Film > The Big Four
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Autore: 365feelings    24/02/2014    2 recensioni
Raccolta di headcanons non sempre collegati tra loro. Tante jackunzel, un pizzico di mericcup e per finire bromance che ci sta sempre bene. Oh sì, anche un po' di p0rn.
11. Di disgrazie e troppi compiti (che sono un po' la stessa cosa) — Hogwarts!AU
Rapunzel li trova ad un tavolo della Sala Grande, perché ovviamente devono essersi fatti cacciare dalla biblioteca.
Genere: Fantasy, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hiccup Horrendous Haddock III, Jack Frost, Merida, Rapunzel
Note: AU, Lime, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Autrice: kuma_cla
Personaggi: Jack e Rapunzel, Hiccup e Merida
Rating: verde
Genere: avventura, generale, commedia
Avvertimenti: flash fic, AU, Camp Half Blood!verse
Note: è da un po' che manco in questo fandom, ma non tenete sono tornata.
Cose da sapere se non avete mai letto/visto Percy Jackson:
• Il Campo Mezzo Sangue è l'unico posto sicuro per gli semidei: la loro vita, infatti, è costantemente minacciata dai mostri (dal Minotauro ai Titani). Nel libro viene detto che molti di loro non raggiungono la maggiore età e che non sempre i satiri riescono a portarli al Campo, che è protetto da una barriera.
• Una volta al Campo, gli semidei vengono collocati nelle cabine, dormitori in pratica, ce n'è uno per divinità: chi non è ancora stato riconosciuto dal proprio genitore immortale si sistema temporaneamente nella cabina di Ermes.
• Nel libro il direttore del Campo è Dioniso, affiancato dal centauro Chirone. 
• Gli semidei vengono addestrati per diventare eroi e portare a termine imprese per conto degli Dei. Chi è particolarmente bravo può recarsi dall'Oracolo di Delfi e ascoltare la profezia che ha in serbo per lui, quindi partire (e sperare di tornare sano e salvo).
Headcanon del mio Camp Half Blood!verse
• Hiccup è ovviamente figlio di Efesto e Rapunzel di Apollo. Merida non mi dispiaceva come figlia di Zeus, ma alla fine ho optato per Ares, il Dio della guerra. Inizio a credere che Jack potrebbe essere un figlio di Poseidone, ma ho preferito seguire l'opinione più diffusa e farlo figlio di Ermes, perché in effetti ci sono diversi punti di contatto.
North è figlio di Zeus, Aster di Demetra, Toothiana di Ermes e Sandman di Apollo.
• Gothel è in grado di vedere attraverso la Foschia, ma soprattutto nel mio headcanon lei è una seguace di Ecate.
• Jack e le imprese senza successo mi sembra in linea con il suo non prendere sul serio il suo ruolo (nel film, intendo). Anche qui, lo immagino con molto potenziale ma che si distrae. L'unica volta, poi, che riesce (il fiore — non esiste nulla del genere nella mitologia, consideriamola una licenza — ovviamente è Ralunzel) nessuno, nemmeno lui, se ne rende conto.
• Rapunzel non dice dei suoi poteri perché Gothel quando era piccola la fa giurare sullo Stige; mitologicamente parlando questo significa che è un patto che non si può sciogliere.
E ora angolo pubblicità:
Otto fandom e una valanga di prompt: è la mia nuova challenge e tra gli otto fandom ho ovviamente inserito i The Big Four
campmezzosangue la community su Percy Jackson amministrata da me medesima e dalla compare SunlitDays. Molto presto saremo attive con un sacco di belle iniziative, nel frattempo potete già unirvi a noi :3




«Lo sapevo» sibila Merida, mentre due ragazzi superano la barriera e avanzano verso il Campo «Sarei dovuta andare io».
«Ha vinto lui la gara» le risponde tranquillamente Hiccup, senza alzare lo sguardo da alcune carte. Sta lavorando ad un nuovo progetto che trae ispirazione dagli appunti sulle macchine da guerra di Leonardo da Vinci che l'amica è riuscita a procurargli: hanno intenzione di equipaggiare il suo carro da guerra con dei gadget esclusivi e assai poco amichevoli.
«Quando smetteranno di affidargli imprese?» continua imperterrita la ragazza, ignorando il commento «Non ne porta mai a termine una, mai. Come adesso. L'Oracolo non gli aveva detto di trovare il fiore della Luce? Perché c'è una persona con lui?»
«Fiore del Sole» la corregge.
«Quanto scommettiamo che è una Ninfa?» gli chiede, sorvolando sulla precisazione (Luce, Sole: stessa cosa, no?) «O una figlia di Afrodite, un'altra».

