Se
Muoio...
[Se muoio uno di questi giorni
raccogli le tue lacrime
e fanne un disegno...]
Trovo
difficoltà nel dirti quel che sento.
Ancora
ora, nonostante tutti i tuoi sforzi.
In
un certo senso non credo di sbagliare: il nostro lavoro ci
obbliga a non affidarci ai sentimenti.
Ma
tu, scuotendo la testa imbronciata, dici che non sempre ciò
che
ci dicono è vero.
A
volte occorre plasmare le cose affinché risultino favorevoli.
È
inutile seguire regole senza significato.
Eppure.
Eppure
in tutti questi anni mi era stato insegnato così.
Comunque,
torno a ripetere che non credo di sbagliare così tanto.
Se
noi non avessimo sentimenti, se non fossimo fatti di cuore e
anima, come dici tu, a quest’ora non soffriresti.
Il
nostro è un brutto mestiere. Dici sempre anche questo.
Un
attimo prima voli leggero nel cielo, convinto di esserne il
padrone.
Un
attimo dopo sei a terra, esanime, tremante, che prega per la
fine.
Proprio
come te in questo momento.
Io
sto morendo ma tu sembri soffrire più di me.
Io
non piango, mentre le lacrime straziano incessantemente il tuo
volto.
Sono
così tante che ormai ho perso il conto.
Peccato...avrei
voluto conservarle tutte assieme al tuo ricordo.
Mi
prendi una mano e la stringi a te.
Quanto
sei calda.
È
normale oppure sono io che sto tremando?
No,
tremiamo in due.
Io ti
sorrido.
Tu mi
dici tra i singhiozzi che quel sorriso è il più
finto che tu abbia mai visto.
Infondo,
io ci ho provato.
Ma sai
che quando fingo che vada tutto bene, mi viene da sorridere.
Scommetto
che se ora non perdessi così tanto sangue, mi avresti
già picchiato.
È
normale. Fa parte di te.
-
Sa...Sakura...-
La mia
voce è così flebile, quasi un rantolio.
- Faresti
un disegno...per me..con le tue lacrime?-
Tu mi
guardi e inizi a piangere più forte, smettendo di nascondere
i singhiozzi.
Non
sapevo di essere già fuori di testa.
Non
sapevo di starti così tanto a cuore, Sakura.
Vedi che
alla fine sono riuscito a sostituire Sas’ke?
- Allora
lo dipingerai?-
Ormai mi
è difficile persino respirare.
Che
sensazione strana...sono così tanto vicino alla morte da
sentirmi vivo.
[Che
sia
un disegno bello,
che
io
possa guardare da lassù
mentre
la
tua mente
vaga
per
i nostri ricordi...]
Sakura...ho
sempre creduto di starti antipatico.
E
in effetti è vero.
Mi
hai odiato con tutta te stessa. Io ero l’usurpatore, io ero
colui messo per cancellare la sua presenza. Il rimpiazzo, come dicevi
tu.
Ma
il confine tra odio e amore è così sottile...
Basta
un nonnulla per ritrovarsi immischiati in sentimenti più
grandi.
Non
che io ci abbia mai capito granché, in queste cose.
Ma
se ora mi odiassi, non staresti a piangere sul mio letto di
morte.
Se
ora mi amassi, probabilmente faresti ciò che stai facendo
ora.
Non
sono un esperto di emozioni, ma so solo che non mi piacciono.
Quelle
lacrime sul tuo volto mi fanno sentire male.
-
Sakura...-
Ti
volti verso di me.
Ormai
non riesco a capire di che colore siano i tuoi occhi.
Ricordo
solo che è difficile creare un colore che gli rassomigli,
con le tempere.
Aprì
la bocca.
Vorresti
dire qualcosa, lo sento.
Ma
te ne stai zitta.
-
Il disegno...deve essere bello...va bene?-
Ed
ecco che rincominci a piangere.
Sei
tu che piangi sempre più forte o le mie orecchie che
amplificano il rumore?
Mi
disprezzo per averti detto questa cosa.
-
Voglio guardarlo anche io da lassù...quando non ci
sarò
più...Sakura...-
Chissà
perché, qualcosa mi dice che morirò.
Forse
il troppo affetto che ora mi stai dimostrando, o la
sensazione che ormai la parte destra del mio corpo sia andata mi fanno
pensare
di essere già morto da un pezzo.
Vorrei
dirti che se per caso morissi adesso, morirei felice.
