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Autore: What is her name    26/02/2014    1 recensioni
Lily Pan è una fotomodella che viene sbattuta di casa. Disperata cerca l'aiuto della sua amica di sempre, Crystal Reed, e si imbatte proprio in un appartamento che rivoluzionerà la sua vita e quella della sorella.
*Faccio schifo con le descrizioni, ma apprezzerei ugualmente se vi soffermasse a leggere :)*
Dal primo capitolo:
“Oh. Okay. Prima posso chiedervi se, per caso … siete una coppia?” chiese la ragazza facendo spalancare la bocca sia a Dylan che a Tyler, mentre Colton iniziava a ridere soddisfatto.
“Qualcosa del genere” rispose Colton e Tyler provò un forte imbarazzo.
“Cosa? No! Non siamo una coppia! Siamo tutti amici e convinti etero.” Sbraitò Dylan rosso in viso e Tyler lo trovava adorabile quando dava di matto.
“Non tanto convinti” mormorò Colton alla ragazza indicandoli e lei ridacchiò."
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Tyler H.

Quella mattina Tyler era davvero stanco e non poteva sopportare ancora per molto il canto felice di quella ragazza tanto carina. Stava completamente per impazzire quando si decise di uscire dalle lenzuola e dirigersi in cucina. Arrivato lì, trovò Dylan con una tazza di caffè in mano, ed un toast nell’altra, che gli sorrise una volta incrociato il suo sguardo. Poi incrociò lo sguardo di Daniel. Lui era davvero nervoso, e si vedeva bene dall’espressione che assumeva. Daniel era un libro aperto per qualsiasi persona sulla faccia della terra. Ed infine c’era Colton. Lui era completamente diffidente a tutto. Come se non fosse realmente lì. Lo amava quel ragazzo, era il suo migliore amico. “Perché le abbiamo detto di sì?” mormorò lui prendendo una tazza e versandosi il caffè. “Non sopporto tutto questo!”
“Buon giorno anche a te!” disse Colton sorridendo malizioso. Daniel e Dylan continuarono a sorseggiare il loro caffè.
Il ragazzo si girò a fissarli. “Non mi viene più nessun pensiero carino. Ed è preoccupante!”
“A me sì. Anche tanti” disse Colton, poi notò lo sguardo sconvolto degli altri. “Cosa volete? L’avete vista? Sprizza felicità da tutti i pori! Quando pensi a lei, pensi alle fate, ai cigni, a Peter Pan. A tutte queste cose belle” disse quasi soddisfatto.
Tutti lo fissarono per qualche secondo, poi Tyler si portò una mano alla fronte. “Oh Dio! Cosa ti ho fatto diventare”
“Buon giorno a tutti” disse Lily, entrando in cucina. “Che si dice?” disse prendendo un donuts e mordendolo.
Tyler si girò a fissarla e la squadrò per qualche secondo. Portava dei pantaloni neri, stretti, una maglia larga color avana, con dei brillantini sopra, ed una giacca nera sul braccio sinistro. Era truccata molto bene, rispetto al giorno prima, molto più leggera. Aveva i capelli legati, degli stivaletti col tacco e portava degli occhiali da sole, al momento, come cerchietto per capelli.
“Ohoh! Ho fatto bene a prestarti fiducia! Dove stai andando?” disse Colton con un sorriso soddisfatto. Se qualcuno era vestito bene, diventava subito il miglior amico di Colton Haynes.
 Tyler notò quanto Lily sembrasse addormentata.
Dopo qualche secondo alzò lo sguardo verso il ragazzo. “Ad una riunione col mio manager.” Poi si girò verso Dylan, quello che l’aveva trattata meglio fin dall’inizio. “Fra un po’ viene una mia amica, Crystal Reed.” Disse, poi ridacchiò. “Avevo dimenticato, voi la conoscete meglio di me!” 
“Cosa? No! Non puoi portare persone a quest’ora del mattino! È una delle leggi di casa? Non l’hai letto il regolamento?” disse subito Daniel pensando che Crystal non poteva vederlo conciato in quel modo.
“Quale regolamento?” chiese lei, forse un po’ sconvolta.
“Cosa? Non gli avete mostrato il regolamento?” chiese Daniel mettendosi le mani fra i suoi riccioli.
“Era troppo lontano!” disse Tyler abbassando lo sguardo.
Tyler si preoccupò maggiormente quando vide Daniel boccheggiare. “È qui sul frigo! Non era lontano!” sbraitò.
“Daniel, quel regolamento è solo una cazzata!” disse Dylan così aggressivamente che Tyler rimase stupito.
Sia Daniel, sia Dylan che Lily incominciarono ad urlarsi contro, procurando a Tyler uno stato di confusione e forte mal di testa.
 Si stava chiedendo come quella ragazza fosse riuscita a scatenare tutto ciò il primo giorno di convivenza. Non avevano mai urlato di mattina e lui odiava urlare di mattina.
“Okay! Stop! Okay …” disse Colton, alzando le braccia in segno di resa, però sovrastato dalle urla degli altri tre.
“Basta! Basta! Mi avete fatto venire il mal di testa, cazzo!” urlò infine Tyler, completamente distrutto.
Tutti rimasero in silenzio e fissarono il ragazzo, fin quando il campanello di casa non suonò.
 
