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Autore: Polveredistelle_    25/02/2014    1 recensioni
Cosa succederebbe in un'ipotetica nuova serie di Xfactor?...
Esattamente un anno dopo, stessi giudici, stesso palco, stesso presentatore, stessi vocal coach, ma concorrenti diversi.
E se poi, un concorrente in particolare conquista un giudice, riccio un po' svitato?
E se poi, aggiungiamo a tutti questi ingredienti anche gelosie, incomprensioni, rivalità? Che pastrocchio ne uscirà fuori?
Beh non vi rimane che leggere e recensire...
Dal capitolo 2:
Il riccio rise, non cercò di trattenerla quella risata e questo mi fece insospettire, vedendo la mia faccia perplessa smise di ridere. –Tu sei gay- sbiancai, e a quella mia reazione rise ancora di più, come aveva fatto a scoprirlo?.
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Oh god, che labbra da urlo che aveva, fine ma abbastanza piene da non sembrare solo una linea sottile, così rosse che sembrano create artificialmente, facevano contrasto con quella pelle diafana che profumava di menta. Cazzo, qualcosa tira, e purtroppo per me, non si tratta del ramo che mi si è appena incastrato tra i capelli.
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Mika, Nuovo personaggio
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Chapter 2: La scelta finale E…

I Bootcamp ormai sono solo un ricordo, adesso rimangono solo gli “Home visit” e poi se tutto va bene… Xfactor aspettami.
In tutto eravamo sei ragazzi, tutti impettiti in aeroporto ad aspettare la lettera che ci avrebbe detto, la destinazione degli Home visit.
Ed a un tratto eccola li la busta, con una grande “X” rossa al centro, con mani tremanti la apriamo eeh. Irlanda aspettami sto arrivando!.

Il volo è stato tranquillo, ero seduto affianco a Daniele, (si, il ragazzo Pompa” abbiamo scherzato e perché no anche cantato qualche canzone,
fino a quando non ci hanno annunciato di allacciare le cinture, che di li a poco saremo atterrati. Usciti dall’aeroporto, un macchinone era
all’uscita ad aspettarci, e senza rendercene conto ci ritrovammo catapultati nelle verdi campagne di Irlanda, davanti a niente popò di meno
che.. lo “Slane Castle”, ed ad aspettarci il cantante anglo-libanese che ha fatto scalpore in poco tempo in Italia “Mika”.. senza pensarci due
volte ci fiondammo tutti su Mika abbracciandolo e dicendogli quanto siamo contenti di averlo come insegnante.

