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Autore: Spirit734    27/02/2014    5 recensioni
[FIC IN REVISIONE]
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Jack Frost viene spedito per errore nel passato, causando un inverno perenne. Lungo il sentiero Merida fa conoscenza di Hiccup e Sdentato, atterrati nel suo territorio in seguito ad una brutta tempesta di neve, Rapunzel riceve la "spiacevole" visita di una famosa intagliatrice e chiedendole aiuto per vivere una bella avventura, la strega la spedisce da una sua vecchia conoscenza dai capelli rossi.
Ma un nuovo e potente nemico minaccia di distruggere il clan Dumbrock, riusciranno i quattro ragazzi a collaborare e fermarlo prima che sia troppo tardi?
Spero di avervi incuriositi!
Genere: Azione, Fantasy, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hiccup Horrendous Haddock III, Jack Frost, Merida, Rapunzel, Sorpresa
Note: Cross-over, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Cap 18:
 

Amicizie ritrovate

 
 
 
 
 
Merida non aveva la minima idea di dove stesse andando, tornare indietro significava buttarsi di nuovo nell'oscurità, ma fortunatamente non le ci volle molto per trovare un'altra strada e addentrarsi nuovamente nella galleria.
Dovette far piano per non farsi vedere dai draghi, finché un ruggito in lontananza non la bloccò, per un attimo le mancò quasi il respiro, non avrebbe avuto possibilità contro uno di quei draghi, soprattutto in uno spazio così ridotto. Decise di rallentare il passo, cercando in tutti i modi di non farsi scoprire.
Davanti a lei, il tragitto si divise in altri due passaggi, dopo una breve esitazione, decise di proseguire dritto, anche perché il ruggito di poco fa sembrò provenire nella parte opposta.
Sperò con tutto il cuore di aver preso la strada giusta, più si addentrò in quel tunnel, più la zona sembrò diventare sempre più buia.
Pian piano i suoi occhi iniziarono ad abituarsi all'oscurità, Appena in tempo, rischiò di scivolare lungo una discesa di rocce, per fortuna riuscì ad aggrapparsi ad un masso più sporgente, evitando così una bella caduta.
Merida tirò un sospiro di sollievo, tuttavia dovette riconoscerne il pericolo.
Ora sembrò non avere via di scampo, come avrebbe fatto a risalire? In quella posizione fu difficile pensare anche solo all'arrampicata, inoltre quella batosta infierì sul braccio da poco guarito.
Ma ad un tratto, un ruggito attirò la sua attenzione, sembrò quasi una supplica, un pianto, diverso da quello dei draghi di Fafnir
Non fu un verso umano anzi, le parve di riconoscere la voce di Sdentato.
Abbassando lo sguardo, vide solo un enorme pozzo nero, senza via di scampo.
“Sden....Sdentato? Sei tu?”
Per un attimo ci fu un'inquietante silenzio che le fece intuire che forse si stava cacciando in un terribile guaio, ma quando sentì il dolce ruggito ripetersi, quasi come un richiamo disperato, la principessa si convinse della sua identità.
Non fu sicura al cento per cento, ma non ebbe scelta migliore da fare.
In effetti, considerando la trappola in cui sprofondò, parve un'ottima prigione per un drago incapace di volare da solo.
Era lui, doveva esserne sicura.
Si aggrappò per bene a quel masso, poi prese un sassolino e lo fece cadere ai suoi piedi, sentendo il suolo non molto distante da lei, tentò pian piano di aggrapparsi alle innumerevoli rocce, scendendo molto lentamente.
Per Merida sembrò un'eternità, temette di cadere o di essersi sbagliata e precipitare in un burrone senza fine, le ricordò incredibilmente quella volta, durante i primi giorni di inverno, in cui cadde dalla sella di Angus, rischiando quasi la vita, in un primo istante ebbe l'intenzione di fermarsi e urlare il più possibile per farsi aiutare.