Daniel

Daniel non poteva credere che quella ragazza si fosse permessa di sconvolgere il loro equilibrio. Le regole erano quelle ed erano affisse pure sul frigo. Luogo che lei aveva aperto tutta la serata e due o tre volte la notte. Soprattutto non poteva credere che Dylan gli avesse detto che era tutta una cazzata. Proprio lui che era stato tanto entusiasta di scriverlo insieme a lui e l’altro Tyler. Gli mancava così tanto l’altro Tyler. Non si era mai annoiato in sua presenza. Era sempre stato divertente stare con lui. Un ottimo coinquilino. Gli mancava, era questa la verità, e forse se la prendeva così tanto con Lily, perché aveva preso il posto del suo carissimo amico. Non voleva che la ragazza riuscisse a rendere divertente quella casa quanto la rendeva Tyler, perché questo significava che loro lo avrebbero dimenticato e successivamente sostituito.
Quando il campanello suonò, Daniel fissò la porta, poi Lily ed iniziò a correre verso il bagno, con lei che diceva in sottofondo. “Devo ammettere che Daniel è proprio strano”
Nel frattempo Daniel si guardò allo specchio e si sciacquò diverse volte il viso, poi cercò di appiattirsi quei ricci che si ritrovava, si stirò la tuta, che usava come pigiama, con le mani ed infine, quando si sentì pronto, corse in cucina.
Quando arrivò in cucina c’era già Crystal seduta accanto a Colton, che mangiava un donuts insieme agli altri. Daniel la fissò per un po’ davanti la porta. Aveva il fiato mozzo dallo splendore che era quella ragazza. Era davvero stupenda e lui non potè che essere più felice di essersi innamorato di una tipa come lei. Portava una gonna, all’altezza delle ginocchia, nera ed una maglia bianca di sopra. Era stupenda.
“Che fai lì impalato?” disse Lily fissandolo. “Certo che Daniel è davvero strano!”
Crystal rise imbarazzata, mentre Daniel decideva di avvicinarsi e sedersi accanto a lei. “Allora? Come va?” chiese sorridendo.
Crystal alzò gli occhi verso i suoi, e lo guardò per qualche secondo. “Tutto bene. Credo” disse per poi ridere. Quante volte se lo ripeteva in testa che quella ragazza aveva un sorriso meraviglioso!
“Adesso le parli pure vero?” disse Lily con ironia.
 “Perché non dovrebbe parlarmi, Lily?” chiese Crystal
Daniel la fissò leggermente sconvolto, mentre Dylan prendeva subito in mano la situazione.
“Ma niente! Lily è un po’ pazza. Sai come è? Ma certo che lo sai. È la tua migliore amica!” disse il ragazzo con voce, forse, troppo alta rispetto al normale.
Daniel sapeva che Lily avrebbe detto tutto, perché Lily era fatta così. Aveva imparato a conoscerla immediatamente. Lui era bravo in queste cose, capiva subito il carattere di una persona, e l’unica parola che gli veniva in mente per descrivere Lily era ingenua. Sì, proprio così. Sembrava un adolescente ingenua.
“Dylan? Perché parli così?” chiesero Lily e Crystal allo stesso tempo.
“Ma niente” disse Tyler mettendo un braccio sul collo del ragazzo, così da avvolgerlo in un tenero abbraccio. “Dylan oggi non ci sente molto bene” continuò per poi ridere agitato.
Daniel si sbatté una mano in testa, mentre Colton si alzava per andare a prepararsi.
Crystal si girò verso di lui, ed il ragazzo la fissò timoroso. “Cos’è questa storia? Perché non dovresti parlarmi?” chiese lei confusa.
“Non è niente, Crys” disse Daniel,
“Non è niente? Daniel non voleva che entravi in casa! Perché in quel fottuto regolamento c’è scritto che i coinquilini non possono far salire nessuno di mattina, a meno che non sia già in casa!” disse Lily arrabbiata.
Ci fu un silenzio improvviso. Dylan e Tyler, ancora stritolati in quell’abbraccio strano, guardavano la scena sconvolti e Daniel si sentiva nel posto sbagliato al momento sbagliato. Avrebbe ucciso Lily con tutto il suo cuore. Tutte le possibilità con Crystal erano crollate, proprio in quel momento.
“Daniel, è vero?” chiese Crystal sconvolta.
In risposta, Daniel boccheggiò per qualche minuto, mentre Dylan e Tyler, ancora abbracciati, mormoravano: “No che non è vero!”
Crystal assottigliò le labbra e disse: “Non credevo potesse portare tutto questo fastidio la mia presenza.” Poi si alzò dal tavolo. “Lily, andiamo” e si diresse verso l’uscita.
“Non è così, Crys! Lo dice il regolamento!” disse Daniel, ma oramai era troppo tardi. La ragazza era uscita fuori insieme a quella stupida guasta feste della sua nuova coinquilina.
“Dan” mormorò Dylan rattristito. Finalmente quei due avevano sciolto l’abbraccio.
“Quella lì deve andarsene!” sbraitò Daniel.
“Dan, ragiona. È stata una piccola vendetta” disse Tyler.
“Non m’importa. Non voglio in casa mia, adolescenti nel corpo di un adulto! Deve andarsene!” urlò prima di chiudersi in camera.
 