-Ragazzi.. I am molto contento che siete arrivati qui, ma ho ancora una surprise da farvi vedere, a giudicare le vostre performance ci sarà also
un’altra persona..- Tutti noi eravamo super eccitati, ma anche impauriti da quello che sarebbe potuto succedere.
–The winner de Xfactor 2012… Chiara Galiazzo!- quando vedemmo Chiara uscire dal grande portone dello Slane Castle urlai di gioia,
lei è sempre stata un’icona per me, lei ce l’aveva fatta, ed era riuscita anche a cantare un inedito di Mika che è andato a finire anche
sul suo cd, era un mito e io non vedevo l’ora di cantare davanti a lei. –Chiara, chooserà con me i concorenti che ariveranno a Xfactor 2014-.
Ecco fatto io ero l’ultimo, avevamo finitp di cantare, pochi minuti e ci diranno i tre dei sei che sono passati. L’ansia è talmente tanta che la
si può sfiorare e quella maledetta porta non si decideva ad aprirsi. Ogni volta che ci penso mi dico tra me, “che mi importa se non sono tra i
tre, sono arrivato fin qui è un passo avanti” poi l’angoscia riprendeva il sopravvento e continuavo a dondolarmi avanti e indietro sul divano panna
del Castello. Poi finalmente la porta si aprì, rivelando Mika in tutta la sua…altezza. –Ok guys, abiamo sceltato…scelto, now, quando vi chiamo
go out in the garden, chiaro?- tutti noi annuimmo e il primo a sapere il verdetto sarà Daniele. 
Continuai a mangiarmi le mani per parecchi minuti, quando vidi Daniele entrare e gridare.. .POMPA COLPISCE ANCORA!- io mi alzai ed andai
ad abbracciarlo, poi continuarono a chiamare i ragazzi, e indovina indovinello.. chi era l’ultimo? Io naturalmente il solito sfigato che quando era
andato a fare il suo primo viaggio all’estero il giorno prima della parte gli avevano rubato la carta di indentità. 
Raggiunsi mica nel giardino davanti al castello, e lo vidi seduto su una delle due poltrone disposte una davanti all’altra, mi sedetti e come se la gamba
avesse vita propria iniziò a muoversi nervosamente. Questo non passò inosservato da Mika che sorrise. –Wow, tu sei nervous, keep calm- io gli sorrisi,
uno dei miei migliori sorrisi che non donavo a tutti, per poi poggiare i gomiti sulle ginocchia ed ascoltare quello che Mika avrebbe avuto da dirmi.
–Well, è stata una scelta molto dificile, tuti e sei siete stati fantastics, but io devo scegliere solo tre di voi, e te mi sembri a tuo agio sul palco,
ma tu sei troppo agitato prima di cantare e questo..come si dice in italiano?.. Ti frega?- io annuì per poi rimanere in silenzio.
–Ma, this, la tua..timidezza, mi piace so.. i’m very happy for you Andrea, sei dentro.- Spalancai gli occhi e gli saltai letteralmente in braccio, Mika
rise dalla mia reazione e io imbarazzato lo seguì, staccandomi da lui. –Scusa- bofonchiai arrossendo. Lui mi sorrise  e prima di girare i tacchi e
andarsene mi lasciò una piccola carezza sulla guancia arrossata, poi sorridendo se ne andò.

Quando tornai a casa raccontai tutto alla mamma, che mi saltò direttamente al collo, e per tutta la giornata non fece altro che canticchiare
un motivetto tipo; “Ho una star in casa, mio figlio se la fa con un cantante famoso,” e inutile che io le dicessi che quella carezza non significasse
niente perché lei continuava.

Ormai vivevo nel loft, passavo ventiquattro ore su ventiquattro li dentro, insieme a Daniele e l’altro ragazzo scelto da Mika, si chiamava Davide,
ma tutti lo avevamo soprannominato “Devil”, aveva una voce talmente graffiante e ogni volta che saliva sul palco cantava canzoni rock con
talmente tanta potenza ed energia che sembrava il diavolo in persona, e se lui era il diavolo io beh ero l’angelo. Tutti mi dicevano che con
questi capelli biondissimi e quegli occhi grici, quasi color ghiaccio sembravo un Angelo, non smettevano un secondo di prendermi in giro
per il semplice fatto che fossi talmente tanto “pudico” che appena facevano una battuta sul sesso diventavo di un colore bordeaux che con
la mia pelle chiara si notava benissimo.

