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Autore: Fauna96    26/02/2014    3 recensioni
Raccolta di song - fic sulla vita di Matt e Mello, dalla Wammy's House al 26 gennaio 2010. Colonna sonora dei My Chemical Romance. Con le partecipazioni di L e Near.
Good memories and nightmares
Genere: Generale, Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri personaggi, Matt, Mello
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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ATTENZIONE: da qui iniziano gli spoiler seri. Chiunque non sia ancora arrivato al famigerato capitolo 58 o all'episodio 25 NON legga più oltre. Cose terribili accadono a coloro che si intromettono negli spoiler...


S – C – A – R – E – C – R – O – W


- L! Aspetta! –
Il giovane si voltò. – Sì, Mello?
Lui si fermò, in pigiama, i capelli scompigliati su gli occhi. – Lo acciufferai, non è vero? Lo prometti? –
Un sorriso lieve come l’ala di una farfalla. – Te lo prometto, Mello. Tu proverai ad andare d’accordo con Near? –
Mello storse un po’ la bocca e si dondolò sui talloni, emettendo un verso buffo. L scambiò un’occhiata divertita con Watari. – Potresti farti aiutare dal tuo amico, lì dietro –
Mello trasalì e si voltò di scatto, per beccare un imbarazzatissimo Matt nel suo pigiama a pallini, seminascosto contro il muro.
- Matt? Cosa fai qua? –
 L’interpellato sbuffò facendo un passo avanti. – Ti... ti ho visto sgattaiolare via, ero curioso -. Lanciò un’occhiata a L e Watari e abbassò subito il capo. Il detective avanzò verso i due ragazzi, ingobbendosi ancor di più per osservare Matt.
- Mi dispiace – aggiunse lui. Era la prima volta in via sua che incontrava L e... be’, non aveva fatto una gran bella figura. Matt non aveva mai avuto l’ambizione di diventare il suo successore: non che non ne avesse le capacità (arrivava pur sempre al terzo posto se aveva voglia) ma semplicemente non la sentiva come sua strada, come molti altri ragazzi lì dentro. Però... L era pur sempre L, e Matt provava enormi rispetto e ammirazione per lui.
- Matt – mormorò il giovane davanti a lui. – Sei quello che per Natale chiede sempre i videogiochi, vero? –
Il ragazzino sgranò gli occhi, sorpreso che L lo sapesse.
- Sei molto bravo con l’elettronica e l’informatica - proseguì. – Sei stato tu a mandare in tilt i computer della NASA qualche anno fa – Non era una domanda.
Matt si rimpicciolì, mentre sulle labbra di Mello comparve un ghigno. Quella era una storia che si sarebbe ricordato per tutta la vita: quanto avevano riso! Tuttavia in quel momento, l’amico sembrava in procinto sotterrarsi dall’imbarazzo, perciò decise di intervenire: - Sì, ma poi ha rimesso tutto a posto! Non è successo niente di male -.
L li osservò attentamente, gli occhi neri luccicanti. – Non era un rimprovero -.
Matt alzò il capo, a metà tra lo stupito e il lusingato, Mello sorrise orgoglioso. Il detective posò entrambe le mani sulle testoline arruffate. – Ci vediamo presto –
                                                                                  ***
Un calcio fece volare una sedia. – Bugiardo! –
Lacrime bollenti lungo il viso arrossato. – Bugiardo! Bugiardo! –
 
Esprimi un desiderio
Quando la tua infanzia muore
 
Buttò per terra cuscino e lenzuola; tanto, in quel letto non ci avrebbe più dormito.
- Bastardo... io lo ammazzo! Ti ammazzo, figlio di puttana! –
 
Ascolta il toc toc toc quando lei piange
Siamo tutti soli stanotte
 
Matt era seduto schiena contro il muro della stanza di Mello. Le grida e i rumori si susseguivano da parecchio tempo, ormai. Ma era comprensibile: il suo punto fermo non c’era più. Anche a lui erano salite le lacrime agli occhi nel ricordare la gentilezza che il giovane gli aveva dimostrato quando si erano incontrati... e tutti i regali che aveva ricevuto da parte sua e del signor Wammy, e quella nuova casa che gli avevano donato...
 
