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Autore: AThousandSuns    26/02/2014    1 recensioni
Julie Kyle, (OC),figlia adottiva di Selina Kyle, ha cercato di voltare pagina dopo la morte di Jason Todd, Robin II, nonchè suo migliore amico e ragazzo. Ora che è un poliziotto, si trova a dover assistere, impotente, all'opera di un nuovo vigilante, Red Hood... Ambientata nell'universo del film animato DCU Batman:Under The Red Hood. Prima fanfic per me, siate buoni! recensite, consigliate, criticate ecc. Il titolo è tratto da Walk Away dei The Script. I titoli dei capitoli saranno titoli di canzoni, perchè mi andava :)
Genere: Angst, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jason Todd, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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* Julie *

Eravamo di nuovo di pattuglia, in una delle zone più malfamate della città, come al solito. Ormai quasi non ci mandavano più da quelle parti: troppo pericolose per uno sbirro, anche di giorno. Eravamo nel mezzo di una discussione su Supernatural, (Mark preferiva il personaggio di Sam, io quello di Dean), quando udimmo due colpi di pistola. Io e Mark ci scambiammo uno sguardo veloce, prima di scendere dall'auto.

-Hai capito da dove venivano?- le poche persone che erano in strada si volatizzarono, nessuno voleva guai con la giustizia.

-Mark, di qua!- svoltai l'angolo per trovare il corpo di un uomo riverso con la faccia a terra, due macchie di sangue sulla schiena. Controllai il battito mentre Mark contattava la centrale.

Alzai lo sguardo su di lui, scuotendo la testa.

-Hanno detto di aspettare, stanno mandando qualcuno con più esperienza- il tono era visibilmente scocciato. Ma non lo ascoltavo: vicino al corpo c'era una fiala con una sostanza verde all'interno.

-Julie?- Mark si avvicino, l'aveva vista anche lui- la prese. Sapevo già cos'era...

-Vertigo...

Spostai leggermente il cadavere, il giubbotto sembrava pieno di piccole fiale, quasi tutte in frantumi:-Che ci faceva con questa roba addosso in pieno giorno?

-Non credo sia uno spacciatore. Voglio dire, guardalo, occhi scavati, magro, e il braccio...- disse, mentre sollevava la manica per scoprire l'incavo del gomito, livido- ne abusava, e parecchio.

-Beh di sicuro non l'ha comprata... Avrà addosso diecimila dollari di vertigo...

-Allora da dove l'ha presa?- in lontananza sentimmo delle sirene, e d'istinto ci allontanammo dal corpo.

 

Il caso era già stato archiviato- dopo solo due giorni- come la solita storia di droga finita male. Ma troppe cose non quadravano... Da dove veniva tutta quella roba? Ma quello che davvero non capivo era che la polizia aveva dato la colpa a Red Hood, e quello non era certo il suo modus operandi. Anche Mark aveva gli stessi dubbi.

Era sera ormai, tra poco avremmo finito. Mark mi si avvicinò, toccandomi la spalla e sedendosi di fronte a me, dall'altro lato della scrivania.

Si schiarì la voce:-Collega, cosa penseresti se ti dicessi che ho dato uno sguardo al rapporto sul caso... beh, tu sai quale?

Sgranai gli occhi e gli sussurrai:-Penserei che sei un idiota! Come hai fatto a metterci le mani?

-La ragazza degli archivi mi doveva un favore...

Mi portai una mano sulla fronte, esasperata:-Beh, il danno è fatto.

Mi guardò, sorridendo soddisfatto, sapeva quanto fossi curiosa:-Il calibro dei colpi. Non corrisponde a quelli del vigilante.

-Magari ha cambiato pistole...- ma sapevo anche io che non poteva essere così, ogni omicidio di Red Hood era studiato, colpiva pezzi grossi, rovinava gli affari del boss di turno e si prendeva il suo territorio- almeno era qualcuno che contava nel giro?

-No, è questo il punto! Era una nullità qualsiasi, un semplice... cliente.

Rimasi in silenzio.

-Dai, è ovvio che non è stato Red!

-Allora perchè la polizia sostiene il contrario? Tutto è stato così veloce, come se avessero voluto chiudere subito la questione.. E poi come ha fatto a ritrovarsi in mano tutta quella droga? Se l'ha rubata, perchè a questo punto è chiaro che non l'ha comprata, dove l'ha rubata?

-Il porto... La polizia è convinta che la droga arrivi via mare in città.

-E come ci è arrivato quel tizio nel quartiere? A piedi sarà un'ora buona! In tutto quel tempo si è aggirato per i bassifondi di Gotham con un giubbotto pieno di stupefacenti?

Rimanemmo in silenzio. Quando parlò, il suo tono era ancora più basso.-Io dico che c'è qualcosa sotto... Qualcosa di grosso.

-Ti prego, non cominciare... Si tratta solo di un omicidio.

-Un omicidio che la polizia non vedeva l'ora di risolvere!

Sapevo di cosa parlava: agenti corrotti, che a Gotham di certo non erano una novità. Ma Gordon ne aveva già incastrati così tanti... Non che una cosa escludesse l'altra.

-Senti, dormiamoci su, altrimenti finiamo per vedere complotti anche dove non ce ne sono.

Le mie parole non erano comunque abbastanza per smorzare il suo entusiasmo.

-D'accordo collega, a domani!

 

* Red Hood *

Ebbene sì, anche Red Hood leggeva il giornale. Forse avrei fatto meglio a lasciarli stare. La polizia aveva fatto il suo dovere, aiutandomi a costruire una reputazione in strada, in caso gli omicidi da soli non fossero stati abbastanza eloquenti. Ma attribuirmi crimini non miei! Chi era poi questo Mike? Uno nel posto sbagliato, al momento sbagliatissimo. Certo, un omicidio in più, uno in meno, che importava ormai? In pochi avevano capito quello che davvero stavo facendo. Stavo ripulendo la città, non cercando di fermare il crimine- non si sarebbe mai fermato- ma controllandolo, e mandando all'inferno quelli che se lo meritavano. Il tutto a vantaggio di ciò a cui realmente miravo. No, di certo non mi importava la mia reputazione giornalistica, almeno finchè non arrivai al suo nome. Julie Kyle. Agente di polizia, quella che aveva ritrovato il corpo, insieme ad un collega. Rimasi impietrito per parecchio. No, non l'avrei coinvolta, avevo fatto la mia scelta, e sapevo a cosa avevo rinunciato. Lei non avrebbe capito... e non se lo meritava. Io non la meritavo.


Tutti i bei propositi che mi ero ripromesso di rispettare andarono in fumo quando, una settimana più tardi, il mio nome a caratteri cubitali era in prima pagina: questa volta- maledetti giornali- ero accusato di duplice omicidio. Due poliziotti. Ok, vada per il drogato, ma diamine!, mi stavano prendendo per il culo? Poliziotti? Io cercavo di proteggere in qualche modo questa fottuta città, e loro mi accusavano di giocare al tiro a segno con degli sbirri! In un quartiere che nemmeno era il mio! Afferrai la pistola, ma in realtà non avevo ben chiaro cosa fare. Oppure sì, ma non volevo ammetterlo. Non volevo coinvolgerla... Beh in fondo non dovevo mica dirle chi ero, dovevo solo parlarle. Era in gamba, avrebbe capito. Sì, avrebbe capito...


NOTE: la canzone che dà il titolo al capitolo è dei Noel Gallagher's High Flying Birds. Le parole di Red Hood "uno nel posto sbagliato al momento sbagliatissimo" sono un omaggio al film Slevin - Patto Criminale, film stupendo.
 

   
 
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