Quel giorno sarebbe arrivato  Mika per dirci le canzoni che avremmo dovuto cantare al primo serale di Xfactor che si sarebbe tenuto il giovedì stesso. 
Quando entrò nel loft io stavo inseguendo Daniele per bagnarlo con una bottiglietta d’acqua, una piccola vendetta della doccia che mi aveva fatto
giusto qualche minuto fa, ma per sbaglio l’acqua lanciata dalla bottiglia andò a bagnare completamente il giudice riccio
(che di riccio non aveva quasi più niente). Io spalancai gli occhi mentre gli altri due cretini se la ridevano bellamente e Mika cercava ancora di
capire cosa fosse successo. Appena mi vide con la bottiglietta in mano fece un ghigno. –Andy, pensavo che tu eri l’angelo in questo group,
sono completamente bagnato God-. Ripresi a respirare quando vidi che non aveva un’aria omicida, poi smisi subito dopo quando vidi che si
stava togliendo la maglietta bianca a righe blu che portava e poggiarla sul tavolo li vicino.
Quando lo vidi a torso nudo ci mancava poco che non morissi per asfissia.
–Cucciolo, respira, lo sappiamo che non hai mai visto nessuno mezzo nudo, ma addirittura a farti quest’effetto- lo fulminai con lo sguardo
buttandomi su di lui e facendolo cadere sul divano continuando a fargli il solletico. Quando mi rialzai notai che Mika mi stava indicando
la sala prove e io annuendo entrai. Ancora mezzo nudo si avvicinò al piano e iniziò a suonare una melodia, la ricordavo, l’aveva fatta cantare
a Violetta Zironi l’anno prima, si trattava di “Let her go” di Passenger. Iniziai a cantarla con lui, e mentre suonava vidi un sorriso formarmi
sul suo viso. Mi avvicinai al pianoforte e mi sedetti vicino a lui, quando si girò a guardarmi eravamo talmente tanto vicini che mi vergognai
e mi alzai dallo sgabello arrossendo come una scolaretta. Il riccio rise, non cercò di trattenerla quella risata e questo mi fece insospettire,
vedendo la mia faccia perplessa smise di ridere. –Tu sei gay- sbiancai, e a quella mia reazione rise ancora di più, come aveva fatto a
scoprirlo?. “Forse perché cinque minuti fa ti sei fatto sgamare mentre gli sbavavi dietro, e due minuti fa sei arrossito mentri ti trovavi vicino
a lui?
” Maledetta vocina nella testa aveva ragione. –C-come..cioè tu come hai fatto.. oh merda sono un coglione- mi passai una mano tra
i capelli nervoso e crollai sulla sedia. Il riccio smise di ridere e si sedette accanto a me. –Hei what’s the matter? Non è una cosa brutta..
guarda me! Più gay di me non c’è nessuno.- gli sorrisi ma debolmente. –Where is the problem?- mi chiese avvicinandosi sempre di più.
Non potevo dirgli che avevo scoperto di essere gay quando, vedendo un suo video mi ero fatto una sega.
–No nessuno problema solo..che tranne mia madre e Daniele nessuno lo sai, o almeno fanno finta di non saperlo, e poi arrivi te tutto tranquillo
e lo capisci subito. Sono un disastro.- dissi l’ultima frase con una voce lamentosa. - My family l’ha capito subito che ero gay- scoppiai a ridere.
–Eh certo saltavi nudo sul tuo letto cantando- lui rise insieme a me. –Touchè-.

Finimmo di provare la canzone, poi anche Daniele e Davide provarono la loro. Io intanto vedevo un film sul divano, quando  tornarono si buttarono
tutti e tre su di me. –Cazzo, sembrate tanto mingherlini ma siete dei bisonti,, SPOSTATEVI!- i tre ridendo si spostarono mettendosi a vedere i
l film insieme a me, guardavamo “Amici di letto”. –Hai capito l’angioletto- sorrisi all’esclamazione di Davide.
–Hei è un bel film, mi piace la fine.- dissi ridendo. –Si, la fine- scoppiammo tutti a ridere, poi notai Mika che guardava il film tutto interessato,
mi girai a guardare lo schermo eh… non resistetti rotolai giù dal divano dalle risate. La parte che aveva reso tanto interessato Mika è quando
il protagonista “Justin Timberlake” era sceso dal letto, nudo mentre era stato sorpreso dalla madre di lei a fare sesso.
–Davide e Daniele si girarono a guardarmi con un sorrisetto in volto alla “Cazzo si ride h” e Mika invece aveva ghignato capendo il motivo della
mia reazione, cazzo non si imbarazzava mai quello oh. Quando smisi di ridere decisi di andare in cucina a prendere una bottiglia di acqua.
Era impensabile, fino a una settimana fa guardavo Mika e il talent show dalla mia camera a tutto volume, non perdendomi neanche una puntata
e neanche una parola di quello che dicevano i giudici. Stavo ore a sbavare davanti allo schermo quando inquadravano il riccio, e e a ridere quando
faceva le battute come un idiota. E adesso mi ritrovo qui, ho visto il mio idolo a torso nudo, ce l’ho avuto a un palmo di distanza e pure addosso,
e sto per partecipare al talent show più seguito in Italia, non ci posso credere, sembra un sogno. Mi diedi un pizzicotto, anzi un pizzicone,
ahi che male. –Ma che fai? Ti fai male da solo? Tu stai più male di me!- aveva fatto una frase completamente in italiano…Miracolo!
–Volevo vedere se tutto questo era un sogno, evidentemente no. Il giudice mi sorrise –You find this.. strano?- disse allargando le braccia
per indicare il loft, lui e tutto il resto, io annuì. –Stare qui, con il mio cantante preferito davanti, e fra un po’ parteciperò al talent che più amo
al mondo, mi sembra un sogno.- dissi avvicinandomi a lui, Mika sorrise. –Non è un sogno- io annuì vigorosamente.
–Lo, so… per fortuna, altrimenti mi ucciderei se fosse tutto solamente un sogno.- il riccio rise. –Ok Andy, devo andare, ci vediamo domani
per provare?- io annuì e lui mi salutò sfiorando con le sue labbra la mia guancia. Divenni subito rosso, e una scarica di brividi mi parti dalla
spina dorsale, per fortuna portavo un maglioncino, altrimenti mi si sarebbero visti i peli rizzati sulle braccia e la pelle d’oca.
Mika sorrise per l’effetto avvenuto e poi se ne andò. Lo senti salutare gli altri ed uscire. Ieri mi aveva sfiorato una guancia,
oggi la guancia l’ha sfiorata con le labbra…chissà domani cosa farà. E’ un mistero, un bellissimo mistero.

