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Autore: AngleRei    23/06/2008    3 recensioni
Oneshot che ho presentato ad un contest, come al solito il protagonista sono io, questa volta alle prese dirette con un principe demone del 40k, detto questo, buona lettura ^_^
Genere: Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Il Commissario Giaceva infreddolito sul sediolino nella torretta ghiacciata del Vanquisher di comando, fuori nevicava ormai da ore e la compagnia era bloccata, erano le 12 del 1 Gennaio del 41° millennio, una notte schifosissima per trovarsi all'interno di un carro, bloccato dalla neve e mezzo congelato su di un mondo sconosciuto chissà in quale remoto angolo dell'universo.
Nel disperato tentativo di non pensare al freddo che lo attanagliava da ogni parte a causa della divisa estiva che indossava (la compagnia era rimasta tagliata fuori dal contingente dai primi di giugno dell'anno precedente), si guardò attorno.
Nella pancia del bestione di adamantio regnava un clima allo stesso tempo teso e sereno.
Jenx, il pilota, aveva acceso un piccolo mangianastri, cimelio di famiglia tramandato da generazioni, e l'apparecchio, ormai vetusto quanto un Hellhammer pre-eresia, diffondeva una musica che mai si era sentita nella scuola per commissari dalla quale il Commissario era uscito qualche mese prima.
L'artigliere del cannone Vanquisher, un uomo robusto sulla quarantina, stava guardando una foto.
-chi sono quelle persone?- chiese il commissario al soldato; -mia moglie e le mie figlie, signore... sa, penso che in questo momento stiano festeggiando...-; -ti capisco soldato-.
La conversazione terminò lì, morta, freddata come da una fucilata.
Il commissario tentò in un'altra maniera di distrarsi, provando a pasticciare col vox-ripetitore.
Un violento scossone fece tremare il veicolo, il mangianastri cadde sul gelido pavimento e si frantumò, gli artiglieri si misero ai mirini delle proprie armi a cercare un bersaglio.
Il commissario prese il periscopio e si guardò attorno, neve, vento, grandine e tenebre.
Un secondo scossone fece tremare nuovamente l'intera colonna; i canali radio vennero intasati dalle comunicazioni sconnesse dei comandanti degli altri carri in attesa di istruzioni; fuoriuori però continuava a non vedersi niente.
Un' esplosione lacerò l' aria e un carro in fondo alla colonna esplose trasformandosi in una palla di fuoco.
I fantaccini sbarcarono dai Chimera, imbracciando i fucili e cercando un bersaglio, i fasci dei mirini laser erano ben visibili al buio; improvvisamente il radar segnalò qualcosa.
Il commissario emerse dal portellone del Vanquisher e si sforzò di vedere. La sagoma di un Malcador era ben riconoscibile a poche centinaia di metri, e dietro di quello, almeno altri tre Malcador con tanto di fanteria di contorno.
-SIGNORE!- urlò nel comunicatore l'ufficiale dell'Hellhammer di supporto -SONO NEMICI! VEDO UNA STELLA A OTTO PUNTE...-
Il commissario non perse tempo, prese il microfono e cominciò ad abbaiare ordini.
-Qui uno, a tutte le unità, contatto caotico a ore 12, incudine martello e staffa e fanteria in avanzata!-

I fanti infreddoliti inastarono le baionette e corsero a testa bassa verso il nemico, i carri cominciarono a cannoneggiare nella direzione indicata mentre i Demolisher e l'Hellhammer fiancheggiavano la fanteria.

Una granata da demolizione si abbattè nel cuore dello schieramento di fanti; diversi uomini vennero mutilati, 50 morirono sul colpo e altri ancora vennro fatti volare via per il campo.
Brandelli di carne e divise insanguinate volavano per il campo macchiando il candido manto nevoso della valle, ma nonostante tutto gli uomini della Guardia Imperiale continuarono ad avanzare calpestando feriti e morti, incuranti delle perdite.
l'Hellhammer puntò il suo micidiale cannone contro il primo Malcador caotico e ruggì tutta la sua rabbia e il suo disappunto sputando una granata da 100kg che si abbattè sulla sottile corazza del veicolo incenerendolo insieme a diverse decine di fanti nemici, i Demolisher non furono da meno e caricarono il nemico alle spalle.
In quel momento, un gigantesco piede metallico sfracellò un Chimera e una scia di proiettili Vulcan spazzò l'orizzonte.
L'imponente sagoma di un Titano Warhound corrotto si stagliò contro la volta celeste nera come la pece.

-Compattare!- strillò il commissario nel vox-set facendo indietreggiare le truppe ed intimando all'artigliere di caricare una granata AC.
Il Commissario prese personalmente lamira e tirò la leva per sparare.
-BUON ANNO LURIDO VERME!- urlò mentre il cannone sputava il proiettile.
In quel momento, un Leman Russ sparò al muso del titano infrangendo così il generatore di scudi Vacuum.
La granata AC impattò contro il torace del Warhound aprendo un grosso squarcio, scintille blu eruppero dal corpo della macchina da guerra che cominciò a barcollare per poi accasciarsi al suolo, ormai priva di vita.

