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Autore: Ibelieve93    27/02/2014    1 recensioni
Hyperversum permette inspiegabilmente a Marc, Michel e Isabeau di seguire Ian in uno dei suoi "viaggi nel tempo" , ma cosa succederà se non permetterà alla famiglia Ponthieu di ritornare nel medioevo ? Isabeau, Marc e Michel si abitueranno alla vita moderna ? Qual è il motivo che spinge il gioco a trattenere Ian e la sua famiglia per un pò di tempo nel futuro ? .....
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daniel Freeland, Ian Maayrkas aka Jean Marc de Ponthieu, Isabeau de Montmayeur, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Daniel/Jodie, Ian/Isabeau, John Freeland/Silvia Freeland
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Alec? Alec ? Dove sono i miei genitori e Daniel ? Michel ? ” domandò Marc con il cuore in gola . 
Era corso a casa Freeland il prima possibile , per avvisare i suoi e tutti i componenti della famiglia di Daniel riguardo la questione “rapimento di Alexia”. 
Aveva liquidato Cassandra, dicendole che aveva un mucchio di cose da fare per i suoi genitori per l'indomani , ed era in ritardo. 
Il giovane conte non sapeva cosa fare, cosa pensare , se non avvisare le persona care. 
Avevano Alexia! 
La figlia del Cavaliere Freeland, uno dei più fedeli cavalieri di suo padre. 
I figli di Gant si erano fatti avanti ormai , e bramavano vendetta . 
Marc sapeva perfettamente cosa era successo ai tempi in cui suo padre insieme a Daniel pose fine alla vita di quel che si ostinava a ritenere un buon crociato, ma non era altro che un miserabile! 
Lo sapeva, l'aveva sempre saputo. 
Tuttavia non capiva come facessero ad essere in quel tempo, nel ventunesimo secolo. 
Come era possibile tutte quella faccenda?
Qualcosa gli sfuggiva, di certo non quadrava. 
Alec guardò il conte con altrettanto allarme: “ Non so dove siano, ma mi dici cosa succede?”
Marc sbuffò e si mise le mani sui fianchi: “ Hanno preso Alexia”
Alec spalanca la bocca, per poi riaversi ed acquisire un certo contegno: “ Come sarebbe a dire hanno Alexia? Dov'è mia sorella?”
Marc puntò lo sguardo nei suoi occhi: “ I figli di Gant. Vogliono vendetta”
“Eh? Amico, siamo nel ventunesimo secolo” ribatté il ragazzo , che ancora non si era spostato davanti la porta d'ingresso per far entrare uno dei suoi ospiti in casa. 
“ Non so nemmeno io come tutto questo possa essere possibile. Ma dobbiamo andare, ed alla svelta anche! Sai guidare? Sai arrivare a quel posto che mi hanno comunicato?”
Alec osservò il foglio che Marc gli stava mostrando e dopo un po' annuì per entrambe le domande. 
“Sì” rispose muovendosi per recuperare le chiavi della sua auto. “ ma durante il tragitto avviseremo Ian e mio padre”
“ Sono d'accordo”