Mika.

Usci di corsa da quel loft, che cosa mi era preso? Se non mi fossi fermato ad un bacio leggero sulla guancia sicuramente sarei andato oltre,
ma non avevo resistito, quelle guance arrossate dall’imbarazzo, e quell’imbarazzo causato da me, mi aveva fatto salire il sangue al cervello,
anche senza saperlo quel ragazzo era una droga, quei capelli sottili e biondi, quasi fossero seta, quegli occhi profondi e brillanti come quelli
di un bambino, e quelle labbra, Oh god, che labbra da urlo che ha, fine ma abbastanza piene da non sembrare solo una linea, così rosse che
sembrano create artificialmente, facevano contrasto con quella pelle diafana che profuma di menta. Cazzo, qualcosa tira, e purtroppo per me,
non si tratta del ramo che mi si è appena incastrato tra i capelli. 
Quando torno nella villa che ho comprato qui a Milano mi sento solo, strano vero? Una celebrità di fama mondiale (ok non esageriamo) che si sente sola.
Ma a volte ci si può sentire soli anche circondati da migliaia di persone, e questo è quello che provo io ogni volta che cammino per strada, solo la musica
mi fa sentire bene, la musica e stare in quel loft con i miei ragazzi. 
Decido di andare su Twitter, è da parecchio che non aggiorno, e gli unici Tweet, che compaiono, risalgono a quest’estate.
Non mi importa, non ho voglia di far sapere a milioni di persone cosa mi passa per la mente. Scrivo sulla barra di ricerca “Andrea Cavalli” e
trovo un solo risultato, per mia fortuna quello giusto. “Andy’s Smile” mi piace come nickname. Credo sia molto adatto, quel ragazzo ha un
sorriso mozzafiato, l’ho visto solo poche volte rivolto a qualcuno, solo a Daniele e a Davide, quel giorno anche a me nella sala prove. 

Quella sera non riuscì a dormire, troppi pensieri per la testa, troppe erano le volte che appeno mi decidevo a chiudere gli occhi, un altro paio
mi si presentavano davanti, vividi e lucidi come quelli veri, un paio di occhi argentati talmente inverosimili per essere veri, talmente belli per non
essere guardati.
Avevo deciso, sarei riuscito a conquistare quel ragazzo, fosse l’ultima cosa che faccio, sarei riuscito a portarmelo a letto, forse così questa
ossessione svanisce, forse questa irrefrenabile voglia di lui con una scopatina se ne va…
Beh tentar non nuoce, forse è solo attrazione fisica. Forse.. Forse.. FORSE…

Beh lui lo conoscete...


 
 E lui è... Andrea!!
 
 
 




  
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