Trattieni il fiato quando un merlo vola
Conta fino a diciassette e chiudi gli occhi
Ti terrò al sicuro dentro
 
Era stato Near a raccontargli tutto. Al contrario di Mello, lui non aveva mai avuto problemi a parlare con “l’omino bianco” e viceversa. Dopo che Mello era sparito in camera sua come una furia, gli aveva detto brevemente della morte di L e Watari col solito tono freddo e distante; anzi, gli era sembrato ancora più gelido e apatico del solito: forse l’unico modo per manifestare il suo dolore, perché Matt aveva capito che anche lui stava soffrendo. Ma se Near si rinchiudeva in se stesso, muto e immobile, Mello urlava al mondo la sua rabbia e il suo dolore, distruggeva tutto ciò che gli capitava tra le mani.
Sospirò, le chiappe ormai infreddolite dal pavimento.
 
Ti terrò al sicuro stanotte
 
Le parole di Near gli rimbombavano dentro, bruciandolo come un ferro rovente. Come si era permesso? Come cazzo si era permesso?! Insultare la memoria di L, del loro idolo... di colui che era stato il suo punto di riferimento, suo fratello maggiore... No. Non avrebbe mai e poi mai potuto collaborare con lui. Erano incompatibili, punto, sia come carattere che come metodi. E poi... dopo quel che aveva detto... Strinse le nocche sul davanzale della finestra. Ormai aveva deciso: non gli importava il fatto di essere solo un ragazzino, di aver vissuto quasi quindici anni in un orfanotrofio; era pur sempre uno dei successori di L, no? Se la sarebbe cavata.
 
Manda un bacio ai cieli di metano
Guarda i muri attraverso i tuoi occhi da parco giochi
 
Non si sentiva più niente dall’altra parte del muro; Matt provò a bussare cautamente.
- Mells? Posso entrare? – socchiuse la porta. La camera era ridotta a un macello, sembrava fosse passato un ciclone. Il ciclone Mello, che in quel momento stava frugando nell’armadio. Si voltò verso di lui e Matt notò immediatamente gli occhi arrossati. E notò anche uno zaino ai suoi piedi.
Deglutì. – Mells... cosa stai facendo? –
Mello sospirò e infilò un maglione nello zaino. – Me ne vado, Matt. Tra un mese avrò quindici anni, posso farlo. Io non resterò qua. Non collaborerò mai con lui! Catturerò Kira per conto mio e con i miei metodi!
Matt si abbassò i goggles su gli occhi. – Non vuoi che venga con te, vero? –
Mello sembrò annaspare, per la prima volta insicuro. – Io... sei la persona di cui mi fido di più al mondo, Mail. Ed è per questo che non... posso. Non posso coinvolgerti. Cazzo, Matt, tu dovresti avere una vita normale! Dovresti diventare un cazzo di programmatore, guadagnare una montagna di soldi e farti una famiglia normale! –
- Non puoi farcela da solo, Mihael –
- Devo farcela da solo – chiuse di scatto lo zaino e se lo infilò in spalla. Prese un profondo respiro e si avviò verso la porta.
- Coglione, dove vai? – Matt ribaltò il materasso ed estrasse la scorta segreta di cioccolato di Mello. – Tieni. Non vorrei che tu avessi una crisi di astinenza proprio mentre stai per incastrare Kira -.
Mello lo fissò sgranando gli occhi. – Come facevi a sapere dove la tenevo? –
Matt alzò le spalle, un sorriso triste sulle labbra. L’altro aprì una tasca dello zaino e gli porse un pacchetto mezzo vuoto di sigarette. – Tienile tu.  A me non è mai piaciuto granché fumare – ammise. – Ma era divertente farlo con te -.
 