                           *****  
Il posto era un po' angusto, maleodorante, per nulla rassicurante...ed isolato. 
Non c'erano case attorno, né strade importanti. 
Soltanto campi e piccole stradine di campagna. 
Avevano scelto bene il luogo d'incontro. 
Marc trasse un profondo respiro ed aprì la portiera dell'auto per raggiungere il capannone. 
Alec gli afferrò una mano: “ Non siamo riusciti a rintracciare né tuo padre né il mio, sarebbe meglio tornare indietro...qui non c'è linea. Non potranno mettersi in contatto con noi e noi altrettanto con loro”
Marc lo fulminò con lo sguardo: “ Vuoi davvero abbandonare tua sorella? Quelli non scherzano. Uccideranno Alexia se non andiamo”
“ Forse è questo che vogliono! Tutti noi lì, appassionatamente” ipotizzò Alec “ io voglio bene mia sorella e non l'abbandonerai mai ma sarebbe più saggio se si occupassero di questa faccenda i nostri genitori”
“ Io sono un conte, un cavaliere. Non un codardo. Se qualcuno mi sfida...io non mi tiro indietro. Non ho paura di morire”
Alec roteò gli occhi: “ Classico comportamento da cavaliere , ammirevole...ma non servirà a molto visto che siamo in un'epoca in cui esistono le pistole!” 
“ Tu credi che siano i discendenti di Gant ? ” domandò Marc incuriosito . “ quindi...sono uomini , come dire, moderni?” 
“ Non lo so Marc. Sta di fatto che non sono di certo persone affidabili” 
“Quindi...?” 
“ Quindi conviene comunque aspettare...sia se sono discendenti di quel folle, sia se sono i suoi figli venuti dal Medioevo o non so come...sono abbastanza confuso a riguardo. A rigor di logica non dovrebbero esistere, cioè non potrebbero essere qui. A meno che non sia un'associazione nata contro di noi già nel Medioevo ? Che sia una vendetta reiterata nel tempo ?” 
Marc lo guardò inarcando un sopracciglio: “ Credo che tu abbia esagerato con i film di fantascienza!” 
“Non che questa situazione non si possa definire tale” precisò il ragazzo tamburellando le dita sullo sterzo. 
All'improvviso qualcuno bussò al finestrino della portiera aperta , proprio accanto a Marc ed  il conte sgranò gli occhi azzurri quando si ritrovò Cassandra davanti al naso . 
“ Tu cosa ci fai qui?” domandò d'istinto
“Si dia il caso che io potrei farti la stessa tua identica domanda” ribatté lei con una smorfia sulle labbra 
“ Devi andare via da qui, Cassandra” le suggerì Marc, preoccupato. 
“ Non dovevi svolgere delle faccende urgenti per i tuoi? Ho capito male io?” domanda lei 
Marc scende dall'auto per guardarla meglio in faccia: “ Non è sicuro per te questo posto. Ti prego, puoi andare via?”
“Questa tua richiesta non è carina Cavaliere”
“Oddio sa di te?” chiese Alec da dentro l'auto , spaventato
Marc lo rassicurò con un rapido gesto di diniego.
“ Come? Sapere di te? In che senso? Cosa mi nascondi Francese? ” s'impuntò lei , sbattendo uno stivale sul terreno. 
Marc la trovò decisamente molto carina in “modalità” arrabbiata , non che non lo fosse anche in altre situazioni. 
Tuttavia ancora non riusciva ad abituarsi alla sua sfacciataggine , ai suoi modi poco femminili , e al suo concetto di vestirsi...se quello ERA vestirsi. 
Marc non credeva che indossare dei pantaloncini corti , una camicetta abbastanza scollata e degli stivaletti potessero rientrare nel concetto di vestirsi. 
“ Sei arrivato finalmente . Conte Marc de Ponthieu , figlio del Falco d'Argento.”
Quella voce fece gelare il sangue nelle vene a Marc e ad Alec, che scendendo dall'auto molto lentamente si avvicinò all'amico . 
Cassandra inarcò un sopracciglio: “ Come? De Ponthieu? Conte? Cosa sta succedendo qui ? ” 
Strabuzzò gli occhi in direzione del compagno di banco in cerca di risposte ,  ma Marc non aveva occhi che per l'interlocutore . 
“ Allora? Alexia?” domandò facendo un passo avanti con fare minaccioso . 
Il ragazzo ridacchiò. 
Era alto, spalle larghe, capelli corti e neri ed il naso aquilino. 
Occhi scuri , e non dovevano essere molto differenti dal colore del suo animo. 
Un altro ragazzo avanzò al fianco di questo per dargli man forte , era la sua copia perfetta  . 
Marc comprese che erano fratelli gemelli . 
“ Sì , siamo gemelli se ti stai chiedendo questo” se ne uscì fuori il primo. 
“ Il mio nome è Adolphe , proprio come quello di mio padre mentre il suo Françuas . Eravamo solo bambini di un anno quando tuo padre ha pensato bene di ucciderlo. Siamo coetanei tutti e tre come vedi ” 
Marc deglutì, mentre il secondo fratello gemello lo fulminò con lo sguardo: “ ha offeso l'onore di nostro padre e adesso soffrirà perdendo tutto ciò che ha di più caro”
“ Come potete essere qui?” domandò Marc scioccato “ Voi non potete...” 
“ Non possiamo cosa?” e scoppiarono a ridere “ pensi che soltanto tuo padre sia stato fondamentale nella storia?” 
