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Autore: Astoria McCartney    28/02/2014    1 recensioni
AVVISO: C'è un pizzico di surreale in questa storia ♥
Anne e Julia sono due normalissime adolescenti moderne, solo una cosa le differenzia dagli altri: il loro amore per i Beatles, una innamorata di Paul e l'altra di John. Entrambe amano gli anni '60 ma sanno benissimo che è un'epoca passata da quasi 50 anni. Un pomeriggio a casa di Anne, nello studio del padre...
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: John Lennon, Nuovo personaggio, Paul McCartney
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Sta ancora diluviando e Julia è ancora attaccata a me. Che sfortuna questi due ragazzi non hanno nemmeno un ombrello, ancora non riesco a vedere le loro facce. Camminano a passo veloce davanti a noi. La città è veramente buia, niente mi è familiare..probabilmente questa è una zona molto periferica perchè non riesco a vedere il traffico cittadino: nemmeno un'automobile o un passante. Chissà che posto è mai questo, dov'è la mia soffitta? Dov'è il libro con quell'amore di foto? Ancora non posso credere che in un attimo ci siamo catapultate qui, al freddo, sotto la pioggia con due estranei. Non parlano, camminano solamente e la pioggia continua a scrosciare insistentemente. Mi guardo intorno e vedo solamente qualche cane bagnato che abbaia furioso ai nostri passi rumorosi. Sembrano esserci tante casette uguali una vicino all'altra.
Uffa, che noia stiamo ancora a camminare sotto l'acqua... Ma dove accidenti abitano questi?
"Ci siamo quasi, è solo che lui abita un po' fuori città..." Dice quello con la voce sottile. "L'avevamo notato" Rispondo sentendomi i piedi e le gambe congelati oltre che completamente fradici.
 "Non potevate chiamare qualcuno e farvi venire a prendere?" Azzarda Julia. 
"Cosa? E poi come avremmo fatto?" Dice uno dei due. 
Io e Julia ci guardiamo esterreffatte. Come "come avremmo fatto" ?? I cellulari non esistono? DOVE -SIAMO- CAPITATE!?!?!
 Le mie belle Converse sono tutte sporche di fango e i miei capelli sono inguardabili, Julia non sembra farsi molti problemi. Mi accorgo che ho ancora il cellulare nella tasca, lo prendo. 'Dispositivo inesistente', che significa??? Non c'è campo, il telefono è completamente muto e dalla mia rubrica si sono cancellati tutti i contatti. Che cosa anomala..sento il panico più assoluto, voglio tornare in soffittaaaaa!!
"Ecco,ci siamo" Dice l'altro ragazzo. Gira la chiave nella toppa e apre la porta. Io e Julia entriamo. Curiosa come casa, non c'è il televisore, e poi è un arredamento così semplice e ARCAICO. I due ragazzi ci fanno sedere vicino al camino, il salotto ha solo un piccolo divano dall'aria scomoda e di fronte c'è un tavolino di legno scuro. Anche la libreria è scura insieme al tavolo da pranzo. La tappezzeria è terribilmente fuori moda. Sembra la casa di mia nonna. 
Dalla mia posizione riesco a ìlanciare lo sguardo sul resto della casa. Non è molto grande. Posso dire che il colore dominante è il verde scuro. Girandomi sulla sinistra intravedo la cucina, è minuscola! Ha solo un lavello grande e qualche mensolina insieme ai fornelli con la bombola a gas..strano..dato che esistono quelli elettrici! Il pavimento è di legno e oltre a queste due stanze vedo una scala che porta al piano superiore e una veranda con a fianco due porte socchiuse.
 "Beh, adesso potete anche toglierli i cappucci ammenochè non piova anche dentro casa..." Dice sfacciatamente Julia . "Ah giusto,scusateci" Si tolgono i cappucci.
Il Sangue mi gela nelle vene.
Julia urla.
I due ragazzi si spaventano e uno dei due dice: "Lo so che John è brutto ma non sapevo che lo fosse tanto da far strillare la tua amica..." Non dico niente. La voce mi si è bloccata in gola. Si, questo è tutto uno scherzo...TUTTO UNO SCHERZO. Provo a tirarmi un pizzico, niente mi ritrovo sempre davanti Paul McCartney e John Lennon diciassettenni. Non ci posso credere. "Ehm.... N-no, s-senti tu c-come ti chiami?" 
