due giorni che non dormivo a causa dei troppi pensieri. Non avevo detto a nessuno quello che avevo sentito dalla bocca di Ilenia e Katia. Non volevo causare risse inutili, volevo solo smascherare quest’ultima. Si era finta mia amica per mesi solo per essere popolare. Ma quello che era più grave era che aveva finto di amare Emanuele. Solo una persona orribile poteva fare una cosa simile. Come aveva fatto Roberto ad andarci a letto? A proposito di letto, mi sentivo tutta un fuoco a causa del sogno erotico che avevo appena fatto. Ma che cosa significava? Ero in crisi d’astinenza oppure la mia coscienza voleva dirmi qualcosa? Frugai nello zaino per accertarmi di aver portato il necessario. Poi mandai un messaggio a Katia chiedendole di vederci in bagno. Si, oggi l’avrei fatta confessare. Quando suonò la campanella per la pausa pranzo, uscii dall’aula senza farmi vedere dalla mia amica. Non volevo coinvolgerla in tutto questo.
<< Perché volevi vedermi? >> domandò Katia quando entrai
<< So tutto >> dissi semplicemente con lo sguardo di sfida
<< Sai cosa? >> chiese impallidendo
<< Hai presente quando l’altro giorno parlavi con Ilenia qui in bagno, convinte che non ci fosse nessuno ad ascoltarvi? Beh, io c’ero. Ero proprio chiusa in uno dei bagni >> spiegai indicando una porta
Katia sgranò gli occhi e si avvicinò minacciosa. Pensava forse di intimorirmi?
<< Che cosa hai sentito esattamente? >>
<< Che sei in combutta con Ilenia per allontanarmi da Roberto >>
<< Sai anche tu che non siete fatti per stare insieme >>
<< Se permetti, questi non sono affari tuoi >> risposi incrociando le braccia
<< E’ venuto a letto con me senza farsi scrupoli quindi forse ho ragione >>
E la cosa brutta era che aveva davvero ragione. Nessuno lo aveva obbligato a fare sesso con lei. Abbassai lo sguardo, nuovamente umiliata, e  non risposi a quella provocazione. Fece per andarsene ma bloccai la sua marcia parandomi di fronte a lei. Se pensava di cavarsela così, si sbagliava di grosso.
<< Non ti ho detto la parte migliore >> dissi incrociando i suoi occhi
<< E quale sarebbe? >> domandò visibilmente preoccupata
<< Che hai finto di amare Emanuele per tutti questi mesi >>
<< E hai intenzione di dirglielo? Non ti crederà mai >> affermò sicura
<< A me forse non crederà ma io >> estrassi il registratore dalla tasca dei jeans << ho trovato una soluzione. Pensa che me l’hai suggerito proprio tu >> dissi tenendo l’apparecchio tra le mani
<< Non puoi farlo! >> sbraitò furiosa
<< Oh, si che posso. Chi di registratore ferisce, di registratore perisce >>

Sorrisi, soddisfatta per la mia uscita geniale, e sgattaiolai fuori dal bagno. Katia mi seguì decisa a strapparmi il registratore di mano. Cominciai a correre verso la mensa, svoltai l’angolo e appoggiai il piede proprio sul punto in cui il bidello aveva appena passato lo straccio. Caddi a terra, sbattendo violentemente la testa e il registratore scivolò qualche metro più avanti. Katia non si lasciò di certo impietosire, così mi oltrepassò e si chinò a raccoglierlo. Quello che non aveva previsto, era che qualcuno fosse più veloce di lei. Alzai lo sguardo, curiosa di scoprire il volto di colui che era entrato in possesso di quella prova e spalancai la bocca nel vedere che si trattava dello stesso Emanuele. Si accorse di me e mi aiutò a rialzarmi.
<< Che cosa succede qui? >> chiese guardandoci perplesso
<< Non darle quel registratore! >> gridai
<< Perché cosa c’è dentro? >>
<< Nulla di importante. Elena sta esagerando >> rispose Katia cercando di prenderlo
<< Prima voglio ascoltarlo >> affermò Emanuele allontanandosi da lei
Schiacciò play e ascoltò la discussione tra me e Katia. Quando sentì la parte che lo riguardava, si girò di scatto verso di lei e scosse la testa sconvolto. Chiuse l’apparecchio, me lo riconsegnò e se ne andò arrabbiato. Pensavo che si sarebbe chiuso in bagno a piangere o che avrebbe urlato contro di lei ma, invece, si diresse verso la mensa. Lo seguii curiosa e alzai un sopracciglio quando lo vidi salire su un tavolo. Ma che diavolo voleva fare? Katia si sedette sulla sedia più vicina e si mise le mani nei capelli.