Crystal

Crystal era rimasta sbigottita da tutto quel casino che era successo. Si sentiva davvero triste. Perché Daniel non voleva la sua presenza in casa, la mattina. Era stupido! Perché era solo la mattina, giusto? In altri momenti era stata a casa loro e nessuno si era lamentato. Oppure lo aveva fatto, ma gli altri non le avevano mai detto niente? Forse il giorno prima, non era vero che Daniel non era in casa, forse si era chiuso in camera fin quando non se ne fosse andata. Non avrebbe mai saputo la verità. Però, forse, se lo chiedeva a Lily, l’amica le avrebbe risposto. Certo che lo avrebbe fatto.
“Lily? Ieri al colloquio c’erano anche Colton e Daniel?” chiese, sempre guardando la strada. Non voleva che l’amica capisse qualcosa.
Lily la guardò per qualche secondo. “C’erano solo Dylan, Tyler e Colton. Daniel è arrivato verso sera. Si è arrabbiato tantissimo quando mi ha visto”
“Perché?” chiese curiosa.
“Perché ha detto che non l’hanno calcolato per la scelta e quindi mi odia in partenza.” Disse Lily.
“Se tu la smettessi di fare l’antipatica e ti mostrassi per quella che sei, forse non ti odierà più” disse Crystal sincera, perché sapeva quanto la sua amica si stesse torturando dai sensi di colpa.
“Sono stata troppo odiosa, vero?” chiese Lily guardandola.
“Decisamente. Anche io ti ho odiato per quello che hai detto” disse sincera Crystal. Aveva deciso di mettere in chiaro la situazione. Alla fin fine era la sua migliore amica. Holland già lo sapeva da così tanto.
“Ti piace, vero? Provi qualcosa”
Crystal sospirò e chiuse gli occhi. Eh sì! Era proprio cotta di quel ragazzo. Si sentiva un adolescente cretina.
“Da quanto tempo?” chiese l’amica sorridendo.
“Da un po’” ammise Crystal sempre guardando la strada.
“Scommetto che è stato l’accento inglese” ironizzò Lily, facendola ridere.
“Come ti sei trovata con gli altri?” chiese Crystal dopo qualche minuto.
 “Sono apposto. Hanno un barattolo degli imbecilli.”
“Cosa?” chiese lei sorridendo.
“Un barattolo degli imbecilli. Ogni qual volta qualcuno spara una cazzata, deve aggiungere soldi nel barattolo”
“Tipico di Posey! L’avrà inventato lui”
“Chi? Ah, sì! Il vecchio coinquilino?”
“Esattamente. Non vedo l’ora che lo conoscerai. È davvero divertente” disse Crystal sorridendo.
Tyler Posey era il ragazzo più energico che Crystal avesse mai conosciuto. Era davvero un grande. Lo adorava.
“Invece non capisco la mania di Tyler e Dylan”
“Quale?”
“Hanno questa fissazione che devono sempre toccarsi in qualche modo. Li hai visti oggi con quell’abbraccio? Penso pure che dormano insieme”
Crystal scoppiò a ridere. “Se ci sentissero le loro fan!”
Lily ridacchiò insieme all’amica, fin quando Crystal non accostò.
“Ed eccoci qua” disse Crystal.
“Bene.” Disse Lily prendendo la borsa. “Stasera ci vediamo?”
“Certo. Al solito bar?” chiese, prima che la sua amica acconsentisse e scendesse la macchina.
 
Dylan
 
La sera prima Dylan l’aveva passata in camera di Tyler. Avevano parlato. Parlato per molto tempo. Lui non stava molto bene, quindi aveva avuto il bisogno di disturbare il suo Tyler. Lui l’aveva accolto volentieri, come tutte le altre volte, e Dylan si era limitato ad infilarsi sotto le coperte e parlare di cosa lo turbava. Era T-Posey il motivo, il suo migliore amico. Era felice per lui, questo lo aveva detto anche a Tyler, ma non riusciva comunque a non sentirsi egoista. Voleva che il suo migliore amico tornasse, perché gli mancava. Gli mancava T-Posey più che mai e non sopportava il vuoto che aveva riempito in quella casa il giorno in cui aveva abbandonato quella stanza. Quella casa. Era stato un brutto colpo per Dylan. Era stato troppo precipitoso, gli aveva detto. Alla fin fine con Seana ci stava da qualche mese, poteva succedere qualsiasi cosa. Non era ancora detto che fosse quella giusta. Ed ogni volta che pensava a questo un senso di colpa gli perforava il petto, perché lui sapeva meglio di tutti che Seana era perfetta per il loro amico. Non che odiasse Seana, anzi, tutti amavano Seana, ma era successo tutto così all’improvviso che né Dylan né Daniel, perché lui sapeva quanto Dan stesse soffrendo, erano riusciti a mandare in tempo giù il boccone troppo grande per la loro gola. E così si era ritrovata quella ragazza in casa, al posto del suo più caro amico, che cantava e rompeva qualsiasi cosa toccasse. Malgrado tutto gli piaceva la sua compagnia. Era una ragazza oltre misura. Non ne aveva mai vista di questo tipo. Davvero strana. E quella notte lei aveva occupato la stanza di T-Posey e questo lo aveva lasciato leggermente stranito. Era una sensazione davvero strana. Neanche lui riusciva a riconoscerla.
Si era addormentato insieme a Tyler e si era svegliato l’indomani mattina abbracciato al suo corpo caldo e muscoloso. Si era vergognato molto, e si era promesso che non l’avrebbe mai raccontato a nessuno, soprattutto a Colton. Lui che era sempre pronto a qualsiasi battuta. Era sgattaiolato in camera e si era coricato sotto le coperte, con lo sguardo perso nel soffitto bianco pallido. Gli piaceva molto scherzare, ironizzare, e quant’altro, ma nel suo profondo lo sapeva che era e sempre sarebbe stato un ragazzo triste. Questo lo faceva star male. Davvero male. E si chiedeva se mai avesse trovato l’occasione per andare avanti e non pensare troppo al passato. Poi si era addormentato ed aveva fatto un cumulo di sogni confusionari che al suo risveglio neanche ricordava. Aveva preso il caffè, aveva sorriso a Tyler, aveva urlato contro Daniel e Lily, aveva accettato volentieri l’abbraccio di Tyler ed era rimasto in silenzio a fissare Crystal e Lily che andavano via. Poi aveva salutato Colton, aveva salutato Daniel. Infine era rimasto un po’ con Tyler, non avevano parlato della sera prima, perché entrambi sapevano che non c’era proprio niente da dire e poi Tyler era andato agli allenamenti e lui era rimasto solo a casa. A guardarsi la tv. Si era appisolato ed infine aveva sentito un rumore strano provenire dalla porta di casa.
Adesso si trovava in allerta, sul divano, a guardare l’orologio e chiedersi chi stesse forzando la porta. Erano le dieci e nessuno, nemmeno T-Posey, poteva essere già arrivato.
Prese la lampada e si alzò lentamente, posizionandosi dietro la grande libreria che avevano al posto di un muro del corridoio, ed attese impaurito.
Quando la porta si aprì, Dylan alzò la lampada fin sopra la testa, sentì un rumore di tacchi. Si chiese se alcuni ladri portassero i tacchi e si rispose che forse era una tattica per passare inosservati.
Quando la figura sbucò da fuori la libreria Dylan iniziò ad urlare e la ragazza, perché era una ragazza, lo seguì a ruota. Si stavano decisamente urlando contro, pensò.
 