Ma nessuno sarebbe arrivato, inoltre avrebbe rischiato di attirare gli altri draghi. Doveva essere coraggiosa.
Finalmente il piede toccò il terreno e la ragazza poté nuovamente tirare un lungo sospiro di sollievo, questa volta con assoluta tranquillità, si passò una mano tra i lunghi capelli ricci, cercando di controllare il posto, sfortunatamente a causa di tutto quel buio nemmeno sforzandosi riuscì ad avere una giusta visuale della zona.
Ma non ce ne fu bisogno perché non fece in tempo a fare un passo che una sagoma le si gettò contro, portandola a terra. Per un attimo Merida si sentì in trappola, ebbe l'istinto di spostarsi e scaraventare quella bestia lontana da lei per salvarsi la vita, avrebbe potuto anche recuperare le sue frecce e difendersi, ma non lo fece.
Perché mai avrebbe dovuto attaccare un amico? Perché lo era...giusto?
“Sdentato!”
Il drago appiattì le orecchie, annusò leggermente i capelli della rossa e, dopo un attimo di smarrimento, propagò un dolce ruggito.
Merida provò a rialzarsi, tenendosi con i gomiti, ma prima che riuscisse anche solo a muoversi, sentì la lingua viscida di Sdentato coprirle la guancia, Merida rise, cercando di calmare la sua euforia, mai avrebbe pensato che proprio lui le avrebbe fatto tutte quelle feste.
“Sdentato!” Cercò di bloccarlo, ma il drago sembrò completamente su di giri, alla fine le lasciò campo libero, permettendole di alzarsi, ma questo non fermò il suo entusiasmo.
“Per fortuna ti ho trovato, e non sembri ferito...O almeno credo” Ridusse gli occhi a due fessure, cercando di intravedere meglio il drago ma con pessimi risultati, decisamente troppo buio per vedere qualcosa.
Sospirò, alzando il capo verso l'alto per trovare una via di fuga.
“Ora vediamo di uscire di qui”
Da sola avrebbe potuto anche farcela, ma il problema fu Sdentato, non gli sembrò affatto un animale abile nella scalata, con quelle ali poi...
Giusto. Le ali.
“Se non puoi arrampicarti...” Si voltò verso di lui “Puoi sempre volare!”
Merida si avvicinò al drago, controllando se avesse ancora la sella sulla schiena, poi con un balzo si aggrappò e lui, montandogli in groppa proprio come avrebbe fatto con Angus, Sdentato fu preso alla sprovvista, si irrigidì e tentò di divincolarla.
“Sdentato! Smettila! Smettil....Ah!” ma venne gettata a terra, sotto lo sguardo severo della furia buia.
Fu contento di vedere Merida, ma la sua gratitudine si fermò lì, non avendo abbastanza confidenza nel permetterle di volare assieme, e soprattutto avrebbe dovuto avvertirlo.
La giovane si rialzò, dandosi una leggera spazzata al vestito e fissò furibonda gli occhi gialli del drago “Perché l'hai fatto?!”
Ma Sdentato spostò il capo, senza degnarla di uno sguardo, sembrò piuttosto offeso.
“Ti rendi conto che l'unico modo per uscire è quello di collaborare?” Questa volta, tutto il timore svanì e con un gesto istintivo afferrò il muso del drago, costringendolo a guardarla “Non puoi volare da solo e dal momento che Hiccup non c'è....devi fidarti di me!”
La furia buia esitò, finché la voce di Merida non si fece più dolce “Avanti, Sdentato...Non vuoi rivedere Hiccup?”
Capì di aver colto nel segno, il drago si ammorbidì e, seppur sbuffando, alla fine si accucciò, dando così il via libera alla ragazza.
“Bene” Salì in groppa all'animale, rendendosi conto però di non avere la minima idea su come volare.
“....E....Adesso?”
Il drago sospirò, immaginando che sarebbe stata una delle lezioni più difficili della sua vita.
 