"Oh scusa che sciocco" Si avvicina verso di me. "Io sono Paul" gli stringo la mano debolmente. COSAA??? HO STRETTO LA MANO A PAUL MCCARTNEY? NO NO NO NO NON E' POSSIBILE.....MAMMA QUANTO E' BELLO, E' BELLISSIMO MOLTO PIU' CHE NELLA FOTO......Mi sento svenire, ho le orecchie infuocate, non apro bocca, non ci riesco. John e Paul ci fanno sedere difronte al camino e ci mettono addosso due grandi coperte. Che dolci. "Scusa ma cosa è successo alla tua amica?" Mi dice John indicando Julia,  è completamente bianca, sembra uno zombie.
 "Ehm...n-no niente avrà preso un raffreddore". Tutti e due ci squadrano come se fossimo due aliene. 'NO, SIAMO BRUTTE?? TI PREGO TUTTO TRANNE QUELLO'. Penso già in crisi.
 "Ahah ma come siete vestite!" Dice Paul.
 "S-scusami P-Paul in che anno siamo e soprattutto dove siamo? E' vero che io e lei stiamo sognando tutto?" 
Paul fa una faccia strana e dice "Ehm...siamo a Liverpool novembre 1958?"
 Io e Julia ci guardiamo allarmate e lanciamo un urlo pauroso (AAAAAAAAAHHHHHHHHH).
 "E' da quando ci siamo tolti quei stramaledetti cappucci che vi comportate in modo strano, sembrate due maniache!" dice John.
 "No, no niente non preoccuparti John. Fai f-finta che non sia successo niente...." Dice Julia sfacciatamente e sorridendo leggermente. John ricambia il sorriso.
 "Va bene io vado a prendere qualche indumento di mai madre che penso possa starvi bene..." Dice Paul tranquillamente e dopo pochi secondi scompare in cima alle scale.
 "Io invece vado a fare il thè" Dice poco dopo John e anche lui scompare inghiottito nella stanza difronte. Io e Julia rimaniamo da sole nel salotto.
"CAZZO CAZZO CAZZO CAZZO...." Dice Julia con le mani tra i capelli. 
"SHHHH potrebbero sentirti..." 
"MA TU NON TI RENDI AFFATTO CONTO..."
 "SHHH lo so...Ma come..."
 "è possibile?" continua dicendo Julia. 
"Non lo so....abbiamo viaggiato nel tempo?" 
"Credo proprio di si..." Mi risponde lei smarrita.
 "Ancora mi sembra tutto strano...viaggiato nel tempo? Caspita i primi due esseri umani ad averlo fatto....no aspetta non possiamo essere state le prime, qualcuno l'ha fatto prima di noi" "Il tizio o la tizia del bigliettino"
 "Esattamente!" Continuo io. 
"La cosa strana è: come è possibile che proprio qui siamo capitate?" Mi chiede Julia perplessa, "Credo che sia colpa mia, mi ricordo che mentre eravamo dentro lo specchio ho ripensato molto intensamente alla foto sul tuo libro, quella con Paul e John da soli in primo piano e altri di sfondo....." rispondo io,
 "Sai cosa ti dico Annie? SEI UN FOTTUTISSIMO GENIO!".
 La guardo incredula.
 "ti rendi conto che si è avverato il nostro più grande sogno?" Continua Julia.
 Annuisco e subito arriva John con quattro tazze di thè fumanti. 
"Ecco a voi" Ci dice porgendocele.
 "Grazie" Rispondo. Julia invece accenna un sorrisino cretino e accetta la tazza. Comincio a sorseggiare, caspita come scotta....soffio un po' sul thè e ricomincio a bere tranquillamente. mhhh buono, ci voleva proprio. John lo ha già finito e poggia la tazza sul tavolino vicino al divano. Julia lo osserva con aria sognante. Quanto la capisco. Arriva Paul (farfalle nello stomaco) "Ecco sono due gonne e due maglioni." Arrossisco lievemente e cenno un grazie. 
"Ehm...Paul dove p-posso cambiarmi?" 
