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Autore: Henya    27/02/2014    5 recensioni
Salve a tutti :) questo è il proseguimento della mia prima fanfiction "Never Lose Hope".
Anya , dopo essere partita con Rai per la Cina, ritorna a Tokyo dopo avere ricevuto alcune notizie dalla sua amica Hilary. Da qui ha inizio una lunga e ingarbugliata serie di eventi che, per chi già mi conosce, non saranno certo rose e fiori ^_^""
Spero possa piacervi :) Buona Lettura!
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hilary, Kei Hiwatari, Nuovo personaggio, Rei Kon, Yuri
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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" E allora? Non mi chiedi niente?" domanda stranita Hilary.
" Su cosa?" chiedo indifferente.
" Beh, su quello che è successo ieri sera! Pensavo mi avresti inondato di domande!"
" Volevo evitare di prendere questo argomento, perchè non me ne frega un fico secco..." interrompo la mia frase con un lungo sospiro "... ma siccome so che tu vorrai sfogarti per qualcosa che è successo, mi sacrifico chiedendoti fingendo interesse: com'è andata la fantastica cena con quelle due serpi?" concludo con tanto di finto sorriso unito ad un tono irritato.
" Mamma mia, sei una pessima attrice! Comunque, non m'importa devo sfogarmi! E' stata la serata più noiosa, orrenda della mia vita, per il semplice fatto di essere stata costretta a osservarla per circa tre ore, visto che era seduta nel posto di fronte al mio! Dovevi vederla come si atteggiava a donna di classe, circondata da tutto quel lusso... oh mio dio!"
Finito il suo discorso, poggia disperatamente la fronte sulla superficie del bancone.
" Santo cielo, è stato proprio come immaginavo: un incubo..." commento acida.
" Già...mmphh l'unico momento in cui ho provato gioia è stato quando Yuri ha detto - sì è fatto tardi- che nella mia testa equivaleva ad un -scappiamo da questo posto!-
" Ah ah! Incredibile!" esclamo facendomi scappare una risatina malvagia.
" Ma perchè devono esserci pure loro al matrimonio...?"
" E' quello che vorrei sapere anch'io..." le rivolgo in modo tagliente " Comunque... cambiando discorso! Non c'è niente, invece che tu dovresti dirmi oggi di veramente importante??" domando furbetta.
" Eh? Cosa?"
Non può averlo dimenticato!
" Ma com..."
" Buongiorno mie care donne!" irrompe Boris con la sua solita allegria irritante.
" Ciao Boris! Scusa Anya ma ora devo scappare! Baci! Addio Boris!"
Hilary, saluta schiva tutti e se ne va via di fretta, senza avermi lasciato il tempo di finire il discorso che avevamo iniziato.
" Boris, puntuale come sempre per il tuo caffè..." gli rivolgo divertita.
" Sai che non posso resistere, poi come lo prepari tu, non lo prepara -nessuna-" afferma, calcando bene l'ultima parola e lanciando frecciatine alla mia collega.
" Smettila! Comunque, due minuti ed è pronto!"
Mentre sono indaffarata a preparare il quotidiano caffè di Boris, qualcuno entra nel bar con un mazzo di rose rosse.
" Buongiorno... ci sono dei fiori per Anya Sarizawa! Lavora qui?" grida quel tipo per attirare l'attenzione.
Cosa??
Alzo una mano, sorridendo imbarazzata.
" Sarei io..."
" Bene, questi sono stati ordinati per lei!" dice porgendomi i fiori con un sorriso a trentadue denti.
" Ma... ma chi me li manda?"
" Il mio compito è stato quello di consegnare! Per maggiori informazioni c'è un biglietto in mezzo! Arrivederla"
Sorpresa, prendo il biglietto e dopo avere letto, un sorriso mi si stampa sul volto.
" Allora?" chiede curioso Boris " un ammiratore segreto??"
Alzo gli occhi e lo osservo strafelice.
" Il mio unico ammiratore!"
" Avanti chi è?" interviene altrettanto curiosa Dana.
" Rai!"
Continuo a osservare quel mazzo di rose, sorpresa e meravigliata.
Non posso crederci che se ne sia ricordato e abbia deciso di farmi una sorpresa pur essendo così lontano: è insuperabile.
" Ma che gesto romantico!" commenta meravigliata Dana. Non la facevo un tipo che ama le cose sdolcinate, a dir la verità.
" Un amore... proprio!" interviene  a suo solito modo Boris, rompendo la magia che si era creata.
" Ma cosa ne vuoi capire tu?!" lo rimprovera Dana.
" Tsè, quello che ho capito io è che ha qualcosa da farsi perdonare, e pure grossa!"
" Ti sbagli, mio caro Huznestov! Forse questo sarebbe stato possibile se non ci fosse stato nessun motivo, ma siccome oggi è il mio compleanno, non ho nessun motivo di pensare a qualcosa di negativo se non al fatto che ha voluto farmi un regalo a sorpresa!" gli spiego soddisfatta.
Mi guarda sconcertato... " Wow... "
" Già, WOW! Comincia a prendere appunti!" gli consiglia sarcastica la mia collega. " Ad ogni modo... tanti auguri Anya!"
" Grazie!"
" Tanti auguri, ex racchia!" esclama Boris allungando il braccio per accarezzarmi i capelli a mo' di cagnolino.
" Hey!"
" Ah ah! Allora, quanti secoli hai compiuto?"
" Spiritoso! Dovresti sapere bene che sono agli albori della mia gioventù!"
" E che soprattutto non si chiede l'età ad una donna!" interviene come sempre l'altra, non perdendo occasione per rivolgersi acida.
" Ma tu non hai mai niente da fare? Vai a lavorare!" controbatte Boris.
" Perchè non te ne vai tu, che stai sempre qui a non fare un cavolo!"
" E va bene, me ne vado! Ma solo perchè lo voglio io" risponde con aria da snob.
Questi due e i loro continui battibecchi mi fanno sempre ridere.
Boris si alza da quello che, oramai, può essere definito il suo sgabello personale, si avvicina a me e prende una rosa dal mio mazzo.
" Hey, ma come ti permetti!" lo rimprovero scherzando.
" Scusami Anya, ma potrei fare una conquista tornando in officina, potrebbe essere utile!" spiega con un tono da  romanticone.
" Sei il solito..."
Se la mette tra i denti e con uno strano gesto della mano ci saluta  e se ne va via, seguito dai nostri sguardi sconcertati.
" Non perde mai occasioni per fare il Don Giovanni..." conclude ritornando al suo lavoro e lasciando me ad ammirare sognante questi fiori.
Come vorrei festeggiare insieme a te: mi manchi sempre di più! Devo subito telefonargli!








