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Autore: Preuby    27/02/2014    0 recensioni
Azzurro è un colore. Ma in questa storia ho tramutato i colori in persone, con storie alle spalle, reputazione e un cuore per amare e soffrire. Tutto è nato mentre stavo facendo i compiti. Cosa assai strana, però mi è venuta in mente questa idea guardando i colori con qui scrivevo gli esercizi. ~
ATTENZIONE: PROVOCA ENORMI FEELS.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
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Non faccio altro che pensare a quel momento, quel bellissimo momento,  e tutti quelli che Azzu mi ha regalato in questi anni.
Non so come mi sia innamorato di lui, sarà stata la sua gentilezza, le sue braccia che mi stringevano o la sua mano sabbiosa che prendeva la mia.
Oppure, più semplicemente il suo sorriso. Sì, il suo sorriso angelico.
Era appena sorto il sole e io ero sveglio già da qualche ora. Purtroppo non riuscivo a dormire per i fatti di ieri, ma vederlo dormire così beatamente scacciava via tutti i miei pensieri e rimaneva solo il mio amore per lui.
Passarono le ore, stavo accarezzando il suo viso quando si è girato verso di me e ha preso il mio braccio attorno al suo petto. Una fitta al cuore mi ha travolto.
 
Penso di essermi appisolato, perché quando mi sono risvegliato erano quasi le dieci.
Aprì gli occhi con svogliatezza e lo guardai. Azzu stava contemplando il cielo limpido e la sua mano era impegnata con la mia.
“Da quanto sei sveglio?” Lo guardai, ancora un po’ addormentato.
“Oh.. Buongiorno. Penso dalle nove, o su per giù a quell’ora.” Mi guardò, sorridente, come al solito.
“… Non sei arrabbiato con me?”
“Ho avuto tanto tempo per rifletterci e, dopotutto, io non conosco veramente i fatti, ma se hai deciso di raccontarmelo era per non farmi soffrire. Ti ringrazio di questo. Si vede che io e te eravamo veramente tanto legati!” Azzu mi strinse la mano.
La vista si è annebbiata dalle lacrime, il cuore ha iniziato a fare male dal troppo battere e la sua voce e il suo sorriso mi facevano sentire protetto. In quell’istante avrei voluto dirgli un numero infinite di volte “ti amo”, e baciarlo fino allo sfinimento.
“Sai, è venuto il dottore prima e ha detto che oggi pomeriggio mi dimettono! Chiamiamo anche gli altri così magari facciamo un giro tutti assieme?”
Annuii senza esitazioni, stringendogli la mano con forza e passione.
   
 
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