Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: Jaquee Saliis    25/02/2014    0 recensioni
Madinson Bradley, una famiglia perfetta e benestante ma soffri fin da piccola un rivale Justin Bieber. Il loro odio si porta avanti negli anni finchè si rendono conto che l'odio era soltanto stato una stoffa che soffoco il loro amore per tutto quel tempo. Ma riusciranno ad accettarlo?
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Justin Bieber, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo, Violenza
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Per la mia "fortuna" quel giorno non avevo neanche un'ora insieme a Bea e Grace quindi non ho potuto parlare con loro due fino all'ora dell'intervallo ( se loro fossero da sole ovvio -.-) 
*Intervallo*
Ho visto Bea e Grace sedute su delle panchine vicine a una fontanella. 
" Eccovi!" Dico avvicinandomi 
"Cos'hai fatto?" Chiede Grace 
"Niente .-. " rispondo indifferente 
"Certo perché ora Justin Bieber diventa triste in giro per la scuola così senza ragioni." disse Bea 
"è un stupido! Stace è venuta da me per dirmi di stare Lontana da Justin allora ho chiesto a lui di fare il mio ragazzo per finta tanto per sfotterla e lui si arrabbiò." Dico velocemente 
"sei davvero una stupida!" Sputa Grace
"non ti riconosco sai?" Dice Bea delusa 
Si alzarono e se ne andarono, non capivo perché. *Perfetto prima quello scervellato arrabbiato con me, poi le mie migliore amiche, si può dire che sono messa malissimo.*
[...] 


Era suonata la campanella alle 13 e io dovevo sbrigarmi per non arrivare in ritardo. Sono passata davanti all'armadietto di Bea e Grace e ho buttato dentro l'armadietto di ciascuna un bigliettino scritto "scusa 😔 ti voglio tanto bene ❤️"
Mi sono messa a correre come una scema, avevo pochi secondi per arrivare in mensa. 
Arrivata lì Justin c'era già davanti la mensa insieme al preside, il quale aveva in mano un orologio.
" 6 minuti di ritardo." Dice il preside
"mi scusi io.." Rispondo a bassa voce 
" Oh risparmia il tuo tempo con le sciocche spiegazione e sbrigati. "
Lui aprì la porta della mensa e noi siamo entrati dietro di lui. Non c'era tanto casino visto che nessuno aveva ha mangiato in mensa oggi. 
"prima di tutto datemi i telefoni, non voglio che restate tutto il tempo della punizione a fare altro." 
Ho tolto il telefono della tasca e ho consegnato al preside, Justin fece altrettanto. 
"dovrete rimanere qui fino alle 15.00 e non potete uscire di qui.
Buon divertimento!" Disse ironico 
È uscito e ha chiuso la porta a chiave. Bene! Nella mensa c'era davvero poco da fare, era anche inutili restare tutto quel tempo lì.
Subito quando il preside chiuse la porta Justin butto lo zaino per terra senza rivolgermi neanche la parola.
"Justin! "Dico subito quando eravamo davvero soli 
Lui fece finta di non sentirmi e se ne andò in cucina, io lo segui.
"Justin!" 
Lui non risposi, faceva alcune cose e mi ignorava completamente.
"Ti degni di rispondermi?" Insisto
Lui si giro verso me un po' arrabbiato.
"che vuoi?" 
Le sue parole erano gelide, non era lo stesso ragazzo di ieri sera, ma forse me lo meritavo.
"che ti ho fatto di male?All'improvviso ti sei arrabbiato, mi puoi spiegare perché io davvero non capisco" dico a bassa voce 
" Ma sei una completa stupida! " disse quasi urlando
Lui si giro dall'altra parte e andò avanti a fare ciò che stava facendo. Mi sono messa di mezzo 
"Rispondimi! Rispondi cosa ti ho fatto di così orribile." Dico anch'io a voce alta, mi arrabbiava il fato che non mi rispondeva 
Lui si voltò arrabbiato.
"io ho provato! Giuro che ho provato in 50 modi diversi a dimostrarti, ho provato ma sembra che tu non riesca a capire."!
Stavo... piangendo?!?? Lui urlava, non capivo cosa succedeva esattamente ma mi sentivo male solo per il fato che lui fosse arrabbiato con me.
"tutti vedono ma tu no. Tutti riescono a vedere che sono cambiato, che sono diverso che sono innamorato, che mi sono innamorato di te ma tu sei molto occupata a fare la "Signorina posso tutto" e non si rende conto."
Cosa?? Stavo sentendo bene? Justin prova qualcosa per me? 
Piangevo, non mi piaceva sentirmi così, non piaceva sapere che dopo che ho sofferto anni per soffocare il mio amore per Justin e lui provasse qualcosa per me, avevo fatto tutto per niente, avevo creato un mostro, una mascara che ho indossato per anni, che nascondeva la mia vera identità che nascondeva quello che provavo quello che ho sempre provato per lui..
Lui dopo aver detto tutte quelle cose inizio ad andare da un'altra parte.
"Justin..." Sussurrai 
Lui si gira di scatto, il suo viso era bagnato e gli occhi un po' rossi.
"che c'è?"
Non ho saputo rispondergli, non riuscivo a aprire bocca, gli saltai addosso tra le sue braccia a piangere. Sentivo il suo profumo, il calore della sua pelle contro la mia, mi sentivo sicura, mi sentivo bene.
"Anch'io.. "
Furono le uniche parole che uscirono dalle mie labbra. Lui mi guardo in faccia.
"anche tu cosa?" Mi chiede 
"Anch'io provo qualcosa per te."
La sua mano calda avvolse il mio viso e mi tirò verso di lui unendo le nostre labbra in un dolce bacio. Con gli occhi chiusi mi sono lasciata andare in quella situazione, mi sono lasciata portare lontano, lontano da ogni preoccupazione, lontano dagli occhi altrui a giudicarci.
  
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