CAP 1


Hermione sta ripassando per la lezione successiva in giardino. 


È sola, seduta sotto un albero e l'ombra che gettano i suoi rami, anche se col freddo che fa, un po' di sole non guasterebbe. Il libro è aperto sulle ginocchia, e lei legge concentrata. 


Ma è troppo chiedere che sia una giornata perfetta, quella. 


-Guarda guarda... La Granger. Che ci fai qua tutta soletta, senza la compagnia dei tuoi amici?
-Malfoy, Sparisci. Sei in cerca di guai? 
-No, sono in cerca di qualcuno che mi dia il suo compito di difesa alle arti oscure per poterlo copiare. Sai, oggi ho avuto un sacco di cose da fare, e non ho proprio avuto il tempo di svolgerlo.
Ridacchia. Una cerchia di amici in torno a lui lo imitano scambiandosi degli sguardi.


 Lei seduta, ancora per terra appoggiata all'albero, ha già l'aria di una che ha perso la pazienza. 
- Mi dispiace per te, visto che chi non fa i compiti riceverà  una punizione. Peccato, sarà per la prossima ,eh Malfoy? Adesso evapora.


Lui si china alla sua altezza e la fissa con uno sguardo da predatore. 
- Ciò non succederà perché io ho intenzione di prendere tuoi.
Così facendo con un gesto rapido sfila dalla cartella aperta di Hermione un quaderno facendo cascare per terra i fogli al suo interno. 


-Fermo! Restituiscimeli subito! Torna qua!
Ma lui ride compiaciuto, già fuori la sua portata.
-Tranquilla Mezzosangue! Te lo rendo a lezione! Se ci arriva! 
Ride correndo. I suoi amici lo seguono.


Questo è troppo. Come l'ha chiamata? Odia quel nome. Presa da un impeto di ira sfila la bacchetta dal taschino e lancia un incantesimo a Malfoy, al quale si legano i fili delle scarpe insieme, e cade goffamente sul terreno.


-Come mi hai chiamata!?
Urla rabbiosa avvicinandosi a grandi passi. Intanto una piccola folla si era radunata a vedere cosa stesse succedendo. 


-Mezzosangue.
Ringhia Malfoy girandosi e sputando lo schifo che aveva preso in bocca. 
-Lurida impura. 
A quel punto Hermione, impazzita, sta per sferrare un altro attacco ma viene fermata dalla McGranitt che li separa. 


- Che sta succedendo qui? 
Hermione e Draco si scambiano sguardi di sfida. 
Allora Malfoy parla.


-È stata lei. Mi ha aggredito solo perchè quando le ho detto che non poteva copiare i miei compiti si è infuriata tanto che me li voleva prendere con la forza. 


- Ma non è affatto andata così! È proprio successo l'inverso!
Si libera dalla stretta della professoressa e corre verso Draco strappandogli di mano il suo quaderno, che stava cercando di nascondere dietro la schiena.


- Vede? Questo è il mio quaderno. E lui stava scappando via con i miei compiti in mano. 
Dice, mostrando l'etichetta con su scritto il suo nome.

 
La McGranitt lo afferra e lo esamina. Dopoché lancia una pessima occhiata a Malfoy, che già si immagina la sua punizione.
Hermione sorride compiaciuta.


- Dalle 6 alle 7, per una settimana, ci sarà da ripulire i sotterranei del castello. La punizione, vale per entrambi. 
Stabilisce la McGranitt.


Hermione assume un aria contrariata. 
-Cosa?
- Esatto signorina Granger, compresa lei. Ha usato la magia contro uno studente. Cosa severamente vietata. 


Hermione annuisce, anche se profondamente contrariata, e vorrebbe ribattere. 


-Vedi, alla fine ci rimetti anche tu.
Malfoy le lancia un sorrisetto meschino, che odia. La McGranitt lo fulmina con lo sguardo.
- E in quanto a lei, Malfoy, stia ben attento, se la cosa dovesse riaccadere, sarete entrami espulsi. Siete o non siete del quinto anno?
E con queste parole, gira i tacchi e se ne va. 


Gli amici aiutano a far alzare Draco, che si appoggia a loro per camminare, e zoppica un po'. Evidentemente gli deve aver fatto abbastanza male o a un ginocchio o qualcos'altro. 


-Questa me la paghi Granger. 
Dice, puntando un dito accusatore contro Hermione.

 
Lo detestó. E per un momento speró che gli succedesse qualcosa di orribile. 


Poi raccolse da terra i fogli e il quaderno e si incamminó per andare a lezione, mentre la piccola folla si dissipava.