Finito il mio secondo ed ultimo turno, esco dalla caffetteria e dopo avere girato l'angolo mi avvio all'asilo a ritirare la piccola peste ; d'un tratto però, il sentir gridare il mio nome da qualcuno alle mie spalle mi costringe a fermarmi e voltarmi, anche perchè la voce mi è molto nota.
" Anya, Anya aspetta"
Vedo Boris che arriva correndo.
" Boris, ma che succede?"
Si ferma alcuni secondi per prendere fiato.
Mi sta preoccupando.
" Allora, oggi mi ero dimenticato di chiedertelo! Mi serve un piccolo aiuto!" chiede con tono innocente.
" Cioè?"
" Ecco, ieri sera ho scoperto che dovrò vestirmi da pinguin...cioè da damerino per il matrimonio di Yuri!"
" Cioè non sapevi che avresti messo giacca e cravatta?"
" Già... ok, risparmiami la predica! Anche perchè io sarei venuto vestito così come sono adesso!"
" Che eleganza!"  commento ironica.
Sì, ne sarebbe capace!
" Siccome io non sono pratico di questa roba, cioè io di solito compro jeans e magliette, ma se mi chiedi altro io non so dove andare!"
" Vai al dunque, per favore, avrei una certa fretta!"
" Mi accompagneresti a comprare qualcosa di decente?" chiede speranzoso.
E io che pensavo chissà quale cosa grave e urgente avrebbe dovuto chiedermi.
" Io? Neanche io sono esperta di moda!"
Perchè non lo chiede alla sua amichetta super esperta??
" E dai! Dopo tutto quello che ho fatto per te: ti ho trovato un lavoro, l'appartamento..." comincia ad elencare uno per uno tutti i favori che secondo lui dovrei ripagare: questo mi fa capire che non dovrò mai più chiedergli nulla!
" Boris, senti io devo scappare, e poi te l'ho detto, io non..."
" E dai! Sei sempre una donna, quindi a differenza mia avrai occhio per queste cose!"
" Senti, non ho molto tem..."
" Aspetta, dove l'ho messa!". Mi para una mano davanti interrompendomi e subito dopo prende una cosa dalla sua tasca.
" Tadà! Ti prego Anya, vuoi tu  aiutarmi a comprare quei vestiti?"
E' la scena più imbarazzante che mi sia mai capitata in vita mia, per non dire la più ridicola! Per fortuna in questa strada non passa quasi mai nessuno.
Si è inginocchiato porgedomi quella stessa rosa rossa che aveva rubato dal mio mazzo, con un finto faccino dispiaciuto, che sotto sotto nasconde una faccia da sberle.
Lo osservo spazientita e dopo alcuni secondi di esitazione...
" E va bene!Ma ti prego alzati e smettila con questa messa in scena!" gli ordino portando gli occhi al cielo e strappando poco delicatamente quella rosa dalle sua mani.
Mi sorride beffardamente.
" Sapevo mi sarebbe tornata utile quella rosa! Grazie, grazie! Ci vediamo più tardi allora! Passo a prenderti tra un'ora!" dice andandosene frettolosamente.
" Hey! Ma perchè proprio oggi??!!"
" Perchè sennò cambi idea!!" urla divertito scomparendo dallo stesso angolo da cui era venuto.