Lascia un sogno dove giace la caduta radioattiva
Guardala crescere dove la macchia di lacrime si asciuga
 
Un battito di ciglia e si ritrovarono stretti l’uno tra le braccia dell’altro.
- Resta, Mihael –
 
Ti terrò al sicuro stanotte
 
- Sai che non posso, Mail –
 
L’amore, l’amore, l’amore non fermerà questa bomba
 
Un respiro e Matt era di nuovo solo, i goggles calati sul volto e un pacchetto di sigarette stretto i volto.
Due respiri e Mello allungava la mano per aprire il portone. I battenti erano gelidi.
- Mello – Quella voce fredda era inconfondibile.
- Cosa vuoi? – ringhiò. Pareva davvero un fantasma, nel buio dell’ingresso.
- Solo augurarti buon viaggio –
Mello grugnì. – Come se te ne fregasse qualcosa. Di me, di lui... –
- Me ne importa invece – lo interruppe Near, pacato, arricciandosi una ciocca di capelli. – Altrimenti non sarei qui. E di lui... ero arrabbiato con lui, Mello. Lo eri anche tu –
Mello sgranò gli occhi. Quell’ameba... arrabbiata? Inconcepibile. Deglutì, mentre Near rimaneva immobile, a parte il dito nei capelli.
- Be’... addio, Nate –
Un sorriso appena accennato. – No... arrivederci, Mihael –
Mello gli voltò le spalle e sospirò.
 
Corri, corri, corpo, corri
 
Move your body when the sunlight dies
Everybody hide your body from the scarecrow
Everybody hide

Make a wish when your childhood dies
Hear the knock, knock, knock when she cries
We're all alone tonight

Hold your breath when a black bird flies
Count to seventeen and close your eyes
I'll keep you safe inside

He burns my skin
Never mind about shape I'm in
I'll keep you safe tonight, yeah, yeah
Safe tonight

Move your body when the sunlight dies
Everybody hide your body from the scarecrow
Everybody hide

Move your body when the sunlight dies
Everybody hide your body from the scarecrow
Everybody hide

Blow a kiss up the methane skies
See the walls through your playground eyes
We're all in love tonight

Leave a dream where a fallout lies
Watch it grow where the tears stain dries
To keep you safe tonight

He burns my skin
Never mind about the shape I'm in
I'll keep you safe tonight, yeah, yeah
Safe tonight

Move your body when the sunlight dies
Everybody hide your body from the scarecrow
Everybody hide

Move your body when the sunlight dies
Everybody hide your body from the scarecrow
Everybody hide

Love, love, love won't stop this bomb, bomb
Love won't stop this bomb, bomb
Love won't stop this bomb

Run, run, body, run
Run, run, body, run

Move your body when the sunlight dies
Everybody hide your body from the scarecrow
Everybody hide

Move your body when the sunlight dies
Everybody hide your body from the scarecrow
Everybody hide

Move your body when the sunlight dies
Everybody hide your body from the scarecrow
Everybody hide

Move your body when the sunlight dies
Everybody hide your body from the scarecrow
Everybody hide

 
Mello! Perché cavolo hai lasciato il povero Matty da solo?!
Mello: L’hai appena scritto tu, il perché!
Sì, ma... ma... *profondo respiro* Ok, salve :) Ecco qua il secondo capitolo, in cui il nostro Mells parte all’avventura, Near è diventato il nuovo L e Matt è lì, tutto solo *lucciconi agli occhi*
Matt: Già, Mello, come hai potuto? Lasciarmi lì.... e poi con quelle misere tre sigarette...
Mello: Matt... vai a farti f*****e, eh?
Mello, cuccia... cooomunque, devo dire che provo un certo sadico piacere a scrivere di Mello incazzato e insieme addolorato, mi sono divertita ^^
Mello: Perché io ho la censura e tu no?!
*lo ignora* Un grazie a Pinkamena Diane Pie che ha recensito e ai lettori... alla prossima ;)
  
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