“Oddio! Voi...voi...state dicendo che vostro padre...er....era di questo mondo ma ...è arrivato nel Medioevo?” balbettò Alec
Quelli annuirono: “ Esatto. Nostro padre è riuscito a ritornare e a ricoprire il suo reale ruolo nel Medioevo grazie ad Hyperversum proprio come voi” 
“Non è possibile” sussurrò Marc scioccato 
“Nostro padre non è più tornato da noi...e nostra madre ci ha spiegato il motivo. Ci ha raccoltato tutta la storia. Tutto quello che mio padre è riuscito a riferirle! Lei ci aveva chiesto di non vendicare la sua morte, ma noi non possiamo ignorare tutto questo. Non possiamo affatto. Nostro padre poteva cambiare la storia e tuo padre glielo ha impedito” 
“ Per fortuna! Mio padre fa del suo meglio per non distruggere la storia di questo mondo. Lo fa perchè nel futuro ci sia questo che state vivendo! Vostro padre non vi ha raccontato che era un assassino. Per ricchezze aveva disonorato la sua divisa” tuonò Marc duro. 
“ Adesso basta! Adesso andremo nel Medioevo e finiremo la questione lì. Così non ci saranno problemi con la legge se dovesse succedere qualcosa...di non gradito! Siamo cavalieri rispettati lì , ormai . Abbiamo un piccolo esercito pronto a marciare verso Chatel-Argent” 
Marc scosse la testa allarmato: “ La mia gente non c'entra nulla con questa faccenda” 
“ Io non capisco” ripeteva invece e continuamente Cassandra al fianco del conte. 
Quei discorsi erano senza senso per lei. Non avevano un filo logico, possibile , umano. 
“ Guarda . C'è anche la discendente del caro Geoffrey Martewall” 
E a quel nome la ragazza guardò i due gemelli ancor più sorpresa e confusa. 
“ Ci risparmierà il lavoro. Faremo sparire dalla faccia delle Terra tutti i Ponthieu , i Freeland e i Martewall” 
“ Io non lo permetterò!” avvisò Marc 
Adolphe tirò fuori una pistola e la puntò contro i ragazzi : “ Adesso venite con me” 
Alec deglutì : “ E se non...non” esordì , ma lasciò la frase in sospeso. 
Entrando nel capannone fu un vero sollievo per i due ragazzi, Marc ed Alec,  veder Alexia correre verso di loro. 
Anche se in lacrime, sembrava star bene .
“ Tutto bene?” si accertò il fratello 
Lei annuì sollevata .  
“ Benvenuti nel nostro rifugio. Qui entriamo ed usciamo dal Medioevo da un pò di anni , attraverso questo computer ed ovviamente grazie a Hyperversum. Sapete, sapevamo che prima o poi i Ponthieu, o meglio dire i Maayrkas , si sarebbero fatti tutti avanti in questo mondo in qualche modo . La nostra attesa è stata ripagata,  perchè ora...se voi siete riusciti a venire qui , anche noi riusciremo a portarvi lì . 
E non solo...distruggeremo tutta la vostra reputazione . 
I Sancerre e tutti gli altri amici di tuo padre , Marc, sapranno che non siete altro che degli imbroglioni . ” 
Marc digrignò i denti: “Adesso basta!”
“ Basta ? No, è solo l'inizio Marc . Tu, apri il gioco” disse Adolphe al fratello , che si era seduto in postazione . 
Cassandra era sempre più in allarme: “ Lasciateci andare.” 
Ma non fu ascoltata. 
“ Cosa ne dici se entriamo nel gioco qualche giorno prima del tuo bel matrimonio? Magari qualche settimana prima ? ” 
Marc indietreggiò : “ Non penserete di far male anche a Léna” 
“ Dipenderà da te” minacciò 
“E' tutto pronto” annunciò il gemello con una certa soddisfazione. 
Alexia , fra le braccia di Alec , scosse la testa: “ Non funzionerà” augurò 
Ma un attimo dopo, non appena i due gemelli diedero il via al gioco, a far loro da tetto non era il capannone bensì il castello di Chatel-Argent. Come la prima volta, Marc non aveva avuto il tempo di rendersi conto del suo spostamento nel tempo. 
Si guardò attorno. C'erano Alec, Alexia, Cassandra...tranne i gemelli.
I fratelli Freeland si guardavano intorno con sollievo e curiosità al tempo stesso mentre Cassandra era sull'orlo di una crisi di panico e per questo motivo Marc le afferrò le spalle con premura, per darle tutto il conforto, il sostegno possibile : “ Ehi non preoccuparti andrà tutto bene. Prometto che ti riporterò a casa sana e salva ”
Lei annuì a stento ancor sotto shock: “ mi fido di te . Dove siamo ora? ” 
Marc sorrise : “ Nel mio castello”    
  



Angolo Autrice 


Ciaooo ragazzi ^^ come va ? Piaciuta la sorpresa ? ^^
Gant è come Ian...o meglio non proprio come Ian, cioè...era una persona moderna che aveva un certo ruolo per il Medioevo ma non era assolutamente un personaggio buono come il nostro conte cadetto o meglio conosciuto come il falco del re ^^  
Ha senso quel che ho scritto? Si capisce ? Direi di sì ^^ 
Chiedo venia , sono un pò stanca :)
Mi piacerebbe leggere i vostri pareri riguardo questa storia... ^^ 
Ringrazio chi preferisce e segue e ringrazio tanto federica170212 per aver recensito lo scorso capitolo ;) 
Alla prossima ;) 
 
   
 
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