Questa è una situazione alquanto assurda: ma guarda che mi tocca fare!





Ho lasciato Hope da Hilary, perchè con lei tra i piedi e Boris, sarebbe stato come badare a due bambini.
Comunque, dopo avere parcheggiato l'auto faccio strada a Boris verso alcuni negozi chic della zona, di cui ricordo di avere sempre ammirato le vetrine e in cui non sono mai entrata per comprare qualcosa: e mai avrei pensato di entrarci con Huznestov!
" Ecco, proviamo ad entrare in questo!" gli propondo entrando.
" Buonasera!" saluta un commesso.
" Buonasera, vorremmo vedere qualche vestito elegante per lui!" gli spiego indicando con un dito il diretto interessato.
Lui lo scruta dalla testa ai piedi, con sguardi un po' ambigui.
" Bene, seguitemi!"
" Ma quello è gay! Perchè non ci sono commesse carine!" mi sussurra.
" Taci!"
" Cravatta o smoking?" gli domanda.
" Ehm... " non sa che dire.
" Cravatta!" intervengo io.
" Bene! Qui ci sono questi due modelli, il camerino è laggiù, per qualunque problema o consiglio chiamatemi pure!" dice gentilmente.
" Non credo ce ne sarà bisogno!" risponde acido Boris invitandomi a seguirlo.
Ma quanto è imbarazzante!!
" Bene! Prova questo!"
Prende il vestito ed entra in camerino; io nel frattempo mi guardo intorno.
" Guarda che non c'è bisogno di chiederlo, se vuoi puoi spiarmi!" gli sento dire divertito.
" Sbrigati!". E' la mia unica risposta.
Dopo un bel po' di minuti apre la tendina ed esce con la camicia semisbottonata e la cravatta in mano.
Devo ammettere che fa un certo effetto vederlo vestito decentemente.
" Ci sarebbe un problema: io non so mettere una cravatta!"
" Chiamo il commesso, così ti fa vedere come si fa!"
" No no! Fallo tu, quello mi lancia sguardi terrificanti"
" Che esagerato! Ok, mi pare di sapere come si fa, dammi!"
La prendo e gli chiedo di abbassarsi un po' in modo che possa arrivare al suo collo.
" Anya, così mi si curverà la schiena..." dice lamentandosi e riferendosi al fatto che ci sto mettendo un bel po'.
" Ok! Credo che sia così!"
Si alza, tirandosi un po' la cravatta per sistemarsela.
" Mamma mia, mi sento strano e immobilizzato!"
" Dai! Sarà solo per un giorno, non morirai!"
D'un tratto mi prende per un braccio e mi scosta, mettendomi di lato.
" Ma chi è quel figo pazzesco?"
" Eh?"
Un po' scettica mi volto nel punto dove i suoi occhi guardano e mi accorgo che dietro di me c'è uno...specchio.
Comincia a osservarsi meravigliato.
" Visto, non stai male!"
" Farò la mia bella figura! E magari qualche invitata..." aggiunge malizioso.
" Quindi cosa fai? Prendi questo? O ne vuoi provare altri?"
" Direi che questo va bene!" dice soddisfatto.
" Allora cambiati, ti aspetto alla cassa!"