Rapunzel si guarda attorno con meraviglia, gli occhi sgranati e la bocca dischiusa in una piccola "o" di stupore.
Negli ultimi giorni le sono successe delle cose veramente molto strane, al limite della pazzia. Innanzi tutto questo Jack Frost che entra volando nella sua stanza; proprio volando, in una stanza all'ultimo piano di una torre alta almeno tre metri. Non le capita tutti i giorni di ricevere visite, diciamo pure che oltre sua madre nessuno va mai a trovarla, e sua madre, comunque, non entra mai volando: Gothel ha il buon gusto di usare le scale e non distruggere il suo ultimo affresco. Quindi, quando ha visto questo ragazzo piombarle in casa tra capo e collo, Rapunzel ha pensato...in realtà non lo sa neanche lei cosa ha pensato. Che fosse pazzo, probabilmente, che si fosse rotto l'osso del collo schiantandosi contro la parete fresca di pittura, che adesso avrebbe dovuto rifare tutto daccapo, che sua madre si sarebbe arrabbiata.
Da qui in poi le cose dovevano solo peggiorare, ma mentre gli si avvicinava puntandogli contro la padella non poteva nemmeno immaginare quanto.
«Perché ridi?» le chiede Jack, sul volto un'espressione sofferente, riportandola al presente.
«Ricordavo quando mi hai detto che sei un semidio e vivi al Campo Mezzo Sangue» gli risponde prontamente «Il che è avvenuto dopo aver distrutto il mio affresco e subito prima di, come lo hai chiamato? Leone di Nemea?».
«E lo trovi divertente?»
La ragazza scrolla le spalle: «L'alternativa è mettermi a gridare che è solo un sogno» e aggiunge, guardandolo seria «Mi assicuri che non è solo un sogno, vero?»
«È tutto vero al cento per cento: Dei, semidei, mostri, il Campo» ripete per la decima volta, accompagnando le parole ad un ampio gesto delle mani, indicando ciò che li circonda: gli altri ragazzi, i satiri, la Casa Grande. 

«Hiccup! Merida!» li saluta Jack «Dov'è North?»
«È un piacere vedere che sei sano e salvo e che come al solito non hai portato a termine l'impresa» gli risponde la ragazza, una folta chioma rossa che non ne vuole sentire di stare a suo posto e continua a finirle sul volto, irritandola ancora di più.
«Sì, mi sei mancata anche tu» la liquida Jack e guarda speranzoso Hiccup.
«Prova a cercarlo al Lago».
Il semidio sta per andarsene quando pare ricordarsi di Rapunzel e come fosse un pacco la consegna agli amici, con la richiesta di farle fare il giro del Campo.

«Quindi voi vivete sempre qui?»
«Non sempre» le risponde Hiccup «In inverno frequentiamo le scuole umane».
«E come sono?!»
«Scusa, vuol dire che non ci sei mai stata?» si intromette Merida «Mai andata a scuola?!»
«Mia madre non voleva che uscissi di casa, diceva che il mondo è un brutto posto, molto pericoloso» si sente in dovere di giustificarsi.
«Mi dispiace, è morta?» le chiede il ragazzo.
«Oh, no, no» scuote la testa Rapunzel e la sua chilometrica chioma si allarga attorno a lei «È viva, ma mi manca. Me ne sono andata senza salutarla, le ho solamente lasciato un biglietto».
Merida è sempre più convinta che la nuova arrivata, con i suoi lunghissimo capelli, sia davvero molto strana e dopo averle chiesto dove viveva e come aveva fatto Jack a trovarla ne è più che certa, tuttavia deve ammettere che non è male: la conosce da poco più di mezz'ora e la sua compagnia, per essere una che non ha mai interagito con nessuno, è piacevole.
«Jack mi ha detto di essere il figlio di Ermes, voi invece?»
«Efesto e Ares» risponde Hiccup, indicando le loro cabine.
«Vedessi che bravo» aggiunge Merida «Le sue creazioni sono le migliori. Vuoi una spada, un'ascia, uno scudo, qualsiasi cosa? Lui è in grado di costruirtela. Adesso mi sta costruendo un nuovo carro da guerra».
Rapunzel lo guarda con ammirazione, quindi inizia a chiedersi di chi possa essere figlia lei. Gothel non ha mai voluto parlarle di suo padre.
«Senza offesa, ma Afrodite è quella che da sempre ha più discendenti» inizia a raccontarle l'altra semidea «Hai qualche abilità particolare? Che ne so, parli con gli animali, vedi i fantasmi, hai talento in qualche attività?»
«So fare candele e mia madre dice che dipingo, recito, canto, cucino molto bene» risponde prontamente, omettendo un particolare. I suoi capelli. Non sa perché lo ha fatto, forse è il ricordo di Gothel che le fa promettere di non rivelare mai il potere dei suoi capelli che la fa desistere.