Sally

Sally non ne poteva più. Aveva trovato l’indirizzo del nuovo appartamento di Lily e aveva deciso di passare da lei, prima di andare a lavorare. Quella mattina le aveva chiamato per chiarire, ma lei aveva urlato, di nuovo, ed aveva sconnesso la chiamata, di nuovo. Quindi si era decisa ad andare a trovarla. Era sicura che ancora fosse a casa. Essendo la sua fotografa personale, sapeva quasi tutti i suoi impegni. Un’ora le sarebbe servita per chiarire e far la pace, perché sua sorella le mancava più che mai e questo Lily lo sapeva sicuramente.
Indossò un vestito azzurro, regalatole da Holland, era proprio il suo stile, e delle scarpe col tacco crema. Poi prese le chiavi, ed il giubbotto di pelle ed uscì di casa. Riandò da Starsbucks, ma questa volta prese la colazione e si diresse verso il nuovo appartamento. Aveva una voglia matta di vedere la nuova casa di Lily. Sperò che fosse molto più accogliente rispetto a quella prima. Se lo meritava e questo era solo un bene per lei.
Quando arrivò davanti la porta, non si limitò a bussare, perché sapeva che non le avrebbe aperto, quindi sfilò la forcina e cercò di forzare la serratura. Non ci riuscì subito, ma al quarto tentativo la porta si aprì e mostrò la nuova casa della sorella. Mormorò un lieve wow! Quando vide la libreria piena zeppa di libri e cominciò a camminare, cercando la sorella. Non credeva che quando avesse svoltato l’angolo si sarebbe trovata un ragazzo con una lampada in mano ad accoglierla. Urlarono a vicenda, spaventati l’uno dell’altra, per qualche minuto, poi entrambi la smisero e si guardarono per qualche secondo, rossi in viso ed entrambi ansanti. “Chi diavolo sei tu?” urlò il ragazzo dopo un po’.
“Lo so! Lo so! Scusami! Tu vivi qui?”
Lui accennò un sì con la testa e si andò a sedere. “Hai le chiavi di casa?” le chiese.
“No. Ho aperto con una forcina” e gliela mostrò, sorridendo soddisfatta, poi lo guardò leggermente confusa ed imbarazzata. Difatti il ragazzo, quando aveva alzato lo sguardo si era soffermato per molto tempo a fissarla, con una faccia da ebete, provocandole un rossore lieve sulle guance. Era davvero imbarazzata. Si sedette di fianco a lui. “Come posso chiederti scusa? Non sapevo che Lily vivesse con qualche ragazzo.” Poi rifletté qualche secondo. Ancora lui la stava fissando. “Sei il suo ragazzo?” chiese dopo un po’.
Il ragazzo continuò a fissarla e mosse la testa in segno di no. Lei sorrise. “Sono Sally. La sorella di Lily.” Disse lei offrendogli la mano che venne guardata per un po’, per poi essere stretta. “Dy … Dylan” disse lui. Era troppo agitato.
“Avevo portato la colazione a mia sorella, ma a quanto pare non c’è. Posso passare stasera? Pensi che la troverò?” chiese alzandosi dal divano e prendendo due donuts dalla busta.
Lui fece un segno di assenso col capo e lei sorrise soddisfatta. “Bene. Ci vediamo questa sera, Dylan.” Ed andò via, pensando che quel ragazzo aveva proprio bisogno di qualche dritta.
 