Dopo avere pagato, usciamo dal negozio e ci dirigiamo in macchina.
" Allora, come festeggerai il tuo compleanno?" chiede rompendo il silenzio che si era creato.
" Beh... veramente in nessun modo. Se solo ci fosse Rai..." affermo con un velo di tristezza.
" Su, su! Vedrai che tornerà presto!" cerca a modo suo di confortarmi.
Lo spero veramente.
All'improvviso arriva un messaggio.

- Anya, ciao!siccome siamo dovuti uscire per sbrigare una faccenda, abbiamo portato con noi Hope, quindi te la riporteremo a casa noi, non ti preoccupare, a dopo! Baci!-

" Allora? Ancora auguri?" chiede Boris.
" No, Hilary mi ha avvisato che mi riporterà la bambina, quindi puoi lasciarmi direttamente a casa mia!"
" Come desidera!"
Che l'abbia veramente dimenticato...






Arrivata a casa decido di fare una doccia rigenerante e subito dopo preparare qualcosa per cena.
Hope non ama molto le verdure, anzi, le detesta proprio! Sicuramente non avrà preso da me, infatti anche mia madre diceva che le mangiavo senza capricci da piccola; ma mi dispiace dirlo, mia cara Hope, tu imparerai a mangiare le verdure! Quindi per stasera preparerò degli sformati di spinaci, badando bene a donargli un aspetto invitante.
Dopo avere preparato tutto, metto la teglia in forno e subito dopo sento il campanello della porta suonare.
" Devono essere loro!" penso ad alta voce, dopo aver guardato l'orologio che segna le 20.30 circa.
Mi avvio velocemente ad aprire.
" Tadà! Tanti Auguri Anya!!" esclama Hilary con un gran sorriso porgendomi una scatola avvolta da un nastro viola e abbracciandomi calorosamente.
" Quin...quindi non te ne sei dimenticata..." dico mentre vengo scossa dal suo abbraccio.
" Ma certo che no! Ho fatto finta!" risponde facendo un occhiolino.
" Infatti mi era sembrato strano!".
Subito dopo entra Yuri con in braccio Hope.
" Buon compleanno Anya!"
" Mamma, oggi hai fatto il compleanno?" domanda mentre Yuri me la consegna tra le braccia.
" Sì sì!"
" Hilary mi ha detto di fare questo!" . Mi scocca un super bacio sulla guancia lasciandomi senza parole.
" Ma che brava! Ma io voglio mille baci!" esclamo comiciando a sbaciucchiarla.
" Anche se te li ho già fatti oggi, Tanti auguri Anya!" sento dire a Boris che entra all'improvviso.
" Hey, ma ci sei pure tu... oggi non vuoi proprio lasciarmi in pace!" affermo divertita.
" Veramente sono stato incaricato di sorvegliarti!" spiega facendo un cenno a Hilary.
" Cosa? Quindi eravate d'accordo?" mi rivolgo alla mia amica.
" Sì, dovevamo trovare un'espediente per coinvolgere anche Hope nella sorpresa!"
" Quindi tu mi hai portato inutilmente per i negozi!"
" No no! Ti assicuro che quel vestito mi serviva veramente!" tenta di giustificarsi.
" Vorrei proprio vederti vestito così!" dice Yuri divertito.
" Ah ah! Spiritoso Ivanov! Sappi che lo sto facendo solo perchè è il tuo matrimonio! E poi Anya può testimoniare: ero un figo da urlo!" si vanta.
" Sì, posso testimoniare!" concludo facendo segno di resa.
" Basta perdersi in chiacchere e apriamo quella torta!" propone Hilary.
Aperta la scatola, tiro fuori una bellissima torta ricoperta di panna e decorata con pezzetti di cioccolata e fragole, con al centro il numero 22, creato con glassa di cioccolato.
" Wow Hilary! Ma l'hai preparata tu?"
" Ehm no! Mi sarebbe piaciuto ma non ho avuto il tempo..."
" Meno male..." commenta a bassa voce Boris, prendendosi una gomitata da Yuri.
" Forza, adesso..." accende una candelina e la pone sulla torta "...adesso devi espimere un desiderio e soffiare!"
" Ma dai, mi sembra un po' infantile!" commento imbarazzata.
" E dai, io prendo la fotocamera!"
" E va bene! Hope, vieni facciamolo insieme!"
Subito corre verso di me.
" Che cosa, mamma?"
" Soffiamo sulla candelina!"
La adagio sulle mie gambe e appena mi accorgo che lei sembra riempirsi i polmoni di tutta l'aria circostante, la fermo.
" No aspetta! Prima devi pensare ad una cosa che vuoi, ma non devi dirlo, capito? E poi soffiamo insieme!"
Mi annuisce.
A dire la verità non so se abbia capito cosa fare, e se lo farà, ma io, anche se può sembrare infantile, esprimo ugualmente il mio desiderio, l'unico che voglio si avveri in questo periodo,
e non può che riguardare Rai!