 
 
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Jack corse più veloce possibile, e con sua grande sorpresa, i draghi furono ancora più lenti di quanto potesse sperare, uno in parte congelato, mentre il secondo sembro' più goffo, essendo più grande intuì temesse di scontrarsi contro le pareti per lasciar spazio al compagno.
Lo spirito decise così di approfittarne, girando attorno ai draghi e liberando un'enorme tormenta di ghiaccio, ringraziò il fato che i suoi amici furino distanti, così poté sprigionare tutta l'energia che gli servì, senza preoccuparsi di ferire qualcuno.
Oltretutto iniziò a sentirsi più rilassato rispetto a quandi fu in compagnia di Merida, sentì che questa volta avrebbe controllato meglio il suo potere.
Strano, molto strano.
Utilizzò in parte la stessa strategia di prima, creò un'enorme cupola attorno a quei draghi, questa volta più spessa e stretta, in modo che non potessero prendere la rincorsa. Probabilmente dopo numerosi tentativi il ghiaccio prima o poi si sarebbe spezzato, o addirittura sciolto, ma sarebbero passati minuti, Jack avrebbe avuto tutto il tempo di sistemare Fafnir e ritrovare i suoi amici.
E a proposito di loro...
Sentì il rumore dei passi e quando voltò lo sguardo, vide in lontananza una figura dai lunghi capelli biondi camminare nella direzione opposta, la zona buia gli impedì di vedere bene ma Jack fu sicuro che quella persona fosse proprio Rapunzel.
Avrebbe voluto chiamarla, ma facendolo avrebbe solo attirato altri draghi che, con la pressione di proteggerla sarebbe caduto nella stessa trappola di prima con Merida.
 
 
 
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Merida e Sdentato tentarono più volte di superare quella fossa, ma volare sembrò più difficile di quanto si pensasse. La principessa non seppe da che parte cominciare, vide Hiccup volare con il drago una sola volta, per giunta quel giorno fu talmente impegnata a scappare da una valanga che a stento si ricordò come riuscì a convincerla a salire.
Lei non era un tipo da draghi, tanto meno un tipo per Sdentato.
Fin dal loro primo incontro non ci fu un buon rapporto, continuò a sentirsi un po' in soggezione di fronte alla furia buia, avendo prima fatto la conoscenza di un drago decisamente più grosso e spaventoso.
Era certa che Sdentato non volesse farle del male, ma qualcosa la bloccò ogni volta che incrociò il suo sguardo.
In quel momento avrebbe voluto essere come Rapunzel, quel drago la adorava, seppur conoscendola da pochissimo tempo.
Un grugnito la fece tornare alla realtà.
Sdentato inizio a spazientirsi, fu la terza volta che ci provarono, ogni volta che sembrarono sul punto di farcela, Merida esitò, ed entrambi finirono con i musi spiaccicati sulla parete.
“D'accordo” Inspirò per bene, infondendosi tutto il coraggio necessario “Sei pronto?”
In tutta risposta, Sdentato emise un altro grugnito, e Merida giurò la stesse prendendo in giro.
Draghi...
Questa volta non poté sbagliare, fece indietreggiare la furia buia fino a toccare la parete alle sua spalle “Vai!”
Con uno scatto, prese la rincorsa, spalancò le ali e, dopo un balzo iniziò a spiccare il volo, sfiorò a stento la parete con le zampe, ma questo gli permise di riprendere la carica e grazie all'aiuto di Merida, riuscirono finalmente ad uscire da quella dannata fossa.
“Ce l'abbiamo fatta!! Sdentato ce l'abbiam....Ah!” Purtroppo la sua conoscenza sull'atterraggio fu pari alla sua esperienza nel volo, se Merida non avesse fatto qualcosa al più presto, si sarebbero spiaccicati sul soffitto ancor prima di atterrare. Con uno scatto, cercò di far cambiare direzione al drago che, incapace di comunicare con la compagna, finì col precipitare a terra, per fortuna riuscì a girarsi appena in tempo, per proteggerla dall'impatto grazie alle sue ali.
Quando Merida aprì gli occhi, si sentì come se fosse precipitata nuovamente in un baratro, la testa le fece molto male, per non parlare del braccio, ma per fortuna non parve esserci niente di rotto, tranne il suo vestito, vide un lungo strappo in fondo, immaginando già le future scenate con sua madre.
Quando si guardò attorno, capì cosa fosse successo, entrambi uscirono da quella fossa e Sdentato riuscì a proteggerla con le ali poco prima di schiantarsi a terra. Seppur non fossero all'aperto, per lo meno riuscì ad intravedere meglio la furia buia accanto a lei e non sembrò gravemente ferito “Grazie” Gli sorrise, accarezzandogli il muso.
Forse i draghi non erano poi così male.
 
