Andrea e Alessio.
25 anni uno, 28 anni l'altro. Andrea racconta ad Alessio di come riuscisse a sfuggire ai momenti di violenza.
Alessio lo aiuterà a uscirne? Renderà davvero migliore la sua vita? E Andrea si riprenderà mai dallo shock?

-Cosa vedi quando ti fermi e osservi il vuoto?

-Immagino di essere in un prato, sdraiato o seduto, c’è l’erbetta verde che mi coccola la pelle... attorno a me ci sono gli alberi, il vento muove le loro folte fronde e le foglie cadono.
C’è anche un fiume che scorre nelle vicinanze, l’acqua che scorre ha un rumore rilassante.
A volte si vedono delle farfalle... hanno dei colori bellissimi.
Qualche volta, in lontananza, vedo un cavallo, libero e selvaggio... è così bello.
Di notte invece ci sono le lucciole!
Quando piove è sempre estate... così non fa mai freddo e l’acqua mi rinfresca. Anche quando nevica c’è sempre un fuoco caldo.

-Ora non devi più tornarci, sei al sicuro! Ti proteggerò io.

-E se un giorno mi svegliassi?! E tu fossi parte di quel mondo?! Se fossi come il cavallo in lontananza? Se tu non fossi più reale delle lucciole nelle notti estive e degli alberi mossi dal vento?

-Io sono qui ora! Non sono lontano come il cavallo, non sono libero e selvaggio... un giorno lo capirai. Io sono qui per te perché ti amo. Vivi qui dove sono io! Forse un giorno vedrai davvero quel posto, quei prati, quegli alberi, il fiume e forse anche il cavallo, ma sarai in questo mondo, in questa realtà in questa vita che hai! E lo farai con me. Vivrai assieme a me. Smetti di avere paura della realtà...
Allora sarai felice.
 
 

Angolo dell’autore.
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“Partorito” da un momento di meditazione. So che non è un granché ma ci tenevo a condividerlo con voi.
(Sono sempre Andrea e Alessio.)

Nerissa