La osservo e mi aspetta speranzosa nel soffiare su quella candelina.
" Pronta?"
" Sì sì"
Uno, due , tre.
Dopo essersi spenta ci mettiamo entrambe a ridere osservate dagli altri allegramente.

La serata trascorre piacevolmente: abbiamo scattato alcune foto, che racchiudono bei ricordi passati insieme a persone speciali.
Non mi sarei aspettata una sorpresa simile; è stato bello e mi ha anche aiutata a dimenticare le sofferenze di questi giorni: infatti, penso che Hilary l'abbia fatto proprio per questo ed è riuscita a coinvolgere anche Huznestov, che , conoscendolo meglio, si è rivelato molto più di quello che mi era sempre apparso, anche se è sempre un macarellone.
E' stata proprio una bella serata, devo ammetterlo.









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E' passata circa una settimana dalla sera in cui abbiamo dato quella cena e da quella sera non ho fatto altro che pensare  ad Anya che si trova qui.
Il fatto che Kai lo sapesse mi ha un po' scosso: perchè non me lo ha detto?
Conoscendolo è inutile persino chiederselo!
Come si saranno visti? Dove? e soprattutto qual è stata la sua reazione?
Mi sto creando una serie di flash mentali nel trovare una possibile risposta che so non mi verrà mai da quel testone.
Ma quello che veramente mi tormenta, da una settimana oramai è... come sarà quella bambina?
Non so perchè, ma la curiosità è veramente tanta e vorrei proprio riuscire a vederla. Il fatto è che non so come fare, dove andarla a cercare; Kai non mi direbbe niente e sinceramente voglio che non sappia niente, con Hilary non ho molta confidenza e lei non tradirebbe mai la sua amichetta, lo stesso per Yuri, ma... Boris è facilmente influenzabile, è l'unico che mi possa aiutare, in nome della nostra vecchia amicizia!