Tyler P.

Tyler aveva lavorato tutto il giorno col suo gruppo. Durante la pausa pranzo aveva deciso di andare nella sua vecchia casa. Sperava di incontrare Dylan, perché gli mancava così tanto e quindi si era diretto nel suo vecchio appartamento. Per strada aveva incontrato Daniel. Si erano abbracciati e avevano parlato molto. L’aveva trovato molto più rilassato rispetto a quando se n’era andato e questo lo rendeva felice, poi lo aveva salutato ed era andato da Dylan. Adesso si trovava davanti la porta di casa e stava per girare la chiave sulla toppa. “Dylan!” urlò quando entrò in casa. “Sei a casa?” nessuna risposta. Ma lui sapeva che era lì. Lo sapeva eccome. Se lo sentiva nelle palle e quindi si diresse in salone dove trovò Dylan seduto sul divano col viso rivolto verso il nulla.
“Oh no! Cosa è successo?“ chiese lui sedendosi di fianco l’amico.
“È venuta Sally.” Disse lui.
Tyler non lo seguiva proprio. “Chi è Sally?”
“Una ragazza. Una bellissima ragazza.”
Tyler sorrise. Sapeva a cosa stava andando incontro. “Oh no! Un’altra Selena Gomez?” disse sorridente.
“No! No! Questo è diverso … io … oh Dio! Mi sento uno scemo!” sbraitò Dylan facendo ridere Tyler di gusto.
Gli era mancato il suo amico e in quel momento si chiese perché Dylan si prendesse una cotta per tutte. “Hai balbettato?” chiese divertito.
Dylan si girò a guardarlo quasi offeso, poi sbuffò, facendo ridere Tyler. “Come pensavo. Okay, Dylan. Non preoccuparti, stasera si va a rimorchiare”
“E Seana? Ieri non avete potuto passare la serata insieme”
“Abbiamo una vita davanti. Lo capirà” disse per poi ridere nuovamente.
“Eh dai! Smettila di sfottermi!” sbraitò Dylan, anch’esso divertito.
“Scusami, non posso farne a meno” sussurrò ridacchiando.
Era sempre bello passare dei momenti solo con Dylan.
 
Colton

Colton era davvero esausto. Aveva passato tutta la giornata con la sua amica Lucy, in giro per negozi. La ragazza le aveva fatto spegnere il telefono e questo lo aveva fatto soffrire tanto, perché non aveva idea di dove fosse Holland, che cosa stesse facendo. Se lo avesse cercato. Chissà cosa avrebbe pensato se lo avesse cercato ed il telefono fosse risultato spento.
Quando finalmente salutò la sua amica con un caloroso abbraccio, accese il cellulare e camminò verso la sua auto. Aveva quattro chiamate da Tyler Hoechlin, un messaggio da Dylan ed uno da Daniel, tre chiamate da Holland ed un messaggio. Sorrise soddisfatto. Allora l’era mancato e questo faceva alzare ancora di più la sua autostima.
Lesse il messaggio di Daniel, aveva deciso di tenersi Holland per ultima. ‘Dio! Ho davvero rovinato tutto con Crystal? Sto davvero odiando Lily. Deve andarsene. Cosa mi sta succedendo? Sono ossessionato da una ragazza e ne odio un’altra.’ Colton sorrise divertito e scrisse un messaggio di risposta. ‘succede che devi scopare!’. Lo lesse due volte e lo inviò. Sorrise tra sé e sé. Poi lesse quello di Dylan. ‘Io e T-Posey usciamo stasera. Verrete anche voi, vero? Si scopa!’. Ridacchiò tra sé e sé. Quei due erano degli idioti a volte.  Poi digitò il numero del suo migliore amico e cliccò il tastò verde. “Sono Tyler.
“Tyler, sono Colton”
E quindi? Cosa c’è?” chiese. Sicuramente si stava allenando.
“Tu mi hai chiamato quattro volte di fila e mi chiedi cosa c’è?” era divertito.
Senti, bello. Non ricordo assolutamente perché ti abbia chiamato. Sono con Lily e mi sta stressando con questa storia di Daniel e Crystal e sua sorella Leslie!
Sally!” urlò Lily dall’altro capo del telefono.
Fa lo stesso. Non m’importa comunque!” sbraitò Tyler per poi sbuffare.
Colton ridacchiò divertito. “Ecco perché iniziavi a parlare come lei. Lasciamo perdere, sto tornando a casa, ci vediamo lì” disse.
Non sono a casa!
“Quindi sei con Lily fuori casa? Davvero Tyler? Davvero?” chiese Colton stupito.
Mi ha minacciato. Ne parliamo a casa. Una storia fin troppo lunga.” Rispose Tyler.
Colton alzò gli occhi al cielo, salutò i suoi amici e scollegò la chiamata. Ora mancava solo Holland. Aprì il messaggio e lesse: ‘Colton, dove diavolo sei? Chiamami quando lo leggi. Sbrigati pure ad accendere quello stupido telefono e a leggere il messaggio. Love you
Colton ridacchiò divertito della stranezza di Holland e poi digitò il numero della ragazza.
Pronto?” sentì la minuscola voce di Holland.
Sorrise involontariamente. “Ehi, sono Colton”
Finalmente! Mi stavo addormentando a furia di aspettarti. Dove sei stato?
“Con Lucy. Cosa succede?”
Sentì la ragazza sbuffare. Capì che la situazione era seria. “Non so cosa mi succede in questo periodo. Odio tutti. Voglio semplicemente stare lontana da tutti, ma poi sento il bisogno di qualcuno che mi stia vicino
“Che ne dici se metti da parte questo odio per tutti. Ti vengo a prendere, andiamo a casa mia e ci distendiamo sul bellissimo divano in pelle di casa mia e mi parli di tutto quello che vuoi?” disse Colton.
La ragazza rimase in silenzio per qualche minuto, poi disse: “Vado a vestirmi
“Ci vediamo fra qualche minuto. Arrivo subito”
 
