Ed è proprio in quel momento quando osservavo il cielo spensierata che una farfalla si posa sulla mia mano. Era delicata, bella, perfetta come non ne avevo mai viste prima. Quasi mi commossi a quella vista.
Le sue ali erano così delicate e perfette che ebbi paura di farle male anche non toccandola delicata com’era. Le sue ali erano le mie. Erano le ali che ogni adolescente ha e che spesso, molto spesso, vengono tagliate da gente crudele e meschina che non credendo in noi e nelle nostre capacità impedendoti di volare. E cadiamo giù nel vuoto, sprofondando nella tristezza e solitudine del mondo. Solo la notte è per noi un sinonimo di calma e tranquillità e proprio come Foscolo afferma, essa è il momento migliore per calmare quell’animo battagliero che in noi si dimena. Sospiro. Quanto calma e tranquilla mi sembra quella notte e al tempo stesso troppo scura.
Mi sentivo come quella farfalla notturna. Appesa su un filo come se fossi in bilico. Costretta a volare basso perché non si è ancora abbastanza forti per spiccare il volo da soli. Troppo fragili e delicati, la nostra esistenza ci pone così alla vita. Crediamo che tutto sia un ostacolo, ma è la vita stessa ad esserlo, la nostra attuale adolescenza. Inspiro a fondo e mi concentro su tutto ciò che mi affligge e ciò mi porta a pormi molte domande. Che senso ha studiare tanto e prendere bei voti se in fin dei conti i tuoi non ti dicono nemmeno un brava come segno di apprezzamento per le tue tante fatiche, che senso ha darsi tante pene per amore quando alla fine si rischia di rimanere sempre feriti, e che senso ha impegnarsi tanto adesso se poi un domani si resta comunque senza un lavoro e si vedono sfumare tutti i sogni costruiti un tempo. Siamo dei piccoli corpi soppressi da una società che non ci lascia respirare e vivere.
Siamo complessi, istintivi, forti, desiderosi di vivere e non ci accorgiamo che è tutto attorno a noi. Siamo costretti a crescere troppo in fretta e non ci rendiamo conto del tempo che passa, della nostra giovinezza che se ne va e dell’adolescenza che ci viene rubata e non si sa quando ci riverrà restituita un domani e se sopratutto. Siamo come tante piccole farfalle a cui hanno tagliato le ali. Tanti fogli di un libro in frantumi. Toppo forti per dominare il sole ma troppo deboli per resistere al buio della notte. Ma del resto non ci sono stelle senza un po’ di oscurità. E spesso bisogna cadere per rialzarsi. Dare una svolta alla nostra vita. renderci conto che noi siamo qui, che tutto intorno a noi è vero e che possiamo riuscire in tutto ciò che noi vogliamo, basta solo crederci. Rendere le orecchie sorde per tutte quelle bocche mute che ci urleranno di arrenderci e di rinunciare ai nostri sogni.
Ed ecco che finalmente arriva quel momento che il piccola bruco diventa una farfalla e la farfalla non ha paura di volare alto e mostrarsi al mondo in tutta la sua bellezza. Arriva un momento nella vita in cui si sente il bisogno di riprendersi tutto e in questo caso un’adolescenza violata che avremmo tutti dovuto tenerci stretta perché saranno gli anni più belli della nostra vita e che nessuno ci restituirà mai.
Solo adesso nella calma di questa notte mi sento completa e libera.
Qui e ora mi sento immensa, mi sento libera e finalmente infinito.