E
tu, Sakura, conserva il mio ricordo a dipingilo alla meglio
nella tela che ti darò.
Anche
se non sei capace, anche se dovesse venire una schifezza,
l’adorerò.
[O
forse
prova a raccontare
con
quella
tua voce leggera
i
tuoi
sentimenti celati
sotto
la
scorza della dura ragione...]
All’inizio
non credevo potessimo arrivare a tanto.
Giudico
il nostro rapporto come un capriccio del destino. Un
capriccio forse azzeccato.
Perché
io e te non eravamo solamente opposti.
No,
definirci tali sarebbe stato riduttivo.
Tu
era tutto ciò che io tentavo di essere.
Eri
il traguardo personale che mi ero prefissato.
Guardandoti,
per la prima volta, oltre quei soprannomi dati
dall’ignoranza,
ho visto nei tuoi occhi una luce strana.
Una
luce calda, combattiva, di chi per troppo tempo è rimasta in
disparte.
E
ho capito che quella non era la stessa luce che c’era nei
miei. E
nemmeno in quelli di Sas’ke.
Anche
quelli di Naruto, sebbene simili, non la eguagliavano.
E
quindi, la domanda che ora mi sorge spontanea, è come
abbiamo fatto
ad arrivare a questo punto?
L’amore...
L’amore
anche se importante però non è essenziale.
Ci
vuole passione, desiderio, e quella voglia di essere il
migliore.
Lo
vedevo.
Ogni
volta che finivamo a letto insieme, sebbene fossi sotto di
me, vedevo in te quel desiderio di vittoria, di riscatto.
Ed
era un vero spettacolo.
Nuda
e orgogliosa. Ai miei occhi sei sempre stata così.
Potevo
leggerti come un libro aperto Sakura.
Mi
bastava un’occhiata per capire cosa provavi, cosa pensavi,
cosa
bramavi.
Eppure
c’era in te quella scintilla di coraggio che non riuscivo a
spegnere.
E
che ora brilla accanto a me.
-
Sakura...-
Ormai
è la fine, lo sento.
I
respiri sono diventati pesanti, come se l’aria si fosse
trasformata in cemento e mi frantumasse i polmoni.
Ma
tu ti volti, paziente, l’ennesima volta.
-
Mi piaceva fare l’amore con te...-
Sussurrò,
per non farmi sentire. Anche se avessi voluto urlare,
non avrei potuto.
Tu
arrossisci.
Sei
bella quando si stende sul tuo volto questa patina rossastra.
Vorrei
baciarti.
Forse
sono pazzo.
Ma
nel mio petto, oltre al cuore, questo desiderio sconosciuto sta
scoppiando.
Sakura...è
la fine.
Le
palpebre stanno diventando pesanti e la vista sfocata.
Tu
passi dall’imbarazzo al terrore.
Sei
strana Sakura.
Sei
padrona delle tue emozioni in maniera eccezionale e non te ne
rendi conto.
Sarei
curioso di sentire ciò che dici, ma non ci riesco.
L’unica
mia felicità è sapere che tu non te ne andrai...
Vedrai,
Naruto si prenderò cura di te come ha sempre fatto. Non
sarai sola.
Al
contrario di me.
Esalare
l’ultimo respiro fa male. Sembra ti lancino delle pietre.
-
Sa...Sakur...-
Ti
chiamo, anche se comincio a perdere sangue persino dalla bocca.
-
troverai...troverai qualcuno migliore...-
È
la mi ultima frase.
L’unica
di cui sono convinto.
Troverai
qualcuno a cui non serva spiegare cosa significhino i
sentimenti.
Qualcuno
che ti protegga, come ha sempre fatto.
Qualcuno
che, purtroppo, rimpiazzi nuovamente il vuoto.
Ma
guarda...Naruto ti aspetta.
Lui
ce sempre stato.
Sta
a te decidere cosa fare, ma ormai, quel qualcuno da trovare
non sarò io.
[Magari
potranno indicare
la
direzione buona
a
uno migliore,
quel
qualcuno che non sarò io.]
Angolo
dell’Autrice:
Le
SaixSaku mi hanno completamente contagiato. Ormai sono pazza di
loro e non posso più farne a meno. Fans SasuSaku e SasuNaru,
possiate perdonare
questa voce fuori dal coro, per le sue idee di inizio estate.
Grazie
a chi commenta e chi legge!
Per me siete tutti importanti =)