 
Holland

Holland non poteva davvero credere che un ragazzo stupendo come quello che si trovava davanti potesse essere così estremamente dolce. Colton era arrivato sotto casa sua, e quando lei era scesa, lo aveva trovato sotto il portone con varie buste in mano.
“Non avevo idea di cosa ti andasse. Cinese, giapponese, messicano, oppure semplicemente dei dolci. Poi ho pensato alle patatine fritte e a quelle in busta e ad un cheeseburger, quindi ho deciso i comprare tutto. Poi mi sono ricordato che sei vegana ed ho comprato tutto questo cibo per nulla, quindi sono passato al ristorante vegano e ho preso più cibo possibile” Disse guardandola con un sorriso stampato in faccia.
Sorrise davvero lusingata e lo guardò per qualche secondo. Non riusciva davvero a capire cosa provava per quel ragazzo. C’erano volte che voleva davvero baciarlo con tutto il suo cuore ed altre che voleva semplicemente che si comportassero come dei semplici amici. C’erano state altre volte che aveva pensato ad un loro matrimonio, ma poi aveva ridacchiato pensando che tutte queste fan li stavano facendo impazzire.
“Colton. Sei il migliore di sempre” disse lei sorridendo felice.
“Andiamo?” chiese lui felice. La ragazza acconsentì ed insieme entrarono in auto.
Durante il tragitto parlarono del più e del meno. Quando arrivarono sotto casa di Colton, il ragazzo disse, aprendole il portone e facendola passare: “Oh! Quasi dimenticavo. Abbiamo una nuova coinquilina”
“Davvero? Qualche fan maniaca?” chiese Holland ridacchiando.
“Fortunatamente no! Ne abbiamo trovata una che non sapeva nemmeno chi eravamo. È la migliore amica di Crystal“
“Per caso parli di Lily?” chiese Holland confusa.
Non poteva credere che Lily vivesse con loro. Era felice di questo. Quei ragazzi erano davvero magnifici.
“Sì. La conosci?” chiese Colton entrando in casa.
“Certo che la conosco! È la sorella della mia migliore amica.”
“Sally?”
“Sì.” Disse arrivando in salone.
“Che cosa Sally?”
Holland si girò e vide la sua migliore amica sul divano che dovevano occupare lei e Colton. E purtroppo non era sola, c’erano Dylan, Daniel, Seana e Posey.
“Scusami” mormorò Colton prima di sorridere a tutti. “Ragazzi, io ed Holland andiamo in camera mia.”
“Invece perché non rimaniamo qui?” disse la ragazza sorridendo all’amica. Cosa avrebbe pensato la sua amica se l’avrebbe vista entrare in una stanza con un ragazzo che non era il suo?
 
 
Seana

“Invece perché non rimaniamo qui?” disse Holland
Seana rimase lì a fissare i due ragazzi squadrarsi per bene. Colton era leggermente sconvolto ed anche lei lo era. In quel periodo Holland era davvero strana e a parer di Seana, la ragazza aveva bisogno di chiudersi in una camera e chiarire tutto quello che le frullava in testa.
“Bene. Allora stiamo qua.” Disse Colton lanciando le buste di cibo sul tavolino. “Mangiate ragazzi! C’è cibo per tutti!” urlò infine.
Tutti rimasero in silenzio e Seana fissò la stanza in imbarazzo. C’era Daniel, che era rimasto tutto il tempo in un angolo col telefono in mano. Stava cercando di chiamare qualcuno che non le rispondeva. C’era Sally, che aveva conosciuto da qualche ora. Era una ragazza simpatica e sembrava davvero sincera. C’era Dylan che era rimasto tutto il tempo a fissare il vuoto e parlare di tanto in tanto. C’era il suo Tyler che, come al solito, aveva urlato e si era divertito più di tutti. C’era lei, che aveva dato tutto il tempo corda a Tyler e infine c’erano Colton ed Holland. Holland aveva uno sguardo innervosito e le braccia incrociate e Colton era furente.
“Cosa vuoi Holland?” chiese dopo un po’ Colton sedendosi e rovistando fra le buste. “Un cheeseburger vegano?”
“Non ho fame!” disse lei scontrosa.
“Holly, tutto okay?” chiese Sally, mentre Colton lanciava il panino sul tavolo e si alzava.
“Adesso mi hai stancato Holland! Si può sapere che cazzo di problemi hai?” urlò Colton, mentre la ragazza lo fissava sconvolta.
“Ehi, non parlare così ad Holland” urlò Sally alzandosi dal divano.
 “Non c’entri un cazzo, Sally! Torna a sederti” e Seana decise di mettersi in mezzo e salvare la situazione, come faceva sempre del resto. “Okay, calmiamoci. Colton, credo sia arrivato il momento di smetterla, scendere giù al bar e sbronzarsi. Sally … lascialo semplicemente stare. Non lo vedi? È impazzito!”
“Cosa cazzo dici!” urlò Colton contro di lei.
“Amico calmati. Stavamo tutti scherzando prima che arrivaste voi” disse il suo Tyler.
“Ah sì? Allora anche se faccio questo è uno scherzo?” e tirò uno schiaffo in faccia a Posey.
Il ragazzo rimase sorpreso e Seana capì che la situazione non stava che peggiorando. “Okay, ragazzi … b” ma non riuscì a finire la frase che il suo Tyler si alzò e lanciò uno schiaffo a Colton.
Poi fu più una catena. Colton a lui, lui a Colton fin quando non si rotolarono per terra e si picchiarono silenziosamente.
“Smettetela! L’avevo detto che non dovevo uscire!” sbraitò Holland
“Cosa diavolo stanno facendo?” chiese Sally rialzandosi. “Qualcuno li divida!” sbraitò.
“Oh tranquilla. Picchiano come delle femminucce. Non fanno seriamente.” Disse Seana sorridendo.
Nello stesso momento si sentì aprire la porta ed altre voci furenti entrarono in casa. Seana si disse che era una serata più che interessante.
 