 
 
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“R_Ragazzi?” Sussurrò Rapunzel, mentre a passo lento attraversò l'ultima parte di quel lungo corridoio, con una mano tenne stretta la lunga treccia, poiché una parte ormai iniziò a slegarsi, non poté rischiarr di lasciare in giro i suoi capelli, anche se forse sarebbero stati un bel punto di riferimento, nel caso si fosse persa.
Non ci capì niente, i posti sembrarono tutti uguali, i tunnel infiniti, in ogni zona avvertì un ruggito diverso, a Rapunzel vennero i brividi nel pensare che in quelle parti avrebbe potuto incontrare uno di quei draghi spaventosi.
O peggio...
Ma dovette farsi coraggio, cosa avrebbe fatto Merida se fosse stata al suo posto? O Hiccup? O Jack?
Probabilmente la stavano cercando in quei tunnel, ma almeno forse erano insiene, lei invece era tutta sola, senza la minima idea di dove stesse andando.
Dovette fermarsi non appena si rese conto che, davanti a lei, vide un vicolo cieco, sarebbe dovuta tornare indietro, addentrarsi di nuovo lungo quei corridoi scuri e sperare di non incontrare nessuno dei suoi nemici, in particolare Fafnir, quel tipo le fece venire i brividi, anche solo sentire la sua voce.
Ma bene”
Ecco. Ormai non ne aveva dubbi, il destino ce l'aveva con lei.
Si voltò, non stupendosi di vedere di fronte a lei proprio Fafnir, dalla sua espressione sembrò parecchio irritato, probabilmente non si aspettó una sua fuga dopututto.
Dove pensi di scappare? Qui non ci sono vie di fuga. Torna subito dai miei tesori”
Con tutto il fiato che ebbe in corpo, Rapunzel obbiettò “Mai. Non puoi rinchiudermi in quella prigione per sempre”
Sul volto dell'uomo si formò un leggero sorriso “Io dico di sì” Avanzò verso di lei, prendendola per un braccio “Non posso fidarmi dei miei draghi, imbecilli, non sanno nemmeno tener a bada una ragazzina!”
Rapunzel cercò di divincolarsi, ma l'urlo improvviso di Jack la immobilizzò.
“Lasciala andare!” E con un gesto delle braccia, scaraventò contro Fafnir una folata di ghiaccio, gettandolo contro la parete.
“Tutto bene?” Lo spirito raggiunse la ragazza, accertandosi che non abbia delle ferite, lei annuì, e anche se avrebbe voluto abbracciarlo e chiedergli dove fossero gli altri, non ci fu tempo, quel solo attacco non sarebbe bastato per Fafnir.
Fermatevi!” Gridò l'uomo, cercando di rialzarsi “Lei non va da nessuna parte! È mia!”
Jack le sussurrò di proteggersi dietro di lui “Sai Fafnir, non credo che tu le piaccia” Dopo di ché fece cenno alla bionda di scappare ed entrambi fuggirono, addentrandosi nuovamente nell'oscurità.
Fafnir li guardò, con gli occhi pieni di risentimento, non sembrò nelle condizioni di scherzare, Jack osò colpirlo, gli fece provare del dolore, nessuno fu mai tanto sciocco da ferirlo in quel modo, sfidarlo fu decisamente il gesto più stupido che potesse mai fare, solo un'altra persona riuscì nel suo intento, e ancora gli bruciò la sconfitta.
 