I nemici però continuavano a sciamare sulle inermi Guardie, per ogni nemico abbattuto ce n'erano almeno altri 10 pronti a rimpiazzarlo.
L'Hellhammer ebbe ragione su di un secondo Malcador mentre il Vanquisher eliminò due Macharius facendoli esplodere.
Un qualcosa però non andava, il cielo si era tinto di rosso e aveva smesso di grandinare.
Improvvisamente, un demone di proprozioni gigantesche apparva in mezo al campo, gli uomini cominciarono a fuggire in preda al terrore puro e le munizioni s'infrangevano lontane da lui per via dell'aura demoniaca che lo circondava.
Il commissario aprì lo scomparto alla sua destra ed estrasse un maglio a catena infilandoselo e smontando dal carro per correre in direzione del demone.
-Uomini!- gridò mentre correva -Per l'onore, per la salvezza, PER L'IMPERATORE!- il commissario si gettò in avanti mentre i fanti, udite quelle parole e ritrovato il coraggio si volsero per tornare all'attacco.

Mentre correva il commissario decapitò un giovane soldato che stava cercando un riparo -dov'è il tuo coraggio?- disse mentre la testa di questo cadeva a terra, -dov'è la tua lealtà?- disse mentra una seconda testa rotolava sulla fanghiglia di sangue e neve.
Arrivato ai piedi del demone, il commissario cominciò ad urlare abbattendo il maglio sullo scudo generato dal potere demoniaco del divoratore di anime.
Con un'occhiata, il demone incenrì diversi fanti e fece esplodere l'exterminator e il Conqueror, dopodichè puntò l'indice verso il giovane ufficiale.
-Kommissar...- disse il demone con una voce roca che niente aveva di umano -Rei...- il commissario si gelò, come faceva quell'abominio a conoscere il suo nome?
-Ego te provoco!- sbottò il demone erompendo in una fragorosa risata che echeggiò per diverse miglia gelando il sangue di chiunque la sentisse.
Il commissario si alzò da terra e riaccese la catena del maglio -sfida accettata- disse ansimando, la catena cantava bramosa di sangue nella frizzante aria mattutina che puzzava di sangue e polvere da sparo.
L'aura demoniaca si dissolse e tutti i fanti, amici e nemici, si fermarono; erano passati anni da quando il demone aveva lanciato una sfida che venisse accettata.
Mentre i due avversari si guardavano in cagnesco, uno stormo di Thunderbolt della marina che passava in ricognizione notò la macchia rossa che guatsva il candido paesaggio immacolato.
I dati vennero riportati alla base e uno stormo di Marauder carichi di bombe si diresse verso il luogo dello scontro mentre l'intera compagnia si ritirava coperta da un pesante fuoco di sbarramento.
Il commissario però non volle saperne di ritirarsi, ormai la sfida era stata accettata.

Così, sotto una pioggia di granate e bombe, iniziò un cruento duello.
Un calcio, un pugno, la catena del maglio cozzò contro la corazza del demone che rise di gusto sferrando all'ufficiale un poderoso pugno che lo spedì a diversi metri di distanza.
Una scheggia di bomba si conficcò nello spallaccio sinistro dell'ufficiale che strinse i denti e si rialzò correndo nuovamente verso il demone.

Un altro calcio, un altro pugno, un rumore di ossa rotte, il commissario stramazzò al suolo con 2 costole frantumate e la gamba destra spaccata in due, nonostante tutto, si rimise in piedi.
I funghi di fumo e fiamme delle bombe li circondavano, ogni contatto col mondo esterno era impensabile, c'erano solamente lui e il demone.
Il divoratore di anime si gettò in avanti piantando la punta della spada arrugginita nel petto del commissario e ridendo fragorosamente.
In quel mentre, il commissario potè vedere una mostrina sul peto del demone.
"Iuliux"; un fiume di ricordi invase la mente del commissario, una volta lui e Iuliux erano amici, poi lui era stato mandato a combattere su di un mondo sconosciuto e non aveva più fatto ritorno.
-Traditore...- biascicò Rei; -guarda- rispose,calmo, il demone -io ho il potere, e tu invece stai per andare dritto dritto all'inferno!-.

Il commissario alzò la testa e guardò il demone negli occhi; -io andrò all'inferno, ma tu verrai con me...- così, raccogliendo le sue ultime forze, il commissario abbattè pesantemente il maglio sulla spada troncanola in due e mentre cadeva piantò la sua arma nel petto del demone.
All'inizio sembrò non succedere niente e il demone cominciò a ridere di gusto, ma pochi secondi dopo la risata si trasformò in un urlo di terrore quando scintille verdi eruppero dal suo corpo.

Il bombardamento finì ed una squadra di recupero venne inviata a fare un sopralluogo.
Sul campo devastato dal bombardamento durato ore e dalla feroce battaglia svoltasi la notte precedente, venne ritrovato il commissario, miracolosamente vivo che blaterava preghiere all'imperatore con le lacrime congelate e che stringeva in mano la mostrina appartenuta a Iuliux.
  
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