Lily

Tyler aveva appena chiuso la chiamata quando Lily gli aveva tirato una sberla. “Ahi! Cosa diavolo fai?” disse lui toccandosi la guancia.
“Io non ti ho minacciato!” disse lei offesa.
Si trovavano in macchina e stavano decisamente morendo di freddo. Infatti Lily lo aveva costretto a buttarsi per lei in piscina per un servizio fotografico. Ed era vero. Il suo collega si era ritirato all’ultimo minuto e lui era l’unico idiota in zona e quindi si era dovuto buttare da un trampolino alto circa 10 metri, completamente nudo insieme a Lily, anche se quest’ultima in costume da bagno. E lei lo aveva pure visto. Aveva voluto vederlo, perché lui era davvero un gran figo e lei, come tante altre in quella stanza, non aveva potuto resistere al fascino di quel ragazzo. Cosa che lui non doveva assolutamente venire a conoscenza. Ma tornando alla storia …
Tyler la guardò con sguardo sorpreso. “Non è vero? Lily, tu mi hai così tanto incastrato e poi minacciato che mi sono dovuto spogliare nudo davanti a gente! È stato peggio di fare la doccia in spogliatoio e rischiare di sbattere il culo contro il pene o il culo di un altro! Sai cosa ne dirà la mia reputazione di bravo ragazzo?“ disse lui.
Lily socchiuse gli occhi confusa. “No! Non ti seguo, davvero.”
“Il punto è: mi hai fatto spogliare nudo davanti a gente e soprattutto davanti a te! E ho visto che hai guardato!”
Lei spalancò la bocca inorridita. In realtà era impaurita che fosse scoperta del piacere con cui l’aveva guardato. “Non è vero! Come ti permetti? Non ti ho affatto guardato. Mi sono tappata gli occhi ed ho iniziato a cantare canzoni.” Ironizzò lei.
Tyler assunse una smorfia divertita. “Quindi ti è piaciuto guardarmi” disse sorridendo e girandosi a guardarla.
“Ti ho guardato, perché lo richiedeva il copione!” sembrava proprio una bella scusa, si disse.
“Okay, okay. È stato per il copione. Continuo comunque ad essere arrabbiato con te. Farmi spogliare nudo, per 1000 dollari.”
 “Mi pare che non ti stia lamentando dei tuoi 500. E comunque cosa vuoi che sia spogliarsi nudo davanti a una decina di persone”
“Tra cui bambini”
“Tra cui bambini” ripeté lei sorridendo in imbarazzo.
“Non è niente? Certo tu non puoi capirlo, sei entrata in costume!”
“Cosa vuoi se i fotografi sono gay? Non gli importa del mio corpo!”
“Quindi se avrebbero detto che avresti dovuto farlo tu, tu l’avresti fatto?”
Lei si guardò intorno. In effetti non lo avrebbe assolutamente fatto. “S … ssssì. Sì” disse infine.
“No! Non ci credo. Sei troppo ingenua.” Disse lui.
“Cosa significa sei troppo ingenua?” si stava davvero incavolando.
“Lily, tu vivi in una bolla di sapone!” disse infine girandosi a guardarla.
Lei spalancò la bocca decisamente offesa ed incrociò le braccia al petto. “Non è assolutamente vero! Io non vivo in alcuna bolla di sapone!” sbraitò lei.
“Lily, per favore! Fatti insultare dopo quello che mi hai fatto!”
Lily alzò gli occhi al cielo e accese la radio. C’era un cd dentro. Lo azionò. Musica rap. Bè, c’era di peggio. “Perché hai acceso la musica?” chiese lui.
Lei aveva deciso di non parlargli quindi alzò ancora di più il volume. “Lily” urlò lui cercando di abbassarlo. Ci fu una silenziosa lotta per il volume della radio, finendola con quasi un incidente. Infatti Tyler aveva lasciato il comando della macchina per lottare con Lily ed aveva alzato gli occhi in anticipo per vedere che stavano andando a spappolarsi contro una fila di macchine. Alla fine avevano abbassato il volume e adesso lui non stava più parlando.
Stettero in silenzio per un bel po’ di tempo, fin quando non risuonò una canzone rap che Lily conosceva, ma che non ricordava mai il nome. “L’adoro!” urlò entusiasta, sotto lo sguardo perplesso di lui, iniziando a cantare e muovere le braccia a tempo.
Tyler spense la radio, lasciando la ragazza delusa. “Ricorda di mettere 5 dollari nel barattolo, una volta a casa.” Disse, guardando la strada.
Lily lo fissò sconvolta. “Cosa? No! Stavo cantando!”
“Vogliamo salire a 10?” disse lui crudele.