 
 
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Il pessimo atterraggio non fermò la determinazione nel ritrovare i loro amici, Merida si mise in testa, sperando di incontrare qualcuno del gruppo lungo il tragitto, inizialmente Sdentato rimase più indietro, ma dopo qualche attimo di esitazione, decise di camminarle a fianco, impaziente di cercare il suo amico, ma, come la ragazza, dovette trattenere tutta la sua euforia e cercare di non fare troppo rumore per non attirare gli altri draghi.
“Qui non ci siamo ancora passati” Disse Merida, scrutando per bene il percorso “O almeno credo...”
Sdentato sospirò, non solo il volo fu complicato, ora perfino la strada risultò un ostacolo.
Di bene in meglio.
Alla fine Merida optò per quel tragitto, facendo cenno alla furia buia di seguirlo, ma dopo un breve percorso Sdentato decise di avanzare per conto proprio, mettendosi in testa “Hey, fermati! Non andare così veloce”
Ma quando vide la furia buia immobilizzarsi, tenendo piatte le orecchie, capì l'arrivo di qualcuno, Merida si nascose dietro una roccia, sussurrando a Sdentato di raggiungerla, ma il drago rimase fermo al suo posto.
“Sei impazzito?! Sdentato!”
Nulla, venne completamente ignorata. Ma perché le capitò un drago così testardo?
Temette fosse la fine, finché non sentì dei passi incerti farsi sempre più vicini..
“Hiccup?” Si sporse leggermente allo scoperto, mentre la figura del ragazzo uscì dall'oscurità, Merida non fece tempo a corrergli incontro che Sdentato si catapultò contro di lui, contento come non mai di rivedere il suo migliore amico sano e salvo.
“Buono bello!”
Ma l'animale non volle sentire ragione, fu troppo felice per potersi fermare.
Vedendo quella scena così divertente, Merida non riuscì a trattenere una piccola risata, uscì dal nascondiglio e osservò Sdentato fargli tutte le feste possibili.
Sorrise, doveva essergli mancato molto.
Incredibile quanto sia grande l'affetto che provava per Hiccup, le ricordava molto il suo rapporto con Angus, ma sapeva di non poterlo paragonare.
Hiccup sembrò molto più felice e sicuro di sé rispetto a qualche ora fa, lo stesso Sdentato, sembrarono essere tornati come un tempo.
Ognuno era una parte dell'altro.
Se fossero state altre circostanze, li avrebbe lasciati giocare e divertirsi come dei bambini.
Per fortuna Hiccup sembrò accorgersene e fece cenno a Sdentato per permettergli di rialzarsi “Sono contento che stiate bene”
“Mi hai fatto spaventare!”
“Oh bhè, non credevo di fare questo effetto”
La ragazza gli sorrise, dandogli una leggera pacca al braccio per farlo zittire “Sciocco. Sbaglio o dovevi cercarlo tu Sdentato?”
“Ammetterai anche tu che questo posto è un labirinto, per cercare di sfuggire ad un drago ho preso una strada opposta e ho girato in tondo” Diede una carezza al muso del suo amico “Ma sono felice che tu l'abbia trovato, e non sembri neanche ferito” Posò il suo sguardo su Merida, notando lo strappo al vestito “Cosa ti è successo?”
Lei abbassò il capo, stringendosi le spalle “Un pessimo atterraggio”
“C_Come?!” Quasi non credette alle sue orecchie, strano che il suo drago sia stato così disponibile nel permetterle di volare con lui, oltretutto con Merida. Immaginó ci fosse della ostilità “Ti sei fatta molto male?”
“Per niente” Sorrise “Sdentato mi ha protetta appena in tempo, è anche merito suo se siamo usciti”
“Ah si?” Sul suo volto si formò un piccolo sorrisetto “Ti sei ammorbidito a quanto vedo”
Il drago sbuffò, facendogli il verso, ma Hiccup fu sinceramente contento che quei due avessero sotterrato l'ascia di guerra, un punto a suo favore. Poi si guardò attorno, rendendosi conto della mancanza di qualcuno “E Jack?”
Quelle parole le fecero sparire il sorriso, Merida abbassò lo sguardo, per non incrociare il suo “Non lo so'” Rispose, un po' impacciata.
Hiccup non disse altro, vedendo la sua espressione decise di non proseguire col discorso, immaginò si fossero separati per necessità.
Temette che una frase di troppo l'avrebbe fatta crollare.
“Comunque sia, dobbiamo trovarli” Fece cenno ai due di seguirlo, addentrandosi nuovamente lungo quei tunnel.
Merida non capì dove la stesse portando, ma Hiccup sembrò così sicuro di sé che decise di nin obbiettare. Finalmente trovarono delle torce alle pareti, almeno poterono scorgere più luce, si sentì più sollevata, l'oscurità non le piacque granché, specie con quei enorni draghi alle calcagna.
Ogni tanto Hiccup si fermó, guardandosi attorno, per poi ripartirr, come se fosse così sicuro della strada da percorrere. Quasi fu tentata nel chiedegli una spiegazione, quando ad un tratto, lo vide fermarsi di scatti e puntare il dito verso una caverna “E' questo il posto” Merida poté notare in lontananza un'enorme montagna di ghiaccio, con una parete per metà spezzata.
A quel punto non ci furoni più dubbi,, Hiccup la portò nel luogo dove si separarono la prima volta, vide lo scudo che Jack creò per proteggerla.
In cuor suo sperò davvero che stesse bene...
Rimase ferma per diversi secondi, finchè il vichingo la prese per un braccio, trascinandola nella caverna da lui indicata.
Una volta dentro, Merida osservò il luogo attorno a sé, rimanendo senza parole nel vedere un'enorme quantità di oro, gioielli preziosi, un autentico tesoro nascosto.
“Come...Come hai fatto ha...” Biascicò qualche frase, ancora incredula di quello che vide.
“Ricordi quel drago che sembrava sorvegliare qualcosa? Jack aveva ragione, probabilmente stava facendo la guardia a questo oro”
“Come hai fatto a ritrovare la strada?” La ragazza sembrò quasi più stupita che Hiccup non si fosse perso, più che di tutto quell'oro.
“Ho usato una pietra per scavare nella parete, ho messo dei segni che mi permettessero di riconoscere il passaggio, ovviamente nelle zone con più luce”
Merida dovette riconoscere il piano assolutamente astuto, Hiccup riuscì ancora a stupirla.
Ma in quel momento, un altra domanda le balenò bella mente: perché tutto quell'oro? A cosa serviva?
Mentre osservarono le monete, Merida notò un particolare altrettanto interessante, un calice d'oro, lo prese dal mucchio e osservandolo attentamente vide un simbolo con inciso tre orsi.
Un momento...Tre orsi?
Non poté sbagliarsi, era del suo clan, tutto quell'oro faceva parte della famiglia Dumbrok.
 