" Sai Kai..." comincio per avere la sua attenzione.
" Dimmi..." mi rivolge col suo solito tono, mentre è sdraiato accanto a me sul letto.
" Mi piacerebbe andare a trovare Boris in officina..." rivelo cominciando a fare con un dito dei cerchietti sul suo torace.
" Come mai?"
" Così... voglio proprio vedere quello scansafatiche alle prese con i suoi attrezzi da meccanico!" dico fingendo una risata.
" Sai che spasso..." commenta ironico.
" E allora?"
" Ti ci porto io domani." si limita a dire.
" Ma non preoccuparti, puoi dirmi dove si trova e ci andrò con la mia macchina!"
" Ti ho detto che ti ci porto io!"
" Andiamo Kai, non sarai mica geloso?" chiedo maliziosa.
" Geloso di Boris? Sei fuori strada!"
" Sicuro?"
" Dovrei?" domanda guardandomi serio neglio occhi.
Che lo sia veramente?
" Ma certo che no! Sai benissimo che Boris per me è un caro amico, ma mi fa piacere che tu sia geloso ugualmente..."
Comincio a dare piccoli baci sulle sue labbra, mentre lui continua a fissarmi.
" Ti ho detto che non sono geloso!"
" Allora dimmelo..."
Mi fermo osservandolo decisa e maliziosa.
Fa un respiro profondo " E va bene...ma prima..."
Alza la schiena dal letto per meglio avvicinarsi al mio volto e baciarmi in modo passionale.
Il solito Hiwatari: non dà mai nulla senza ricevere qualcosa in cambio.






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Stamattina mi sento uno zombi, mi ero ripromesso di non sbronzarmi mai per più sere di fila, e invece alla fine come sempre ho ceduto.
Ho parecchio lavoro arretrato e se non mi sbrigo mi troverò in un bel casino!
" Bobo?"
Mentre sono concentrato a cercare di capire quale sia il problema di quest'auto , sento una voce femminile echeggiare all'interno del garage.
Oddio, solo lei mi ha sempre chiamato in quel modo.
" Eva! Che sorpresa! Come mai da queste parti?"
" Beh ero curiosa di vedere dove lavoravi!"
" Allora bevenuta nella mia officina!" esclamo fingendo un tono da gradasso.
" E' davvero tua?"
" Non del tutto, ma lo sarà presto!"
" Te lo auguro! Ti va di andare a bere qualcosa insieme?"
" Ehm... veramente dopo la sbronza di ieri sera ho lo stomaco sottosopra, inoltre oggi mi tocca stare tutto il giorno qui a recuperare un bel pò di lavoro, mi dispiace piccola!"
" Stai diventando responsabile Boris? Quasi non ti riconosco!"
" Diciamo che sto provando a diventarlo, anche se ogni tanto fallisco miseramente!"
Mi accorgo che guarda un punto del pavimento e assume un atteggiamento penserioso, muovendo nervosamente le labbra.
" Senti, in realtà devo chiederti una cosa!"
Ecco, dovevo immaginarlo.
"Cioè?"
" Beh... tu sai che Anya è qui, giusto?" domanda con fare investigativo.
"Sì"
" E dunque potresti dirmi per esempio.... dove posso trovarla?"
Rieccola...
" Perchè vuoi saperlo?" le chiedo portando gli occhi a due fessure.
" E dai, Boris! Sai perchè! Kai ha visto quella bambina e sono curiosa di vederla anche io!" spiega con tono irritato.
" Senti io non..."
" Boris! Siamo o no amici? Avanti che ti costa dirmelo!!"
Mi mancava il suo tono da bambina viziata.
" Eva, io non voglio mettermi in mezzo, ok? " spiego seriamente.
" Dimmelo!"
" Kai, lo sa?"
A questa domanda stringe i denti e mi osserva con occhi di fuoco.
" No, e non deve saperlo!"
" Mi dispiace, allora significherebbe scrivere la mia condanna a morte!"
" Certo che stai diventando insopportabile!!"
" E tu lo sei sempre stata! Eva, perchè non lasci perdere! E poi la vedrai il giorno del matrimonio, non manca molto!"
" Io non posso aspettare così tanto!"
" Ma cosa speri di ottenere?"
" Io non me ne vado da qui finchè non me lo dirai!" dice autoritaria incrociando le sue braccia al petto.
Ricordo l'ultima volta che mi ha detto una cosa simile e non me la sono scollata di dosso per mezza giornata: alla fine ho dovuto cedere.
La conosco da molti anni, so cosa sarebbe disposta a fare pur di ottenere quello che vuole, ma so anche che Anya la detesta visto tutto quello che ha subito per colpa sua e di Kai; se sto cercando di resistere è solo perchè mi dispiacerebbe vederla triste: dopo avere visto la sua espressione quando ha incontrato Kai, qui nella mia officina, mi ha veramente fatto pena e credo che rivedere Eva sarebbe semplicemente la ciliegina sulla torta, come si suol dire.
Ok, voglio vedere quanto potrà resistere.
" Fa' come vuoi! Io non dirò nulla! Me ne ritorno a lavorare!" concludo strafottente , tornando a riparare la macchina di prima.
" Che cosa?? Bene, io rimango qui, tanto ho molto tempo oggi!!"
Se non fosse la ragazza di Kai, la prenderei a schiaffi...
Faccia come vuole, il problema è che adesso non potrò fare la mia solita pausa caffè!
Mi volto per vedere cosa stia facendo: si è seduta su una sedia con braccia conserte che mi osserva in modo terribile!
Baby, tu sì che sei tosta ma io lo sono più di te!
" Cederai prima o poi!"
Che spasso!