Lei alzò gli occhi al cielo e girò lo sguardo verso il finestrino. Non parlarono più per tutto il tragitto, anche quando salirono l’ascensore ed anche quando aprirono la porta. “Finalmente a casa! Colton non sai cosa mi ha fatto questa pazza!” urlò Tyler, mentre Lily chiudeva la porta. “Non sono pazza!” sbraitò lei. Era davvero seccata e si bloccò quando vide ciò che si trovava in salone.
Colton e Tyler Posey, il ragazzo che lei aveva sostituito, si stavano picchiando leggermente, ma la cosa che più la fece tremare di rabbia era la visione di sua sorella sul suo nuovo divano.
“Cosa ci fai qui? Fuori da casa mia!” sbraitò lei.
“Lily, ti prego! Ascoltami! Mi dispiace. Ci siamo capite male” disse Sally alzandosi.
“Mi hai fatto sfrattare da casa mia!” urlò lei, mentre tutti incominciavano a fissarle ed anche Colton e Tyler Posey smettevano di picchiarsi.
“Non è proprio così, però lo so. Ho portato qualcosa per farmi perdonare.”
“Una squallida cena non ti farà riparare ciò che mi hai fatto” urlò lei davvero arrabbiata. Sapeva che non era del tutto colpa di Sally, ma è sempre la storia dell’orgoglio che la faceva arrabbiare molto di più.
“Spero si picchino” disse Tyler ad alta voce. “Così possiamo vedere il coraggio di Lily!” Era una provocazione a quello che era successo prima in macchina.
“Sta zitto, tu!” urlò Lily. “Sennò quello che verrà picchiato sarai tu!” urlò ancor di più.
“Lily … ho ancora la chiave di casa tua” disse Sally sorridendo.
Lily si girò a fissarla. “Davvero?” chiese stupita.
Sally sorrise maliziosa ed uscì la copia delle sue vecchie chiavi. “Facciamo qualcosa di illegale?” Disse sorridendo e guardando tutti gli altri.
Mezz’ora dopo si ritrovarono di fronte la vecchia casa di Lily, ognuno con i volti coperti, e Crystal, che li aveva raggiunti, si stava sfregando le mani entusiasta. “Pronti?” chiese Sally. Tutti acconsentirono ed insieme si diressero verso la porta di casa. Quando Sally infilò la chiave e la girò sulla toppa, rimasero tutti colpiti che i nuovi proprietari non avessero cambiato la serratura. “Davvero? Non posso credere che siano così stupidi” sussurrò Lily sorridendo.
“Da domani cambieranno serratura” disse Crystal entusiasta.
Era fin troppo entusiasta secondo i gusti di Lily. Non fecero niente di divertente o pauroso; ribaltarono il divano, uscirono tutti gli utensili di cucina e li poggiarono a terra cercando di non far rumore. Poi salirono al piano di sopra ed andarono in bagno, dove poggiarono a terra profumi e robe varie. La parte divertente fu quando entrarono in camera da letto, dove dormiva la coppietta incosciente di avere dieci persone al loro capezzale. Incominciarono ad aprire i cassetti ed uscirono vestiti, biancheria intima, ecc …
Lily si accorse troppo tardi, che Colton era a un millimetro di distanza dal viso della donna. “Che stai facendo?” sussurrò Lily.
“Sto cercando di riposare col pensiero!” mormorò lui di rimando.
Lily s’innervosì. “Levati da lì!” sussurrò muovendo il braccio. Il problema fu che a furia di muovere il braccio sbatté la mano contro un mobile ed imprecò ad alta voce. Tutti si bloccarono sconvolti, persino Lily si portò una mano alla bocca. Colton rimase lì, immobile, a fissare nervosamente la donna che girò il capo e continuò a dormire.
Tutti simularono un sospirò di sollievo e finirono il loro lavoro per poi andarsene e pensare che quell’uscita era stata una delle più divertenti, paurose e indimenticabili di tutta la loro vita.
 
 
 
 
 
Nota dell’autrice
Bene. Inizio dicendo che questi due capitolo sono un demenziali, li ho scritti all’incirca qualche mese fa e non mi andava di cancellarli, quindi li ho lasciati. Vi prometterò che dal terzo capitolo la storia inizierà ad essere più interessante.
Continuo dicendo che è un Hobrien, anche se non sembrerà per i prossimi capitoli, per metà Holton, ovviamente Seana/Posey, Shareed sempre per metà, perché voglio legarmi alla realtà, ed amo follemente Crystal ed il suo nuovo fidanzato. Spero che questi due capitoli non facciano così schifo, anche perché l’ho scritta col cuore questa storia e spero che vi facciate sentire, che siano critiche o non. Ogni cosa è accettata, ma fatevi sentire!
Un bacio grande dalla vostra What is her name

 
 
 
 
  
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