<< Scusatemi se interrompo il vostro pranzo ma volevo mettervi al corrente delle ultime novità. Come sapete, Katia mi ha tradito con Roberto. Io, come uno stupido, l’ho perdonata e sapete cosa scopro adesso? Che la stronza non mi ha mai amato. Dite che non si merita il premio “ Puttana dell’anno” ? >>
Tutti i ragazzi presenti in mensa si girarono verso di lei. Era stata pubblicamente umiliata e dovevo ammettere che non mi dispiaceva affatto. Addio popolarità!
<< E poi volevo consegnare un altro premio importante “Sfigata dell’anno” e questo va a Ilenia. Non è da sfigati accordarsi con Katia per allontanare due persone innamorate? >>
Un’altra bomba era stata sganciata. Ilenia, in fila per il pranzo, lasciò cadere a terra il suo vassoio pieno di roba. Iniziò a piangere e uscì dalla mensa. Guardai Emanuele e gli sorrisi per ringraziarlo. Io non avrei potuto fare di meglio per fargliela pagare. Scese dal tavolo e, insieme, raggiungemmo i nostri amici.
<< Quando hai scoperto tutte queste cose? >> domandò Alessio
<< E’ stata Elena a scoprirlo >> rispose lui abbracciandomi
<< Come hai fatto? >> chiese Federica
<< Ero chiusa in bagno, loro due sono entrate e hanno cominciato a parlare >>
<< Controllare prima no? Ma si sa che l’intelligenza non è proprio il loro forte >> commentò Stefano
Scoppiammo tutti a ridere e mi accomodai accanto a lui. L’unico che non rideva, però, era Emanuele. Stava cercando di mascherare i suoi sentimenti ma era ovvio che stesse male.
<< Vado fuori a fumare >> disse allontanandosi
<< Ragazzi, andiamo a fargli compagnia >> propose Davide

Stefano ed Alessio annuirono e tutti e tre seguirono fuori Emanuele. In un momento come questo, aveva bisogno dei suoi amici. Quel pomeriggio stavo tornando a casa quando sentii qualcuno alle mie spalle. Chi mi stava seguendo? Voleva farmi del male? Cominciai a tremare per la paura.
<< Elena! >>
Non era la prima volta che sentivo il mio nome pronunciato da lui, ma era sempre un colpo al cuore.
<< Roberto, mi stai seguendo? >> chiesi girandomi verso di lui
<< Si, esatto >>
<< E che vuoi? >> chiesi scocciata
<< Oggi ho marinato la scuola. C’era un compito in classe di fisica e non ero proprio preparato. Ma mi hanno raccontato quello che è successo in mensa >>
Non potevo mica dirgli che mi ero accorta della sua assenza o che mi ero scervellata tutto il giorno chiedendomi dove fosse finito. Ecco, ora lo sapevo ed ero più tranquilla. Non che fossi gelosa, intendiamoci, volevo solo sapere perché non era venuto a scuola. Magari era malato..
<< Si e allora? Ho scoperto che quelle due volevano farci litigare ma questo non ti giustifica >>
<< Katia mi ha ricattato. O andavo a letto con lei oppure.. >>
<< Oppure cosa? >> domandai curiosa
<< Oppure avrebbe detto a te e ad Emanuele che siamo stati amanti per mesi. Sapevo che non era realmente innamorata di lui perché veniva sempre a cercarmi dopo esserci uscita insieme. Ero uno stronzo, non mi importava di niente e di nessuno e quindi ci stavo. L’ho sempre tenuto nascosto ad Emanuele per non ferirlo. Poi ho conosciuto te e tutto è cambiato. Ho smesso di vederla, te lo giuro. E quel pomeriggio di Capodanno stavo venendo da te quando l’ho incontrata in un bar. Non volevo tradirti, volevo solo proteggere il mio amico. >>
<< Aveva un registratore nella macchina, deficiente. Voleva fregarti ma il caso ha voluto che ti vedessi con i miei occhi. E questi stessi occhi non dimenticano facilmente >> risposi indicandoli
<< Smettila Elena! Mi stai torturando fino allo sfinimento. Ho sbagliato, lo so. Mi sono comportato malissimo con te ma falla finita adesso. Lo so che mi ami quindi perdonami >>
<< Ma come ti permetti a .. >>

La mia testa cominciò a girare come una trottola, i miei occhi si chiusero da soli e persi le forze. L’oscurità mi avvolse nel giro di qualche minuto e l’unica cosa che percepii furono le braccia di Roberto.
 
 
Ciao ragazzi!
Sapevo che aspettavate questo capitolo con ansia e quindi mi sono impegnata per scriverlo più velocemente. Elena fa un sogno alquanto strano, avrà forse qualche significato? La nostra protagonista lo scoprirà più avanti. Intanto prende l'iniziativa e smaschera Katia. Un piccolo incidente rischia di compromettere tutto ma arriva Emanuele e scopre tutto da solo. Finalmente le due arpie hanno avuto quello che si meritavano. Infine, Roberto perde le staffe con Elena. La ama, la rivuole indietro ed è stufo del suo atteggiamento. Ma cosa è successo alla fine ad Elena? C'entra la botta in testa che ha preso? Ringrazio come sempre chi segue la mia storia, chi l'ha messa tra le preferite e ricordate, ringrazio di cuore la mia fan Chiaretta e chi semplicemente spreca un pò del suo tempo per leggere. Grazie a tutti! Al prossimo capitolo. Un bacio, Piccina :**
  
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