«North vuole vederti» annuncia Jack di ritorno quasi un'ora dopo, un'ombra scura sul volto che si affretta a cancellare.
Mentre scappavano dal Leone di Nemea e raggiungevano il Campo, era di buon umore e incline al dialogo. Ma una volta arrivati a Long Island e oltrepassata la barriera è diventato scontroso, quasi un'altra persona. Inizia a credere che ci sia sotto qualcosa.
Le aveva accennato ad un'impresa e poco prima Hiccup le ha spiegato come si svolge la vita al Campo: le attività, gli addestramenti, i giochi, la possibilità di partecipare ad un'impresa. Merida ha aggiunto, con un po' di invidia, che Jack è il semidio che più volte è stato fuori, ma che mai è tornato da vero eroe.
«È colpa mia?» chiede in un bisbiglio al figlio di Efesto.
«No, anzi, ha fatto bene ha condurti qui. Per quelli come noi, il mondo là fuori è molto pericoloso».
«Ma siete sicuri che io sia come voi? E chi è questo North?»
«Vedi attraverso la Foschia e hai oltrepassato la barriera, non ci sono dubbi» la tranquillizza il ragazzo «Nord gestisce il Campo, è uno degli eroi più valorosi degli ultimi secoli».
«Secoli?»
«Sì, gli Dei hanno esaudito la sua richiesta di potersi prendere cura dei nuovi semidei e gli hanno fatto dono dell'immortalità. Non è l'unico, ci sono anche Aster, Sandman e Toothiana».
«Nord è figlio di Zeus, è una parentela che si coglie immediatamente: portamento fiero, aria carismatica, imbattuto. Un vero leader» aggiunge Merida con aria salottiera «Gli altri invece hanno entrambi genitori immortali, questo vuol dire che non sono del tutto umani. Meno di noi, intendo».

North l'ha fissata a lungo in silenzio e sotto il suo sguardo penetrante si è sentita davvero a disagio, come se potesse leggerle la mente — è un semidio immortale, no? Magari può farlo.
E lo stesso Aster: Hiccup l'aveva avvertita di non fare commenti sulle sue sembianze, ma come lo ha visto ha, a stento, trattenuto le grida. Un coniglio, un coniglio grande, grosso, parlante!
L'unica che non l'ha intimorita nonostante l'aspetto stata Toothiana, figlia di Ermes e di una Ninfa.
Ma è Sandman che ha attirato più di tutti la sua attenzione, come se ci fosse l'eco di un legame ad unirli, anche se probabilmente la sua è stata solo suggestione. Ha da smaltire una quantità spropositata di novità e stranezze e ora che il sole inizia a calare si rende conto di essere molto stanca: sono stati giorni movimentati, ha fatto cose impensabili (come uscire dalla torre) e vissuto esperienze al limite del reale. Tutto ciò che le serve ora è un letto, che gentilmente i figli di Ermes hanno messo a disposizione.
In realtà è un'amaca, perché, come le ha detto Merida, al momento la cabina è un po' sovraffollata, ma va bene lo stesso.
Non fa tempo, però, a distendersi, che Jack la chiama per la cena e no, non può saltarla. Lo segue guardandosi attorno curiosa, la luce delle torce che si riflette nei suoi grandi occhi sgranati: ci sono così tanti ragazzi, così tante voci e risate.
Insieme agli altri semidei prende posto ai tavoli e sta per portare alla bocca una coscia di arrosto, perché effettivamente ha anche fame, quando il suo nuovo amico la ferma afferrandole il polso prima che sia troppo tardi.
«Questo è per gli Dei» le spiega e indica il falò. Rapunzel trova che sia folle, ma non commenta e prende posto dietro ad un ragazzo per bruciare l'offerta.
Quando è il suo turno, guarda Merida e Hiccup già seduti ai loro rispettivi tavoli, pensa a Jack e anche a sua madre, pensa alla nuova vita che le è stata offerta e considera che non le dispiace questa avventura — è quello che ha sempre sognato. Prima di gettare l'arrosto nel fuoco ringrazia suo padre, chiunque esso sia, per la possibilità che le è stata concessa e ritorna tra i figli di Ermes, un gran sorriso che le accende lo sguardo.
   
 
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