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" Non hai notato nulla di strano oggi?" mi chiede Dana non appena mi avvicino al bancone per prendere un vassoio.
" Cosa?"
" Il tuo amico Huznestov è parecchio in ritardo per la sua pausa!"
E' vero! Oramai è diventata un'abitudine averlo qui.
" Molto strano! In genere è puntualissimo!" affermo divertita.
" Mph... avrà trovato qualche altro modo di fare pausa oggi..."
" Non sarai mica gelosa? Sembra quasi che ti manchi oggi!" la punzecchio maliziosa.
" Ma che vai a pensare!" risponde apparentemente infastidita ma lasciando intravedere un certo imbarazzo.
" Ok... mi era solo parso di capirlo!"
Non vuole ammetterlo, ma anche se lo tratta male è cotta di lui: peccato che Huznestov sia il solito bello e dannato, anzi, come si suol dire, della categoria degli stronzi.





                                                 ********************************************




E' passata più di un'ora e anche se la ignoro continua a stare qui: non capisco perchè voglia saperlo a tutti i costi!
Mi rigiro per incrociare i suoi occhi furibondi ma con mia grande sorpresa non trovo nessuno seduto nel posto dove l'avevo lasciata circa un quarto d'ora fa.
Ero immerso nel mio lavoro e non l'ho sentita andare via: forse avrà detto qualcosa e col rumore che c'era non ho sentito niente.
Che si sia arresa davvero? O Signore, fa' che sia così!
Esco dal garage ma mi accorgo che la sua auto è parcheggiata sempre qui: dove sarà andata a piedi?
O cazzo... non sarà mica andata...
Cazzo Boris, perchè non l'hai legata alla sedia!






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Quel Boris mi ha proprio fatto infuriare, mi ha ignorata per tutto il tempo nonostante sia rimasta lì, decisa a fargli uscire dalla sua bocca quello che sa!
Ma perchè non vuole dirmelo? Che sia diventato amico di quella? Cosa gliene potrà mai fregare, in fondo noi due siamo amici da moltissimo tempo.
Rimanere lì mi stava facendo innervosire e ho deciso di uscire per andare in bagno e prendere qualcosa da bere in una caffetteria qui vicino, dove mi sembra di esserci stata con Kai l'ultima volta.
Appena entrata mi avvicino al bancone dove chiedo ad una ragazza dove sia il bagno.
" E' là in fondo!" dice scrutandomi in modo strano.
" Grazie... e vorrei un caffè macchiato" rispondo fingendo un tono simpatico.







