Serie TV > Castle
Ricorda la storia  |      
Autore: ivi87    25/02/2014    13 recensioni
Per Castle e Beckett anche registrare il messaggio della loro segreteria telefonica diventa un siparietto comico :)
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Richard Castle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Lasciate un messaggio dopo il bip

 

 

“Ciao, questa è casa Castle, io e mia moglie non siamo...”.

“Tua moglie?!?” Kate non lo lasciò finire.

“Che c’è? Anche se solo da 15 ore adesso sei mia moglie” Castle rimarcò quel mia con la voce, sapendo bene cosa l’avesse infastidita.

“Adesso sono una cosa tua?” ribatté, infatti, fingendosi arrabbiata.

“Sì, mia e di nessun’altro!” rispose facendole il solletico.

Divincolandosi, Kate premette un pulsante sulla base della segreteria.

Messaggio cancellato gracchiò la voce registrata.

“Non riusciremo mai a metterci d’accordo” sospirò lui.

“Ancora uno” suggerì Kate, addolcendo lo sguardo.

Lui scosse la testa “Sai, in teoria si occupa la luna di miele in altri modi” protestò iniziando a baciarle il collo.

“Infatti siamo a letto” sorrise Kate.

“Vestiti, siamo sul letto completamente vestiti, distrutti dal jet lag che cerchiamo da interminabili minuti una frase decente da registrare su una segreteria telefonica che ti sei ostinata a voler comprare in aeroporto. Non ti sembra  un po’... non so, inappropriato?”.

In risposta al suo monologo, Kate premette REC.

“Hey, siamo i Caskett e stiamo facendo sesso in luna di miele, lasciate un messaggio e vi richiameremo quando avremo finito” Kate si voltò verso di lui con sguardo truce “Contento adesso?”.

“Ti prego salvalo!!” disse Castle cercando di arrivare alla segreteria, ma Kate la allontanò prontamente.

Messaggio cancellato.

“Sei pazzo, vuoi che a mio padre venga un infarto? Stavo solo giocando”.

“Era un bel messaggio però” bofonchiò con sguardo perso, immaginando il resto del loro viaggio di nozze.

Kate lo spintonò “Concentrati! È una cosa importante per me, è la prima volta che mi sposo, io”.

“Colpito e affondato! Ok, dai, riproviamo” disse lui, poi aggiunse “Aspetta”.

“Cosa?” domandò lei.

“Perché hai detto ‘è la prima volta che mi sposo’ e non ‘è la prima e UNICA volta che mi sposo’?” le chiese, incuriosito.

“Era per dire Castle...”.

“Con un meraviglioso, fantastico uomo tra l’altro” proseguì lui.

“Adesso non esageriamo...”.

“Come prego?” Castle si avventò su di lei per un altro attacco di solletico.

“Dai smettila” mentre rideva “Va bene, va bene hai vinto!” gli disse per fermarlo.

“Davvero?” chiese con stupore.

“No” ammise dandogli un leggero colpo alla nuca.

“Lo sapevo” Castle si sbarazzò del cuscino che Kate usava come scudo dal solletico “Sei una bugiarda e per questo la pagherai” le disse incastrando una gamba tra le sue, semi sdraiandosi su di lei.

“Oh povera me” sospirò Kate dopo un bacio, tutt’altro che casto.

“Uhm” mugugnò contro le sue labbra “Dai un attimo solo...” lo pregò Kate.

Castle le diede un bacio sulla fronte e si allungò verso la segreteria.

“Ciao, siamo i Caskett e abbiamo da fare” poi la guardò “Va bene così?”.

Kate lo guardò truce “No, troppo sbrigativo!”.

Allungò il collo all’indietro accompagnando il gesto con il braccio, fino ad arrivare anche lei alla segreteria.

“Pronto? Via! Ciao, siamo Kate...” inizia lei “...e Rick” continua lui.

E poi il silenzio.

Kate lo guarda da sotto in su “Ecco mi hai distratta, non mi viene in mente niente da dire!”.

Castle solleva le sopracciglia “Ti ho distratta con la mia bellezza selvaggia?!”.

“Oh, sì, Tarzan” stette al gioco Kate, roteando gli occhi.

“Tarzan portare Jane nella Jacuzzi poi registrare messaggio”.

Alla parola Jacuzzi Kate si illuminò “Jane accettare” rispose ridendo.

Rick la prese in braccio abbandonando il povero e maltrattato apparecchio sul letto.

Entrando in bagno Kate volle però una conferma “Dopo però lo facciamo?”.

“Tarzan promettere”.

“Castle!”.

“Va bene, prometto, croce sul cuore”.

  

 

 

****

 

 

Era più di un anno che non metteva piede a New York.

Un anno intenso e decisamente negativo.

Il suo lavoro all’FBI gli dava modo di assistere ai delitti più efferati e all’illimitata cattiveria umana.

Necessitava di un break.

Tornare in quella città gli era sembrato così naturale.

Non per Central Park, la Statua della Libertà o l’Empire State Building e il Rockefeller Centre.

Lui aveva un’unica ragione per voler tornare a New York City.

Will prese un bigliettino dalla tasca e compose il numero che aveva chiesto ad un collega di trovare per lui.

 

Uno, due, tre squilli...

 

“Ciao, questa è casa di Rick...” la voce cambia “...e Kate. Non possiamo rispondere in questo momento...” ora di nuovo la voce di lui “...lasciate un messaggio e, se ci va, sarete richiamati”.

La donna lo riprende “Castle!”, poi si sente un tonfo “Ouch...ok, ok sarete sicuramente richiamati!”

 

Bip.

 

 

FINE

 

 

Ivi’s Corner:

 

Abbiate pietà, dormo male da settimane e questo è il risultato :)

 

E.. non mi chiedete perché proprio Sorenson e perché proprio lì così, in quel momento lì... mi andava di farlo soffrire, l’insonnia ha fatto il resto u.u

 

Buona serata :-*

 

Ivi87
   
 
Leggi le 13 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Castle / Vai alla pagina dell'autore: ivi87