"Nel bagno, infondo a destra" Afferro una gonna e un maglione e vado nel bagno. Mi barrico dentro e mi siedo sulla vasca da bagno respirando molto molto profondamente. Mi guardo allo specchio. Che orrore che sono, i capelli si sono increspati tantissimo essendosi un po' asciugati con il calore del fuoco. Mi tolgo il mio jeans inzuppato e lo piego, lo stesso faccio con la mia maglietta, anche le converse. Mi infilo quella gonna che decisamente mi va un po' mini e quel maglione a collo alto davvero enorme. "Proprio fine anni '50 inizio '60". Che meraviglia. Avevo sempre sognato vestirmi così. Solamente che sono scalza vabbè mi farò prestare qualcosaltro. Mi infilo tutto e torno a guardarmi allo specchio. Decido di legarmi i capelli con una coda di cavallo, se non ricordo male dovrei aver lasciato un elastico nella tasca del Jeans, lo prendo. E' bagnato ma non mi importa, Cerco una spazzola e mi lego i capelli con una coda alta. Non sto poi tanto male, chissà perchè mi sono sempre ostinata a tenerli sciolti i capelli. Mi rinfresco la faccia anche con il sapone, mi asciugo, prendo i miei vestiti che ancora gocciolano ed esco dal bagno. Torno nel salotto e già noto una certa simpatia tra John e Julia. Dopotutto c'era da aspettarselo dato il suo carattere sicuro e disinvolto. Paul sta finendo il suo Thè, appena mi vede mi sorride, (io arrossisco) e mi fa cenno con il braccio di mettere i vestiti bagnati vicino al camino. Li poggio lì e mi vado a sedere sul divano vicino a Julia. 
"Che vestiti strani che indossate, i Jeans le ragazze? Dio, mai vista una cosa simile..." Dice Paul ridacchiando.
 "Invece è normalissimo dalle nostre parti" Cerco di rispondere e mi sento crescere il rossore in viso per mia tanta sfortuna.
 "ahah, da dove venite e come vi chiamate? Beh voi li sapete i nostri nomi..."
 "Ehm...io mio chiamo Annie e lei è Julia....v-veniamo...(cerco di inventarmi una scemenza) da un piccolo paese vicino Londra..." Paul annuisce. Fortunatamente non ci chiedono il motivo per cui siamo qui alrtrimenti veramente non saprei cosa inventarmi. Julia si va a cambiare. Rimaniamo solo io John e Paul. Silenzio.
Quandoi torna Julia fa lo stesso con i suoi vestiti e si va a sedere vicino a John. 
"Beh...io e Paul suoniamo in una band..." Io e Julia ci guardiamo sorridendo (''Come se non lo sapessimo" Penso) 
"Ah...interessante, che strumenti?" Chiedo. 
"Tutti e due la chitarra" Risponde John.
 "Ah capito" Risponde Julia.
 Dinuovo silenzio. Che imbarazzo. Che ore saranno? Vado a prendere il cellulare nella tasca del Jeans vicino al fuoco. Speriamo non si sia rovinato....appena lo tiro fuori John dice: "Cos'è quell'affare?"
 "Ehm.....niente è una spece di scatola di fiammiferi.." Julia sta per ridere. 
"Ah, me ne presti uno perchè vorrei fumarmi una sigaretta"
 "Ehm...mi dispiace non posso perchè sono dia mia madre e mi ha raccomandato di non usarli". John mi guarda perplesso "Ah...che strano, ok non insisto" mi risponde. Mentre è distratto velocemente guardo l'orario. Caspita le nove e mezzo di sera! Da quanto tempo io Julia siamo qui? 
"Si è fatto tardi..." Dico.
 "Oh che peccato...." Risponde Julia.
 Mi avvicino a lei "Credo che dovremmo..."
 Mi lancia uno sguardo di fuoco. "Scusate ma dove dovreste andare? Almeno restate qui!" Dice Paul. 
"N-no non è il caso, troppo disturbo" Julia mi da una gomitata (AHIA!) "E' un'ottima idea, VERO ANNIE?" annuisco anche se agonizzante dal dolore.
 "Perfetto voi starete in camera mia mentre io qui" Dice Paul. 
John:"E io?"
 "Tu torni a casa da tua zia" Risponde Paul guardandolo. 
"Giusto" Risponde John un po' rattristato.
 "Che peccato" Si affretta a dire Julia. 
Non posso immaginare, sto per dormire a casa di Paul McCartney, cavolo! CAVOLO! 





Autrice: Spero vi stia piacendo! :) Sono curiosa di sapere cosa ne pensate! 
Baci, Astoria.
  
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