 
 
ANGOLO AUTRICE:
E voilà! Sfornato il capitolo 18.
Davvero, non ho idea di quanti capitoli scriverò, ma la metà è già bella che superata, quindi, non manca molto...
A meno che...
Ahaha no dai, insomma, vedrò di stupirvi ancora un pochino, ho in mente nuove scene aggiunte all'ultimo minuto, difatti questo capitolo doveva concludersi con il ritrovo di tutti e quattro, ma ho allungato il brodo xD
Spero vi piaccia, l'aggiornamento ormai va a distanza di una settimana, sopratutto ora che sono impegnata con un progetto a parte, però se posso cerco di aggiornare ancora prima.
Stiamo arrivando alle mie parti preferite.
Quindi, ora sono Jack e Rapunzel che stanno fuggendo da Fafnir, mentre Merida e Sdentato hanno appena ritrovato Hiccup.
Ho scelto questo scambio di coppie, anche perché volevo far nascere una buona amicizia tra Merida e Sdentato, e normalmente mi sarei immaginata un Jack che affrontava Fafnir, ma dal momento che c'era Rapunzel (e di sicuro la ragazza non se ne sarebbe andata senza di lui), ho optato per una classica fuga, anche perché Jack teme di farle del male, considerando che non riesce più a controllare i suoi poteri.
Anche se Fafnir lo ha preso in pieno! XD Diciamo che era davvero furioso, non poteva non colpirlo in quel modo!
Fatemi sapere se vi è piaciuto, o se vi ha fatto schifo, o cosa vi aspettate, insomma...Fate voi! XD
Quindi, ringrazio come sempre le mie care commentatrici che mi infondono tanto autostima.
Ringrazio come sempre anche chi continua a leggerla!
Non ho altro da dire che, al prossimo aggiornamento!
 
 
 
  
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