                    ******************************************************







" Anya, quando hai finito di là in cucina porta questo caffè macchiato al 12!"
" Sì , arrivo subito!"
Uscita dalla cucina prendo il vassoio e mi dirigo dal cliente.
" Ecco a lei!" dico gentilmente a quella ragazza bionda che stava osservando là fuori.
Si volta leggermente verso di me e la mia espressione cambia radicalmente.
Lei mi osserva sorpresa mentre io mi acciglio e la guardo sconvolta: quando cazzo è entrata?
" Anya?" sussurra sorpresa.
Io resto a fissarla, persa nel mio mondo, reggendo su una mano ancora quel vassoio.
" Sembra quasi uno scherzo del destino, ti stavo proprio cercando e per puro caso ti trovo qui..." spiega assumendo quel tono antipatico: è ritornata subito in sè.
Ma cosa vuol dire che mi stava cercando?
" Sorpresa di vedermi? sì, lo sono anch'io... ho saputo da poco che sei qui, ma lo ha detto Hilary, la sera della cena, te lo ha detto?" domanda alzandosi e osservandomi con aria di sfida.
Stringo le labbra e le mani comiciano a tremarmi: ma non devo assolutamente dimostrarmi debole e stare muta e lasciare che la sua perfidia mi sovrasti!
Mia cara Eva, non hai più di fronte la stessa Anya di qualche anno fa!
" Sì, me lo ha detto!" rispondo ricambiando il suo sguardo minaccioso.
" Lo immaginavo! E ho saputo anche che... insomma, hai avuto una... bambina..."
" Una bellissima... bambina, che come saprai ha già tre anni! Rai ed io abbiamo cresciuto nostra figlia in Cina e adesso rieccoci qui!"
Ho usato volontariamente un tono sicuro e deciso e quel -nostra figlia- l'ha un po' scossa, sicuramente per il fatto che non si aspettava che io e Rai stessimo ancora insieme, ma anche perchè sappiamo entrambe che non è figlia di Rai.
" Ah... ne sono sicura, Rai , buono com'è l'avra cresciuta come una figlia..." controbatte acida.
C'è una grande tensione intorno e questa battaglia verbale potrebbe farsi ancora più dura.
" E lei gli vuole bene come un...padre!"
" Mi fa ...piacere...." si limita a dire nervosa.
" Il tuo caffè macchiato, Eva!"
Le porgo soddisfatta la sua tazzina, abbozzando un sorriso falso e mi accorgo che lei, ancora in piedi, stringe i pugni.
" Non sapevo facessi la cameriera..." aggiunge con tono denigratorio.
" E non sapevo che tu frequentassi comuni caffetterie..."
Non segue nessuna risposta, solo uno sguardo inceneritore da parte sua.
Se non fosse che rischierei il licenziamento le avrei versato il contenuto di questa tazzina sulla sua folta chioma bionda, ma mi limito a congedarmi con quello stesso sorriso, che , da quanto ho potuto capire, le dà un gran fastidio.
Sperava di trovarmi come mi aveva lasciata l'ultima volta che ci siamo viste? In lacrime, depressa e abbandonata solo perchè ho avuto un figlio e il suo Kai se n' era fregato? Ti sbagli mia cara, la mia vita è continuata, ed è stata anche meglio di prima.
Colpita e ...affondata!


















Salve a tutti ^_^
Rieccomi dopo un bel po' di tempo!
La sessione esami è finita quindi ne ho approfittato per buttare giù qualcosa!
Allora, il capitolo è uno forse dei più felici e allegri, ho voluto sdrammatizzare un pò con la scusa del compleanno, anche se alla fine la perfida Eva è riuscita nel suo intento di scovare Anya! Lo so non è da me e leggerlo mi fa un certo effetto, visto che Anya , per un motivo o per un altro , l'ho fatta sempre piangere XD
Inizio col dire che non sapevo proprio come farle incontrare, così mi sono trovata costretta a usare per l'ennesima volta Boris ( povero cucciolo, mi dispiace ^__^"") ( lo fai apposta, per farmi sentire in colpa!! e poi sfruttarmi!!nd Boris >_____<***)
sono molto insicura su questo capitolo, spero di avere reso bene l'idea, cioè non volevo che Anya si facesse sottomettere da quell' antipatica, e così se n'è uscita con la testa alta, facendole capire che è felice e che ha formato la sua piccola famiglia insieme a Rai.

Ringrazio come sempre tutte <3

Baci e alla prossima :D 
   
 
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