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Autore: MetalheadLikeYou    24/02/2014    3 recensioni
Indossai i miei Ray-Ban e mi infilai in un taxi, che mi portò proprio sotto la casa di mio fratello.
L'autista gentilmente mi aiutò a scaricare tutta la mia roba e se ne andò.
Sbuffai e andai a suonare alla porta.
Suonai una volta.
Due volte.
Tre volte.
La porta si aprì e un ragazzo mi fissò con gli occhi sgranati, erano verdi come i miei.
Genere: Erotico, Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Synyster Gates, Zacky Vengeance
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 20






Così come aveva deciso il batterista, il giorno dopo uscimmo insieme, avevo davvero bisogno di un po di pace e divertimento e lui l'aveva capito.
Aveva capito che restare sempre attaccata a Zacky e incontrare Brian, che si comportava da coglione, mi stava davvero facendo innervosire.
A svegliarmi fu proprio quel deficiente che entrò nella mia stanza urlando e lanciandosi sul letto, urlai spaventata per poi prenderlo a pizze.
<< Fammi dormire>> dissi, ficcando la testa sotto al cuscino e cercando di riprendere sonno.
Jimmy si sedè sul mio sedere e iniziò a urlare parole senza significato.
<< Togliti da li>>
<< Hai un culo morbido>> commentò lui dandoci poi una pacca sopra.
<< Jimmy alzati, sei pesante>> 
Lui scoppiò a ridere e si lasciò cadere di schiena sul letto, tenendo però le gambe poggiate su di me, mi girai passandomi una mano nei capelli e fissando la sveglia.
<< Ma sono le 8, è domenica e tu sei pazzo, davvero>> sbuffai, portandomi, di nuovo, il cuscino sul viso.
Lui me lo strappò via, lanciandolo dall'altra parte della stanza, lo fissai sconvolta.
<< Avevamo detto che uscivamo>>
<< Ma sono le 8>> protestai, invano.
<< Muoviti>>
<< Almeno dimmi dove andiamo>> 
<< Andiamo un po in giro, nulla di speciale>>
<< E allora non potevo dormire ancora un po?>>
<< Devo placare la mia ansia>> 
Sbuffai e mi alzai.
Per quanto volessi bene a quel ragazzo e pr quanto potesse essere gentile, certi giorni era davvero impossibile.
Andai a lavari e prepararmi, mentre lui giù in cucina mi preparava una bella tazza di caffè.
Odiavo il caffè americano.
Sbuffai di nuovo e bevvi quella schifezza, storcendo il naso, lui scoppiò a ridere.
<< Come mai così nervoso mr. Sullivan?>>
<< Il concerto!>> urlò lui.
<< Non urlare>> lo ripresi ridendo subito dopo per la sua faccia terrorizzata.
Meno male che lui era il cavaliere senza macchina ne paura.
<< Davvero e se sbaglio? E se rompo le bacchiette? E...>>
<< JIMMY stai calmo, sei bravo, non preoccuparti>>
<< Verrai?>> domandò lui trascinandomi poi fuori casa e chiudendo la porta, sbattendola.
Lo fissai con occhio truce, aveva deciso di sfondarmi la porta di casa.
<< Si>> risposi.
<< Meno male>>
Salimmo in macchina e lui partì a gran velocità, guidando per una buona mezz'ora.
Cantammo ad alta voce le canzoni che passavano alla radio, ridendo allo stesso tempo come vecchi amici e come bambini.
Jimmy riusciva sempre a tirare fuori il bello delle persone, a non metterle in imbarazzo.
Jimmy era davvero un buon amico.
Ce ne andammo in un parco, con tanto di stagno e ci buttammo a terra, ridendo ancora e lasciando scivolare via tutta la tensione e tutto il nervosismo.
Jimmy si mise anche a fissare male le papere, borbottando e commentandole con insulti davvero pessimi.
I piccioni e le papere erano un po il suo incubo.
Io mi tenevo la pancia piangendo lacrime di gioia e fissando il mio migliore amico insegiure quei poveri animali.
<< Jimbo ti prego>> 
<< Via, comunque queste sono orribili>>
<< Dimmi un pennuto che adori?>
Lo vidi buttarsi a terra, incrociando le braccia detro la testa e fissando il cielo.
<< Sai Zacky parla sempre di te>>
<< Davvero?>>
<< Si, è proprio innamorato>> commentò lui, ridendo come un bambino e giocando con un filo d'erba.
Sorrisi.
<< E tu?>>
<< Io...io bhe anche>> arrossii.
<< Ma questa situazione ti ha...>>
<< Messo pressione>> conclusi io, << Non vorrei che Zacky si allontanasse da me...>>
Confessai la mia paura, sentendomi una stupida ed una bambina.
Il mio amico scoppiò a ridere, tenendosi la pancia e fissandomi divertito.
<< Non lo farebbe per nulla al mondo>>
Mi girai a fissarlo, sorrideva.
Era un sorriso sincero, vero e rassicurante.
Jimmy non sapeva mentire.
<< E tu?>>
Mi fissò con sguardo curioso e allo stesso tempo sorpeso, alzai le spalle domandandogli di Leana e mi rispose che avevano deciso di stare insieme seriamente, che lui si stava prendendo una gran bella cotta e senza scendere nei particolari mi spiegò cosa provava quando la vedeva.
Ne ero felice, davvero.
Jimmy non sapeva mentire.
Jimmy era sempre e solo se stesso, certo non era una persona del tutto normale e sana di mente, ma era il migliore amico che tutti e tutte vorrebbero.
Con lui bastava restare anche in silenzio per capirsi.
Lui era davvero speciale e a suo modo mi aveva preso sotto la sua ala, tenendomi stretta a se e amandomi come solo lui sapeva fare.
Amandomi come se fossi parte di lui.
Amandomi incondizionatamente come solo un amico può fare.
L'amicizia era un solo nome.
Jimmy.


















*****
Si lo so, sono in ritardo, perdonatemi per favore, vi amo ma perdonatemi.
Come state? 
Scuola?
Lavoro?
Spero bene.
Bhe che dire ringrazio chi ancora mi sostiene e per la vostra pazienza infinita, grazie davvero e grazie alle mie care Sara_A7X_1666, CathleeneGinger6661 e Chillergirl, spero che vi piaccia questo capitolo anche se è un po corto.
Un bacione e alla prossima.
  
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